piano metropolitano per l'economia sociale

Il piano per l’economia metropolitana: una scrittura condivisa

Un ringraziamento va alle realtà e ai soggetti che hanno condiviso commenti partecipati e attenti alla bozza del Piano elaborata dalla Camera di commercio di Torino e dalla Città metropolitana di Torino, nella cornice di Torino Social Impact.

Un documento che mette al centro i giovani e promuove la collaborazione tra istituzioni, imprese e terzo settore per un’economia più equa e sostenibile.
I commenti saranno ora elaborati e integrati nella versione conclusiva del documento, oltre che pubblicati i relativi feedback.

Proseguirà infine l’iter di approvazione presso gli enti coinvolti e seguirà una presentazione pubblica del Piano metropolitano di Torino per l’economia sociale

viaggio nell'impatto sociale

Senza un’idea di giustizia sociale non c’è impatto

Come cambia una città quando sceglie di diventare uno dei migliori luoghi al mondo per fare impresa e finanza con uno sguardo al sociale? Quali sfide e opportunità emergono quando pubblico e privato, profit e non profit, collaborano per generare valore condiviso?

Per scoprirlo, il Viaggio nell’impatto sociale di VITA e Torino Social Impact parte da un dialogo con il portavoce Mario Calderini.

Un’esplorazione su come Torino stia ridefinendo il concetto di impresa, investimenti e comunità, la prima tappa di un itinerario giornalistico per comprendere come l’impatto possa radicarsi nella cultura di una città, fino a diventare parte del linguaggio collettivo.

Leggi l’intervista di Daria Capitani su Vita

capacity building

CREA COOP25: un webinar per i settori culturali e creativi

È in programma un webinar di capacity building dedicato al bando CREA COOP25, organizzato dall’Ufficio Cultura del Desk Italia Europa Creativa, in programma il 19 marzo 2025, dalle 10.30 alle 13.00, in modalità online.

Questo webinar è rivolto esclusivamente agli operatori e alle operatrici dei settori culturali e creativi che stanno preparando un progetto per il bando e si trovano in una fase semi-avanzata, con un partenariato già consolidato.

L’incontro ha l’obiettivo di approfondire la redazione della parte B del formulario progettuale e della tabella di budget, offrendo supporto tecnico attraverso una sessione di domande e risposte, per accompagnare gli applicant fino alla scadenza del 13 maggio 2025.

Per partecipare, è necessario compilare il questionario online  entro e non oltre il 15 marzo 2025. Solo i candidati ammessi riceveranno, il 17 marzo 2025, il link per accedere al webinar. L’incontro verrà registrato e successivamente reso disponibile a tutti e tutte.

A partire da quest’anno, il Desk Italia Europa Creativa organizzerà una serie di webinar di capacity building online, pensati per rispondere alle diverse esigenze dei settori culturali e creativi. Per chi non fosse ancora pronto a candidarsi per il bando 2025, saranno disponibili, a partire da giugno, webinar di orientamento dedicati alla preparazione del prossimo bando sui progetti di cooperazione europea.

Un workshop dell’Hub sui Progetti Europei

L’Hub progetti europei per l’economia sociale, coordinato da Torino Social Impact insieme a Weco Impresa Sociale, ha in programma un incontro informativo e di peer-learning sullo stesso bando, che si terrà il 28 marzo 2025 a Torino. L’evento, che si terrà in presenza, sarà un’ulteriore occasione per conoscere la call CREA COOP25, grazie all’intervento di progettisti esperti. La partecipazione all’evento è obbligatoria per coloro che sono interessati ad accedere  al percorso di accompagnamento alla progettazione offerto dall’Hub.
Un progetto realizzato grazie al contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

touch

Progetto TOUCH

Il progetto TOUCH, approvato nell’ambito del bando ESF 2024-2026 “Actions to boost the development of finance markets for social enterprises”, ha l’ambizione di creare il primo outcome fund nella regione Piemonte, in Italia, con l’intento di replicarlo in altre regioni italiane ed europee.

Il consorzio del progetto mira a strutturare un outcome fund concentrandosi sull’integrazione lavorativa e sullo sviluppo delle competenze per supportare i NEET, con un’attenzione specifica alle donne e ai migranti all’interno di questo gruppo.

A seguito delle discussioni precedenti tra Torino Social Impact e i principali stakeholder locali, il progetto TOUCH segna l’inizio del percorso dell’Italia verso l’adozione della outcome-based social finance, con il supporto di un ampio consorzio composto da 9 partner situati in 3 diversi paesi europei (Italia, Belgio e Paesi Bassi): Associazione Torino per la Finanza e l’Innovazione Sociale; Fondazione Compagnia di San Paolo; Cottino Social Impact Campus S.r.l.; Human Foundation Do & Think Tank for Social Innovation; Social Finance NL; Politecnico di Milano – Tiresia; Finpiemonte S.p.A.; Diesis Network; Social Impact Agenda per l’Italia (Partner Associato).

Il progetto è iniziato a dicembre 2024 e sta attualmente realizzando le prime attività previste. Il primo traguardo del progetto è stato il Kick-Off meeting, tenutosi il 22 gennaio 2025. Durante questo evento, i partner del consorzio si sono riuniti per discutere i primi passi del progetto, allinearsi sugli obiettivi e gettare le basi per le attività future.

Do Impact

Workshop Transnazionale del progetto DO Impact, 7-8 Aprile 2025

Il 7 e l’8 aprile si terrà a Torino il primo Workshop Transnazionale del progetto DO Impact, un’iniziativa finalizzata a promuovere una nuova consapevolezza sul potenziale trasformativo degli approcci digitali e basati sui dati nel settore dell’Economia Sociale (PSE). L’obiettivo del progetto è triplice: sensibilizzare le PMI del PSE sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione per innovare i loro modelli di business e le loro operazioni; incoraggiare i principali stakeholder europei a riconoscere il ruolo chiave della digitalizzazione nell’innovazione sociale e nella sostenibilità; offrire opportunità di aggiornamento e riqualificazione alle Organizzazioni Abilitanti dell’Economia Sociale e alle PMI del settore.

Questo primo workshop internazionale – il primo di otto appuntamenti previsti – fa parte del programma sviluppato nell’ambito della DO Impact Strategy. L’iniziativa è pensata per fornire alle Organizzazioni Abilitanti e alle PMI dell’Economia Sociale strumenti concreti, conoscenze pratiche e risorse essenziali per affrontare con successo le sfide di un mercato in continua evoluzione. I workshop si concentrano sul potenziamento delle competenze digitali, sul miglioramento della gestione dei dati e sul supporto alle pratiche sostenibili.

Ospitato dal Cottino Social Impact Campus, l’evento è rivolto alle organizzazioni che supportano le PMI dell’ecosistema PSE e sarà poi adattato alle esigenze delle realtà locali provenienti da tutta Europa. Durante la prima giornata, il focus sarà sui benefici e sulle strategie di digitalizzazione per le organizzazioni di supporto all’economia sociale. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare le migliori pratiche della regione Piemonte, grazie ai contributi diretti di professionisti che le hanno già applicate con successo. La seconda giornata sarà dedicata al tema del “data for good” (dati per il bene comune), analizzando le possibili configurazioni di condivisione dei dati, i loro scopi e le sfide connesse. Il programma prevede anche due sessioni pratiche: una dedicata ai fondamenti di una piattaforma aperta per la gestione di progetti e una sulla visualizzazione e l’analisi dei dati.

Questo workshop rappresenta un’occasione per costruire nuove competenze, condividere esperienze e creare reti di collaborazione a livello europeo, contribuendo così alla crescita di un’economia sociale più innovativa, digitale e sostenibile.

evento cevis

L’impatto sociale delle chiusure aziendali: il caso studio di Lear e TE in Piemonte

Presentazione della ricerca sostenuta dalla Camera di commercio di Torino e realizzata dal CeVIS

Martedì 18 marzo  ore 10 – 13 Sede FIOM, via Sacra di San Michele 31, Torino

A Torino, il 18 marzo 2025, presso la sede della FIOM di via Sagra di San Michele 31, dalle 10 alle 13 verrà presentata la ricerca “Valutazione dell’impatto sociale determinato dalla possibile chiusura di due stabilimenti sul territorio piemontese”, fortemente voluta da CGIL e FIOM, finanziata dalla Camera di commercio di Torino nell’ambito di Torino Social Impact e realizzata dal CeVIS – Centro di Competenze per la valutazione e la misurazione dell’impatto sociale.

L’indagine, innovativa soprattutto nel metodo, analizza gli impatti negativi sui lavoratori, sull’indotto e sul territorio derivanti dalla possibile chiusura degli stabilimenti di LEAR Corporation e TE Connectivity.

Questa iniziativa, unica a livello nazionale, anche per le dinamiche istituzionali che hanno permesso di realizzarla, dimostra che la valutazione d’impatto sociale potrebbe divenire uno strumento utile non solo per la valutazione ex post, ma anche ex ante, dell’allocazione delle risorse e delle scelte strategiche di sviluppo territoriale.

Dopo i saluti istituzionali di Edi Lazzi, Segretario Generale Fiom Torino e Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, verrà presentata la ricerca a cui seguirà una tavola rotonda con:

  • Federico Bellono, Segretario generale CGIL Torino
  • Dario Gallina, Presidente Camera di commercio di Torino
  • Marco Gay, Presidente Unione Industriali di Torino
  • Umberto D’Ottavio, Presidente del Patto Territoriale Nord-Ovest

Modera l’incontro Filomena Greco, giornalista de Il Sole 24 Ore.

gli spazi civici come luoghi di partecipazione e inclusione

B.Right Spaces: gli spazi civici come luoghi di partecipazione e inclusione

Gli spazi civici non sono solo luoghi fisici, ma veri e propri motori di cittadinanza attiva e partecipazione, pilastri fondamentali per la tutela dei valori democratici e dei diritti delle cittadine e dei cittadini.

Per rafforzare la capacità collettiva delle autorità pubbliche locali e delle organizzazioni territoriali di sostenere, promuovere e proteggere questi spazi, nasce “B.Right Spaces: gli spazi civici come luoghi di partecipazione e inclusione”.  

L’evento si inserisce nella programmazione di Democrazia Diffusa, nell’ambito dell’edizione 2025 di Biennale Democrazia, offrendo un’occasione per ripensare insieme il futuro della democrazia e dare vita a comunità più aperte, consapevoli e partecipative.

Sostenere, promuovere e proteggere gli spazi civici torinesi: incontro a Beeozanam

L’evento, promosso da Città di Torino, Torino Social Impact e Labsus, avrà luogo mercoledì 2 aprile dalle 15.00 alle 18.00 presso Beeozanam Community Hub. Al centro dell’incontro, un workshop ispirato al modello partecipativo del World Cafè, che coinvolgerà rappresentanti della pubblica amministrazione, organizzazioni dell’economia sociale, attivisti e cittadinanza, per esplorare e valorizzare le pratiche civiche e gli spazi in cui queste si concretizzano nel contesto torinese.

 L’attività prevede un approccio aperto e inclusivo, in cui i partecipanti sono invitati a contribuire a tavoli di discussione tematici, guidati da facilitatori esperti. L’evento sarà dedicato al ruolo degli spazi civici come luoghi di comunità, con una particolare attenzione all’attivazione della cittadinanza per favorire processi generativi. Verrà posto un focus sul tema della trasformazione dello spazio pubblico in un luogo partecipativo e dinamico, capace di stimolare nuove possibilità di utilizzo e condivisione, oltre che sulla prossimità dei servizi ai cittadini. Nel complesso, l’incontro stimolerà il dibattito sui diritti, sulla partecipazione attiva e sull’innovazione sociale come elemento trasversale.  

Il risultato atteso sarà un’indagine comparativa che metterà in relazione le pratiche civiche implementate sul territorio torinese con il quadro politico, sociale, culturale e giuridico locale, fornendo una visione integrata e operativa per il futuro.

Verso una nuova comunità di pratica sugli spazi di democrazia

Il workshop si inserisce nell’ambito del progetto europeo B.Right Spaces, avviato a Marzo 2024 e supportato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma CERV, allo scopo di rafforzare la capacità collettiva delle autorità pubbliche locali e delle organizzazioni territoriali di sostenere, promuovere e proteggere gli spazi civici locali.
L’iniziativa segna inoltre l’inizio di una comunità di pratica dedicata agli Spazi di democrazia, che ha l’ambizione di mantenere vivo questo luogo di confronto e discussione oltre l’evento stesso.

La partecipazione è gratuita ed è necessaria la registrazione al seguente link.

evento hypercritic democrazia diffusa

Anatomia del conflitto | Arte, politica e democrazia

“La guerra è pace”
1984, George Orwell

In occasione di Biennale Democrazia, Hypercritic presenta Anatomia del conflitto | Arte, politica e democrazia.

Con Alessandro Avataneo – regista, autore del saggio L’arte di raccontare storie e fondatore del progetto internazionale attore della rete Torino Social Impact – il pubblico realizzerà un viaggio tra epoche e linguaggi per esplorare il significato di conflitto attraverso l’arte e l’attualità.

Qual è il rapporto tra narrazione e verità? Quali strumenti abbiamo per decifrare il mondo che ci circonda? 

Partendo dall’arte della guerra e della battaglia, da Aristotele ai grandi autori russi come Tolstoj, Ėjzenštejn, Prokof’ev e Tarkovskij, fino alle rappresentazioni moderne in fumetti e videogame.

Un percorso tra letteratura, musica e cinema per riflettere sull’impatto delle narrazioni nei momenti di crisi e trasformazione, come il Risorgimento e la Resistenza.

Giovedì 27 marzo 2025, h 17:00 | Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Torino
Ingresso gratuito, prenotate il vostro posto su Eventbrite

Questo appuntamento si inserisce nel programma di Democrazia Diffusa di Biennale Democrazia

Immagine di copertina: Fine della civiltà di Louis Raemaekers presente nella collezione del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, che si ringrazia per l’ospitalità

democrazia diffusa

Democrazia Diffusa, le iniziative dei partner di Torino Social Impact

Torna la sezione Democrazia Diffusa, realizzata in sinergia con le realtà culturali del territorio e con Torino Social Impact, che ha coinvolto alcuni partner nella programmazione.

Un’ampia scelta di appuntamenti “ad impatto”, una varietà di temi collegati dal filo rosso di una cultura della democrazia che sappia tradursi in pratica democratica attraverso l’impatto sociale.

  • 26 marzo, ore 17:00Le nuove arene del dialogo: il ruolo delle organizzazioni per un’alleanza fra generazioni
    Organizzato da Cottino Social Impact Campus
    Relatori: Mario Calderini (PoliMI e Cottino Social Impact Campus), Giuseppe Dell’Erba e Caterina Soldi (Cottino Social Impact Campus), Luca Quaratino (IULM University & Istud Business School), Giorgia Garola (Unione Industriali Torino), Federico Bellono (CGIL), Anass Hanafi e Carolina Grossetti (Global Shapers Community).
    Luogo: Cottino Social Impact Campus (c.so Castelfidardo, 30)
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  • 26 marzo, ore 18:30Il gender pay gap: disparità salariale e battaglie per l’uguaglianza
    Organizzato da Associazione Acca
    Relatori: Alessandra Brogliatto, Caterina Giannottu, Monica Cerutti, coordina Miriam Colombero – Pink Community
    Luogo: Pink Coworking (Via Davide Bertolotti, 10)
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  • 27 marzo, ore 17:00Dialoghi sul patrimonio immateriale: comunità e partecipazione a Torino. Tavola rotonda nell’ambito di “Fiumi di Culture”
    Organizzato da Volontariato Torino ETS
    Relatori: Sara Bonfanti in dialogo con Hemegowda Mahdu; Anas Mghar, Fedoua El Attar; Marco Rossi in dialogo con Gu Ailian
    Luogo: Volontariato Torino ETS (Via Giolitti, 21)
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  • 27 marzo, ore 17:00Anatomia del conflitto | Arte, politica e democrazia
    Organizzato da Hypercritic-Rampart
    Relatori: Alessandro Avataneo
    Luogo: Museo del Risorgimento – Aula della Camera italiana (Via Accademia delle Scienze, 5)
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  • 27 marzo, ore 18:00Il soggiorno obbligato. Limitazioni e percorsi verso la libertà di scelta e la piena partecipazione
    Organizzato da Fondazione Time2
    Relatori: Ciro Tarantino, Cecilia Marchisio, Elisa Costantino, Samuele Pigoni
    Luogo: Open (Corso Stati Uniti 62/b)
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  • 28 marzo, ore 09:00Conflitti globali, risposte locali – il Terzo Settore come motore di cambiamento
    Organizzato da Forum Terzo settore in Piemonte
    Relatori: Elena Atzeni, Alice De Marco, Andrea De Giorgio, Valeria Ferraris, Bertrand Honoré Mani Ndongbou, Cecilia Strada, Francesco Vignarca, Gabriele Moroni, Lorenzo Siviero, Luca Misculin, Maria Teresa Martinengo, Marta Mosca, Silvia Stilli, Stefania Di Campli.
    Luogo: Polo del ‘900 (Piazzetta Franco Antonicelli)
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  • 28 marzo, ore 18:00Conflitto sociale e movimenti universitari
    Organizzato da Fondazione Collegio Universitario Renato Einaudi
    Relatori: Leonard Mazzone
    Luogo: Biblioteca, Sezione PO (Via Maria Vittoria, 39)
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  • 29 marzo, ore 15:00Dalla violenza economica all’autonomia finanziaria
    Organizzato da Kermasofia
    Relatori: Giulia Grignani, Francesca Giuffrida, Marta Andrate, Valentina Noya.
    Luogo: Cine Teatro Baretti (Via Baretti, 4)
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  • 2 aprile, ore 15:00B.Right Spaces: gli spazi civici come luoghi di partecipazione e inclusione
    Organizzato da Città di Torino, Torino Social Impact e Labsus
    Luogo: Beeozanam (Via Foligno 14)
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Biennale Democrazia - il ruolo del giornalismo

Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy

Teatro Gobetti, 28 marzo 2025 ore 18,30
Con Mario Calderini, Annalisa Cuzzocrea, Elisabetta Soglio.

Qual è il ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy? Da questo interrogativo è partito nel 2024 in Torino Social Impact un percorso per approfondire come il giornalismo possa contribuire a promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati ad attivarsi per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali. Giornalisti ed esperti nazionali ed esteri si sono confrontati in un dibattito che parte dall’analisi di realtà pioniere fuori dai nostri confini: il giornalismo costruttivo (constructive journalism) o giornalismo delle soluzioni (solutions journalism) si basa su un nuovo approccio orientato alle soluzioni, piuttosto che ai problemi descritti nei fatti e nelle storie raccontate.

Cosa intendiamo quando parliamo di giornalismo d’impatto? In che modo oggi l’informazione può contribuire al cambio di paradigma economico, ambientale e sociale? Si può misurare l’impatto sociale delle notizie? 

Su questi ed altri quesiti si confronteranno Mario Calderini, economista, docente al Politecnico di Milano e portavoce Torino Social Impact, con le giornaliste Elisabetta Soglio, responsabile di Buone Notizie – L’Impresa del bene, pagine settimanali del Corriere della Sera in uscita il martedì, ed Annalisa Cuzzocrea, editorialista e inviata di Repubblica.

Si può dire che il giornalismo sia già purpose driven, essendo l’informazione un elemento essenziale per una società più equa e democratica. Secondo questa logica, il giornalismo dovrebbe anche avere un ruolo nel diffondere best practices che aiutano la società a progredire, oltre ad informare.

In questo contesto, ad esempio, il cosiddetto solution journalism è in grado di aprire nuovi percorsi per un’informazione trasformativa: si concentra sulle risposte efficaci ai problemi sociali che possono ispirare le persone e le organizzazioni ad agire positivamente, prestando maggiore attenzione a una narrazione orientata alla soluzione, piuttosto che al racconto della negatività insita nel problema, pur reale.

Si tratta di un cambiamento di prospettiva nel racconto giornalistico: senza negare né il problema, né la complessità che lo ha determinato e le relative ricadute negative, ci si orienta a individuare e valorizzare soluzioni, possibilmente scalabili.

Oggi, in tutto il mondo, sono centinaia le esperienze che promuovono il giornalismo d’impatto grazie al lavoro di giornalisti, testate dedicate, network di media, ma anche premi e riconoscimenti. 

Persone e organizzazioni che stanno guidando un cambiamento globale nel giornalismo: ciò che li accomuna è l’impegno ad indagare le cause profonde di un problema sociale, mostrarne la  complessità e mettere in evidenza storie ed esperienze che hanno un impatto positivo sulla società, incentivando una cittadinanza più consapevole, partecipativa e informata.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Scopri di più sull’evento

Prenota qui

Per approfondire il tema, consulta la sezione Torino Impact Journalism

Biennale democrazia

TSI per Biennale Democrazia: un evento al Gobetti e il programma partecipato dai partner, Democrazia Diffusa

Torna a Torino dal 26 al 30 marzo 2025 Biennale Democrazia, un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sostenuto da Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Con il titolo Guerre e Paci, la IX edizione di Biennale Democrazia sarà dedicata al conflitto, alla violenza e alla guerra, alla luce della persistente minaccia di scontri interni alle società democratiche e dell’attuale scenario di crescente tensione globale.

Ancora una volta la Camera di commercio di Torino dà il proprio sostegno all’importante manifestazione internazionale dedicata alla diffusione della cultura della democrazia e partecipa attivamente alla costruzione del programma attraverso Torino Social Impact.

EVENTO: Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy

Teatro Gobetti, 28 marzo 2025 ore 18,30

Con Mario Calderini, Annalisa Cuzzocrea, Elisabetta Soglio.

Qual è il ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy? Da questo interrogativo è partito nel 2024 Torino Impact Journalism, un percorso per approfondire come il giornalismo possa contribuire a promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati ad attivarsi per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali. Giornalisti ed esperti nazionali ed esteri si sono confrontati in un dibattito che parte dall’analisi di realtà pioniere fuori dai nostri confini: il giornalismo costruttivo (constructive journalism) o giornalismo delle soluzioni (solutions journalism) si basa su un nuovo approccio orientato alle soluzioni, piuttosto che ai problemi descritti nei fatti e nelle storie raccontate.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenota qui

Scopri di più sul sito di Biennale Democrazia

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DEMOCRAZIA DIFFUSA

Le iniziative dei partner

Torna la sezione Democrazia Diffusa, realizzata in sinergia con le realtà culturali del territorio e con Torino Social Impact, che ha coinvolto alcuni partner nella programmazione.

