Lunedì 2 dicembre, dalle 14 alle 16, si è tenuto il corso “Sostenibilità economica dell’impact journalism“: il quarto di un ciclo di webinar inserito nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia, che mira a esplorare come il giornalismo possa promuovere il cambiamento, coinvolgendo tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.
Strategie e modelli per una sostenibilità economica: le testimonianze degli esperti
Nel panorama attuale, caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e mutamenti nelle abitudini di consumo dell’informazione, le testate giornalistiche si trovano di fronte a una sfida fondamentale: garantire la propria sostenibilità economica nel medio-lungo termine. In un contesto in cui la qualità dell’informazione è essenziale per il funzionamento delle democrazie, diventa sempre più importante affrontare l’equilibrio tra la ricerca di nuove fonti di ricavi e l’indipendenza editoriale.
A partire da questo contesto, il webinar “Sostenibilità economica dell’impact journalism” ha visto la partecipazione di esperti del settore per confrontarsi sulle sfide economiche e sulle possibili soluzioni per garantire la sostenibilità di una redazione con logiche di impatto. Un’occasione di confronto tra realtà nazionali e internazionali, che hanno portato consigli ed esempi concreti, affinché le strategie adottate possano contribuire a costruire un futuro sostenibile per il giornalismo.
Organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, il webinar ha registrato la partecipazione di 80 professionisti, tra giornalisti, comunicatori, esperti di media e di impatto. Moderato da Pietro Saccò, il corso ha visto la partecipazione di relatori e relatrici di rilievo, tra cui: Styli Charalambous, Co-fondatore del Daily Maverick; Annalisa Eichholzer, Business Development Manager presso la Corporate Foundation di Thomson Reuters; Lucy Nash, Impact Producer nel team Enablers del Bureau of Investigative Journalism ed infine Francesco Zaffarano, Head of content presso Will Media.
Il webinar si è sviluppato in due sessioni principali: la prima ha approfondito esperienze e modelli sostenibili di impact journalism, mentre la seconda si è concentrata su come costruire una redazione da zero.
Per iniziare, Styli Charalambous ha raccontato l’evoluzione del Daily Maverick, testata nata a Città del Capo e cresciuta da una start-up di 5 persone a oltre 100 dipendenti a tempo pieno. Tra gli strumenti chiave per il successo, Styli Charalambous ha descritto il programma di membership Maverick Insider, un modello economicamente sostenibile basato sulla community. La sua testimonianza ha offerto spunti preziosi sulle strategie di coinvolgimento dei lettori e sulle lezioni apprese nella creazione di una redazione orientata all’impatto in Sudafrica, applicabili anche in altri contesti.
Successivamente, Annalisa Eichholzer ha presentato il lavoro della Thomson Reuters Foundation, che sostiene progetti di impact journalism in tutto il mondo. Ha spiegato come l’organizzazione identifica e sviluppa partnership strategiche per garantire la sostenibilità economica delle redazioni, offrendo inoltre consigli pratici per accedere a finanziamenti e bandi di gara, utili soprattutto a chi desidera avviare progetti da zero.
Inoltre, nell’ottica della costruzione di una redazione da zero, ha raccontato quali elementi rendono un progetto particolarmente promettente dal punto di vista di un funder or donor, per quanto riguarda l’impatto sociale e la sostenibilitá economica.
Tra i pionieri del giornalismo d’impatto in Italia vi è Francesco Zaffarano, Head of content di Will Media, progetto che in poco tempo è riuscito a coinvolgere un pubblico giovane e digitale. Il focus del suo intervento si è concentrato sulle strategie di distribuzione e monetizzazione necessarie per raggiungere un equilibrio tra sostenibilità economica e l’impatto sociale, garantendo un giornalismo di qualità.
Ha inoltre approfondito il ruolo della New Media Academy, sviluppata da Will Media, nel supportare la formazione di giornalisti nell’ambito dell’impact journalism, evidenziando i percorsi formativi essenziali per costruire una redazione innovativa e sostenibile.
Infine, la testimonianza del Bureau of Investigative Journalism è stata portata da Lucy Nash, Impact Producer che ne ha descritto il modello di impatto adottato, raccontando in che modo l’organizzazione si impegna a generare un cambiamento reale a partire da notizie e inchieste, condividendo tecniche e strategie adottate per amplificarne la portata e l’efficacia.
Nel complesso, il webinar ha offerto una panoramica ricca di spunti pratici, dimostrando come un giornalismo orientato alle soluzioni e a un approccio costruttivo possa rendersi economicamente sostenibile. Le esperienze condivise dai relatori rappresentano pertanto una guida preziosa per giornalisti e redazioni interessati a sviluppare un modello di giornalismo d’impatto che sia concreto ed efficace.