Una scuola aperta, una mostra sui dialetti, le portinerie di comunità e le parole di cui prenderci cura.
La XVI edizione del Festival delle culture popolari vuole mettere al centro del lavoro culturale alcuni temi e parole emerse con forza in questa emergenza sanitaria. Parole su cui è necessario tornare a riflettere, per immaginare un dopo che possa davvero generare cambiamenti.
SCUOLA, PARTECIPAZIONE e CURA.
Nasce dall’esperienza del primo presidio leggero, Lo Spaccio di Cultura – Portineria di comunità, la Rete delle Portinerie, tra cui l’IIS Lagrange che diventa la prima scuola aperta dove costruire una Portineria sulla Dora.
Alle OGR, dopo la Summer School per attivatori di comunità, arriva un seminario dedicata alla cultura del dono. Il 2021 compie 10 anni il progetto che ha messo a tavola il mondo nelle comunità locali, “Indovina chi viene a cena?”. Mentre al Fondo Tullio De Mauro si presenta il secondo volume del “Dizionario che cura le parole”, con oltre nuove 20 parole, curate da illustri ospiti tra cui Bruno Segre, Sabino Cassese e Eva Cantarella e un nuovo antico lemma: Scuola, curata da Franco Lorenzoni.
La mostra su #Dantepopolare allestita negli spazi dell’Archivio di Stato di Torino vedranno esposte 20 edizioni della Divina Commedia nelle versioni dialettali e nelle lingue di minoranza presenti presso la biblioteca del Fondo Tullio De Mauro.