  • 26 marzo, ore 17:00Le nuove arene del dialogo: il ruolo delle organizzazioni per un’alleanza fra generazioni
    Organizzato da Cottino Social Impact Campus
    Relatori: Mario Calderini (PoliMI e Cottino Social Impact Campus), Giuseppe Dell’Erba e Caterina Soldi (Cottino Social Impact Campus), Luca Quaratino (IULM University & Istud Business School), Giorgia Garola (Unione Industriali Torino), Federico Bellono (CGIL), Anass Hanafi e Carolina Grossetti (Global Shapers Community).
    Luogo: Cottino Social Impact Campus (c.so Castelfidardo, 30)
    Scopri di più
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  • 26 marzo, ore 18:30Il gender pay gap: disparità salariale e battaglie per l’uguaglianza
    Organizzato da Associazione Acca
    Relatori: Alessandra Brogliatto, Caterina Giannottu, Monica Cerutti, coordina Miriam Colombero – Pink Community
    Luogo: Pink Coworking (Via Davide Bertolotti, 10)
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  • 27 marzo, ore 17:00Dialoghi sul patrimonio immateriale: comunità e partecipazione a Torino. Tavola rotonda nell’ambito di “Fiumi di Culture”
    Organizzato da Volontariato Torino ETS
    Relatori: Sara Bonfanti in dialogo con Hemegowda Mahdu; Anas Mghar, Fedoua El Attar; Marco Rossi in dialogo con Gu Ailian
    Luogo: Volontariato Torino ETS (Via Giolitti, 21)
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  • 27 marzo, ore 17:00Anatomia del conflitto | Arte, politica e democrazia
    Organizzato da Hypercritic-Rampart
    Relatori: Alessandro Avataneo
    Luogo: Museo del Risorgimento – Aula della Camera italiana (Via Accademia delle Scienze, 5)
    Scopri di più
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  • 27 marzo, ore 18:00Il soggiorno obbligato. Limitazioni e percorsi verso la libertà di scelta e la piena partecipazione
    Organizzato da Fondazione Time2
    Relatori: Ciro Tarantino, Cecilia Marchisio, Elisa Costantino, Samuele Pigoni
    Luogo: Open (Corso Stati Uniti 62/b)
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  • 28 marzo, ore 09:00Conflitti globali, risposte locali – il Terzo Settore come motore di cambiamento
    Organizzato da Forum Terzo settore in Piemonte
    Relatori: Elena Atzeni, Alice De Marco, Andrea De Giorgio, Valeria Ferraris, Bertrand Honoré Mani Ndongbou, Cecilia Strada, Francesco Vignarca, Gabriele Moroni, Lorenzo Siviero, Luca Misculin, Maria Teresa Martinengo, Marta Mosca, Silvia Stilli, Stefania Di Campli.
    Luogo: Polo del ‘900 (Piazzetta Franco Antonicelli)
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  • 28 marzo, ore 18:00Conflitto sociale e movimenti universitari
    Organizzato da Fondazione Collegio Universitario Renato Einaudi
    Relatori: Leonard Mazzone
    Luogo: Biblioteca, Sezione PO (Via Maria Vittoria, 39)
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  • 29 marzo, ore 15:00Dalla violenza economica all’autonomia finanziaria
    Organizzato da Kermasofia
    Relatori: Giulia Grignani, Francesca Giuffrida, Marta Andrate, Valentina Noya.
    Luogo: Cine Teatro Baretti (Via Baretti, 4)
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  • 2 aprile, ore 15:00B.Right Spaces: gli spazi civici come luoghi di partecipazione e inclusione
    Organizzato da Città di Torino, Torino Social Impact e Labsus
    Luogo: Beeozanam (Via Foligno 14)
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comunità di pratica parità di genere

Intelligenza artificiale e parità di genere: un nuovo incontro della Comunità di pratica

Giovedì 6 marzo la Comunità di pratica sulla parità di genere si è riunita per un nuovo incontro dedicato ad esplorare il tema alla luce delle sfide poste dal digitale e dall’intelligenza artificiale.

L’evento si è svolto presso il Fondo Tullio De Mauro, negli spazi della Rete Italiana di Cultura Popolare, e ha visto la partecipazione di 14 persone appartenenti a 11 organizzazioni partner di Torino Social Impact, interessate ad approfondire le dinamiche della parità di genere.

L’incontro è stato guidato da Monica Cerutti, esperta in politiche di genere ed ex Assessora alle Pari Opportunità e all’Immigrazione della Regione Piemonte,  il cui intervento è stato seguito da quelli di Sloweb e Fondazione Piemonte Innova.

AI e gender gap: il rischio di riprodurre le disuguaglianze

Monica Cerutti ha aperto la discussione con un inquadramento sul tema, a partire da una precisa domanda: l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità o un ostacolo per la parità di genere? È emerso come la risposta non sia univoca ma, anzi, dipenda dall’approccio che si sceglie di adottare.

Uno degli aspetti più critici evidenziati riguarda il modo in cui l’AI, attraverso i suoi modelli generativi, replica e amplifica gli schemi preesistenti nei dati e nella società. Il cosiddetto “effetto moltiplicatore” può portare infatti a una perpetuazione degli stereotipi di genere, consolidando disparità già presenti nella popolazione.

Alla luce di questi rischi, l’obiettivo, nonché la sfida, è dunque quella di costruire un’alleanza tra intelligenza artificiale e parità di genere, al fine di ridurre lo squilibrio storicamente presente. 

Etica e digitale: quali sfide per il futuro?

La prima parte del pomeriggio ha visto l’intervento di Gianni Garbarini, membro di Sloweb, che ha approfondito il tema dell’etica nel digitale, riflettendo su come promuovere un uso più responsabile del web e sull’impatto delle tecnologie su ambiente e società. Per l’occasione ha condiviso esempi concreti e spunti di riflessione verso un approccio più consapevole verso il  mondo digitale.

Progetto DEA: uno strumento concreto per la riduzione del gender gap

Successivamente, insieme ad Alessandra Buffa e Federica Lombardi di Fondazione Piemonte Innova, siamo entrati nel vivo della discussione sulla parità di genere attraverso il racconto del Progetto DEA – Digitale, Equità, Azioni. Il Progetto, promosso da Fondirigenti e coordinato da Fondazione Piemonte Innova e Università degli Studi di Torino, ha esplorato da settembre 2024 a gennaio 2025 le strategie per ridurre il gender gap nelle carriere STEM e nei ruoli manageriali.

Durante l’incontro, le organizzazioni hanno avuto modo di conoscere il percorso progettuale, che si è sviluppato in tre fasi del progetto: analisi preliminare, co-design con le aziende e validazione, oltre che i risultati finali, quali azioni concrete e competenze chiave per promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo. Per la sua realizzazione, il progetto ha visto il coinvolgimento delle aziende del territorio, oltre che degli istituti superiori torinesi. 

A seguire, i partecipanti sono stati coinvolti in un’attività di gruppo, in cui hanno potuto valutare e proporre azioni concrete per ridurre il gender gap nelle loro realtà, partendo dalla propria esperienza e considerando fattibilità, sostenibilità, ostacoli e benefici. Un’occasione per condividere idee, ispirarsi a vicenda e contribuire a un cambiamento positivo e più equo nel mondo del lavoro.

dea ideazioni per il futuro

IDEAzioni per il futuro: strategie e competenze per la parità di genere

Il 13 marzo 2025 alle ore 16 si terrà l’evento finale del progetto DEA – Digitale, Equità e Azioni, presso Spazio Copernico in Corso Valdocco 2 a Torino: l’incontro è rivolto a imprese, manager e studenti interessati a conoscere strumenti e strategie per ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro, con un focus particolare sulle discipline STEM e sulle posizioni manageriali.

L’evento, promosso da Fondirigenti, coordinato da Fondazione Piemonte Innova e Università di Torino e supportato da Federmanager Torino e Unione Industriali Torino, sarà un’occasione per riflettere sulla parità di genere e su come le aziende possano adottare misure concrete per sostenere l’inclusione femminile e promuovere una leadership equa.

Durante l’incontro verranno presentati i principali risultati del progetto, co-progettati insieme ai manager delle PMI partecipanti, con il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori, in un percorso di ricerca e co-design. 

In particolare, verranno presentate la DEA Talent Guide, un catalogo di skill set innovativi, e la DEAction Map, una raccolta di azioni pratiche che le imprese possono implementare per favorire una cultura aziendale più inclusiva.

A seguire, è prevista una tavola rotonda con momenti di approfondimento e testimonianze di esperti e manager, al fine di stimolare il confronto e la condivisione di buone pratiche.

L’evento rappresenta un’opportunità preziosa per conoscere da vicino strategie efficaci per ridurre il divario di genere, scoprire strumenti concreti per favorire l’inclusione in azienda e confrontarsi con professionisti e realtà impegnate in questo ambito.

La partecipazione è gratuita ed è necessaria la registrazione al seguente link.

Maggiori informazioni e il programma completo dell’evento sono disponibili sul sito di Piemonte Innova.

cdp società benefit

Fit4benefit 2024-2025: un nuovo incontro dedicato alla comunicazione

Come comunicare l’essere Società Benefit in modo efficace? Quali sono le best practices e le strategie migliori da adottare?

Sono questi alcuni dei quesiti che hanno interessato l’ultimo appuntamento della Comunità di pratica delle Società Benefit, dal titolo “Comunicare Benefit”, che si è tenuto mercoledì 5 marzo e ha visto la partecipazione di varie organizzazioni dell’ecosistema di Torino Social Impact.

L’argomento oggetto dell’incontro è stato esplorato da Valentina Pelazza e Benedetta Cioni di Synesthesia, digital experience company impegnata in tutti gli ambiti della trasformazione digitale e che ha fatto del proprio essere Società Benefit un obiettivo centrale, da comunicare con attenzione tanto all’interno, quanto all’esterno dell’azienda.

I pilastri della comunicazione di una Società Benefit

Sotto la guida di Synesthesia, sono stati indagati in primo luogo i punti fondamentali da tenere a mente nel comunicare i valori alla base dell’essere Benefit. 

E’ stato infatti evidenziata l’importanza di una comunicazione chiara, coerente e trasparente, attraverso una strategia efficace e canali adeguati al contesto, che faccia tesoro tanto dei risultati raggiunti, quanto degli obiettivi ancora da perseguire. E’ stata inoltre sottolineata l’importanza del network, in quanto la collaborazione con organizzazioni del terzo settore permette di realizzare progetti concreti a favore della comunità o dell’ambiente.

A supporto delle organizzazioni è stato poi presentato il modello delle 4C, che vede come punti cardine della comunicazione la chiarezza, la credibilità, la coerenza e la competitività: elementi che, se tenuti in considerazione, risultano particolarmente strategici ed efficaci nel comunicare il proprio essere Benefit.

A partire da queste riflessioni, i 17 partecipanti hanno potuto confrontarsi sulle rispettive esperienze, oltre che sulle diverse modalità di comunicazione adottate. Dalla discussione è emerso infine come l’essere Società Benefit vada sempre valorizzato in quanto percorso di miglioramento continuo, capace di coniugare valore economico e impatto sociale.

Fit4Benefit: un ciclo di incontri per l’annualità 2024/2025

L’iniziativa si colloca all’interno del progetto della Comunità di Pratica delle Società Benefit per il biennio 2024-2025, con l’obiettivo di creare un sapere condiviso attraverso la collaborazione e lo scambio di competenze tra tutti i partecipanti.

Il progetto Comunità di pratica è realizzato grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Fondazione Piemonte Innova benchmark

Bench-Mark | Ep. 83 – Fondazione Piemonte Innova

Da più di vent’anni, Fondazione Piemonte Innova promuove l’innovazione come strumento di impatto sociale, supportando imprese e istituzioni nel percorso verso la sostenibilità e ponendosi come facilitatore di connessioni e catalizzatore di cambiamento.

Insieme a Donatella Maria Mosso, Responsabile della comunicazione, delle relazioni istituzionali e del welfare, scopriamo oggi come l’innovazione può essere un motore di trasformazione positiva.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

premio innovazione sociale

Fondazione CDP lancia il Premio Innovazione Sociale per promuovere l’inclusione in Italia

La Fondazione Cassa Depositi e Prestiti (CDP), in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha annunciato il lancio del Premio Innovazione Sociale, un’iniziativa volta a riconoscere e sostenere le migliori soluzioni innovative capaci di favorire l’inclusione sociale delle fasce più fragili della società italiana.

Il premio, che mette a disposizione complessivamente oltre 500.000 euro, è rivolto a enti non profit che abbiano sviluppato idee o progetti scalabili, orientati a risolvere bisogni sociali concreti in Italia. L’obiettivo è incentivare lo sviluppo di soluzioni già testate, ma con un potenziale di crescita su scala più ampia.

Le categorie del premio includono progetti focalizzati sull’utilizzo di nuove tecnologie, intelligenza artificiale o forme di vita di comunità, come il co-housing. Particolare attenzione è rivolta a iniziative che promuovono l’inclusione sociale e professionale di categorie fragili, tra cui anziani soli, persone senza dimora, con disabilità, affette da problemi di dipendenza e vittime di violenza.

Oltre ai premi in denaro, saranno messe a disposizione azioni di sostegno concreto per dare slancio ai progetti più innovativi del Terzo Settore. Le candidature possono essere presentate fino al 7 aprile 2025.

Per ulteriori dettagli e per partecipare al bando, è possibile visitare il sito ufficiale della Fondazione CDP

Youth Climate Action Fund

Bando “Youth Climate Action” per promuovere azioni dei giovani a favore del clima

La città di Torino ha pubblicato un avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a sostegno della realizzazione di microprogettualità a favore del clima proposte dai giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni sul tema del contrasto al cambiamento climatico.

L’intervento è finanziato nell’ambito del programma Youth Climate Action Fund –  Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani, istituito dalla Bloomberg Philanthropies in collaborazione con United Cities and Local Governments (UCLG) e il Bloomberg Center for Public Innovation (BCPI) della Johns Hopkins University, finanziariamente sponsorizzato da Rockefeller Philanthropy Advisors (RPA), che ha scelto Torino, insieme ad altre città di tutto il mondo, per fornire assistenza tecnica e finanziamenti a giovani cittadini che abbiamo a cuore le tematiche ambientali.

I progetti dovranno avere l’obiettivo di contribuire al contrasto al cambiamento climatico attraverso interventi che ricadano nei seguenti ambiti tematici individuati nel Climat City
Contract di Torino (possibile scegliere tra uno o più ambiti):
  • mobilità e trasporti;
  • gestione dei rifiuti ed economia circolare;
  • sistemi energetici;
  • infrastrutture verdi e soluzioni basate sulla natura.
Le attività proposte dovranno svolgersi sul territorio del Comune di Torino.
Il termine per la presentazione delle proposte progettuali è fissato alle ore 12.00 del 11 aprile 2025.
viaggio nell'impatto sociale

Torino Social Impact entra nel Comitato editoriale di Vita: insieme si parte per un Viaggio nell’impatto sociale

Da febbraio 2025 Torino Social Impact fa il suo ingresso nel Comitato editoriale di Vita, la piattaforma da 30 anni al servizio del Terzo settore, dell’innovazione sociale e dell’attivismo civico.

Vita ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura e la pratica della solidarietà, del volontariato, dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale e civile. Lo fa creando attenzione sui grandi cantieri del welfare e sulle interconnessioni positive tra profit, non profit e pubbliche amministrazioni.

Siamo entusiasti di partecipare ad un confronto così fertile, e non ci fermiamo qui: presto partiremo con Vita per un viaggio nell’impatto sociale, una nuova rubrica editoriale di Torino Social Impact che sarà un vero itinerario giornalistico da condividere con chi ci segue.

Torino Social Impact guarda con attenzione ad un giornalismo che possa contribuire al cambio di paradigma economico, ambientale e sociale oggi necessario, promuovendo un impatto positivo. Lo fa con il filone di attività Torino Impact Journalism, che ha coinvolto giornalisti ed esperti nazionali ed esteri in un dibattito che parte dall’analisi di realtà pioniere fuori dai nostri confini: il giornalismo costruttivo (constructive journalism) o giornalismo delle soluzioni (solutions journalism), basato su un nuovo approccio orientato alle soluzioni, piuttosto che ai problemi descritti nei fatti e nelle storie raccontate.

La collaborazione con Vita è un nuovo tassello che inseriamo in un puzzle che si sta componendo passo dopo passo.

cecchi point

RiVestiTo live – dire, fare, giocare circolare

Sabato 1 marzo dalle 16 al Cecchi Point il primo appuntamento del ciclo di giornate cittadine dedicate al tessile e all’economia circolare

Una giornata per riflettere e sensibilizzare sulle problematiche ambientali e sociali della filiera tessile, fare comunità e promuovere pratiche di consumo consapevoli ed ecologiche.

Sabato 1 marzo il Cecchi Point, la casa del quartiere di Aurora, ospita il primo appuntamento di “Rivestito Live- dire, fare, giocare circolare”, un ciclo di giornate cittadine a tema tessile organizzate dal progetto RiVestiTo per sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza, ciascuna dedicata all’approfondimento e alla promozione di una specifica pratica circolare.

La prima giornata, organizzata da Mercato Circolare e Atelier Riforma del progetto RIVestiTo, insieme a Swap Party Torino e Casa dell’Ambiente con la collaborazione di CinemAmbiente, Legambiente Metropolitano e Ortika odv Ets, sarà dedicata al tema #Scambio.

Il contesto

Ogni anno i cittadini e le cittadine europee acquistano quasi 26 kg di prodotti tessili e ne buttano circa 11 kg. In Italia, secondo i dati della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, nel 2022 il 5,7% dei rifiuti indifferenziati era costituito da prodotti tessili, lo stesso anno in cui l’Italia ha reso obbligatoria la raccolta separata dei tessili. Inoltre, anche quando vengono correttamente conferiti nella raccolta differenziata, abiti e tessili post consumo sono spesso di bassa qualità e molto difficili da riciclare, rendendo complicato trovare per ciascun capo la giusta destinazione. Una situazione che va affrontata rendendo la raccolta differenziata del tessile delle nostre città, più sostenibile, utile e trasparente e, ancora prima, riducendo la produzione dei rifiuti tessili.

Il Progetto RiVestiTo

RiVestiTo è un progetto ideato da Atelier Riforma, Mercato Circolare e Huulke, svolto in collaborazione con il Comune di Torino. Finanziato dal bando europeo Climaborough, è finalizzato a tracciare e incrementare il recupero dei prodotti tessili che vengono raccolti in città, valorizzando e connettendo iniziative di riutilizzo e recupero circolari già presenti sul territorio.

Il progetto RiVestiTo si avvale di due tecnologie. Re4Circular uno strumento – supportato dall’intelligenza artificiale – che facilita l’indirizzamento di ciascun materiale tessile verso la modalità di valorizzazione più adatta. E l’app Mercato Circolare che metterà in rete le realtà che danno una seconda vita ai materiali tessili, mappati dal progetto, con la cittadinanza e le istituzioni.

Per coinvolgere ulteriormente la cittadinanza sono state organizzate delle giornate cittadine. Occasioni pubbliche e collettive di sensibilizzazione sulle urgenze della filiera tessile, che vedranno la partecipazione degli attori attivi nella valorizzazione dei tessili dismessi.
Sei appuntamenti, uno al mese, che dopo il tema dello scambio, protagonista della giornata del 1 marzo, approfondiranno nelle prossime giornate usato, creatività, cura, dono e riparazione.

Il programma della prima giornata

A partire dalle 16, nel cortile del Cecchi Point si terrà lo swap party, aperto a tutte e tutti, organizzato da Swap Party Torino. Durante lo swap chi vorrà potrà anche sperimentare la tecnologia Re4Circular, provando a usare l’Intelligenza Artificiale per identificare le caratteristiche dei vestiti. Nella sala Teatro, invece si terranno i laboratori gratuiti, organizzati in due turni, alle 16.15 e alle 17. Ortika propone un laboratorio di autoproduzione per imparare a trasformare ingredienti naturali in un deodorante solido fatto a mano, mentre giocando con eRRRando RiVestiTo ci guiderà alla scoperta delle 10R che codificano e raccontano le pratiche di economia circolare della filiera tessile.

Alle 18, sempre in sala Teatro l’assessora alla Transizione ecologica e digitale della Città di Torino Chiara Foglietta introdurrà la presentazione del progetto RiVestiTo.

La giornata si concluderà con la proiezione, in collaborazione con CinemAmbiente, del documentario “Out of Sight, Out of Mind” di Anna-Maria Dutoit, incentrato sullo spreco tessile e vincitore del premio per il miglior cortometraggio internazionale all’edizione 2021 del Festival CinemAmbiente. La regista indaga sulla destinazione ultima del dilagante poliestere non riciclabile imposto dal fast fashion ed esplorando i luoghi in cui viaggiano i vestiti gettati nella spazzatura, decide di osservare e filmare, come farebbe uno sguardo nascosto, cosa succede “fuori dalla vista, fuori dalla mente”.
La proiezione, introdotta da CinemAmbiente, sarà seguita da una discussione partecipata che coinvolgerà il pubblico e tutte le realtà organizzatrici dell’evento.

Dalle 16.00 cortile
Swap Party

16.15 e 17 sala Teatro 2 turni di laboratori

  • Produciamo insieme un deodorante solido – a cura di Ortika odv
  • Giochiamo con eRRRando: la circolarità nel tessile – a cura di RiVestiTo

18.00 sala Teatro
Presentazione del progetto RiVestiTo con introduzione di Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale della Città di Torino

18.30 sala Teatro
Proiezione documentario “Out of Sight, Out of Mind” di Anna-Maria Dutoit. A seguire discussione partecipata con  CinemAmbiente e rappresentanti di Mercato Circolare, Atelier Riforma,  Casa dell’Ambiente, Swap Party Torino, Legambiente Metropolitano.

