Il presidente della Sei Andrea Griva: «La School of Entrepreneurship & Innovation sarà uno strumento della holding per aiutare i giovani a creare grandi aziende tecnologiche» Intanto, dal 23 al 24 settembre, la nuova edizione di Italian Tech Week: ospite d’onore Elon Musk.
La School of Entrepreneurship & Innovation (Sei) aderisce alla piattaforma Torino Social Impact fin dagli albori. Una scelta di campo per dire che c’è nel gioco di squadra del territorio e che considera l’impact economy non un capriccio, ma un modo per interpretare il futuro puntando sulle nuove generazioni. Con un metodo, l’action learning, che si fonda sull’esperienza diretta di impresa come strumento prioritario di apprendimento. Ma più che studiare l’imprenditorialità, gli studenti della Sei debbono testarla in prima persona, ideando e lanciando la loro startup innovativa.
School of Entrepreneurship & Innovation era nata come progetto promosso dalla Fondazione Agnelli e realizzato dal Collège des Ingénieurs Italia, con la collaborazione di UniCredit, il Club degli Investitori, la Camera di Commercio di Torino, il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, il Politecnico e l’Università di Torino. Un’alleanza di prim’ordine per diffondere anzitutto una cultura della imprenditorialità. Ma dopo tre anni di attività, ci sono adesso novità in arrivo.
La passione concreta per l’action learning
Andrea Griva, torinese, classe 1971, una consolidata esperienza nella comunicazione d’impresa, ne è l’appassionato presidente fin dall’inizio: «In tre anni abbiamo formato circa 500 giovani – racconta consultando file e appunti – dai 17 ai 26 anni in corsi di varia durata e intensità. Ci sono intuizioni che sono diventate aziende che si stanno affermando, come Novis, Wiseair e altri prototipi green nati all’interno della Sei».
Ora la Scuola – che ha sede operativa nei rinnovati spazi del Talent Garden Fondazione Agnelli in via Giacosa 38 a Torino – si appresta a cambiare la sua offerta, con un nuovo programma di portata nazionale che verrà presentato nelle prossime settimane. È significativo che abbia il quartier generale proprio in quella palazzina, dove nel 1966 l’avvocato Giovanni Agnelli avviò l’esperienza di una fondazione dedicata al nonno per ragionare su temi e ricerche che riguardassero il futuro dell’Italia nel contesto internazionale. È come un filo che prosegue, adattandosi ai tempi, difficili, che stiamo vivendo, del villaggio globale dell’intelligenza artificiale che sta combattendo per risalire la china dopo una crisi mondiale innescata da un microscopico virus.
La svolta dei prossimi mesi: venture builder non profit
Andrea Griva, su questa lunghezza d’onda, anticipa qualche dettaglio. «La School non sarà più una emanazione della Fondazione Agnelli – spiega il presidente della Sei –, ma parte integrante dell’impegno ESG (Environment, Social and Govermamce) di Exor, la holding finanziaria guidata da John Elkann che ha per obiettivo il creare grandi imprese. Ma non sarà una attività profit: non ci interessa entrare nella componente azionaria, come venture capitalist, né riscuotere success fee. Piuttosto, desideriamo essere un venture builder non profit, che connette intelligenze e capacità imprenditoriali ai bisogni del mercato. È un contributo civico allo sviluppo economico di un territorio, ma anche uno strumento per aiutare i giovani a realizzare il loro sogno più bello: creare un’azienda tutta loro».
Griva è convinto della svolta, in programma nei prossimi mesi: «Stiamo con giovani che hanno una grande voglia di fare e di futuro, che hanno già finito gli studi o stanno completando dei percorsi – soprattutto in ambito tecnico-scientifico – e che sono alla ricerca di una occasione per giocarsi la loro chance. Per questo ci sentiamo ottimisti». Le ricadute sul sistema territoriale sono promettenti. Anche perché la Sei si è già resa protagonista di due spin off di grande interesse. Totem, ovvero, Torino Tech Map, un progetto promosso e sostenuto dal Comitato Torino Finanza e Camera di commercio di Torino, con la collaborazione del Club degli Investitori e, appunto, della Sei, che lo ha sviluppato (insieme all’associazione alumni SEIplus, che raccoglie promettenti talenti e innovatori che studiano e lavorano a Torino). Totem è il portale delle startup torinesi e del sistema locale dell’innovazione.
L’Italian Tech Week
L’Italian Tech Week è il secondo importante spin off della School of Entrepreneurship & Innovation. Pochi giorni fa è stata annunciata la seconda edizione, in calendario a Torino dal 23 al 24 settembre prossimi, in collaborazione con il gruppo editoriale GEDI. È la più grande conferenza italiana sulla tecnologia, nel 2020 costretta a eventi online per l’emergenza Coronavirus. Riunisce startupper di successo, fondi di venture capital e professionisti della scena tech internazionale. Alle OGR, quest’anno, avrà “special guest” il visionario e pirotecnico engineer Elon Musk. Si confronterà con John Elkann (presidente e ceo di Exor e presidente di Ferrari e di Stellantis) sul tema della tecnologia e del suo impatto sul nostro futuro.
L’obiettivo di ITW è «riunire le menti più brillanti della scena tech internazionale per ispirare e attivare chiunque creda in un futuro in cui la tecnologia e l’innovazione possano espandere le possibilità umane». Conclude Andrea Griva: «È un contributo per portare idee e visioni sotto la Mole, per rendere il nostro territorio più competitivo: se riusciamo a ispirare decine di giovani a sognare in grande e anche a realizzare i sogni, come fa Musk, potremo generare un enorme impatto positivo».
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