Oggi intervenire sull’uguaglianza dei diritti a tutti i livelli di partecipazione è diventato molto importante per le aziende. Ottenere la certificazione per le Pari Opportunità vuol dire promuovere un cambiamento culturale sistemico: dal semplice e puro rispetto dei principi costituzionali di parità e uguaglianza, fino all’adozione di politiche economiche e fiscali volte ad aumentare la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e a ridurre il divario salariale tra i generi.
Oltre a fornire vantaggi reputazionali e strategici, la certificazione di genere UNI/PdR 125:2022 rappresenta un’opportunità per le aziende di ottenere punteggi e premi nelle richieste di cofinanziamento statale e nei bandi di gara pubblici, garantendo una serie di benefici fiscali come l’esonero contributivo per le aziende virtuose fino a 50.000 euro all’anno.
Con la certificazione di parità, quindi, non solo si prende atto di un forte divario tra i generi sul piano retributivo, che come riporta il Sole 24 Ore “il gap tra gli stipendi mensili di uomini e donne in Italia è del 14,3% (3,7% se si considera la retribuzione oraria)” ma si pone l’obiettivo di creare un sistema che, come si legge nel Pnrr, «accompagni e incentivi le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il gap di genere in tutte le aree maggiormente critiche».
Lo scorso 19 dicembre 2022, Synesthesia ha ottenuto la certificazione per le Pari Opportunità UNI/PdR 125:2022. L’audit è stato condotto dalla società SQS, l’Associazione Svizzera per la certificazione dei sistemi di qualità e di management, uno dei primi in Europa e in Italia.
Come sostiene Alberto Rencurosi (Membro di direzione allargata presso SQS ITALIA):
“Synesthesia in questi anni è stata lungimirante. Durante l’iter di certificazione sono emersi diversi punti di forza: un piano di budget e sviluppo HR completo e ben organizzato, l’alta professionalità delle risorse intervistate, un piano di comunicazione interna ed esterna ben strutturato riportante, in termini di informazione, parità di genere e “diversity & inclusion”. Molta attenzione è stata riservata anche alle tematiche sociali sul territorio. Tutte le azioni che Synesthesia ha dimostrato di aver messo in atto sono il frutto di un percorso virtuoso che ha visto l’azienda raggiungere negli ultimi anni dei traguardi importanti”.
Un riconoscimento per Synesthesia che testimonia il lavoro svolto in tema di equità di genere e sostenibilità sociale. Come racconta Francesco Ronchi (Presidente e fondatore di Synesthesia):
“Questa certificazione è una tappa di un percorso avviato da anni, caratterizzato da una politica aziendale volta a supportare l’empowerment femminile e a promuovere un ambiente di lavoro in cui le persone possono esprimersi pienamente. Qui tutti sono coinvolti attivamente all’interno di questo processo di crescita e di consapevolezza. Tra le tante iniziative che quest’anno abbiamo adottato, vorrei segnalare l’introduzione di un linguaggio neutro sotto il “profilo di genere” che, in termini generali, propone in diverse forme l’uso di un linguaggio non sessista, inclusivo e rispettoso, evitando forme che possano essere interpretate come di parte, discriminatorie o degradanti. Continuiamo a crederci e a impegnarci nel dare il nostro contributo per un mondo più inclusivo e senza discriminazioni di genere”.
L’impegno di Synesthesia per l’inclusione di genere in ambito tecnologico è costante e si rivolge anche verso i più piccoli. Da anni, infatti, anche tramite il supporto alle attività dell’associazione non-profit SYX, traccia percorsi formativi di avvicinamento al mondo digitale dedicati a bambine e ragazze organizzando Girls Tech.
Synesthesia continuerà a valorizzare tutte le performance e le aspirazioni individuali e a promuovere la parità di genere in ogni sua manifestazione in azienda (e non solo) semplicemente perché non c’è innovazione senza il riconoscimento di pari diritti e opportunità.