L’ingresso è gratuito, la registrazione consigliata qui


RiVestiTO è un progetto di Atelier Riforma e Mercato Circolare e Huulke selezionato dalla Città di Torino all’interno del progetto Climaborough.

Climaborough è un progetto, co-finanziato dall’Unione europea e Cinea, che ha l’ambizione di colmare il divario tra la progettazione e l’attuazione delle innovazioni urbane, in particolare di fronte al cambiamento climatico e alle conseguenti esigenze di adattamento e mitigazione. Mira a fornire strumenti alle città per migliorare la loro capacità di identificare, acquisire e implementare servizi a impatto zero sul clima, conformi con le loro strategie di pianificazione urbana.

locandina rivestito

aurora barriera

Un progetto di territorio per Aurora e Barriera di Milano

Sostenibilitàbellezza e inclusione sono le parole chiave che guidano il progetto di rigenerazione urbana nei quartieri di Aurora e Barriera di Milano. Questo grande progetto mira a riqualificare strade, spazi pubblici e servizi per migliorare la vita di chi vive, lavora e frequenta questa parte della città.

Il primo passo per la realizzazione del progetto è la creazione di un Masterplan, un piano generale che definisce le linee di indirizzo per gli interventi di rigenerazione urbana. Questo piano sarà sviluppato attraverso il coinvolgimento attivo degli abitanti e delle realtà locali.
Le sfide principali del progetto riguardano:

  • sostenibilità ambientale: promuovere la mobilità sostenibile e affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici;
  • inclusione sociale: migliorare le condizioni di vita, la salute e la sicurezza dei residenti;
  • promozione dell’identità: contrastare la percezione negativa associata ai quartieri e rafforzare l’immagine positiva di Aurora e Barriera.

Un aspetto fondamentale del progetto è il coinvolgimento degli adolescenti e dei giovani, considerati la risorsa più importante per il futuro. In linea con la strategia dell’Unione Europea per la gioventù, saranno promosse azioni che favoriscono:

  • spazio e partecipazione per tutti;
  • informazione e dialogo costruttivo;
  • società inclusiva;
  • benessere personale e sociale;
  • pari opportunità e uguaglianza di genere.

Il progetto è finanziato dal PN Metro Plus 2021 – 2027 con un importo totale di 25,8 milioni di euro, destinato a potenziare lo sviluppo urbano sostenibile e inclusivo nei quartieri interessati. Attraverso questo approccio integrato, Aurora e Barriera possono diventare modelli di rigenerazione urbana, contribuendo a una città più vivibile e accogliente per tutti.

Skills for transition

Skills for transition: pubblicate due call dedicate alla Social Economy

Nell’ambito del progetto Skills for transition – increasing the impact of small social economy enterprises, sono state pubblicate due call dedicate alle Social Economy Enterprise (SEE), finalizzate a supportarle nella comprensione più approfondita delle possibilità di transizione ecologica e aumentare l’impatto dei loro progetti di transizione.

Il progetto SKI.F.T. mira a sostenere lo sviluppo di Social Economy Enterprise (SEE)  per la transizione ecologica. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo di nuovi modelli di business nell’economia circolare e coinvolgere queste imprese in attività di transizione ecologica.

SKI.F.T. fornirà alle imprese cooperative e dell’economia sociale con meno di 50 dipendenti mentoring, supporto allo sviluppo aziendale e sostegno finanziario per adeguare i propri modelli di business. Il progetto mira a supportare le imprese nella loro collaborazione con partner locali e della filiera green, rafforzando la loro comunicazione e la valorizzazione dei loro risultati.

La prima call – Call for social economy enterprises to receive advisory services and coaching to support green transition – mira a rafforzare la resilienza, innovazione e sostenibilità delle piccole e micro imprese cooperative in Europa.
Le imprese selezionate riceveranno consulenza e coaching per sviluppare modelli di business sostenibili, che includono:

  • Analisi delle esigenze di transizione ecologica
  • Definizione di un percorso personalizzato
  • Webinar, workshop e supporto sul campo
  • Sessioni di coaching individuali o di gruppo
  • Valutazione finale del modello di transizione ecologica.

Le attività si terranno online o in presenza, in diverse lingue, tra cui inglese, italiano, danese e polacco.

La seconda call – Call For Social Economy Enterprises To Receive Financial Support For Purchasing Capacity Building Services To Support Green Transition – offre un supporto finanziario diretto alle SEEs per acquistare servizi aggiuntivi di rafforzamento delle capacità, utili a finalizzare e avviare l’implementazione dei nuovi modelli di business.
I candidati (singoli richiedenti e non partenariati) possono richiedere un supporto finanziario fino a 6.700 EUR.

Si invita a consultare le call sul portale Fundings and Tenders della Commissione Europea per verificare la eleggibilità delle singole SEEs interessate ad accedere ai servizi e ai fondi messi in essere dal progetto  SKI.F.T. 

Si invita inoltre a consultare il sito del progetto.

Vanni eyewear BenchMark

Bench-Mark | Ep. 82 – VANNI Società Benefit

Da Torino al mondo, con uno sguardo etico e sostenibile.

Vanni è un’eccellenza dell’eyewear made in Italy che coniuga artigianalità, design e responsabilità sociale. Produzione locale, riduzione delle emissioni e progetti di economia circolare sono al centro della sua missione.

Con Alessandra Girardi, Co-Founder di Vanni, scopriamo come un occhiale possa fare la differenza per le persone e per l’ambiente.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

Microprogetti ALCOTRA

Microprogetti ALCOTRA, workshop dell’HUB progetti europei

Continuano le attività dell’HUB progetti europei per l’economia sociale, un’iniziativa realizzata in coprogettazione con Weco Impresa Sociale grazie al contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo

Venerdì 14 Febbraio, ospitato da ESCP Business School, si è tenuto il workshop dedicato al Programma ALCOTRA, in particolare sui microprogetti.

Novità nel Programma Interreg Italia-Francia ALCOTRA, i microprogetti hanno budget e durata limitati. Il loro obiettivo è coinvolgere nuovi attori nella cooperazione transfrontaliera, sostenendo azioni che coinvolgono direttamente i cittadini, al fine di sensibilizzarli sui temi chiave del programma.

Il workshop, tenuto da Maria Chiara Pizzorno di Weco Impresa Sociale, ha visto la partecipazione di Davide Prette di Vol.To, organizzazione che ha ottenuto il finanziamento per un microprogetto ALCOTRA lo scorso anno.
Il workshop ha visto quindi momenti di informazione frontale sul programma, il bando e il formulario, una parentesi dedicata al peer-to-peer learning e alla condivisione di esperienze e, infine, una fase di Q&A, nella quale i partecipanti hanno potuto condividere le proprie idee progettuali e chiedere delucidazioni agli esperti.

Il percorso di capacity building continuerà nelle prossime settimane attraverso accompagnamenti individuali, che offriranno alle realtà coinvolte l’opportunità di presentare la propria idea progettuale a esperti di progettazione europea, i quali offriranno un supporto fondamentale in ogni fase del processo di candidatura.

Il programma ALCOTRA e i microprogetti

Il Programma Interreg ALCOTRA, finanziato dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di rafforzare la coesione tra le regioni di confine tra Francia e Italia. ALCOTRA, supportato dal FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale), promuove progetti che contribuiscono alla crescita economica, sociale e sostenibile delle aree transfrontaliere franco-italiane.

Una novità del Programma ALCOTRA 2021-2027 sono i microprogetti, iniziative di dimensioni contenute, comprese tra 25.000 e 75.000 euro, e che godono di procedure di candidatura e gestione semplificate. Questa tipologia di progetto mira a stimolare la cooperazione transfrontaliera coinvolgendo nuovi attori pubblici e privati.

Il secondo bando per i microprogetti si articola in due ambiti principali:

  • «Educazione, formazione e bilinguismo», con l’obiettivo di migliorare l’accesso paritario a servizi di qualità e inclusivi nell’ambito dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento continuo, attraverso lo sviluppo di infrastrutture accessibili, e promuovendo la resilienza dell’istruzione e formazione online e a distanza. 
  • «Turismo e cultura», che mira a rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale.
webinar strumenti di finanza a impatto

“Strumenti di finanza a impatto per l’Agenda 2030, si può fare”: webinar SIA il 19 febbraio

Iscrizioni aperte per il webinar “Strumenti di finanza a impatto per l’Agenda 2030, si può fare”, in programma mercoledì 19 febbraio, dalle 14.30 alle 16.00.

L’evento rappresenta il secondo appuntamento del percorso Social Impact Agenda di educazione finanziaria e sperimentazione per gli investimenti orientati a SDGs, dal titolo “Agenda 2030, Mind the Investment Gap!”, realizzato con il contributo finanziario di Banca d’Italia.

In questa occasione saranno presentati gli strumenti della finanza a impatto e la loro peculiarità, ovvero la capacità di generare contestualmente rendimento finanziario e impatti sociali e ambientali positivi, intenzionali e misurabili. Sarà offerta una panoramica di tutti gli strumenti, dai più noti ai più innovativi, con un focus sul funzionamento di ciascuno, e sulle relative opportunità correlate, nonché sul ruolo e sulle responsabilità di ciascun attore dell’ecosistema dell’innovazione sociale e dell’impact economy.

Programma

  • Introduzione ai lavori, Anna Voltolini, Segretaria generale SIA
  • Keynote Speech “Oltre la retorica, gli strumenti di finanza a impatto o impact investing, in pratica”Leonardo Boni, Assistant Professor Politecnico di Milano – Tiresia
  • Sara D’Aulerio, Direttore Operativo Sefea Impact Sgr
  • Mara Airoldi, Direttrice  Government Outcomes Lab, Blavatnik School of Government
  • Raffaella Scalisi, Strategic Advisor Torino Social Impact
  • Q&A – interazioni con i partecipanti
    Modera: Chiara Buongiovanni, Advocacy & Comunicazione SIA

Clicca qui per registrarti al webinar

Scopri tutti gli appuntamenti del percorso “Agenda 2030, Mind the Investment Gap!”

comunità di pratica comunicazione

Al via la nuova Comunità di Pratica sulla Comunicazione

Mercoledì 5 febbraio si è svolto il primo incontro della Comunità di Pratica sulla Comunicazione, un’iniziativa nata per favorire la condivisione di esperienze, strumenti e riflessioni su un tema strategico: la comunicazione dell’impatto e per l’impatto. 

In un panorama in cui la comunicazione gioca un ruolo sempre più centrale nel dare visibilità e valore all’impatto sociale, la Comunità di Pratica intende offrire un luogo di apprendimento collaborativo dove le conoscenze si intrecciano. L’obiettivo è creare uno spazio di confronto attivo tra organizzazioni che operano o si interessano di comunicazione, mettendo a fattor comune competenze, idee e pratiche per accrescere il valore della rete.

Dalla Redazione Diffusa alla Comunità di pratica sulla comunicazione

L’incontro intende valorizzare soprattutto la ricchezza e le competenze della Redazione Diffusa di Torino Social Impact, che possiamo definire a tutti gli effetti una vera e propria Comunità di pratica che lavora sul tema della comunicazione.

L’evento, che ha visto la partecipazione di 22 organizzazioni, è stato ospitato negli spazi di Uomo e Ambiente, partner di Torino Social Impact, che in questi anni ha dato vita a un progetto multidisciplinare per offrire servizi specializzati nei settori della consulenza e della formazione.

L’incontro si è aperto con l’intervento di Grace De Girolamo, Responsabile Comunicazione di Torino Social Impact, che ha illustrato la missione e gli obiettivi della nascente Comunità di Pratica sulla Comunicazione. A seguire, Raffaella Scalisi, Strategic Advisor di Torino Social Impact, ha offerto una panoramica sulla comunicazione d’impatto e per l’impatto, fornendo spunti e riflessioni sul tema.

Nella seconda parte del pomeriggio il confronto si è arricchito con il contributo attivo dei partecipanti. Un primo giro di tavolo ha permesso a ciascuno di raccontare la propria realtà e il motivo per cui ha scelto di prendere parte alla Comunità di Pratica, facendo emergere la pluralità di esperienze e competenze presenti.

Successivamente, attraverso un’attività laboratoriale facilitata da Grace De Girolamo e dalla project manager Lorena Di Maria, sono state mappate le competenze e gli ambiti di interesse dei partecipanti, individuando i temi di maggiore rilevanza da approfondire nel percorso. Inoltre, sono state individuate le organizzazioni che desiderano farsi promotrici di specifiche tematiche, attraverso futuri incontri formativi e di condivisione delle conoscenze.
Questo momento iniziale di co-progettazione ha permesso di delineare le prime direttrici del lavoro comune, ponendo le basi per un cammino che si arricchirà di ulteriori contributi e approfondimenti nei prossimi incontri.

Un percorso aperto e inclusivo per la comunicazione d’impatto

Il cammino della Comunità di Pratica sulla Comunicazione è appena iniziato e punta a creare un ecosistema di apprendimento e collaborazione, attraverso momenti di formazione e networking, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa su come comunicare in modo efficace e significativo, arricchendo le competenze dei partecipanti.
Per chi desiderasse unirsi a questo percorso e contribuire con la propria esperienza, le porte sono aperte!

voci di quartiere 2025

Voci di Quartiere 2025

Prosegue la campagna di ascolto per costruire insieme il futuro della città

Dal 19 febbraio Città di Torino e Urban Lab tornano nei quartieri.
Il lavoro di ascolto del territorio per la costruzione del nuovo Piano Regolatore prosegue con 10 incontri per fare il punto su cosa ci avete detto nel 2024 e per approfondire temi e luoghi con amministratori e tecnici della Città.
Segui la programmazione e partecipa all’incontro sul tuo quartiere!

La durata degli incontri è di circa 1h e 30 e la partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti.

Gli incontri

SAN SALVARIO, LINGOTTO, NIZZA MILLEFONTI, BORGO FILADELFIA
mercoledì 19 febbraio, ore 18
Casa del Quartiere di San Salvario
via Oddino Morgari 14

CAVORETTO, BORGO PO, MADONNA DEL PILONE, BORGATA ROSA-SASSI, CRIMEA
mercoledì 26 febbraio, ore 18
Biblioteca Geisser
corso Casale 5

BORGO VITTORIA, MADONNA DI CAMPAGNA, BARRIERA DI LANZO
mercoledì 19 marzo, ore 18
Cascina Fossata
via Ala di Stura 5

PARELLA, POZZO STRADA, BORGATA LESNA
mercoledì 2 aprile, ore 18
Biblioteca Luigi Carluccio
via Monte Ortigara 95

MIRAFIORI SUD, MIRAFIORI NORD, SANTA RITA
in via di definizione

SAN DONATO, CAMPIDOGLIO, CIT TURIN, CENISIA, SAN PAOLO, CROCETTA
in via di definizione

FALCHERA, PIETRA ALTA, VILLARETTO, BARCA, BERTOLLA
in via di definizione

CENTRO, AURORA, VALDOCCO, VANCHIGLIA, VANCHIGLIETTA
in via di definizione

BARRIERA DI MILANO, REGIO PARCO, REBAUDENGO
in via di definizione

VALLETTE, LUCENTO
in via di definizione

Per maggiori informazioni visita il sito.
Hypercritic Benchmark

Bench-Mark | Ep. 81 – Hypercritic

In pieno quartiere Borgo Po, nel cuore di una libreria, nasce un progetto assolutamente inedito e originale per dare cittadinanza, nel villaggio digitale, alla cultura umanistica e al valore della lettura e della documentazione.

Un progetto torinese che unisce archiviazione, divulgazione e aggregazione di talenti, portando l’impatto sociale della cultura a un nuovo livello. Scopriamo tutti i dettagli nel nuovo episodio di Bench-Mark con Alessandro Avataneo, Founder di Hypercritic.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

comunità di pratica società benefit

Organizzazioni positive e sistemi per la parità di genere: il nuovo incontro della Comunità di pratica sulle Società Benefit

Come si può promuovere il benessere in azienda? Quali strategie permettono di favorire una cultura inclusiva? E cosa significa essere un “manager della felicità”?

Quando, nel 2024, il gruppo della Comunità di pratica sulle Società Benefit ha iniziato a pianificare gli incontri della seconda edizione del percorso Fit4benefit, è emersa la necessità di dedicare uno spazio di approfondimento a un tema di grande attualità e rilevanza per le organizzazioni. Questo interesse ha portato alla definizione del titolo del primo incontro del 2025: “Organizzazioni positive e sistemi di gestione per la parità di genere”.

Per approfondire questo tema, la Comunità di pratica si è avvalsa della competenza di due partner esperti nel settore: Uomo e Ambiente Srl SB e Clover Srl SB. Durante l’evento di venerdì 24 gennaio, le due organizzazioni hanno avuto l’opportunità di condividere con il gruppo testimonianze ispiratrici, esperienze significative e preziose conoscenze. Per via della centralità dell’argomento affrontato, inoltre, l’incontro ha visto per la prima volta, nell’ambito del progetto Comunità di pratica, la convergenza tra la Comunità di pratica Società Benefit e quella sulla Parità di genere. Un’occasione preziosa, per favorire il dialogo e lo scambio su un tema di interesse comune.

Dopo i saluti di Torino Social Impact, Monica Cerutti – esperta di politiche di inclusione sociale e di genere, nonché guida della Comunità di pratica sulla Parità di genere – ha condiviso con il gruppo il percorso avviato a maggio 2024, sottolineando l’importanza di una maggiore attenzione, come singoli e come organizzazioni, al tema della parità di genere.

Benessere e felicità nelle organizzazioni

Durante l’incontro Nunzia Giunta, founder di Uomo e Ambiente, ha guidato la riflessione sui temi del benessere, della felicità – così come dell’infelicità – in ambito lavorativo, sottolineando l’impatto delle emozioni e l’importanza di favorire una cultura aziendale inclusiva.

Come ha illustrato, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme globale, definendo la depressione come la principale causa di disabilità nel mondo e si prevede che, entro il 2030, diventerà la malattia mentale più diffusa. Ma allora, come è possibile invertire la rotta?

Dall’intervento è emerso come la felicità sia una competenza che può essere costruita e allenata: il 40% di essa dipende dalle nostre scelte intenzionali, ovvero dai comportamenti consapevoli con cui scegliamo di agire e vivere la nostra vita.

Con un focus sul tema delle organizzazioni, ha illustrato l’importanza di sviluppare processi organizzativi che facilitino l’attuazione dei 4 pilastri della scienza della felicità. Ad esempio, creando ambienti collaborativi e inclusivi che combattono l’individualismo, oppure attuando politiche di wellness che favoriscano il legame fra i lavoratori e l’azienda. Fondamentali sono poi la valorizzazione delle diversità e dei talenti, gli spazi di ascolto individuali o la creazione di un clima di fiducia dove le persone si sentono incluse e libere ad esporre le proprie idee.

L’intervento si è infine concluso con la condivisione di una frase di Adriano Olivetti, mai come oggi di grande attualità: “Io voglio che l’azienda non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici!”.

Parità di genere, disparità e stereotipi

Nella seconda parte dell’incontro, Giulia Gallotti e Sabrina Rapetti, founder di Clover Srl Sb, hanno approfondito il tema della parità di genere. Come hanno illustrato, il Global Gender Gap Report 2023 colloca l’Italia al 79° posto su 146 Paesi, con un arretramento di 16 posizioni rispetto all’anno precedente. Inoltre, si stima che l’Unione Europea raggiungerà la parità di genere tra 67 anni, mentre per l’Italia i tempi saranno ancora più lunghi.

Per colmare queste disparità, è necessario implementare azioni concrete. Tra queste, si è parlato di garantire che le donne e gli uomini siano parimenti retribuiti per lo stesso lavoro e per un lavoro di pari valore; rendere operative le norme dell’UE sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata, oppure di migliorare l’accesso ai servizi di assistenza all’infanzia e ad altri servizi di assistenza di qualità elevata e a prezzi accessibili.

L’incontro ha affrontato anche il tema degli stereotipi, dei pregiudizi e delle molestie sul luogo di lavoro, evidenziando l’importanza di contrastare i bias che alimentano discriminazioni di genere, culturali ed etniche. È stato inoltre approfondito il tema della Certificazione sulla parità di genere, regolata dalla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, che mira a misurare e colmare i gap esistenti, integrando il principio della parità di genere nel DNA delle organizzazioni.

L’evento si è infine concluso con un’attività laboratoriale dedicata alla parità di genere, offrendo al gruppo l’opportunità di esplorare il tema in modo pratico e interattivo. Un momento prezioso per riflettere su come contribuire in prima persona a costruire un futuro più inclusivo e rispettoso dei diritti di tutti e tutte. 

Bench-mark Keart

Bench-Mark | Ep. 80 – Keart

Da sempre l’arte e la cultura sono pilastri fondamentali per la crescita di una comunità, ma come trasformarli in strumenti di impatto sociale concreto?

È proprio questa la sfida raccolta da Keart, un servizio nato nel 2022 grazie alla visione di Benedetta Bodo di Albaretto e Paolo Gili, Conservatrice e Restauratore dei beni culturali Keart.

In questo nuovo episodio di Bench-Mark, scopriamo insieme a loro come questa realtà, parte dell’ecosistema di Torino Social Impact, stia tracciando nuove strade per connettere impresa e cultura, creando un circolo virtuoso in cui tutti, dai cittadini alle aziende, possano sentirsi protagonisti del cambiamento.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

intelligenza artificiale e terzo settore

In arrivo risorse per progetti di Intelligenza Artificiale dedicati al Terzo Settore

Grazie alle risorse previste dal Codice del Terzo settore, sono stati stanziati 2.500.000 euro per promuovere un uso etico, consapevole e inclusivo dell’Intelligenza Artificiale (IA). L’iniziativa è rivolta a organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e fondazioni del Terzo Settore, iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts), che potranno partecipare singolarmente o in partenariato, anche attraverso reti associative.

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è disponibile l’Avviso 3/2024 per il finanziamento di progetti di rilevanza nazionale. L’obiettivo è favorire l’applicazione dell’IA in settori strategici per il benessere sociale, con particolare attenzione a:

  • Salute e benessere: promuovere l’uso etico e sicuro delle nuove tecnologie;
  • Educazione di qualità: sviluppare iniziative educative rivolte a giovani e famiglie per un uso consapevole dell’IA;
  • Uguaglianza di genere: incentivare competenze in IA tra le giovani donne;
  • Crescita economica: fornire conoscenze sull’IA per sostenere l’occupazione giovanile.

