Lunedì 16 settembre, dalle 14 alle 16, si è tenuto il corso “Metriche di social impact nel giornalismo“: il secondo di un ciclo di webinar inserito nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia, che mira a esplorare come il giornalismo possa promuovere il cambiamento, coinvolgendo tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.

Partire dalle metriche per costruire una cultura dell’impatto

Misurare l’impatto sociale delle notizie è oggi un aspetto cruciale per il giornalismo. Le notizie vengono ampiamente valutate in termini quantitativi, seguendo le logiche imposte dagli algoritmi dei grandi player della Rete. Tuttavia, questo approccio rischia di trascurare il vero valore del giornalismo come agente del cambiamento sociale ed economico. Valutare l’impatto sociale delle notizie, sottolineando l’importanza di parametri qualitativi che vanno oltre il numero di visualizzazioni o condivisioni, consente invece di comprendere il loro effetto concreto sulle comunità e di restituire al giornalismo la sua funzione originaria: quella di innescare riflessioni e azioni positive nella società.

Così il webinar “Metriche di social impact nel giornalismo” ha visto la partecipazione di esperti del settore per analizzare le possibili metriche per misurare l’impatto sociale nell’ambito dell’informazione e fornendo strumenti pratici per valutare come le notizie influenzano le comunità di riferimento.

Misurare l’impatto sociale delle notizie: voce agli esperti

Sono più di 80 i giornalisti, comunicatori, esperti di media e interessati che hanno partecipato al webinar, organizzato in collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti. L’incontro, moderato da Paolo Piacenza, ha visto la partecipazione di relatori e relatrici esperte di impatto sociale, tra i quali Richard Addy; Co-fondatore di Akas; Lindsay Green-Barber, Fondatrice e Direttrice di Impact Architects; Filippo Montesi, Senior advisor di Human Foundation e segretario generale di Social impact agenda per l’Italia e infine Vera Penêda, Direttrice dei programmi e dell’impatto presso lo European Journalism Centre.

Dopo un’introduzione a cura di Paolo Piacenza, Filippo Montesi ha introdotto il concetto di impatto sociale, con un approfondimento sul concetto di valore sociale e sulle principali metriche di impatto. Ha inoltre fornito una panoramica di come il giornalismo possa contribuire a un cambiamento di paradigma economico verso uno sviluppo più sostenibile, sia socialmente che ambientalmente.

Lindsay Green-Barber, fondatrice di Impact Architects, ha poi illustrato l’utilizzo di strumenti digitali nelle redazioni per monitorare l’impatto delle notizie. Per l’occasione ha presentato l’IA Impact Tracker sviluppato da Impact Architects, piattaforma digitale gratuita per aiutare le organizzazioni giornalistiche, i finanziatori e gli altri stakeholder a comprendere l’impatto del giornalismo, definendo, misurando e tracciando i cambiamenti del mondo reale. 

Richard Addy ha successivamente illustrato la sua decennale esperienza nell’ambito della misurazione dell’impatto, portando la testimonianza di Akas, società di consulenza internazionale (di cui è co-fondatore) in materia di audience strategy,  la cui missione è aiutare le organizzazioni ad aumentare il proprio impatto per realizzare le proprie missioni e visioni. Per l’occasione ha presentato l’Impact Wheel, strumento utile per una valutazione precisa e credibile dell’impatto sociale delle notizie. Attraverso esempi pratici, Addy ha mostrato come l’utilizzo di tecniche di misurazione abbia influenzato il lavoro delle redazioni, aiutandole a produrre contenuti più rilevanti per il pubblico.

Infine, Vera Penêda, rappresentante dello European Journalism Centre, ha condiviso le sue esperienze nel formare le redazioni giornalistiche all’impact journalism, fornendo strumenti e supporto per implementare una mentalità orientata alla misurazione dell’impatto. Ha illustrato pertanto alcune indicazioni chiave per aiutare le redazioni e i giornalisti freelance a pianificare e misurare l’impatto sociale del loro giornalismo.

Nel complesso, gli esperti nazionali e internazionali hanno offerto un quadro generale ed esempi concreti quali spunti riflessione che partono da una certezza: nel panorama attuale, misurare l’impatto sociale del giornalismo non solo è possibile, ma necessario per ristabilire la sua centralità nel favorire uno sviluppo sociale sostenibile e consapevole.

Per saperne di più, non perdere i prossimi webinar in programma:

  • 11 novembre, ore 14-16 – Impact Journalism: Storie che fanno la differenza
  • 2 dicembre, ore 14-16 – Sostenibilità economica dell’impact journalism