Giovedì 6 marzo la Comunità di pratica sulla parità di genere si è riunita per un nuovo incontro dedicato ad esplorare il tema alla luce delle sfide poste dal digitale e dall’intelligenza artificiale.

L’evento si è svolto presso il Fondo Tullio De Mauro, negli spazi della Rete Italiana di Cultura Popolare, e ha visto la partecipazione di 14 persone appartenenti a 11 organizzazioni partner di Torino Social Impact, interessate ad approfondire le dinamiche della parità di genere.

L’incontro è stato guidato da Monica Cerutti, esperta in politiche di genere ed ex Assessora alle Pari Opportunità e all’Immigrazione della Regione Piemonte,  il cui intervento è stato seguito da quelli di Sloweb e Fondazione Piemonte Innova.

AI e gender gap: il rischio di riprodurre le disuguaglianze

Monica Cerutti ha aperto la discussione con un inquadramento sul tema, a partire da una precisa domanda: l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità o un ostacolo per la parità di genere? È emerso come la risposta non sia univoca ma, anzi, dipenda dall’approccio che si sceglie di adottare.

Uno degli aspetti più critici evidenziati riguarda il modo in cui l’AI, attraverso i suoi modelli generativi, replica e amplifica gli schemi preesistenti nei dati e nella società. Il cosiddetto “effetto moltiplicatore” può portare infatti a una perpetuazione degli stereotipi di genere, consolidando disparità già presenti nella popolazione.

Alla luce di questi rischi, l’obiettivo, nonché la sfida, è dunque quella di costruire un’alleanza tra intelligenza artificiale e parità di genere, al fine di ridurre lo squilibrio storicamente presente. 

Etica e digitale: quali sfide per il futuro?

La prima parte del pomeriggio ha visto l’intervento di Gianni Garbarini, membro di Sloweb, che ha approfondito il tema dell’etica nel digitale, riflettendo su come promuovere un uso più responsabile del web e sull’impatto delle tecnologie su ambiente e società. Per l’occasione ha condiviso esempi concreti e spunti di riflessione verso un approccio più consapevole verso il  mondo digitale.

Progetto DEA: uno strumento concreto per la riduzione del gender gap

Successivamente, insieme ad Alessandra Buffa e Federica Lombardi di Fondazione Piemonte Innova, siamo entrati nel vivo della discussione sulla parità di genere attraverso il racconto del Progetto DEA – Digitale, Equità, Azioni. Il Progetto, promosso da Fondirigenti e coordinato da Fondazione Piemonte Innova e Università degli Studi di Torino, ha esplorato da settembre 2024 a gennaio 2025 le strategie per ridurre il gender gap nelle carriere STEM e nei ruoli manageriali.

Durante l’incontro, le organizzazioni hanno avuto modo di conoscere il percorso progettuale, che si è sviluppato in tre fasi del progetto: analisi preliminare, co-design con le aziende e validazione, oltre che i risultati finali, quali azioni concrete e competenze chiave per promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo. Per la sua realizzazione, il progetto ha visto il coinvolgimento delle aziende del territorio, oltre che degli istituti superiori torinesi. 

A seguire, i partecipanti sono stati coinvolti in un’attività di gruppo, in cui hanno potuto valutare e proporre azioni concrete per ridurre il gender gap nelle loro realtà, partendo dalla propria esperienza e considerando fattibilità, sostenibilità, ostacoli e benefici. Un’occasione per condividere idee, ispirarsi a vicenda e contribuire a un cambiamento positivo e più equo nel mondo del lavoro.