I progetti finanziabili dovranno avere una durata compresa tra i 12 e i 18 mesi e coinvolgere almeno 10 regioni italiane. Il contributo ministeriale previsto varia tra i 250.000 e i 600.000 euro per progetto, coprendo fino all’80% del costo totale per Odv e Aps, e fino al 50% per le fondazioni. Il cofinanziamento richiesto è pari ad almeno il 20% per Odv e Aps e il 50% per le fondazioni.

Le domande potranno essere presentate tramite la piattaforma online del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a partire dalle ore 12:00 del 29 gennaio 2025 e fino alle ore 16:00 del 4 marzo 2025.

I progetti saranno valutati sulla base di criteri quali l’esperienza del proponente, le caratteristiche progettuali, l’innovatività e l’entità del cofinanziamento. La graduatoria finale sarà pubblicata sul sito del Ministero e le iniziative selezionate saranno soggette a monitoraggio semestrale e finale, con obbligo di rendicontazione delle spese sostenute.

Per ulteriori dettagli e per accedere alla modulistica necessaria, è possibile consultare il sito ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o inviare quesiti tramite PEC.

Cooperation Partnership workshop hub progetti europei

Cooperation Partnership, un nuovo workshop dell’HUB progetti europei

Con l’avvio del nuovo anno, riprendono anche le attività dell’HUB progetti europei per l’economia sociale, un’iniziativa realizzata in coprogettazione con Weco Impresa Sociale grazie al contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo

Mercoledì 15 gennaio si è tenuto il webinar dedicato al Programma Erasmus+, sicuramente il più conosciuto tra quelli dell’Unione Europea.

Dopo che negli ultimi due anni aveva supportato i partner nella presentazioni di candidature per i progetti di partenariato su scala ridotta, per la prima volta l’HUB dei progetti europei si è proposto di avviare un incontro di capacity building dedicato ai Partenariati di Cooperazione (KA220), che prevedono partnership più ampie, obiettivi e risultati da raggiungere più ambiziosi, maggiori risorse disponibili ma anche una maggiore complessità progettuale. 
Al webinar, tenuto da Maria Chiara Pizzorno e Gaia Bacin di Weco Impresa Sociale, hanno partecipato 10 organizzazioni della rete di Torino Social Impact.
Il percorso di capacity building proseguirà nelle prossime settimane grazie agli accompagnamenti individuali, che permetteranno alle realtà interessate di condividere la propria idea progettuale con progettisti esperti, che da anni si confrontano con la progettazione europea e che potranno fornire un prezioso supporto in tutte le fasi di candidatura. 

Il Programma Erasmus Plus

Il programma Erasmus, nato nel 1987 come un programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea, nel 2014 si è trasformato in Erasmus+: un programma semplificato, che combina tutti i precedenti meccanismi di finanziamento dell’Unione Europea nel settore dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, compresi il programma di apprendimento permanente (Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig), Gioventù in Azione e cinque programmi di cooperazione internazionale (Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione con i paesi industrializzati). 

Nell’ambito del programma si possono presentare progetti rispetto a tre azioni chiave (key action):

  • KA1 Mobilità individuale ai fini dell’apprendimento
  • KA2 Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche (Suddiviso nelle sottosezioni Adulti, Giovani, Sport etc.)
  • KA3 Sostegno alla definizione delle politiche e alla cooperazione

Nel programma 2021-2027 viene posta attenzione su alcune priorità, in particolare: 

  • l’inclusione sociale 
  • la sostenibilità ambientale 
  • la transizione verso il digitale
  • la promozione della partecipazione dei giovani alla vita democratica
Polo Culturale “Cultures And Mission”_Cover banner

Bench-Mark | Ep. 79 – Polo Culturale “Cultures And Mission”

Dal 2023, il Cultures and Mission (CAM) di via Cialdini a Torino è un punto di incontro tra culture diverse.

Fabio Malesa, responsabile del CAM, ci racconta come il Polo culturale dei Missionari della Consolata promuove l’inclusione, abbattendo barriere fisiche, economiche e comunicative nel tentativo di creare un ponte tra Torino e il resto del mondo grazie a percorsi accessibili e attività sociali, culturali ed educative.

L’intervista è di Francesco Antonioli.

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Bench-Mark | Ep. 78 – ENGIM Piemonte ETS

Dal 1979, ENGIM Piemonte ETS supporta chi è in difficoltà, offrendo formazione, orientamento e servizi al lavoro per giovani, adulti, stranieri, persone con disabilità e chi affronta situazioni di disagio sociale.

Al Collegio Artigianelli di Torino abbiamo incontrato Marco Muzzarelli per approfondire il loro impegno e conoscere meglio questa realtà partner di Torino Social Impact!

L’intervista è di Francesco Antonioli.

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social innovation trail

Innovazione sociale: al via il programma Social Innovation Trail

Il Terzo Settore italiano si trova di fronte a sfide cruciali: crescente complessità, nuove esigenze dei beneficiari e la necessità di adottare modelli operativi più efficienti e sostenibili. In questo contesto, l’innovazione tecnologica e digitale rappresenta un fattore chiave per garantire la capacità di risposta e l’impatto degli interventi sociali. 

Nasce Social Innovation Trail (SIT), un ecosistema dedicato all’innovazione sociale italiana, promosso da ELIS, in collaborazione con AICCON e con il supporto di UniCredit. SIT si pone l’obiettivo di favorire l’incontro e la collaborazione tra Enti del Terzo Settore e startup/PMI innovative, creando sinergie per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in grado di rispondere alle sfide sociali del nostro tempo. 

“Favorire nuove collaborazioni tra organizzazioni del Terzo Settore e soggetti innovatori – spiega Luciano De Propris, Head of Open Innovation & Sustainability ELIS – significa rafforzare la sostenibilità degli enti non-profit e potenziare la rete di soggetti in grado di unire dimensione economica e sociale nello sviluppo dei territori”. 

Il 20 novembre, in occasione dell’evento di lancio, sono state aperte le candidature ai bandi rivolti a Enti del Terzo Settore e a Soggetti Innovativi: 

  • Call4Project“: rivolta agli Enti del Terzo Settore, offre l’opportunità di presentare progetti a forte impatto sociale che necessitano di supporto con soluzioni tecnologiche innovative. 
  • Call4Solution“: dedicata a startup e PMI Innovative, consente di presentare soluzioni tecnologiche capaci di supportare il Terzo Settore. 

“Il bando di SIT vuole essere una piattaforma per integrare e potenziare la relazione fra progetti sociali e imprese digitali orientate all’impatto sociale. L’obiettivo del progetto non si limita a realizzare un “matching” ma aspira a creare dei prototipi d’innovazione sociale su base territoriale.” – Paolo Venturi, Direttore AICCON 

Un elemento distintivo di SIT è la presenza di una rete nazionale di fondazioni, cooperative e altri enti, organizzati in sette board territoriali, che garantiscono al programma linee di sviluppo coerenti con le esigenze dei differenti ecosistemi locali distribuiti da nord a sud in Italia. 

Tra le organizzazioni coinvolte nei sette board territoriali figurano: Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI), Confcooperative Piemonte, Consorzio Nazionale CGM, Fondazione Caritro, Fondazione Cariverona, Fondazione Cariparo, Fondazione con il Sud, Fondazione Italiana Accenture – Ente Terzo Settore, Fondazione ITS Academy per le nuove tecnologie della vita di Roma, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Isola Catania, L’Altra Napoli, Legacoop Friuli-Venezia Giulia, Legacoop Piemonte, Legacoop Sicilia, Torino Social Impact. 

“L’innovazione sociale è un elemento chiave per affrontare le sfide attuali – afferma Stefano Gallo, Responsabile Sviluppo Territoriale di UniCredit – perché promuove sinergie tra organizzazioni, imprese e istituzioni facilitando la condivisione di risorse e competenze. Siamo convinti che attraverso le collaborazioni strategiche con le organizzazioni del Terzo Settore basate sull’innovazione sociale, possiamo attivare cambiamenti significativi e duraturi essenziali per costruire un futuro sostenibile e inclusivo.” 

Il programma SIT rappresenta un’opportunità concreta per gli Enti del Terzo Settore di: 

  • Accedere a competenze e tecnologie innovative per migliorare i propri servizi e raggiungere un maggior numero di beneficiari. 
  • Sviluppare nuove partnership e rafforzare il proprio ruolo all’interno dell’ecosistema di innovazione sociale. 
  • Contribuire alla creazione di un futuro più inclusivo e sostenibile per il nostro Paese. 

Enti non-profit e soggetti innovatori avranno tempo fino al 7 febbraio 2025 per presentare progetti e proporre soluzioni. 

Fit4benefit 2024-2025

Fit4benefit 2024-2025: un nuovo incontro dedicato all’oggetto sociale

Si è tenuto mercoledì 11 dicembre 2024 l’ultimo appuntamento dell’anno della Comunità di pratica delle Società Benefit, che ha coinvolto le organizzazioni dell’ecosistema di Torino Social Impact per un confronto sul tema dell’oggetto sociale benefit.

L’incontro è stato realizzato in collaborazione con l’avvocata Emanuela De Sabato, presidente e fondatrice di Futura Law Firm, grazie alla quale si è aperta una riflessione importante sulla redazione dell’oggetto sociale benefit e sul ruolo che questo riveste.

L’incontro ha visto la partecipazione di dieci diverse realtà, tra cui alcune impegnate a valorizzare l’impatto positivo delle proprie attività intraprendendo un percorso di trasformazione verso la forma di Società Benefit.

Definire l’oggetto sociale benefit: esperienze, strumenti e obiettivi

Il tema dell’incontro è stato approfondito mettendo a fattor comune esperienze concrete e spunti pratici, al fine di comprendere come rendere il proprio oggetto sociale benefit uno strumento funzionale e allineato agli obiettivi dell’impresa. Partendo da questo focus, ci si è quindi concentrati su come definire e declinare al meglio gli obiettivi benefit in relazione al proprio oggetto sociale, nonché sui motivi per cui potrebbe essere utile modificarlo nel tempo.

I partecipanti all’incontro, eterogenei per background ed esperienza, hanno avuto così l’opportunità di confrontarsi sulle diverse modalità di redazione dell’oggetto sociale benefit e sulle strategie più efficaci per valorizzare nel tempo l’impatto positivo generato dalle proprie attività.

Fit4Benefit: un ciclo di incontri per l’annualità 2024/2025

L’iniziativa si colloca all’interno del progetto della Comunità di Pratica delle Società Benefit per il biennio 2024-2025, con l’obiettivo di creare un sapere condiviso attraverso la collaborazione e lo scambio di competenze tra tutti i partecipanti.

Il progetto Comunità di pratica è realizzato grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Europa Social

Torino Social Impact a Barcellona per la conferenza Europa Social

Torino Social Impact è stata invitata come modello di cooperazione pubblico-privato-sociale a parlare all’incontro annuale di politica sociale dell’UE, la conferenza “Europa Social”, che si terrà a Barcellona in collaborazione con il Governo della Catalogna il 10 dicembre dal 10 all’11 dicembre.

L’esperienza di Torino Social Impact porta un contributo ai dibattiti che si stanno svolgendo in tutta Europa per affrontare le sfide sociali e costruire una nuova agenda sociale europea dal basso: politiche e pratiche locali.

Alla conferenza si sono iscritte oltre 150 persone, tra cui rappresentanti del terzo settore catalano e internazionale, amministrazioni pubbliche e ricercatori. La conferenza Europa Social è un’iniziativa comune di Taula e Catalonia International (il principale consorzio catalano per l’impegno internazionale) con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza locale sui processi politici dell’UE e mostrare le prospettive locali all’interno dei processi politici dell’UE. All’organizzazione dell’evento partecipano anche il Ministero catalano dei diritti sociali, il Comune e il Consiglio provinciale di Barcellona.

Webinar Sostenibilità economica dell'impact journalism

Il racconto del webinar “Sostenibilità economica dell’impact journalism”

Lunedì 2 dicembre, dalle 14 alle 16, si è tenuto il corso “Sostenibilità economica dell’impact journalism: il quarto di un ciclo di webinar inserito nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia, che mira a esplorare come il giornalismo possa promuovere il cambiamento, coinvolgendo tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.

 Strategie e modelli per una sostenibilità economica: le testimonianze degli esperti

Nel panorama attuale, caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e mutamenti nelle abitudini di consumo dell’informazione, le testate giornalistiche si trovano di fronte a una sfida fondamentale: garantire la propria sostenibilità economica nel medio-lungo termine. In un contesto in cui la qualità dell’informazione è essenziale per il funzionamento delle democrazie, diventa sempre più importante affrontare l’equilibrio tra la ricerca di nuove fonti di ricavi e l’indipendenza editoriale.

A partire da questo contesto, il webinar “Sostenibilità economica dell’impact journalism” ha visto la partecipazione di esperti del settore per confrontarsi sulle sfide economiche e sulle possibili soluzioni per garantire la sostenibilità di una redazione con logiche di impatto. Un’occasione di confronto tra realtà nazionali e internazionali, che hanno portato consigli ed esempi concreti, affinché le strategie adottate possano contribuire a costruire un futuro sostenibile per il giornalismo.

Organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, il webinar ha registrato la partecipazione di 80 professionisti, tra giornalisti, comunicatori, esperti di media e di impatto. Moderato da Pietro Saccò, il corso ha visto la partecipazione di relatori e relatrici di rilievo, tra cui: Styli Charalambous, Co-fondatore del Daily Maverick; Annalisa Eichholzer, Business Development Manager presso la Corporate Foundation di Thomson Reuters; Lucy Nash, Impact Producer nel team Enablers del Bureau of Investigative Journalism ed infine Francesco Zaffarano, Head of content presso Will Media.

Il webinar si è sviluppato in due sessioni principali: la prima ha approfondito esperienze e modelli sostenibili di impact journalism, mentre la seconda si è concentrata su come costruire una redazione da zero.

Per iniziare, Styli Charalambous ha raccontato l’evoluzione del Daily Maverick, testata nata a Città del Capo e cresciuta da una start-up di 5 persone a oltre 100 dipendenti a tempo pieno. Tra gli strumenti chiave per il successo, Styli Charalambous ha descritto il programma di membership Maverick Insider, un modello economicamente sostenibile basato sulla community. La sua testimonianza ha offerto spunti preziosi sulle strategie di coinvolgimento dei lettori e sulle lezioni apprese nella creazione di una redazione orientata all’impatto in Sudafrica, applicabili anche in altri contesti.

Successivamente, Annalisa Eichholzer ha presentato il lavoro della Thomson Reuters Foundation, che sostiene progetti di impact journalism in tutto il mondo. Ha spiegato come l’organizzazione identifica e sviluppa partnership strategiche per garantire la sostenibilità economica delle redazioni, offrendo inoltre consigli pratici per accedere a finanziamenti e bandi di gara, utili soprattutto a chi desidera avviare progetti da zero.
Inoltre, nell’ottica della costruzione di una redazione da zero, ha raccontato quali elementi rendono un progetto particolarmente promettente dal punto di vista di un funder or donor, per quanto riguarda l’impatto sociale e la sostenibilitá economica.

Tra i pionieri del giornalismo d’impatto in Italia vi è Francesco Zaffarano, Head of content di Will Media, progetto che in poco tempo è riuscito a coinvolgere un pubblico giovane e digitale. Il focus del suo intervento si è concentrato sulle strategie di distribuzione e monetizzazione necessarie per raggiungere un equilibrio tra sostenibilità economica e l’impatto sociale, garantendo un giornalismo di qualità.
Ha inoltre approfondito il ruolo della New Media Academy, sviluppata da Will Media, nel supportare la formazione di giornalisti nell’ambito dell’impact journalism, evidenziando i percorsi formativi essenziali per costruire una redazione innovativa e sostenibile.

Infine, la testimonianza del Bureau of Investigative Journalism è stata portata da Lucy Nash, Impact Producer che ne ha descritto il modello di impatto adottato, raccontando in che modo l’organizzazione si impegna a generare un cambiamento reale a partire da notizie e inchieste, condividendo tecniche e strategie adottate per amplificarne la portata e l’efficacia.

Nel complesso, il webinar ha offerto una panoramica ricca di spunti pratici, dimostrando come un giornalismo orientato alle soluzioni e a un approccio costruttivo possa rendersi economicamente sostenibile. Le esperienze condivise dai relatori rappresentano pertanto una guida preziosa per giornalisti e redazioni interessati a sviluppare un modello di giornalismo d’impatto che sia concreto ed efficace.

La comunicazione inclusiva attraverso il gioco

La comunicazione inclusiva attraverso il gioco: il quarto incontro della Comunità di pratica sulla parità di genere

Dopo aver approfondito il tema della Certificazione della parità di genere, il quarto appuntamento della Comunità di pratica è stato dedicato alla comunicazione inclusiva, attraverso in un’esperienza dinamica e immersiva per esplorare le dinamiche della parità di genere in modo coinvolgente e formativo.

A guidare l’incontro è stata Monica Cerutti, esperta in politiche di genere ed ex Assessora alle Pari Opportunità e all’Immigrazione della Regione Piemonte. Durante la sessione, sono state illustrate le recenti linee guida ISO sulla comunicazione inclusiva, che mirano a promuovere un linguaggio che “non esclude che non limita ma che anzi pone ogni persona al centro senza discriminare per via del genere, etnia o abilismo, contribuendo a rompere quelli che sono i pregiudizi e gli stereotipi che le parole hanno costruito nel tempo”.

 Una comunicazione efficace

L’evento si è svolto nel laboratorio tecnologico di Redrim, società cooperativa impegnata nell’innovazione dei processi produttivi con particolare attenzione alla sostenibilità e all’inclusione, nonché partner di TSI che ha sostenuto fin dall’inizio la creazione di una comunità di pratica dedicata alle tematiche di genere.

Durante l’incontro, il gruppo ha riflettuto sull’evoluzione del linguaggio nel tempo e sugli stereotipi che sono radicati nelle parole e nel nostro linguaggio quotidiano. Un approfondimento è stato dedicato alle strategie per comunicare in modo consapevole e inclusivo, sia per quanto riguarda la comunicazione verbale che quella digitale. Abbiamo inoltre analizzato come le immagini possano rinforzare gli stereotipi e l’importanza di diversificare i protagonisti rappresentati nelle fotografie o nei contenuti visivi.

Gli applied games come strumento per l’inclusione

Il gioco si è dimostrato essere uno strumento efficace che permette non solo di apprendere in modo attivo e coinvolgente, ma che può contribuire alla sensibilizzazione verso una cultura della diversità e dell’inclusione. Durante l’incontro, il gruppo ha avuto modo di conoscere alcuni applied games, videogiochi e applicazioni digitali che sfruttano le logiche del game design e progettati per simulare situazioni reali, facendo immedesimare i giocatori e le giocatrici in temi complessi. L’immedesimazione nel gioco riveste un ruolo essenziale: non solo sensibilizza, ma stimola anche l’empatia e una maggiore consapevolezza.

Attraverso un applied game innovativo sviluppato da Drimlab in collaborazione con la Cooperativa Fiordaliso, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi in un’esperienza ludica e coinvolgente, progettata per esplorare e approfondire il tema della parità di genere. Il gioco, caratterizzato da dinamiche interattive e stimolanti, ha rappresentato un’occasione preziosa di apprendimento attivo, offrendo ai partecipanti la possibilità di riflettere su questioni cruciali legate alla parità  e all’inclusione, imparando attraverso il fare. Un’esperienza che ha unito intrattenimento ed educazione, promuovendo consapevolezza e sensibilità su un tema di grande rilevanza sociale.

CER A IMPATTO

Comunità Energetiche Rinnovabili a impatto. Modelli e strumenti di impact investing per la transizione giusta: la ricerca di SIA

Il prossimo 11 dicembre Social Impact Agenda per l’Italia (SIA) presenta i risultati della Ricerca “Comunità Energetiche Rinnovabili a impatto. Modelli e strumenti di impact investing per la transizione giusta” realizzata con il contributo di Amundi, Coopfond, CGM e Intesa Sanpaolo, e sviluppata con BIP in partnership con AzzeroCO2, Bonelli Erede, ESTÀ, Kyoto Club.

La Ricerca ha visto la partecipazione attiva della base associativa di SIA, che rappresenta il network della finanza a impatto in Italia, e il coinvolgimento dei principali stakeholder di settore e ha identificato e analizzato le soluzioni di investimento e finanziamento a impatto più efficaci all’interno del contesto delle CER, a partire da una loro modellazione tecnico-finanziaria.

Quali sono le evidenze e le istanze che risultano dal lavoro di ricerca? E ancora, come si possono calare e sviluppare nell’attuale panorama legislativo e tecnico-operativo delle CER? È davvero possibile utilizzare strumenti di finanza come leva per potenziare la natura generativa di impatti sociali delle CER sui territori italiani?

Di questo e altro si discuterà mercoledì 11 dicembre, dalle ore 15.00 a Roma e on line. A discuterne: i policymaker e gli esperti del settore energia e della valutazione di impatto, gli amministratori territoriali, i finanziatori pubblici e privati, gli attori del mercato e del terzo settore. L’obiettivo è verificare le condizioni per avviare sperimentazioni utili sui territori italiani.

L’evento è patrocinato e ospitato da Legacoop, presso la sede di Via Giuseppe Antonio Guattani, 9, Roma.

L’evento sarà trasmesso in streaming.

Per partecipare:

Programma e iscrizioni sul sito di Social Impact Agenda per l’Italia: CER A IMPATTO. Strumenti di impact investing per la transizione giusta. Presentazione dei risultati della Ricerca SIA.

Info: c.buongiovanni@socialimpactagenda.it

Webinar Sostenibilità economica dell'impact journalism

“Sostenibilità economica dell’impact journalism”: chi sono gli ospiti del webinar

Come si può creare una redazione da zero e rendere economicamente sostenibile nel tempo un progetto di giornalismo d’impatto? 

Si terrà lunedì 2 novembre, dalle ore 14 alle 16, il corso “Sostenibilità economica dell’impact journalism“, il quarto di un ciclo di webinar che si inserisce nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism.

