Il volontariato e la pandemia, il report di CSVnet
CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) in Italia, ha pubblicato un report sui cambiamenti provocati dall’emergenza Covid nell’ambito del volontariato.
CSVnet rappresenta 53 Centri servizi per il volontariato e punta allo scambio di competenze e esperienze tra i Csv. Per comprendere le esigenze del territorio in modo da rimodulare i servizi offerti ha interrogato i Csv del territorio nazionale, i quali a loro volta hanno consultato gli enti del terzo settore con sondaggi strutturati sulle attività svolte e i problemi incontrati durante e dopo il lockdown.
La metodologia usata è stata quindi mista, volta a raccogliere dati, opinioni, propositi e richieste attraverso una grande intervista collettiva combinata con testi scritti.
Ciò che emerge dall’indagine è la tempestiva reazione all’emergenza, la creatività e la propensione al cambiamento. Il tessuto associativo è riuscito a continuare a offrire il proprio contributo alla società, anche reinventandosi per rispondere a bisogni emergenti e spostando on-line le proprie attività. L’85% dei Csv ha riorganizzato gli uffici entro una settimana, quasi due terzi delle associazioni sono rimaste pienamente o parzialmente operative, e nel 37% dei casi hanno osservato un aumento dei volontari disponibili.
L’altro elemento da sottolineare è il processo di digitalizzazione, che rappresenta un cambiamento forte per un settore che si basa sulla socialità e sulla relazione fisica ma che ha compreso le potenzialità offerte dal digitale, sia per l’organizzazione e che per l’offerta di risposte a bisogni.