In un anno 20 tra contratti di lavoro, tirocini e corsi di formazione (comprese le scuole-guida per le patenti B) a beneficio di persone che stanno scontando la loro pena fuori dal carcere con le cosiddette misure alternative o l’hanno già terminata. Nello stesso periodo 67 persone prese in carico tra adulti (55) e giovani adulti (12), 19 imprese e cooperative che hanno dato la disponibilità a offrire lavoro a chi ha avuto problemi con la giustizia, 24 colloqui di lavoro effettuati, 3 persone avviate al volontariato come forma di restituzione sociale. Senza dimenticare le 8 persone che, dopo e durante un’attività di accompagnamento, hanno trovato lavoro autonomamente. Sono alcuni dei risultati con i quali il Progetto Impresa Accogliente – promosso dalla torinese organizzazione di volontariato La goccia di Lube ETS – si sta avvicinando alla fine del 2024 dopo la prima fase sperimentale che si è svolta da gennaio a maggio e con quella ufficiale, partita dallo scorso giugno in poi. Un viaggio, quello dei volontari de La goccia di Lube nel mondo della ricerca di opportunità di lavoro, che ha potuto contare sul sostegno di un alleato importante, la Regione Piemonte, che con un finanziamento ha permesso ai promotori di dedicare due figure professionali alla realizzazione del Progetto, a coordinamento delle attività di una rete di oltre 35 volontari.

Si tratta di risultati che descrivono l’esistenza di un altro mondo che vive di fiducia e di disponibilità a offrire una seconda opportunità a chi ha sbagliato contro le persone e la società, diverso da quello al quale ci abituano le notizie della cronaca nera. Un mondo popolato da volontari che offrono il proprio tempo libero per il bene e il riscatto umano degli altri, un mondo dove gli imprenditori, alcune principali associazioni di categoria e rinomate agenzie formative contribuiscono alla rinascita, alla crescita umana e professionale di adulti e giovani, applicando così, a volte forse inconsapevolmente, il desiderio che ognuno ha di aiutare chi sta peggio e vuole tornare a una vita onesta e responsabile. Un modo – anche – per rendere concreto il dettato della Costituzione che parla di “rieducazione dei condannati”.

Tutto questo quadro è emerso al webinar – condotto da Alessandra Giannino – che l’Unione industriali di Torino ha voluto organizzare il 12 novembre scorso per le aziende confindustriali che hanno aderito al cosiddetto Tavolo De&i (Diversity, Equity and Inclusion) sulla responsabilità sociale d’impresa. A queste è stato presentato il Progetto, le sue finalità e i suoi primi risultati, descritti nelle relazioni delle coordinatrici del Progetto Bianca Eula (responsabile della presa in carico degli utenti e e punto di riferimento dei volontari) e Silvia Lessona (a cui sono affidati i rapporti con cooperative e imprese), oltre al vicepresidente de La goccia di Lube, Dario Valenzano.

I relatori del webinar nella sede dell’Unione industriali a Torino, da sinistra Dario Valenzano, la moderatrice Alessandra Giannino, Luca Ordazzo, Silvia Lessona, Bianca Eula, Massimiliano Manera e Marianna Carlini.

E’ stato solo il primo passo di un coinvolgimento dell’ente confindustriale nel Progetto Impresa Accogliente di cui è partner insieme con un nutrito gruppo di collaboratori, e che avrà ulteriori sviluppi nei prossimi mesi. Tra i collaboratori del Progetto Impresa Accogliente spiccano anche i nomi di Api Torino e Api Formazione, Confcooperative Piemonte Nord, Confesercenti Torino, Collegio costruttori Ance Torino e la sua scuola edile, la Fsc, e poi l’Agenzia Piemonte Lavoro con i suoi centri per l’impiego dell’area metropolitana torinese, la Compagnia delle Opere, L’Unione cristiana imprenditori e dirigenti, le agenzie formative Immaginazione e Lavoro e casa di Carità Arti e Mestieri, l’agenzia per il lavoro Adecco con la sua sezione Diversity and Inclusion. Sostengono il Progetto, con servizi e consulenze, anche Volontariato Torino, il creativo Massimiliano Manera e l’agenzia di comunicazione Master Communication. Nel corso del webinar, Manera ha descritto l’ideazione del brand “Impresa Accogliente” mentre Marianna Carlini, di Master Communication, ha illustrato le strategie di comunicazione del Progetto e le prime pubblicazioni e uscite sui media di carta e digitali, grazie al contributo di Serena Ravazzotti. Confronti sono in corso anche con altre realtà esterne al Progetto, come Unimpiego Torino, il centro formativo salesiano Cnos-Fap ,Confagricoltura Torino e Confartigianato Torino, per ampliare la ricerca di opportunità lavorative e formative per le persone sottoposte a misure alternative al carcere che La odv La goccia di Lube prende in carico su segnalazione dell’Uiepe (l’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna) di Torino e l’Ussm, l’Ufficio servizio sociale per i minorenni che dipende dal Centro di giustizia minorile. Il ruolo principale delle associazioni datoriali nell’ambito del Progetto è quello di individuare aziende alle quali proporre di far parte della rete delle “imprese disponibili” a diventare “imprese accoglienti” offrendo lavoro.

Centrale è dunque per i volontari de La goccia di Lube poter trovare posti di lavoro con tirocini e assunzioni che permettano a chi è in detenzione domiciliare o in affidamento in prova al servizio sociale, oppure in libertà vigilata – le tre principali situazioni giuridiche sulle quali interviene il Progetto – di potersi mantenere al rientro nel mondo sociale e di poter respingere le lusinghe di una possibile reiterazione dei reati che avevano portato tali persone a essere condannate e rinchiuse in carcere.

La prima azienda che ha potuto fregiarsi del riconoscimento di “Impresa Accogliente” è la Market Service di Givoletto, impresa specializzata nell’allestimento di grandi magazzini e supermercati in tutt’Italia. Nel corso della prevista conferenza di fine anno, il prossimo 12 dicembre a Torino, saranno consegnate altre targhe dell’”Impresa Accogliente” a riconoscimento dell’impegno a offrire posti di lavoro già profuso dalle società The Promoland di Volpiano, la cooperativa Raggio di Torino, la cooperativa Frassati e la coop sociale Barbara B. Al webinar è intervenuto Luca Ordazzo, della Market Service, che ha spiegato le ragioni della scelta aziendale di offrire opportunità di lavoro a ben tre persone segnalate da La goccia di Lube. L’imprenditore torinese ha concluso il suo intervento-testimonianza “ringraziando tutte le persone che collaborano al Progetto Impresa Accogliente per il loro lavoro, sperando che si riesca a creare un binario diretto con le aziende e le istituzioni cercando, dove possibile, di snellire o facilitare i processi di inserimento e creare tante opportunità di lavoro e di… vita.”