 Il webinar sarà dedicato alle sfide economiche e alle possibili soluzioni per garantire la sostenibilità di una redazione con logiche di impatto. Ciò include la discussione sui modelli di finanziamento innovativi come bandi di gara, crowdfunding e partnership strategiche, attraverso esempi concreti e case studies.

Il corso si concentrerà anche sulla costruzione di una redazione di impact journalism da zero, incoraggiando la partecipazione attiva della comunità e dimostrando come il giornalismo possa essere utilizzato per affrontare le sfide locali, promuovere la consapevolezza e ispirare azioni concrete per un cambiamento sociale positivo.  

L’evento è parte integrante della programmazione dei corsi dell’Ordine dei Giornalisti ed è rivolto sia agli addetti ai lavori sia a chiunque sia interessato/a ad esplorare questa tematica.

Gli ospiti del webinar

Styli CharalambousStyli Charalambous. Co-fondatore del Daily Maverick, che ha contribuito a far crescere da una start-up di 5 persone a oltre 100 dipendenti a tempo pieno. Appassionato di leadership e innovazione, nel 2021 è stato insignito del più importante premio giornalistico sudafricano per il coraggio e l’integrità per il suo ruolo determinante, che ha portato al successo del Daily Maverick.

 

Annalisa Eiccholzer

Annalisa Eichholzer. Business Development Manager presso la Corporate Foundation di Thomson Reuters, il suo ruolo consiste nel ricercare e sviluppare nuove opportunitá per partnership strategiche con enti filantropici e aziende interessate a sostenere il giornalismo indipendente ed un servizio legale pro bono attivo a livello globale.

 

Lucy NashLucy Nash. Impact Producer nel team Enablers del Bureau of Investigative Journalism, si occupa di garantire che le inchieste abbiano un impatto tangibile oltre la pubblicazione. Scrive inoltre la newsletter Spark, interamente dedicata ai cambiamenti positivi derivanti dal giornalismo investigativo.

 

Pietro Saccò Pietro Saccò. Vice caporedattore di Avvenire, è responsabile della redazione Economia e dell’inserto L’economia civile. Insegna giornalismo all’Università Pontificia Salesiana di Roma ed è co-autore del libro “Corso base di giornalismo”. Ha vinto i premi State Street Institutional Press Award nelle categorie “Giovane Talento” e “Miglior articolo di approfondimento”.

 

Francesco Zaffarano Francesco Zaffarano. Responsabile dei contenuti di Will Media, startup che mette la comunità al centro e che si dedica a raccontare le grandi storie e i trend di un mondo in rapida evoluzione. È anche direttore della New Media Academy. In precedenza, ha ricoperto ruoli legati allo sviluppo del pubblico presso The Telegraph, The Economist, GEDI Digital e La Stampa.

 

Per partecipare e ricevere il link di accesso al webinar, è necessario iscriversi al seguente Google Form.

FuTOURiSME

Stimolare l’innovazione turistica ad impatto sociale: nuove iniziative supportate dall’HUB sui progetti europei

Attrarre fondi comunitari stimolando la partecipazione attiva dell’ecosistema locale ai bandi europei: è questa la missione dell’HUB progetti europei per l’economia sociale, che si pone come punto di riferimento per enti e imprese interessati a cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti UE.

​In quest’ottica, l’HUB ha recentemente lavorato su una open call nell’ambito del progetto FuTOURiSME – Fostering Digital & Sustainable Transition of TOURism SMEs for FUture Innovation and Resilience, co-finanziato dal Single Market Programme della Commissione Europea. 

L’obiettivo del bando: innovazione e tween transition per il turismo

Il bando mira a sostenere lo sviluppo, l’implementazione e la scalabilità di soluzioni innovative – siano esse prodotti, processi, servizi o modelli di business – da parte delle piccole e medie imprese europee (PMI) del settore turistico. L’obiettivo è duplice: favorire l’innovazione nell’offerta turistica e accelerare la transizione verde e digitale del settore.

Un percorso strutturato per supportare la candidatura dei progetti

Per facilitare la partecipazione degli enti interessati, l’HUB ha attivato un percorso di accompagnamento progettuale, articolato in più fasi e guidato da Gaia Bacin e Maria Chiara Pizzorno, esperte in europrogettazione di Weco Impresa Sociale. 

Il percorso è iniziato con un webinar collettivo, focalizzato sui punti chiave del bando:

  • Compilazione del formulario descrittivo;
  • Realizzazione dello schema di attività in Excel;
  • Interpretazione della griglia di valutazione.

A seguito del webinar, i partecipanti hanno sviluppato le loro proposte progettuali con un supporto articolato in alcune fasi:

  1. Abstract dell’idea progettuale: condivisione via mail di una sintesi di max 3.500 caratteri contenente:
    1. Descrizione dell’ente o del partenariato;
    2. Obiettivo del progetto in relazione ai topic della call;
    3. Dimensione innovativa della proposta;
    4. Macro-azioni previste;
    5. Impatti attesi sul proponente e sul settore turistico.
  2. Revisione dell’abstract: restituzione di osservazioni e indicazioni per migliorare la proposta.
  3. Sviluppo dei documenti progettuali: redazione del formulario descrittivo e dello schema di attività.
  4. Revisione dei documenti progettuali: feedback dettagliati per affinare la proposta.
  5. Call individuale di un’ora: confronto diretto per una revisione finale della candidatura.

Grazie a questo approccio strutturato e collaborativo, sono stati candidati alla open call due progetti a forte impatto sociale, coinvolgendo complessivamente cinque enti del territorio torinese. Tra i temi trattati, la proposta di un’offerta turistica che coniuga sostenibilità ambientale e partecipazione sociale, e la creazione di una piattaforma di dialogo tra le organizzazioni culturali di tutta Europa.

​L​’HUB progetti europei è avviato in co-progettazione con Weco Impresa Sociale grazie al contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo​.

Lucy Nash

Lucy Nash interviene al webinar: “Sostenibilità economica dell’impact journalism”

Lunedì 2 dicembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Sostenibilità economica dell’impact journalism”, il quarto webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle sfide economiche e sulle possibili soluzioni per mantenere economicamente in piedi una redazione con logiche di impatto. 

Tra gli ospiti che interverranno al webinar c’è Lucy Nash, membro del Bureau of Investigative Journalism, nonché impact producer nel team Enablers, dove si occupa di garantire che le inchieste abbiano un impatto tangibile oltre la pubblicazione. Il team indaga su come i dirigenti, gli avvocati e i contabili del Regno Unito consentano il riciclaggio di denaro nel Paese. Lucy scrive inoltre la newsletter Spark, interamente dedicata ai cambiamenti positivi derivanti dal giornalismo investigativo.
Prima di unirsi al Bureau of Investigative Journalism, Lucy Nash ha lavorato in Parlamento, dove si è concentrata sul miglioramento delle relazioni parlamentari con i paesi africani e mediorientali. Ha collaborato con parlamentari e deputati appartenenti a tutte le forze politiche e ha guidato numerose delegazioni in missioni internazionali.

Il Bureau of Investigative Journalism: indipendenza e impegno per la verità

Oggi il giornalismo di interesse pubblico è più vitale che mai. La fiducia e la verità sono sotto attacco ed è sempre più necessario mantenere in vita un’informazione di qualità. Per questo motivo, al centro della missione del Bureau of Investigative Journalism vi è la convinzione che il giornalismo investigativo svolga un ruolo chiave nel rafforzare la democrazia e nel rendere le società più giuste.

Fondata nel 2010 da David ed Elaine Potter, l’organizzazione indipendente e senza scopo di lucro si occupa di analizzare temi di grande rilevanza attraverso un giornalismo approfondito che porta alla luce la verità. Guardando oltre alle notizie a breve termine e al bisogno di generare clic, il lavoro del Bureau si concretizza in articoli e inchieste che cercano di dare voce a chi spesso viene ignorato.

Il Bureau collabora con testate giornalistiche in tutto il mondo per garantire che le sue storie raggiungano il maggior numero possibile di persone. In questi anni gli articoli e le inchieste sono stati pubblicati su tutti i principali quotidiani e canali televisivi britannici, nonché su numerose testate internazionali, tra cui il New York Times, Al Jazeera e Newsweek. Inoltre, ha prodotto oltre 50 inchieste e servizi per i telegiornali e le sue indagini sono frequentemente oggetto di citazione da parte di avvocati, accademici e decisori politici.

L’impatto di notizie e inchieste del Bureau of Investigative Journalism

Il Bureau of Investigative Journalism monitora i cambiamenti che innesca attraverso un impact tracker. Strumento, che consente di seguire ciò che accade dopo la pubblicazione delle storie, classificando l’impatto in cinque categorie: comunitario, politico/legale, economico, organizzativo e mediatico. Inoltre, analizza sia la portata geografica, sia il numero di persone raggiunte dal suo giornalismo.

Le inchieste del Bureau of Investigative Journalism hanno avuto, nel corso degli anni, un impatto significativo, contribuendo a incidere su politiche e leggi sia a livello locale che nazionale nel Regno Unito e in molti altri Paesi. I risultati delle indagini sono stati utilizzati in processi giudiziari per assicurare i responsabili di violazioni dei diritti umani alla giustizia; hanno fornito supporto e nuovi strumenti a ONG e accademici, rafforzandone il lavoro e, infine, hanno dato voce alle persone emarginate, offrendo loro una piattaforma per esprimersi, farsi ascoltare e intraprendere azioni concrete.

Pietro Saccò webinar

Pietro Saccò interviene al webinar: “Sostenibilità economica dell’impact journalism”

Lunedì 2 dicembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Sostenibilità economica dell’impact journalism, il quarto ed ultimo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle sfide economiche e sulle possibili soluzioni per mantenere economicamente in piedi una redazione con logiche di impatto. 

A moderare il webinar sulla “Sostenibilità economica dell’impact journalism” è Pietro Saccò, vice caporedattore di Avvenire e responsabile della redazione Economia e dell’inserto L’economia civile.
Insegna giornalismo all’Università Pontificia Salesiana di Roma. Insieme a Paola Springhetti ha scritto il Corso base di giornalismo (Las 2014). In precedenza ha vinto i premi State Street Institutional Press Award nelle categorie “Giovane Talento” e “Miglior articolo di approfondimento” e il premio “Pasquale De Vita” per il giornalismo sui temi dell’energia.

L’impegno nel giornalismo di Avvenire

Quotidiano di ispirazione cattolica fondato nel 1968, nasce dalla fusione dei quotidiani cattolici L’Italia di Milano e L’Avvenire d’Italia di Bologna.
Avvenire oggi è al centro di un vero e proprio sistema editoriale che comprende, oltre al quotidiano con i suoi inserti dedicati a tematiche specifiche, un sito web con un servizio di lettura vocale degli articoli e accessibilità di lettura per persone con disabilità

Tra i suoi contenuti sono presenti siti verticali dedicati, una newsletter che esce ogni sabato mattina con il meglio della settimana, i social e un canale podcast con mini serie dedicate. Attraverso una App dedicata è possibile consultare il quotidiano digitale e tutte le sue edizioni locali (diocesane), il mensile Luoghi dell’Infinito, che racconta di arte, cultura e itinerari, una produzione libraria che annovera anche una collana in collaborazione con Vita e Pensiero, il giornale di attualità per bambini che ha un’ampia diffusione presso le scuole primarie italiane.

Avvenire si presenta come un giornale d’informazione e di idee che offre una visione armonica della realtà e di ciò che accade ogni giorno nel mondo, sostenuta da un solido assetto valoriale che ne caratterizza l’identità nel panorama editoriale italiano.

scintille di claudio pasceri

Scintille

Gli ambienti della RELIFE Foundation ospitano un laboratorio di Claudio Pasceri in collaborazione con EstOvest Festival all’interno del progetto Armonie dal Mondo – Torino Che Cultura!

“Con il mio violoncello, attraverso ascolti dal vivo e registrazioni storiche, racconti di esperienze individuali e collettive, intendo affrontare un “viaggio collettivo” nella musica.”

La voce, quando si sente l’esigenza di comunicare qualcosa, è uno strumento unico, personalissimo eppure ancestrale.
Il pensiero, la voce umana, gli strumenti musicali che a ogni latitudine veicolano e sostengono i messaggi dell’essere umano, sono un bagaglio di inestimabile valore.

Le diverse culture, le radici che raccontano la storia di ogni individuo e di tante società straordinarie e in continua trasformazione, sono anche la musica che ascoltiamo e quella che immaginiamo e suoniamo.

L’evento è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria! Prenota il tuo posto cliccando qui.

Annalisa Eichholzer webinar

Annalisa Eichholzer interviene al webinar: “Sostenibilità economica dell’impact journalism”

Lunedì 2 dicembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Sostenibilità economica dell’impact journalism, il quarto ed ultimo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle sfide economiche e sulle possibili soluzioni per mantenere economicamente in piedi una redazione con logiche di impatto. 

“Lavoriamo per rafforzare la resilienza dei media indipendenti, migliorare l’accesso ai servizi legali e promuovere modelli di business responsabili“: queste parole incarnano l’essenza del Thomson Reuters Institute, un punto di riferimento globale che unisce professionisti del settore legale, aziendale, fiscale e governativo per analizzare tendenze, stimolare il dibattito e fornire strumenti concreti per affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione.

Annalisa Eichholzer è Business Development Manager presso la Corporate Foundation di Thomson Reuters, ente di beneficenza indipendente, registrato nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Il suo ruolo consiste nel ricercare e sviluppare nuove opportunità per partnership strategiche con enti filantropici e aziende interessate a sostenere il giornalismo indipendente ed un servizio legale pro bono attivo a livello globale.

In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Partnerships Manager all’Open Data Institute. Ha ottenuto un Master in Media and Communications alla London School of Economics e si è laureata in Lingue e Culture Moderne all’Università di Pavia.

Un impegno per il giornalismo libero e indipendente

La Fondazione è profondamente impegnata nel promuovere e sostenere il giornalismo libero e indipendente, riconoscendolo come un pilastro fondamentale per una società libera, equa e informata. Il giornalismo accurato, bilanciato e imparziale è infatti oggi più che mai essenziale per garantire trasparenza e responsabilità, rafforzando così i principi della democrazia.

In questo contesto, la Thomson Reuters Foundation rappresenta un ecosistema mediatico libero e indipendente che combina la sua vasta esperienza nel giornalismo e nel diritto al fine di rafforzare la resilienza dei media indipendenti a livello globale.

Offre una gamma completa di servizi legali gratuiti, formazione e risorse per contrastare le minacce ai giornalisti, sostenere la sostenibilità delle testate giornalistiche e potenziare il supporto alle organizzazioni che promuovono la libertà di stampa.

Le sfide dei media indipendenti

Oggi i media indipendenti affrontano sfide senza precedenti. Dagli attacchi volti a silenziare o screditare il giornalismo critico, ai modelli di business destabilizzati dai rapidi progressi tecnologici e dai cambiamenti nel consumo delle notizie: la necessità di proteggere una stampa libera non è mai stata così urgente.

In questo contesto, la Fondazione rappresenta un attore chiave nello sviluppo dei media. Il suo impegno per rafforzare la resilienza dei media indipendenti include programmi di sviluppo per giornalisti e redazioni, oltre alla collaborazione con tutti coloro che sono in prima linea nella creazione di un ambiente favorevole a una stampa libera.

I servizi  a sostegno della libertà di stampa

Dal formare i giornalisti per adottare i più alti standard editoriali, al rafforzare la resilienza e la sostenibilità delle testate giornalistiche, fino a lavorare con i governi per migliorare i quadri normativi a sostegno della libertà di stampa, l’approccio olistico della Thomson Reuters Foundation è ampio e affinato dalla sua lunga esperienza.

Con questa missione, la Fondazione utilizza l’analisi dei dati per guidare e migliorare continuamente i propri programmi e prodotti, affrontando le questioni più critiche e attuali con strumenti pertinenti ed efficaci. Inoltre, fornisce approfondimenti basati sui dati a investitori, aziende, professionisti dei media e del settore legale, dando loro il potere di svolgere un ruolo positivo all’interno della società.

Attraverso i suoi progetti e iniziative, la Fondazione si impegna concretamente a garantire che i media indipendenti possano prosperare, continuando a informare il pubblico con un giornalismo responsabile e orientato al bene comune.

BenchMark Il Sogno di una Cosa

Bench-Mark | Ep. 77 – Il Sogno di una Cosa

Dal 1982, c’è una realtà che lavora per fare la differenza: è Il Sogno di una Cosa, una cooperativa sociale impegnata a migliorare la qualità della vita di adulti con disabilità intellettive, attraverso servizi e iniziative che mettono al centro l’inclusione e la comunità.

Ce lo racconta Alessandro Giampaolo, educatore della cooperativa, che condivide con noi la loro mission: creare un impatto sociale che duri nel tempo, attraverso la contaminazione positiva tra il territorio, le persone e le realtà che lo animano.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

the role of journalism in the impact economy

Il giornalismo d’impatto alla Impact Week di Bilbao con Torino Social Impact

In questi giorni Torino Social Impact partecipa alla Impact Week 2024 di Bilbao, evento che riunisce la comunità globale dei changemaker impegnati nell’impact investing. La Impact Week offre ad ogni edizione un’occasione per esplorare idee innovative, stringere collaborazioni e scoprire tendenze emergenti a beneficio delle persone e del pianeta. 

Alla Impact Week chiunque operi nel campo dell’impatto è il benvenuto e l’edizione che si tiene dal 27 al 29 novembre, incentrata sul tema “Madness, Boldness, Brightness”, ne è la testimonianza concreta. 

Il panel sul giornalismo d’impatto, 28 novembre ore 17.45

Nell’ambito dell’agenda di questo evento internazionale, Torino Social Impact porta un panel dal titolo “The role of journalism in the impact economy“, che avrà luogo il 28 novembre dalle ore 17.45 alle 19.00.

La sessione approfondirà come il giornalismo possa contribuire a promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati a impegnarsi nell’affrontare le grandi sfide ambientali e sociali. I partecipanti apprenderanno come il cosiddetto “impact journalism” possa essere un veicolo per la diffusione di buone pratiche che favoriscono il progresso della società.

Il panel vedrà partecipazione di tre relatrici, esperte nel campo del giornalismo d’impatto:

  • Julie Pybus. Redattrice di Pioneers Post, la rete indipendente di notizie per la comunità globale dell’impatto. Il suo lavoro è basato sui principi del solutions journalism, per offrire una copertura di notizie positive che indaghi come possono essere affrontate le sfide della società.
  • Zoe McDonagh. Fa parte del team globale Outreach and Strategy del Media Development Investment Fund e si occupa di finanziamenti e relazioni con gli investitori. Ha trascorso quasi un decennio presso la Fondazione CRT, dove ha acquisito una vasta esperienza nell’attuazione di progetti internazionali in materia di imprenditorialità d’impatto.
  • Paula Garrero. Giornalista e membro di Impact Investor, canale di notizie dedicato alla finanza d’impatto e responsabile. Impact Investor esplora il mercato degli investimenti a impatto, dove il ritorno finanziario incontra i benefici sociali e ambientali.

La sessione si inserisce nell’ambito della più ampia iniziativa Torino Impact Journalism, lanciata nel mese di marzo da Torino Social Impact, con l’obiettivo di portare al centro dell’attenzione la discussione sul giornalismo. Grazie al contributo di esperti e alle collaborazioni avviate sul territorio, l’iniziativa esplora come il giornalismo possa avere un ruolo attivo nel promuovere il cambiamento sociale, oltre che nell’informare.

Siamo orgogliosi di portare questo tema alla Impact Week 2024 di Bilbao e di contribuire al dibattito globale sull’importanza del giornalismo nel promuovere un’economia a impatto positivo per le persone e il pianeta.

Styli Charalambous Banner Webinar

Styli Charalambous interviene al webinar: “Sostenibilità economica dell’impact journalism”

Lunedì 2 dicembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Sostenibilità economica dell’impact journalism, il quarto ed ultimo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle sfide economiche e le possibili soluzioni per mantenere economicamente in piedi una redazione con logiche di impatto. 

Styli Charalambous è il co-fondatore del Daily Maverick, testata giornalistica online e quotidiano cartaceo sudafricano partito da una start-up di 5 persone per arrivare a oltre 100 dipendenti a tempo pieno. Appassionato di leadership e innovazione, nel 2021 è stato insignito del più importante premio giornalistico sudafricano per il coraggio e l’integrità per il suo ruolo determinante, che ha portato al successo del Daily Maverick.

Quello che propone è un giornalismo indipendente che si basa sui principi di verità, onestà e profondità analitica. Conscio dell’importanza di un giornalismo che non solo informi ma che ispiri anche a un cambiamento positivo, il Daily Maverick rivolge l’attenzione alle sfide globali della nostra società: dalle questioni sulla sostenibilità ai diritti umani, dalla politica interna alla giustizia sociale. È così che, oltre a essere testata giornalistica, si propone di promuovere una società più equa e consapevole.

Un giornalismo ad impatto

Finanziato da organizzazioni filantropiche, attività commerciali (come la proprietà digitale e cartacea della testata, eventi e sponsorizzazioni), oltre che dal sostegno dei lettori, negli anni il Daily Maverick ha creato più di 100 posti di lavoro, la maggior parte dei quali a tempo indeterminato.

Informazione costruttiva, misurazione dell’impatto sociale delle notizie e coinvolgimento della cittadinanza caratterizzano questo progetto editoriale, grazie a un team di giornalisti convinti che l’informazione debba indirizzare la società nel prendere decisioni migliori e più consapevoli. 

Così, al di là della mera informazione, il Daily Maverick si pone oggi come un punto di riferimento per la comunità, promuovendo attivamente la partecipazione dei suoi lettori attraverso forum e piattaforme social dove il dialogo e lo scambio di idee vengono incoraggiati. Questo spirito comunitario rafforza il legame tra il giornale e il suo pubblico, per creare uno spazio online dove diverse voci possono coesistere e arricchire il dibattito pubblico.

Zaffararano Banner Webinar

Francesco Zaffarano interviene al webinar: “Sostenibilità economica dell’impact journalism”

Lunedì 2 dicembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Sostenibilità economica dell’impact journalism, il quarto ed ultimo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle sfide economiche e le possibili soluzioni per mantenere economicamente in piedi una redazione con logiche di impatto. 

