Teatro Gobetti, 28 marzo 2025 ore 18,30
Con Mario Calderini, Annalisa Cuzzocrea, Elisabetta Soglio.

Qual è il ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy? Da questo interrogativo è partito nel 2024 in Torino Social Impact un percorso per approfondire come il giornalismo possa contribuire a promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati ad attivarsi per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali. Giornalisti ed esperti nazionali ed esteri si sono confrontati in un dibattito che parte dall’analisi di realtà pioniere fuori dai nostri confini: il giornalismo costruttivo (constructive journalism) o giornalismo delle soluzioni (solutions journalism) si basa su un nuovo approccio orientato alle soluzioni, piuttosto che ai problemi descritti nei fatti e nelle storie raccontate.

Cosa intendiamo quando parliamo di giornalismo d’impatto? In che modo oggi l’informazione può contribuire al cambio di paradigma economico, ambientale e sociale? Si può misurare l’impatto sociale delle notizie? 

Su questi ed altri quesiti si confronteranno Mario Calderini, economista, docente al Politecnico di Milano e portavoce Torino Social Impact, con le giornaliste Elisabetta Soglio, responsabile di Buone Notizie – L’Impresa del bene, pagine settimanali del Corriere della Sera in uscita il martedì, ed Annalisa Cuzzocrea, editorialista e inviata di Repubblica.

Si può dire che il giornalismo sia già purpose driven, essendo l’informazione un elemento essenziale per una società più equa e democratica. Secondo questa logica, il giornalismo dovrebbe anche avere un ruolo nel diffondere best practices che aiutano la società a progredire, oltre ad informare.

In questo contesto, ad esempio, il cosiddetto solution journalism è in grado di aprire nuovi percorsi per un’informazione trasformativa: si concentra sulle risposte efficaci ai problemi sociali che possono ispirare le persone e le organizzazioni ad agire positivamente, prestando maggiore attenzione a una narrazione orientata alla soluzione, piuttosto che al racconto della negatività insita nel problema, pur reale.

Si tratta di un cambiamento di prospettiva nel racconto giornalistico: senza negare né il problema, né la complessità che lo ha determinato e le relative ricadute negative, ci si orienta a individuare e valorizzare soluzioni, possibilmente scalabili.

Oggi, in tutto il mondo, sono centinaia le esperienze che promuovono il giornalismo d’impatto grazie al lavoro di giornalisti, testate dedicate, network di media, ma anche premi e riconoscimenti. 

Persone e organizzazioni che stanno guidando un cambiamento globale nel giornalismo: ciò che li accomuna è l’impegno ad indagare le cause profonde di un problema sociale, mostrarne la  complessità e mettere in evidenza storie ed esperienze che hanno un impatto positivo sulla società, incentivando una cittadinanza più consapevole, partecipativa e informata.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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