Nasce a Torino l’InclusiveLab della non profit Hackability, un nuovo makerspace dove studenti, caregiver, ricercatori o anche semplici appassionati potranno trovare le attrezzature e l’assistenza tecnica necessaria a prototipare soluzioni per l’autonomia di persone con disabilità e anziani. Uno spazio dove progettare e realizzare oggetti d’uso comune come forchette, joystick, pettini, spazzolini pensati per chi ha problemi di presa, biciclette per i bambini con disabilità, impugnature per scrivere più comodamente, ma anche oggetti più complessi, come piccoli bracci robotici, telecomandi a basso costo, oggetti per la riabilitazione studiati, sempre su misura ecc.
Racconta Carlo Boccazzi che coordina il progetto: “In questi anni decine di studenti, a partire da quelli che hanno fondato dentro il Politecnico di Torino il gruppo che si ispira ai principi di Hackability, e tantissime persone ci hanno aiutato a sviluppare le quasi 150 soluzioni che abbiamo liberato in open source. Ci pare importante offrire loro uno spazio comune dove ritrovarsi per lavorare, progettare e realizzare”. L’accesso all’InclusionLab, totalmente gratuito, sarà regolato da call pubbliche rivolte a chiunque abbia idee e progetti per l’accessibilità, studenti, tesisti ma non solo. “E’ un modo per finanziare la nascita di progetti di design a impatto sociale e per costruire community attorno a questi temi” – aggiunge Andrea Gaiardo, vicepresidente di Hackability.
Il primo progetto ospitato sarà quello di Maria Rita Guzzo e Jacopo Margaglia due giovani designer con un progetto il cui contenuto é ancora top secret. L’apertura ufficiale è fissata per il 6 maggio prossimo alle ore 19 presso Toolbox in via Agostino da Montefeltro, 2. L’InclusiveLab è realizzato da Hackability dentro Toolbox Coworking in accordo con Fablab Torino e TuttiConnessi.