Lanciato nel 2020, oggi Will Media è uno dei più seguiti – e apprezzati –  progetti italiani di divulgazione giornalistica. Se dovessimo spiegare di cosa si occupa, non basterebbe una sola definizione. Will Media è, infatti, tante cose insieme: una startup che mette la comunità al centro e che si dedica a raccontare le grandi storie e i trend di un mondo in rapida evoluzione, uno spazio di approfondimento dedicato ai curiosi, ma anche un progetto realizzato da giovani e capace di coinvolgere un pubblico altrettanto giovane e digitale.

All’interno del suo team, Francesco Zaffarano è responsabile dei contenuti, oltre che direttore della New Media Academy. In precedenza, ha ricoperto ruoli legati allo sviluppo del pubblico presso The Telegraph, The Economist, GEDI Digital e La Stampa. È stato uno degli organizzatori del capitolo londinese di Hacks/Hackers, una comunità internazionale che riunisce giornalisti e tecnologi per ripensare il futuro del giornalismo. Dal 2018 partecipa alle Predictions for Journalism del Nieman Lab, offrendo il suo contributo sull’evoluzione del settore.

Will Media, uno spazio dedicato ai curiosi

Oggi Will Media è una community online che conta oltre 1,9 milioni di persone, unite dal desiderio di comprendere e affrontare le grandi sfide del nostro tempo.

La sua missione è ispirare il cambiamento, promuovendo una maggiore consapevolezza su temi cruciali che riguardano la società contemporanea. Will Media non si limita a raccontare il mondo ma, attraverso i suoi contenuti, si impegna attivamente a sensibilizzare le persone e generare un impatto positivo.

Video, podcast e articoli: raccontare il cambiamento mettendo la comunità al centro

Will Media produce una varietà di contenuti multimediali tra cui video, podcast e articoli, approfondendo tematiche che spaziano tra attualità, politica economica e innovazione tecnologica, passando per geopolitica, storia e sostenibilità. 

A distinguersi è soprattutto per l’uso di formati coinvolgenti che catturano l’attenzione e creano connessioni autentiche con il pubblico, sfruttando al massimo il potenziale dei canali social, come nel caso di Instagram, Facebook o Tiktok. I suoi podcast, come raccontano, sono “il modo per affrontare in qualsiasi momento temi di attualità” e rappresentano una delle colonne portanti della piattaforma, approfondendo temi e argomenti complessi in modo accessibile. Inoltre, ogni settimana, Will Media racconta una storia di cambiamento dal mondo attraverso LOOP, uno spazio di approfondimento pensato per i curiosi. 

Questi contenuti hanno un approccio data-driven, realizzati in collaborazione con brand che ne condividono i valori e diffondendo messaggi capaci di ispirare il cambiamento. Grazie a queste partnership, Will Media riesce a parlare a una community giovane, attenta e desiderosa di essere parte attiva nel costruire un futuro migliore.

Nel 2021, è stato lanciato Will Meets, un tour dal vivo che ha attraversato l’Italia con 20 tappe in città e piccoli borghi, percorrendo oltre 5.000 km e coinvolgendo 1.500 persone. L’obiettivo era quello di portare il dialogo offline, favorendo un confronto diretto con la sua community.

Will Media si distingue per il suo impegno nel costruire un rapporto di fiducia con la sua community: ogni progetto viene sviluppato per amplificare messaggi che ispirano il cambiamento, per raccontare il mondo che cambia.

Webinar Sostenibilità economica dell'impact journalism

Webinar “Sostenibilità economica dell’impact journalism”

Dopo l’incontro introduttivo sui principi e i fondamenti dell’impact journalism, seguito da un approfondimento sugli strumenti utili per misurare l’impatto sociale delle notizie e sulle “storie che fanno la differenza”, proseguiamo con il quarto webinar dal titolo “Sostenibilità economica dell’impact journalism”, che si terrà lunedì 2 dicembre, ore 14-16. 

Il webinar sarà dedicato alle sfide economiche e alle possibili soluzioni per garantire la sostenibilità di una redazione con logiche di impatto. Ciò include la discussione sui modelli di finanziamento innovativi come bandi di gara, crowdfunding e partnership strategiche, attraverso esempi concreti e case studies.

Il corso si concentrerà anche sulla costruzione di una redazione di impact journalism da zero, incoraggiando la partecipazione attiva della comunità e dimostrando come il giornalismo possa essere utilizzato per affrontare le sfide locali, promuovere la consapevolezza e ispirare azioni concrete per un cambiamento sociale positivo. 

Il corso fa parte di un ciclo di webinar nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism, che intende esplorare il ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy. L’iniziativa, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia, approfondisce come il giornalismo possa realmente contribuire a promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati ad attivarsi per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.

 Il webinar sarà parte integrante della programmazione dei corsi dell’Ordine dei Giornalisti ed è rivolto sia agli addetti ai lavori che a chiunque sia interessato/a ad esplorare il mondo del giornalismo e della comunicazione d’impatto!

Lingue di lavoro: italiano/inglese

Nei prossimi giorni non mancherà il racconto degli ospiti che porteranno la loro esperienza al webinar.
Per partecipare – e ricevere prima dell’evento il link di accesso al webinar – è necessario iscriversi al seguente Google Form.

 I relatori:

  • Styli Charalambous, Co-fondatore del Daily Maverick
  • Annalisa Eichholzer, Business Development Manager presso Thomson Reuters Foundation
  • Pietro Saccò, Vicedirettore di Avvenire, responsabile della redazione Economia e dell’inserto L’economia civile
  • Francesco Zaffarano, Head of content presso Will Media e Direttore della New Media Academy
  • TBD
Banner Assemblea TSI

Assemblea Torino Social Impact 

Cinque progetti a impatto sociale per la Città al centro dell’evento aperto ai 330 partner e alla cittadinanza

Si è svolta il 18 novembre l’Assemblea dei 330 partner di Torino Social Impact, aperta a tuttə lə cittadinə, le organizzazioni e gli enti interessati ai temi dell’economia e dell’impatto sociale.

350 persone hanno partecipato all’incontro, che è stato una preziosa opportunità di dialogo con espertə e figure di rilievo nazionale, con al centro uno scambio su cinque progetti a impatto per la città e un’ampia sessione dedicata alle attività collaborative e di peer learning. Torino Social Impact nasceva a novembre 2017 da una iniziativa della Camera di commercio di Torino che, attraverso l’attività dal Comitato per l’imprenditorialità sociale e con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, dava ufficialmente il via alla piattaforma immaginata per rafforzare il sistema locale e qualificarlo come uno dei migliori posti al mondo per fare impresa e finanza, perseguendo allo stesso tempo obiettivi di redditività economica e di impatto sociale.

Dopo i saluti di apertura di Cristopher Cepernich, Vice Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio Torino, Carlotta Salerno, Assessora della Città di Torino all’istruzione, edilizia scolastica, giovani, periferie e rigenerazione urbana, Sonia Cambursano, Consigliera delegata Città Metropolitana di Torino e Paolo Mulassano, Responsabile Direzione Innovazione d’Impatto Fondazione Compagnia di San Paolo, Mario Calderini, Politecnico di Milano e portavoce Torino Social Impact, è entrato nel vivo dell’evento, immaginato come un percorso aperto da condividere con la numerosa platea su Cinque progetti per la città, per un futuro a impatto positivo. Ad ogni progetto è stato dedicato un panel coinvolgendo vari soggetti, tra cui il Sottosegretario di Stato On. Lucia Albano.

“Mi complimento per l’iniziativa odierna e, più in generale, per la preziosa attività che svolgete con la finalità di mettere in rete progetti, attività, competenze, opportunità per trovare soluzioni a bisogni sociali del territorio. Oltre ai contenuti affrontati dalla vostra organizzazione, condivido anche il metodo di lavoro: voler mettere in rete le competenze per rispondere al meglio alle esigenze sociali. Un metodo che ho applicato nell’operatività di due mie deleghe, quella alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e quella all’economia sociale.

Lo scorso 7 novembre, si è insediata al Ministero dell’Economia la Cabina di regia sulla valorizzazione e dismissione degli immobili pubblici, da me coordinata. Istituita dal Governo, la Cabina di regia, per la prima volta, coinvolge tutti gli attori istituzionali che saranno partecipi di un percorso comune, così da classificare e valorizzare il real estate pubblico per la funzione di servizio alla comunità. Per rispondere alla raccomandazione dell’Unione Europea dello scorso 27 novembre 2023, riguardante lo sviluppo delle condizioni quadro per l’economia, ho istituito un gruppo di lavoro sull’economia sociale composto dalle principali rappresentanze del settore. Questo tavolo mira a dare ai partecipanti un ruolo attivo e propositivo per valorizzare l’economia sociale, sensibilizzando in merito al suo potenziale e agevolandone la crescita”, ha dichiarato l’On. Lucia Albano.

“Torino Social Impact sempre più si configura come un incubatore e acceleratore di grandi progetti sistemici caratterizzati da elevata innovazione e rischio. Questa Assemblea, volutamente aperta a cittadinə, organizzazioni, imprese ed enti interessati ai temi dell’economia e dell’impatto sociale è stata occasione di un dialogo con espertə e figure di rilievo nazionale su cinque progetti a impatto per la città: dalla costruzione di infrastrutture finanziarie per l’impatto, tra cui la Borsa dell’Impatto Sociale, alla valorizzazione del patrimonio pubblico per l’impatto sociale, fino a varie forme di partenariati per l’impatto sociale come il social procurement e gli investimenti a impatto per i giovani neet. Infine, nel solco delle evoluzioni delle politiche e delle strategie europee e nazionali per l’economia sociale, cui Torino Social Impact ha contribuito attivamente in questi anni, la redazione del Piano Metropolitano per l’Economia Sociale” ha dichiarato Mario Calderini.

I 5 progetti a impatto per la Città

  1. La costruzione di infrastrutture finanziarie per l’impatto. La Borsa dell’Impatto Sociale
    Laura Cosa, project manager Borsa dell’Impatto Sociale
    Guido Romano, Responsabile Monitoraggio ed Analisi di Impatto Cassa Depositi e PrestitiSi tratta della creazione di un mercato di capitali dedicato a imprese che realizzano in modo intenzionale, addizionale e misurabile un impatto sociale positivo.Il progetto della Borsa dell’Impatto Sociale partiva da uno studio di fattibilità nel 2019, e nel 2021 è stato costituito il Comitato promotore. Tra il 2022 e il 2023 si è lavorato ad una quotazione simulata con 8 imprese italiane e 100 professionisti coinvolti.Oggi, grazie ad un accordo di collaborazione siglato con il partner finanziario Vorvel SIM S.p.A., si compie un ulteriore passo verso la creazione del nuovo mercato di capitali dedicato alle imprese ad impatto. È partita infatti una fase di lavoro che consentirà di definire le regole peculiari di funzionamento del mercato, con particolare attenzione alla dimensione dell’impatto. Nell’attività esplorativa in corso è inoltre prevista anche la creazione di strumenti dedicati al supporto della liquidità del mercato, per crearne le condizioni sufficienti di dinamicità e sostenibilità.
  2. Disegnare la città valorizzando il patrimonio pubblico per l’impatto sociale. La sperimentazione del Comune di Torino
    Marella Caramazza, Direzione strategica CeVIS, Board member Cottino Social Impact Campus e Istud Business School
    Paolo Mazzoleni, Assessore della Città di Torino all’urbanisticaIl progetto si propone di predisporre un modello di misurazione di impatto per la valorizzazione del patrimonio immobiliare e la riqualificazione urbana della Città di Torino. L’obiettivo è arrivare ad un metodo per poter concedere uno sconto a chi voglia acquistare un immobile per progetti con valore sociale: la Città ha da una parte il problema degli immobili invenduti, dall’altra l’esigenza di rispondere alle sfide sociali.Dopo una fase di analisi preliminare ed analisi dei vincoli di finanza pubblica, associati ai profili giuridici e contrattuali, è in corso la fase di calcolo dell’impatto e di definizione dello sconto. Si prevede il lancio e la comunicazione nel 2025, a conclusione della sperimentazione e modellizzazione.
  3. Partenariati per l’impatto. Il social procurement
    Raffaella Scalisi, advisor Torino Social Impact
    Marco Piccolo, Vice Presidente Piccola Industria con delega alla Sostenibilità
    Irene Bongiovanni, Vicepresidente Comitato imprenditorialità sociale Camera di commercio di TorinoIl social procurement è la scelta di una organizzazione, pubblica o privata, di prediligere fornitori a impatto sociale per la propria catena di fornitura e il proprio funzionamento aziendale.In concreto si tratta di incentivare sul territorio forme innovative di fornitura, nel sistema pubblico ed in quello privato, al fine di sostenere la crescita delle imprese e delle attività ad impatto sociale. Torino Social Impact si è concentrata sulle potenzialità del social procurement in ambito privato ed a seguito di una indagine sulla propensione agli acquisti sociali da parte delle imprese profit ed alla correlata capacità operativa del settore non profit, ha avviato un programma di capacity building, b2b e comunicazione nell’ambito di un finanziamento della Commissione Europea e con la collaborazione di Unione Industriali, in occasione di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024. La campagna di comunicazione All Included, basata sul messaggio “Attenzione al profitto, attenzione al sociale. Tutto incluso e tutti inclusi”, prevede anche un portale sperimentale per reperire le imprese a impatto sociale. Nel portale si trovano differenti realtà di imprenditorialità sociale, quali cooperative e imprese sociali, società benefit e startup innovative a vocazione sociale, ed è possibile filtrarle in base al servizio o prodotto offerto, al tipo di impresa e alla missione sociale prevalente. A breve sarà integrato anche con le informazioni relative alla possibilità di stipula di convenzioni finalizzate all’integrazione nel mercato del lavoro delle persone con disabilità che presentino particolari difficoltà d’inserimento nel ciclo lavorativo ordinario ai sensi dell’art 14 del D lgs 10 settembre 2003 n 276.
  4. Partenariati outcome-based. Un fondo a impatto per i NEET in Piemonte
    Gianluca Gaggiotti, co-fondatore IMPACTips
    Marco Romei, Deputy Chief Innovation Officer Banca SellaL’outcome fund è un’iniziativa finalizzata alla costruzione di un meccanismo pubblico privato di finanza ad impatto per affrontare il problema dei NEET. Grazie all’approvazione del progetto europeo TOUCH da parte della componente occupazione e innovazione sociale (EaSI) del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), si definiranno i dettagli del meccanismo che permetterà agli enti del terzo settore e alle imprese sociali di partecipare a bandi per l’ottenimento di risorse funzionali al raggiungimento dei loro risultati d’impatto. Partendo dalle prime sperimentazioni sul territorio piemontese che vedrà coinvolti attori pubblici e privati in qualità di investitori ed outcome payers, il modello sarà poi condiviso a livello nazionale.
  5. L’evoluzione delle strategie europee e nazionali per l’economia sociale. Il piano metropolitano di Torino
    Simona De Giorgio, coordinamento Comitato imprenditorialità sociale Camera di commercio di Torino e Torino Social Impact
    Sonia Cambursano, Consigliera delegata Città Metropolitana di Torino
    On. Lucia Albano, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle FinanzeLa Camera di commercio di Torino e la Città Metropolitana nel luglio scorso firmavano un accordo per la redazione di un Piano metropolitano per l’economia sociale.Lo sfondo di questa iniziativa è disegnato dai documenti comunitari che attribuiscono all’impresa sociale un ruolo non solo di welfare e redistributivo, ma anche industriale e di sviluppo economico, considerando la social e impact economy nel perimetro delle politiche industriali per una crescita più equa e inclusiva.Già nel 2017 Parlamento Europeo, Consiglio e Commissione inserivano Occupazione, competenze e riduzione della povertà entro il 2030 quali obiettivi nel Pilastro europeo dei diritti sociali. A seguire, nel 2021 la Commissione ha adottato un Piano di Azione per l’Economia Sociale, con misure concrete da attuare sia a livello nazionale sia europeo, che ha portato nel novembre 2023 all’approvazione della Raccomandazione del Consiglio dell’UE agli Stati membri per lo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale.Sia il Piano sia la Raccomandazione evidenziano il ruolo strategico dei livelli locali, essendo i soggetti dell’economia sociale fortemente radicati sul territorio.Nel mese di maggio 2024 presso il Ministero economia e finanze è stato avviato un gruppo di lavoro “Economia sociale”, coordinato dalla sottosegretaria On. Lucia Albano, con l’obiettivo di dare seguito alla Raccomandazione del Consiglio UE.Il piano metropolitano terrà conto dei lavori in atto al MEF ed è strutturato a partire dallo schema della Raccomandazione UE, focalizzandosi sulla promozione dell’accesso al mercato del lavoro e dell’inclusione sociale mediante l’economia sociale e sullo sviluppo di quadri ad essa favorevoli.

    Si prevede che la redazione del piano sarà ultimata entro inizio 2025, a conclusione di un ampio processo di consultazione di tutti gli stakeholder.

Stakeholder meeting: le comunità di pratica, l’HUB Progetti Europei per l’economia sociale e gli strumenti di peer learning

A conclusione dei lavori, una sessione dedicata alle Comunità di pratica e agli strumenti di peer learning, gruppi di lavoro tematici nati dall’iniziativa di alcuni partner: per favorire il rafforzamento dell’ecosistema e la dimensione collettiva, è obiettivo della piattaforma Torino Social Impact abilitare il coinvolgimento e il protagonismo dei partner, attivando e facilitando gruppi di lavoro su tematiche e sfide condivise e attingendo alle competenze dei partner della rete per collaborare su progettualità emergenti. Le Comunità di pratica attualmente attive sono: Società Benefit, Economia circolare, Parità di genere, OP4Impact – Ordini professionali per l’impatto, NEET.

Tra le attività di supporto al partenariato c’è l’HUB Progetti Europei per l’Economia sociale. In linea con le finalità di Torino Social Impact, nel 2023 nasceva l’idea di un HUB progetti europei per l’economia sociale, avviato grazie al contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo, in co-progettazione con Weco Impresa Sociale, partner di TSI impegnato nella promozione di approcci e metodi per la trasformazione sociale a fianco di istituzioni, imprese e realtà non-profit. L’HUB intende potenziare le competenze dell’ecosistema sull’europrogettazione per cogliere le tante opportunità finanziarie dell’Unione Europea sul tema dell’impatto sociale a livello comunitario. Venerdì 15 novembre 5 enti hanno firmato un accordo potenziare l’iniziativa: Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino. La firma è avvenuta a due giorni di distanza dall’importante riconoscimento che la Commissione europea ha voluto dare alla Città di Torino quale città all’avanguardia nella fornitura di soluzioni innovative a vantaggio dei loro cittadini: l’economia sociale è ormai uno degli strumenti riconosciuti quali più validi ed efficaci.

È stato infine presentato il progetto Firstlife, che è una piattaforma collaborativa e un social network di comunità, sviluppato dal Gruppo Territori e Comunità Digitali del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, co-progettato insieme a cittadini e istituzioni locali. Attraverso Firstlife Torino Social Impact lancerà a breve la mappatura dell’ecosistema, con l’obiettivo di scoprire le opportunità offerte, creare nuove connessioni di networking, geolocalizzare i partner che promuovono l’impatto sociale sul territorio.

convegno imprese a impatto sociale

“Imprese ad Impatto Sociale”: il 23 novembre un convegno su Diversità, Equità e Inclusione al Sermig di Torino

Torino si prepara ad accogliere il convegno “Imprese ad Impatto Sociale”, un appuntamento di rilievo nel calendario delle iniziative per Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024. Organizzato da Unione Industriali Torino, l’evento si terrà il 23 novembre 2024, dalle 10:00 alle 12:00, presso il Sermig Arsenale della Pace.

L’incontro sarà un’occasione per riunire esponenti del mondo imprenditoriale, istituzionale e del terzo settore, con l’obiettivo di riflettere sul ruolo delle aziende nella promozione della responsabilità sociale. I temi centrali saranno diversità, equità e inclusione, con un focus sul supporto alle imprese nella definizione di strategie capaci di generare valore sociale e condiviso.

Programma

Il ricco programma è consultabile in allegato, e vedrà un contributo artistico a cura del Teatro Stabile di Torino, un keynote speech d’eccezione dell’artista-imprenditore Francesco Canale, e la presentazione del Tavolo Diversity, Equity and Inclusion di Unione Industriali Torino.
L’evento si concluderà con una tavola rotonda animata da esperti del settore, che offriranno approfondimenti e spunti pratici per le imprese.

A conferma del suo impegno concreto, Unione Industriali Torino compenserà le emissioni prodotte dall’evento con la piantumazione di un albero, un gesto simbolico per lasciare un segno positivo anche sull’ambiente.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione qui.

programma imprese ad impatto

accelerating social impact with ai

Call for Applications: Social Tides – Grow AI Accelerator

Siamo lieti di condividere un’importante opportunità per le organizzazioni a impatto sociale: è ufficialmente aperta la call for applications per l’acceleratore Grow AI, un programma europeo gestito da INCO con il supporto di Google.org.

Grow AI è un programma di accelerazione equity-free della durata di 6 mesi, rivolto a organizzazioni che utilizzano l’intelligenza artificiale o il machine learning per generare impatto positivo.

Cosa offre Grow AI?

Le organizzazioni selezionate potranno accedere a:

  • Formazione e mentoring da esperti di IA e business;
  • Networking e visibilità in un contesto internazionale;
  • Grant fino a 250.000 dollari per supportare la crescita dei progetti.

Scadenza e modalità di candidatura

La call for applications è aperta fino al 16 dicembre 2024. Per conoscere tutti i dettagli e candidarsi, visita il sito ufficiale del programma Grow AI.

Orange The World di UN Women Italy

Partecipa alla campagna Orange the World – UNITE contro la violenza di genere

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, vi invitiamo a unirvi alla campagna italiana Orange the World – UNITE, promossa da UN Women Italy, il Comitato Nazionale recentemente accreditato dalle Nazioni Unite per sostenere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile nel nostro Paese.

La campagna globale UNiTE to End Violence Against Women di UN Women, attiva dal 25 novembre al 10 dicembre (Giornata internazionale dei diritti umani), sottolinea come la violenza di genere rappresenti una grave violazione dei diritti umani. Orange the World è un invito a sensibilizzare e mobilitarsi contro questa piaga, illuminando simbolicamente di arancione spazi e monumenti.

Maggiori dettagli sulla campagna qui

Come aderire:

  1. Diffondendo il materiale informativo predisposto da UN Women Italy sui vostri canali social.
  2. Illuminando di arancione la vostra sede il 25 novembre e durante i giorni della campagna.

Noi di Torino Social Impact abbiamo già aderito, certi che un’ampia partecipazione possa rafforzare il messaggio e contribuire al superamento di questa grave problematica.

Per ricevere ulteriori informazioni o materiali per partecipare, potete contattare il team di UN Women Italy scrivendo a communication@unwomenitaly.org.

HUB Progetti Europei per l’Economia sociale

L’HUB Progetti Europei per l’Economia sociale raduna 5 enti per potenziare l’attività

Nel primo anno di sperimentazione, vinti 4 progetti sul territorio.
L’economia sociale è uno strumento per attrarre risorse finalizzate alla fornitura di soluzioni innovative a vantaggio della collettività

Camera di commercio di TorinoCittà di TorinoCittà Metropolitana di TorinoUniversità degli Studi di Torino e Politecnico di Torino hanno firmato il 15 novembre un Memorandum of Understanding per collaborare all’HUB Progetti Europei per l’Economia Sociale nell’ambito di Torino Social Impact. La firma è avvenuta a due giorni di distanza dall’importante riconoscimento che la Commissione europea ha voluto dare alla Città di Torino quale città all’avanguardia nella fornitura di soluzioni innovative a vantaggio dei loro cittadini: l’economia sociale è ormai uno degli strumenti riconosciuti quali più validi ed efficaci.

In linea con le finalità di Torino Social Impact, nel 2023 nasceva l’idea di un HUB progetti europei per l’economia sociale, avviato grazie al contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo, in co-progettazione con Weco Impresa Sociale, partner di TSI impegnato nella promozione di approcci e metodi per la trasformazione sociale a fianco di istituzioni, imprese e realtà non-profit. L’HUB intende potenziare le competenze dell’ecosistema sull’europrogettazione per cogliere le tante opportunità finanziarie dell’Unione Europea sul tema dell’impatto sociale a livello comunitario.

Vista l’utilità e l’importanza dell’iniziativa nel contesto europeo attuale, nell’ottica di sinergia e collaborazione che caratterizza gli enti del territorio, è stata formalizzata la volontà comune di potenziarla e valorizzarla condividendone gli obiettivi, al fine di attrarre gli investimenti europei per l’economia sociale nel territorio torinese, con un approccio orientato al capacity building dei partner di Torino Social Impact ed alla partecipazione concreta ai bandi.

“L’HUB progetti europei per l’economia sociale prevede la creazione di una Cabina di Regia a cui contribuiscono tutti gli enti firmatari con l’obiettivo di pianificare le attività, proporre iniziative, monitorare i risultati. Siamo convinti che questa sinergia non potrà che moltiplicare il potenziale che l’iniziativa ha già mostrato di avere nel primo anno di sperimentazione, realizzata nell’ambito di Torino Social ImpactFare sistema tra istituzioni per favorire la capacità di attrarre fondi per l’economia sociale è strategico per supportare il territorio nel perseguire congiuntamente obiettivi di sostenibilità sociale ed ambientale”, ha dichiarato Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino.

Per Chiara Foglietta, assessora all’Innovazione della Città di Torino: “L’HUB Progetti Europei per l’Economia Sociale rappresenta una straordinaria opportunità per il territorio torinese, non solo come punto di riferimento locale, ma in una prospettiva di crescita più ampia. Lavorare in rete è fondamentale per potenziare le competenze, condividere risorse e valorizzare le buone pratiche che possono avere un impatto su scala europea. Torino, con il suo ricco ecosistema di istituzioni, imprese e terzo settore, è il luogo ideale per far nascere queste iniziative innovative. L’HUB, attraverso un approccio di capacity building, mira a sfruttare le numerose opportunità finanziarie dell’Unione Europea, promuovendo la crescita dell’economia sociale. Si tratta di un’occasione da cogliere per la nostra città: grazie alla sinergia tra i partner di Torino Social Impact, si possono infatti creare condizioni per attrarre investimenti, stimolare l’imprenditorialità sociale e dare un ulteriore contributo attivo a un’Europa più inclusiva e sostenibile”.

Sonia Cambursano, consigliera di Città metropolitana di Torino delegata allo sviluppo economico: “La Città metropolitana di Torino aderisce con convinzione all’HUB progetti europei per l’economia sociale nell’ambito di Torino Social Impact: attrarre investimenti e idee imprenditoriali per risolvere problemi sociali è una mission che condividiamo totalmente e alla quale lavoriamo attraverso l’attuazione del Piano strategico metropolitano, perché le pratiche di innovazione sociale sono perfettamente in linea con gli assi individuati della ‘Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura’ e della ‘Inclusione sociale’. Investiamo già nel programma InnoSocialMetro per aumentare la capacità delle micro e piccole imprese del territorio di generare, attraverso la propria attività for profit, impatti socialmente desiderabili: abbiano messo a disposizione un sostegno finanziario composto da un contributo in conto interessi e da un contributo a fondo perduto, per un investimento totale di 1 milione e 300mila euro”.

Alessandro Zennaro, Vice-Rettore Università degli Studi di Torino per la valorizzazione del patrimonio umano e culturale: “Trasferire le proprie competenze al territorio con l’obiettivo di promuovere la crescita economica e sociale è parte integrante della missione dell’Università. Fare rete è essenziale per potenziare l’impatto di progetti e iniziative del territorio, specie in un ambito come l’economia sociale, dove la risposta alle sfide sociali emergenti richiede la collaborazione di diversi soggetti pubblici e privati e il coinvolgimento attivo del terzo settore. Per questo, come Atenei, siamo particolarmente orgogliosi di mettere a disposizione del nuovo HUB il patrimonio di competenze ed esperienze maturate nel nostro Ateneo per contribuire all’individuazione di nuovi modelli economici sostenibili sul piano sociale e ambientale, in grado di attrarre i finanziamenti europei”.

Elena Maria Baralis, prorettore del Politecnico di Torino: “Il Politecnico di Torino è da sempre al fianco del Torino Social Impact, ed è pronto a mettere a disposizione tutto il suo know how affinchè siano sfruttate al massimo le possibilità offerte dai finanziamenti europei nel campo dell’imprenditorialità sociale, in linea con gli obiettivi individuati da questo mandato rettorale.”

Un contesto di policy europea ed internazionale per supportare l’economia sociale

Nel 2023 il Consiglio della UE approva la Recommendation on developing social economy framework conditions indicando la social economy come settore strategico per il raggiungimento di un’Europa più sostenibile sul piano sociale ed ambientale, in continuità con i precedenti documenti comunitari, in primis l’Action Plan per la Social Economy approvato nel 2021 e con l’inserimento dei proximity and social economy ecosystems tra i 14 ecosistemi industriali per la ripresa economica europea. Tra le diverse raccomandazioni del documento del Consiglio della UE che gli Stati dovranno recepire nelle politiche e legislazioni nazionali, emerge anche la centralità dei sistemi territoriali e la loro capacità di fungere da elemento di snodo per le opportunità finanziarie. Si parla di istituire punti di contatto per l’economia sociale nazionali, locali o regionali che svolgano la funzione di ambasciatori dell’economia sociale e promuovano il settore, offrano sostegno tra pari, agevolino l’accesso ai finanziamenti nazionali e dell’Unione e agiscano come intermediari con le autorità nazionali e regionali che gestiscono i fondi dell’Unione.

Analogamente anche a livello delle Nazioni Unite, il ruolo dell’economia sociale prende un posto importante come strumento di raggiungimento degli SDGs, con l’approvazione nel 2023 della Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Promuovere l’economia sociale e solidale per lo sviluppo sostenibile”.

Le attività dell’HUB

Il meccanismo di funzionamento dell’HUB si basa su un sistema Hub&Spoke, dove vengono coinvolti enti esperti, europrogettiste/i ed enti abilitanti del territorio per facilitare la partecipazione dell’ecosistema ai bandi europei.

Il progetto prevede, tramite la realizzazione di differenti workshop e info session sui programmi della Commissione Europea, il coinvolgimento dell’ecosistema tramite un processo di capacity-building e di peer-learning, mettendo in rete i partner di TSI per facilitare la condivisione di esperienze e stimolare processi di progettazione e «idea generation». L’ecosistema ha l’opportunità di prendere parte ad un vero e proprio apprendimento sul campo, potendo inoltre accedere ad un supporto per l’elaborazione e candidatura delle proposte.

Le attività dell’HUB sono co-progettate insieme a Weco Impresa Sociale, partner di Torino Social Impact impegnato nella promozione di approcci e metodi per la trasformazione sociale a fianco di istituzioni, imprese e realtà non-profit.

I risultati attuali dell’HUB Progetti Europei per l’Economia Sociale

Nel corso del 2023, con il supporto della Camera di commercio e della Compagnia di San Paolo, nell’ambito di Torino Social Impact sono state avviate le attività propedeutiche alla creazione di un HUB progetti europei per l’economia sociale attraverso una mappatura sugli interessi dei partner con 40 risposte, l’organizzazione di 3 incontri con 20 tavoli di idea generation, la gestione di 45 ore di accompagnamento, il coinvolgimento di 22 esperti, oltre 50 partner partecipanti, 12 enti accompagnati alla candidatura Erasmus+.

Nel 2024 sono stati consegnati 11 progetti europei (di cui 7 Erasmus+), organizzati 3 workshop sulla progettazione europea e 1 infosession online per un totale di oltre 40 partner e 19 esperti coinvolti. Inoltre, sono stati avviati 9 percorsi di accompagnamento 1to1 alla progettazione europea con il coinvolgimento di 5 europrogettisti. 4 progetti sono andati a buon fine ed hanno vinto il relativo bando. La cooperativa sociale Progetto Tenda ha portato in conferenza stampa la testimonianza relativa all’accompagnamento sperimentato per uno dei progetti vincitori, un Erasmus+ il cui focus è l’inclusione linguistica per migliorare l’occupabilità degli adulti migranti.

impact deal

Torino Social Impact è partner di sistema di Impact Deal, programma di accelerazione sostenuto da Fondazione CRT

Impact Deal è un programma di accelerazione per start-up, scale-up e PMI impegnate ad avere un impatto ambientale e sociale positivo e che intendono intraprendere un percorso di crescita che contempli l’uso di dataset, messi a disposizione gratuitamente da partner privati e pubblici (Windtre, Sella Bank, Almawave, TIM, Città di Torino ecc.) e valorizzati dalle imprese attraverso specifiche applicazioni (es. Intelligenza Artificiale). Il bando di Impact Deal è aperto fino al 2 dicembre.

Si prefigge i seguenti obiettivi: 

  • Favorire la crescita di attività imprenditoriali con finalità sociali e ambientali attraverso la valorizzazione di dataset proprietari (ovvero di proprietà di specifiche aziende e organizzazioni);
  • Promuovere la creazione di modelli di collaborazione tra pubblico e privato o tra grandi e piccole imprese per la messa in comune di dati, utili ad azioni orientate a un misurabile impatto sociale (es. per rafforzare le capacità di previsione e azione in campo sanitario, ambientale, di lotta alla povertà, ecc.); 
  • Favorire collaborazioni, partecipazioni e investimenti di natura commerciale, operativa, finanziaria o strategica tra le imprese partecipanti, i partner del programma e la comunità di investitori;
  • Promuovere lo sviluppo del territorio quale hub per la creazione di valore a partire dai dati e dalle tecnologie da essi alimentate (come ad esempio l’Intelligenza Artificiale).

La partnership. Già realizzato in due edizioni, Impact Deal è promosso e sostenuto da Fondazione CRT, in collaborazione con:

  • OGR Tech (che è sede del programma e gestisce, insieme ad Impact Deal, altri 14 altri programmi di accelerazione);
  • Fondazione ISI (partner scientifico, eccellenza nel campo della scienza dei dati);
  • TOP-IX (partner operativo, specializzato nella valorizzazione di asset tecnologici per lo sviluppo e l’impatto sociale).

L’elemento centrale nel funzionamento di Impact Deal è la presenza di un Data Club, ovvero di un gruppo di organizzazioni che sostengono il programma mettendo a disposizione dataset proprietari e individuando collaborazioni con le imprese a impatto selezionate.

Sostengono inoltre Impact Deal anche vari “Partner di sistema”, tra cui Torino Social Impact, che mettono a disposizione conoscenze, competenze, risorse tecnologiche e reti nei settori dell’imprenditoria sociale, dell’accelerazione d’impresa, dell’innovazione tecnologica, del digitale e dell’ICT.

Impact Deal coinvolge infine i rappresentanti di potenziali investitori, che forniscono alle imprese partecipanti la possibilità di accedere a varie forme di finanziamento, partecipazione finanziaria e investimento a impatto.

Come funziona. Impact Deal prevede un bando aperto a imprese a impatto europee con prospettive di crescita “data-driven”, ovvero stimolate dall’utilizzo sistematico e consapevole di dataset. Le imprese candidate sono selezionate sulla base delle loro potenzialità in termini economici, di investimento, di creazione d’impatto e di potenziale utilizzo dei dati. A seguire, Impact Deal si sviluppa secondo il seguente format:

  • Kick-off (15 gennaio): momento di lancio del programma, alla presenza delle 30 imprese selezionate e dei partner di progetto;
  • Fase 1: la prima parte del programma è dedicata ad attività di formazione sull’utilizzo dei dati per lo sviluppo del business e sui temi tipici dell’accelerazione d’impresa a impatto. Prevede inoltre incontri dedicati online con gli organizzatori del programma. Al termine viene organizzato il Data Pitch in cui le imprese presentano ai membri del Data Club e agli altri partner le loro prospettive e come intendono utilizzare i dati messi a disposizione. A seguito del Data Pitch viene effettuata un’ulteriore selezione di 12 delle imprese, sulla base della corrispondenza tra dataset a disposizione e prospettive di utilizzo;
  • Fase 2: il gruppo selezionato accede a una seconda fase che prevede per ciascuna impresa un supporto con mentori, dedicato ad approfondire nell’accesso ai dataset e il loro utilizzo. Vengono inoltre approfondite le opportunità di investimento con investitori a impatto;
  • Demo Day: alla fine del programma viene organizzata una giornata di presentazione in cui ciascuna impresa illustra il suo percorso, le sue prospettive e i suoi progetti ai potenziali investitori.

Impact Deal vuole rappresentare l’inizio di possibili collaborazioni più strutturate (basate sui dati, e/o di natura commerciale, operativa, finanziaria o strategica) tra le imprese partecipanti, i partner del progetto e, più in generale, il mondo imprenditoriale e finanziario, dell’impresa sociale e dell’impact investing a livello locale, nazionale e internazionale.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito web

Torino Capitale Europea dell’Innovazione 2024

È Torino la Capitale Europea dell’Innovazione 2024 (iCapital)

È Torino la Capitale Europea dell’Innovazione 2024 (iCapital), riconoscimento che intende celebrare le città europee che sono all’avanguardia nella fornitura di soluzioni innovative a vantaggio dei loro cittadini.

L’annuncio poco fa a Lisbona, città che aveva vinto questo premio lo scorso anno. A consegnare il premio al Sindaco Stefano Lo Russo sul palco principale del Web Summit, uno degli appuntamenti dedicati all’innovazione più interessanti d’Europa e sicuramente uno dei più importanti al mondo, la Commissaria europea all’innovazione, ricerca, cultura, istruzione e gioventù Iliana Ivanova.

“L’assegnazione del ‘Premio Capitale Europea dell’Innovazione 2024’ è un riconoscimento all’impegno e al lavoro per delineare una visione del futuro che abbia cittadini e comunità sempre al centro dei processi innovativi. L’innovazione è un potente strumento per creare ambienti più giusti, più sostenibili e vivibili.  Grazie alle nuove tecnologie e alla pianificazione urbana è possibile migliorare sia la qualità di vita dei cittadini sia i livelli di servizio pubblico rivolgendo la nostra attenzione a sostenibilità, efficienza energetica, comunicazioni e gestione delle emergenze” commenta il Sindaco Stefano Lo Russo.

“La nostra città – ricorda l’assessora all’Innovazione della Città di Torino, Chiara Foglietta, anche lei a Lisbona – ha saputo mostrare un approccio globale alla sperimentazione e all’innovazione, sfruttando la sua ricca storia e il suo ecosistema per affrontare le sfide urbane presenti e future. La città ha sviluppato una gamma di soluzioni innovative, dalle tecnologie per città intelligenti alle iniziative di innovazione sociale, e ha posto particolare attenzione alla collaborazione, all’inclusività e alle questioni ambientali”.

Per supportare la candidatura di Torino erano presenti all’evento tecnologico nella città portoghese diversi attori rappresentativi dell’ecosistema locale dell’innovazione e coinvolti nelle progettualità torinesi premiate: i due Atenei – Università di Torino e Politecnico di Torino -, la Camera di Commercio di Torino con Torino Social Impact, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Piemonte Innova.

La giuria ha evidenziato come fattori per l’assegnazione di questo premio il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio. Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in condizioni reali in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.

Attraverso iCapital, l’Unione Europea premia le città con ecosistemi di innovazione inclusivi. Il premio, giunto quest’anno alla sua decima edizione, identifica le città che riescono a connettere i cittadini con il mondo accademico, il settore privato e quello pubblico per migliorare il benessere dell’intera società, promuovendo allo stesso tempo l’innovazione rivoluzionaria.

Sono città che hanno adottato misure per rimodellare le proprie comunità incorporando l’innovazione nel tessuto della vita quotidiana, da iniziative pionieristiche di sostenibilità alla promozione di una trasformazione digitale inclusiva. Queste città innovative non solo hanno trasformato i loro paesaggi urbani, ma fungono anche da modelli per gli altri, dimostrando come l’innovazione possa essere uno strumento per il cambiamento sistemico e il progresso sociale.

A Torino – preferita a Espoo (Finlandia) e West Midlands (Regno Unito) nella categoria ‘Capitale Europa dell’Innovazione’ – andranno anche 1 milione di euro. Nella categoria ‘Città Innovative Emergenti’ ha vinto la città Braga (Portogallo), davanti Linz (Austria) e Oulu (Finlandia) .

Tra i vincitori delle precedenti edizioni Barcellona (2014), Amsterdam (2016), Parigi (2017), Atene (2018), Nantes (2019), Lovanio (2020), Dortmund (2021), Aix-Marseille Provence Metropole (2022) e Lisbona (2023). come Capitali europee dell’innovazione. Nella categoria delle città innovative emergenti, i vincitori precedenti sono Vantaa (2021), Haarlem (2022) e Linkoping (2023).

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Il racconto del webinar “Impact journalism: storie che fanno la differenza”

Lunedì 11 novembre, dalle 14 alle 16, si è tenuto il corso “Impact journalism: storie che fanno la differenza”: il terzo di un ciclo di webinar inserito nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia, che mira a esplorare come il giornalismo possa promuovere il cambiamento, coinvolgendo tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.

Storie e testimonianze dei pionieri del giornalismo d’impatto

Nell’attuale panorama mediatico, approcci innovativi stanno rivoluzionando il modo di raccontare le notizie. Esperienze come il solutions journalism negli Stati Uniti e il constructive journalism in Europa dimostrano come sia possibile andare oltre la semplice informazione, mettendo al centro storie che offrono soluzioni concrete e promuovono un cambiamento positivo. L’obiettivo di questi approcci è creare una narrativa capace di ispirare e coinvolgere le comunità, affrontando i problemi con uno sguardo orientato all’azione.

Il webinar “Impact Journalism: storie che fanno la differenza” ha dato voce a queste esperienze, riunendo relatori nazionali e internazionali per condividere le proprie storie e mettere in luce esperienze concrete e di successo. Il corso, moderato da Maria Chiara Voci, giornalista e autrice del gruppo Sole 24 Ore, è stato un’occasione per far dialogare il giornalismo italiano con quello internazionale, fornendo utili spunti di riflessione e confronto.

Ad aprire il dialogo è stata Mariia Bohdanovska, Digital Analyst di Rubryka. Grazie alla sua testimonianza, ha offerto una prospettiva sull’impact journalism in un contesto di guerra, raccontando l’esperienza di Rubryka, testata ucraina che affronta questioni complesse attraverso il solutions journalism. Bohdanovska ha condiviso esempi di come una storia, che documentava le difficoltà di una comunità colpita dalla guerra, abbia ispirato azioni concrete per il suo sostegno. Ha inoltre illustrato come Rubryka utilizzi strumenti specifici per misurare l’impatto delle sue storie e di come un approccio costruttivo possa ridurre la polarizzazione nei lettori, favorendo un senso di comunità e speranza.

Camilla Soldati è Content coordinator di LifeGate, organizzazione che supporta le imprese per migliorare la propria sostenibilità attraverso un’attività di consulenza, comunicazione strategica e l’adesione a progetti ambientali. Ha raccontato come la testata stia sviluppando storie di impatto e illustrato qual è il criterio che la guida attraverso esempi concreti e casi studio che hanno avuto un impatto tangibile sulle comunità e sull’ambiente.

In seguito, Alberto Puliafito ha raccontato qual è la visione che muove Slow News, progetto editoriale che ha co-fondato e di cui è il Direttore. Grazie a un recente grant per il giornalismo d’impatto, Slow News sta attualmente sviluppando un’inchiesta specifica. Inoltre, Alberto Puliafito ha illustrato le difficoltà quotidiane incontrate, come il bilanciare le esigenze economiche con la necessità di approfondire storie di slow journalism.

Infine, Christian de Boisredon ha chiuso il webinar raccontando la nascita di Sparknews, un’organizzazione che da anni lavora con media di oltre 50 Paesi per promuovere l’impact journalism. De Boisredon ha condiviso le sfide affrontate nel coordinare una rete globale di giornalisti con culture e priorità diverse. Progetti come l’Impact Journalism Day sono stati esempi concreti di come Sparknews riesca a mantenere un approccio costruttivo e orientato alle soluzioni, garantendo che le storie pubblicate abbiano un impatto misurabile.

Nel complesso, il webinar ha rappresentato un momento di confronto su progetti che stanno concretamente generando un cambiamento positivo sulle persone e sulle comunità di tutto il mondo. Dalle diverse testimonianze, è emerso un messaggio potente: non basta raccontare notizie interessanti, è fondamentale che queste siano capaci di ispirare azioni concrete e generare un impatto reale.

diventare digitali

Incontro sui NEET il 4 dicembre per Diventare digitali. Le storie e le esperienze del Fondo per la Repubblica Digitale

La Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale ha organizzato due eventi rivolti a Enti del Terzo Settore e professionisti delle tematiche digitali.

Dopo un primo appuntamento a novembre dedicato alle competenze digitali per le donne, segue mercoledì 4 dicembre un evento incentrato sulle competenze per i NEET (giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano né lavorano), utili a facilitare il loro ingresso nel mercato del lavoro.

In apertura ad entrambi gli eventi, il racconto di due progetti vincitori di bandi del Fondo (rispettivamente “Futura” e “OnLife”), per poi proseguire con una tavola rotonda sul tema dell’incontro.

Al termine sarà lasciato spazio a una sessione di domande e risposte, seguita da un momento di networking, durante il quale i partecipanti potranno conoscersi e scambiare idee e opinioni sulle sfide e le opportunità legate alla digitalizzazione.

Per partecipare è possibile effettuare la registrazione tramite il presente link.

Scarica iprogramma

Natworking cover banner benchmark

Bench-Mark | Ep. 76 – NATworking

Nata a Porta Palazzo, NATworking è un’associazione che ha l’obiettivo di avvicinare agli spazi di lavoro nelle aree rurali e interne i lavoratori e le lavoratrici che possono lavorare da remoto.

Oggi, con Chiara Guidarelli e Francesca Albera, rispettivamente Co-founder e parte del team management di NATworking, esploriamo come questa realtà cerchi di instaurare connessioni con le comunità locali per avviare processi di rigenerazione duraturi, che vadano oltre un’esperienza temporanea.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

 

comunità di pratica società benefit

Relazione annuale: un nuovo incontro della Comunità di pratica sulle Società Benefit

Continua il percorso della Comunità di Pratica sulle Società Benefit!

In collaborazione con Futura Law Firm e FL20 Studio, si è tenuto un nuovo incontro della Comunità di Pratica – Società Benefit, che ha riunito le organizzazioni facenti parte dell’ecosistema di Torino Social Impact per un momento di dialogo e confronto. Ospitati anche questa volta nella sede di Futura Law Firm, ci siamo concentrati sulla “Funzione e redazione della Relazione Benefit,” esplorando insieme il valore e l’importanza dello strumento annuale, richiesto alle Società Benefit per illustrare il perseguimento del beneficio comune.

Sono dieci le organizzazioni che hanno preso parte all’incontro: alcune sono Società Benefit già coinvolte nel percorso di Fit4Benefit, altre hanno recentemente aderito a TSI, mentre altre ancora stanno valutando di intraprendere questa trasformazione.

Generare impatto sociale: un’occasione di confronto condiviso

L’incontro si aperto con una riflessione iniziale: “Qual è la funzione della Relazione Benefit?”. Una domanda che ha stimolato un confronto vivace, dove ciascuno ha condiviso esperienze e sfide incontrate lungo il percorso. È emerso come la Relazione Benefit rappresenti un potente strumento comunicativo: una sorta di “carta d’identità” che mostra l’impegno dell’organizzazione verso la sostenibilità, l’impatto sociale e la governance. Un documento, quindi, che esprime l’anima della propria scelta aziendale.

Successivamente, i partecipanti hanno discusso degli aspetti essenziali da considerare nella redazione della relazione e degli elementi che devono essere inclusi obbligatoriamente. Ci si è confrontati su come mappare gli obiettivi e le azioni intraprese dalle organizzazioni, oltre che sulle sfide incontrate nella valutazione dei risultati raggiunti.

L’incontro ha offerto un momento prezioso di scambio, arricchito da esperienze, punti di vista, esempi pratici e la condivisione di criticità e opportunità. La Comunità di Pratica si propone proprio di favorire questo tipo di confronto, dove ogni domanda trova uno spazio di ascolto e riflessione.

Fit4Benefit: un ciclo di incontri per l’annualità 2024/2025

L’iniziativa si colloca all’interno del progetto della Comunità di Pratica delle Società Benefit per il biennio 2024-2025, con l’obiettivo di creare un sapere condiviso attraverso la collaborazione e lo scambio di competenze tra tutti i partecipanti.

Il progetto Comunità di pratica è realizzato grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

eu project hub weco

Networking e innovazione sociale: imprenditori lituani e realtà torinesi a confronto con l’HUB progetti europei per l’economia sociale

Giovedì 7 novembre si è svolto un incontro dedicato al networking e allo sviluppo di progetti innovativi a livello europeo nell’ambito dell’economia sociale, promosso dall’HUB progetti europei per l’economia sociale, in co-progettazione con Weco Impresa Sociale e supportato dalla Camera di commercio di Torino e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Organizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Didaxé, l’evento ha rappresentato un’importante occasione per conoscere diverse realtà di impresa sociale provenienti dalla Lituania e ampliare le opportunità di collaborazione europea per le organizzazioni del territorio. 

L’incontro si è svolto presso la sede di Impact HUB Torino, spazio di coworking che ospita e mette in rete i professionisti del territorio con organizzazioni, investitori e settore pubblico, nonché incubatore certificato di startup e community impegnata sui temi dell’innovazione sociale.

Le organizzazioni provenienti dalla Lituania, in tutto dodici, hanno presentato le proprie attività e progetti innovativi: tra queste, Katalista Ventures,  un acceleratore che supporta startup e organizzazioni orientate a generare un impatto positivo sulle persone, sull’ambiente e sul mondo dell’impresa. Hanno preso parte all’incontro anche rappresentanti di organizzazioni locali del terzo settore e dell’economia sociale, tra cui la Cooperativa Sociale Liberitutti, Vol.To, Mercato Itinerante e Discentis

Durante l’evento è stato realizzato un workshop interattivo che ha permesso ai partecipanti di conoscersi reciprocamente, confrontarsi sulle sfide affrontate all’interno dei propri ambiti di intervento e condividere le competenze che le varie realtà avrebbero potuto offrire o cercare in vista di una collaborazione futura.

In una seconda fase, il dibattito si è articolato in tavoli tematici dedicati a quattro ambiti principali: integrazione, innovazione, salute e artigianato.

Il confronto tra realtà provenienti da contesti diversi ma orientate agli stessi obiettivi nell’innovazione e nell’economia sociale si è rivelato molto arricchente, offrendo una molteplicità di prospettive, esperienze e visioni, con l’obiettivo di costruire e consolidare relazioni collaborative a livello internazionale ed europeo.

assemblea partner torino social impact

L’Assemblea del 18 novembre è un evento pubblico aperto a tuttə!

Non perdere l’appuntamento con l’Assemblea Generale di Torino Social Impact!

All’evento è confermata la partecipazione del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze On. Lucia Albano.

Ti aspettiamo lunedì 18 novembre dalle ore 14.30 alle ore 18.00, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Torino all’interno della Cavallerizza Reale, in via Giuseppe Verdi 9 a Torino.

L’Assemblea è aperta a tuttə lə cittadinə, le organizzazioni e gli enti interessati ai temi dell’economia e dell’impatto sociale: ti invitiamo a unirti a noi e a diffondere questo evento a tuttə coloro che possano essere interessatə a partecipare!

L’incontro sarà una preziosa opportunità di dialogo con espertə e figure di rilievo nazionale. Al centro uno scambio su cinque progetti a impatto per la città e un’ampia sessione dedicata alle attività collaborative e di peer learning.

Per permetterci di organizzare al meglio l’incontro, ti invitiamo a registrarti se non l’hai ancora fatto!

REGISTRATI QUI

AGENDA

14.30
Registrazione

15.00
Benvenuto e Saluti di apertura
Cristopher Cepernich, Vice Rettore dell’Università degli Studi di Torino
Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio Torino
Carlotta Salerno, Assessora della Città di Torino all’istruzione, edilizia scolastica, giovani, periferie e rigenerazione urbana
Sonia Cambursano, Consigliera delegata Città Metropolitana di Torino
Paolo Mulassano, Responsabile Direzione Innovazione d’Impatto Fondazione Compagnia di San Paolo

15.15
Un futuro a impatto positivo: cinque progetti per la città
Introduzione e moderazione dialoghi a cura di Mario Calderini, Politecnico di Milano e portavoce Torino Social Impact

15.30
La costruzione di infrastrutture finanziarie per l’impatto. La Borsa dell’Impatto Sociale
Laura Cosa, project manager Borsa dell’Impatto Sociale
Guido Romano, Responsabile Monitoraggio ed Analisi di Impatto Cassa Depositi e Prestiti

15.45
Disegnare la città valorizzando il patrimonio pubblico per l’impatto sociale. La sperimentazione del Comune di Torino
Marella Caramazza, Direzione strategica CeVIS, Board member Cottino Social Impact Campus e Istud Business School
Paolo Mazzoleni, Assessore della Città di Torino all’urbanistica

16.00
Partenariati per l’impatto. Il social procurement
Raffaella Scalisi, advisor Torino Social Impact
Marco Piccolo, Vice Presidente Piccola Industria con delega alla Sostenibilità
Irene Bongiovanni, Vicepresidente Comitato imprenditorialità sociale Camera di commercio di Torino

16.20
Partenariati outcome-based. Un fondo a impatto per i NEET in Piemonte
Gianluca Gaggiotti, co-fondatore IMPACTips
Marco Romei, Deputy Chief Innovation Officer Banca Sella

16.35
L’evoluzione delle strategie europee e nazionali per l’economia sociale. Il piano metropolitano di Torino
Simona De Giorgio, coordinamento Comitato imprenditorialità sociale Camera di commercio di Torino e Torino Social Impact
Sonia Cambursano, Consigliera delegata Città Metropolitana di Torino
On. Lucia Albano, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze

17.00
Stakeholder meeting: le comunità di pratica e gli strumenti di peer learning
Team Torino Social Impact

18.00
Conclusione dei lavori

banner impact journalism storie che fanno la differenza

“Impact journalism: storie che fanno la differenza”: chi sono gli ospiti del webinar

Come funziona una redazione focalizzata sul giornalismo d’impatto e quali sono le principali sfide che deve affrontare nel contesto mediatico odierno?

Si terrà lunedì 11 novembre, dalle ore 14 alle 16, il corso “Impact journalism: storie che fanno la differenza“,  il terzo di un ciclo di webinar che si inserisce nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism.

Il webinar sarà un’occasione per immergersi nelle esperienze di giornalismo d’impatto a livello nazionale e internazionale, per esplorare come integrare gli approcci e le strategie, già affrontate nelle sessioni precedenti, nelle pratiche giornalistiche quotidiane. Attraverso l’intervento di giornalisti ed esperti del settore, scopriremo testimonianze dirette, consigli pratici e casi studio di successo.

L’evento è parte integrante della programmazione dei corsi dell’Ordine dei Giornalisti ed è rivolto sia agli addetti ai lavori sia a chiunque sia interessato/a ad esplorare questa tematica.

Gli ospiti del webinar

Christian-de-BoChristian de Boisredon. Imprenditore d’impatto, pioniere del solutions journalism, consulente nella trasformazione culturale e speaker motivazionale. Nel 2011 ha fondato Sparknews per creare programmi collaborativi di solutions journalism con i principali media in 50 paesi, promuovendo un cambiamento culturale positivo.

 

Mariia-BohdanovskaMariia Bohdanovska. Ex giornalista e attualmente analista digitale presso Rubryka, prima testata che in Ucraina si occupa di solutions journalism. Per promuovere un giornalismo orientato alle soluzioni, come analista digitale si occupa di tracciare, analizzare e misurare l’impatto che le storie hanno sulla vita delle persone.

 

Alberto-PuliafitoAlberto Puliafito. Giornalista, regista e analista dei media, co-fondatore e direttore di Slow News. Con un background in ingegneria biomedica, oggi studia comunicazione interculturale ed è impegnato nella formazione, copertura giornalistica e sperimentazione di tutto ciò che riguarda le intelligenze artificiali.

 

camilla-soldatiCamilla Soldati. Coordinatrice della redazione di LifeGate per cui scrive di conservazione, diritti umani e ambientali, per amplificare le voci di chi fa la differenza per il nostro Pianeta e raccontare storie che possono ispirare un cambiamento positivo. È anche curatrice della pagina di Instagram della testata e del libro Cose belle dal mondo.

 

Maria-Chiara-VociMaria Chiara Voci. Giornalista, da oltre 15 anni si occupa di sostenibilità e salubrità nell’ambito di costruzioni, architettura, recupero dell’esistente e rigenerazione urbana, innovazione, smart city e tecnologica in edilizia. È autrice del gruppo Sole 24 Ore e direttrice editoriale della rivista di bioedilizia Casa Naturale.

 

Per partecipare e ricevere il link di accesso al webinar, è necessario iscriversi al seguente Google Form.

Maria Chiara Voci

Maria Chiara Voci interviene al webinar: “Impact journalism: storie che fanno la differenza”

Lunedì 11 novembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Impact journalism: storie che fanno la differenza, il terzo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di giornalisti ed esperti che si confronteranno sulle esperienze di impact journalism a livello nazionale e internazionale, per esplorare come integrare gli approcci e le strategie nelle pratiche giornalistiche quotidiane.

A moderare il webinar e gli interventi degli ospiti, protagonisti delle “storie che fanno la differenza,” è Maria Chiara Voci.

Un viaggio a 360 gradi nella sostenibilità

Giornalista professionista, da oltre 15 anni Maria Chiara Voci si occupa di sostenibilità e salubrità nel comparto delle costruzioni, architettura, recupero dell’esistente e rigenerazione urbana, innovazione, smart city e tecnologica in edilizia. Appassionata – e affascinata – dall’evoluzione del settore e dalle opportunità di crescita e sviluppo della filiera, lavora come autrice del gruppo Sole 24 Ore.

È direttrice editoriale della rivista di bioedilizia Casa Naturale, oltre che autrice e conduttrice del podcast “Non solo Voci – Dialoghi costruttivi sul futuro dell’abitare”: un viaggio multidisciplinare che esplora le intersezioni tra edilizia, architettura, urbanistica e società, proponendosi di offrire una visione a 360 gradi sul futuro delle nostre città, analizzando tanto le grandi trasformazioni urbanistiche quanto le dinamiche interne al settore edile.

 Dai cantieri alla progettazione, dalla formazione alla ricerca, il podcast offre una piattaforma di confronto e dialogo per tutti coloro che sono interessati a costruire un futuro più sostenibile e inclusivo.

Nel 2019 Maria Chiara Voci ha ideato e lanciato il progetto Home, Health & Hi-Tech (casaesalute.com) per lo sviluppo di una comunicazione e formazione informata sul tema della salubrità indoor.

Spazi inclusi: una “redazione” collettiva che stimola il confronto tra i saperi

Nel 2011, a Torino, Maria Chiara Voci ha fondato il service di giornalisti Spazi Inclusi, realtà partner di Torino Social Impact. Il nome del progetto richiama l’espressione “spazi inclusi,” che si riferisce alla competenza professionale di scrivere rispettando precise battute, un’abilità che fa parte della professionalità di giornalisti e comunicatori. Nato nel 2013 come progetto di condivisione dello spazio e come “redazione” collettiva, moderna e multimediale, Spazi Inclusi è oggi una società strutturata che favorisce la logica del network professionale e il confronto fra i saperi.

La società promuove l’interazione tra giornalisti, comunicatori di impresa, esperti multimediali, foto e videomaker, grafici, organizzatori di eventi, startupper e creativi della comunicazione. Studia strategie ad hoc, gestisce in outsourcing strumenti e prodotti editoriali – cartacei, web e video – e realizza eventi e campagne di media relations.

Camilla Soldati - IJ

Camilla Soldati interviene al webinar: “Impact journalism: storie che fanno la differenza”

Camilla Soldati è coordinatrice della redazione di LifeGate, per cui scrive di conservazione, diritti umani e ambientali, per amplificare le voci di chi fa la differenza per il nostro Pianeta e raccontare storie che possono ispirare un cambiamento positivo. È anche curatrice della pagina di Instagram della testata e del libro Cose belle dal mondo. Quando non è in redazione, è tra i monti, tra le rocce, tra gli alberi o tra le onde per sentirsi profondamente connessa con gli elementi naturali.

LifeGate nasce nel 2000 con l’obiettivo di coinvolgere persone e aziende nei temi della sostenibilità ambientale e sociale. Come testata giornalistica attraverso il network multicanale composto da sito, radio, social network, newsletter, e come società benefit attraverso servizi di consulenza e progetti ambientali, diffonde fin dal primo giorno un modello di sviluppo sostenibile oggi necessario e urgente, e ha costruito negli anni una community attiva e solida. 

Nasce nel 2000 dall’esperienza della famiglia Roveda maturata negli anni Ottanta con Fattoria Scaldasole, la prima azienda a entrare in grande distribuzione con un prodotto biologico.

L’obiettivo, fin da allora, è stato promuovere un mondo giusto e sostenibile dove la circolarità è il futuro. Come nell’amicizia e nell’amore, prendere e restituire è alla base della relazione tra le persone, le imprese e il pianeta. Dove lo stile di vita sostenibile abbraccia ogni ambito della vita quotidiana di ciascun individuo, mettendolo in relazione con il sistema di valori proprio e di ciò che gli sta intorno. È un approccio consapevole per ridefinire il progresso, tenendo conto degli indicatori ambientali, sociali ed economici.

LifeGate oggi è una società benefit, considerata il punto di riferimento della sostenibilità e conta su una community di oltre 5 milioni di persone interessate e appassionate ai temi legati alla sostenibilità.

Ogni giorno LifeGate lavora con passione e determinazione per mettere a disposizione informazioni, progetti e servizi coinvolgendo una rete sempre più ampia di persone, imprese, ong, istituzioni che vogliono impegnarsi attivamente al cambiamento per un futuro sostenibile.

Vogliamo diffondere un approccio consapevole e un modus operandi in grado di ridefinire il progresso, tenendo conto degli indicatori ambientali, sociali ed economici. Siamo l’hub dello sviluppo sostenibile: a noi si rivolge non solo chi cerca informazioni, ma anche chi ha bisogno di strumenti concreti per passare all’azione.

AlgoritmoAssociates benchmark

Bench-Mark | Ep. 75 – AlgoritmoAssociates

AlgoritmoAssociates lavora per promuovere l’inclusione sociale attraverso LanguageAid, un progetto che mette in comunicazione tecnologia e linguaggio, coinvolgendo la comunità migrante residente a Torino.

Oggi, con Ilaria Molendi, Project Manager di AlgoritmoAssociates, scopriamo come questa realtà collabora con enti locali e università per costruire un network solido, rafforzare l’inclusione e sensibilizzare sull’importanza della comunicazione interculturale.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

trust conference racconto evento

Trust Conference: il racconto dal forum all’insegna di società più consapevoli

Varcare la soglia del Queen Elizabeth II Conference Centre, nel cuore pulsante di Londra, significa entrare in un contesto vibrante, dove ogni partecipante, proveniente da diversi Paesi del mondo, sembra parlare la stessa lingua. Innovatori, attivisti e leader aziendali di spicco si sono riuniti in occasione della Trust Conference, l’evento annuale organizzato dalla Thomson Reuters Foundation, nonché forum globale dedicato ad affrontare le questioni cruciali della nostra era, che si collocano all’intersezione tra media, diritto e responsabilità sociale d’impresa.

Per l’occasione ha partecipato anche Torino Social Impact, con l’obiettivo di raccogliere interessanti e utili spunti e approfondire qual è il ruolo cruciale dell’informazione nell’era dell’impact economy.

Come testimoniato dagli interventi inclusi nell’ampio e ricco programma, il motto della conferenza è: “costruire società libere, giuste e informate”. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una filosofia condivisa che permea ogni aspetto dell’evento. La vera forza di questo forum globale risiede infatti nella convinzione che solo attraverso il dialogo e la collaborazione si possano spingere i confini di ciò che è realizzabile, per affrontare in modo concreto e innovativo alcune delle sfide più urgenti che il mondo contemporaneo si trova ad affrontare.

Lasciarsi ispirare: il programma degli interventi verso un futuro più equo

A partire dalle testimonianze dei relatori di spicco presenti, durante il primo giorno sono state esplorate le sfide complesse che le democrazie stanno affrontando a livello globale. Mentre miliardi di persone votano alle elezioni in tutto il mondo, si trovano di fronte a un’impennata di regimi e pratiche repressive, dalla diffusione della disinformazione all’affievolimento delle libertà. In questo contesto ci si è interrogati su una domanda chiave: possiamo invertire la tendenza al declino della democrazia? E se sì, come?

Per rispondere, seppur in parte, a questa domanda, si è lasciato ampio spazio all’esplorazione delle sfide che sta vivendo l’informazione. Diverse riflessioni si sono concentrate sul modo in cui i professionisti dei media e le redazioni possano contribuire a preservare i valori fondamentali del buon giornalismo con l’intento di mantenere intatti i principi di integrità e verità, in particolare in una fase di trasformazione così radicale. 

Tema ampiamente affrontato è poi quello dell’intelligenza artificiale generativa, che fin dal suo debutto sul mercato ha sconvolto il nostro modo di accedere alle informazioni. Con l’integrazione sempre maggiore dell’IA nel nostro paesaggio digitale, esperti hanno discusso su quali sono le considerazioni etiche e le pratiche necessarie per evitare la diffusione della disinformazione e l’ulteriore erosione della fiducia.

Successivamente, l’attenzione si è spostata sulle difficoltà affrontate dai media in esilio, tema particolarmente attuale. Sono state mostrate le sfide affrontate da giornalisti e redazioni che quotidianamente lottano per la libertà di informazione in contesti repressivi e le strategie per contrastare gli attacchi legali contro chi difende la libertà dei media hanno offerto spunti concreti.

Il secondo giorno l’evento si è concentrato sul più ampio impatto sociale dell’IA e sul ruolo che le imprese responsabili possono svolgere alla luce delle trasformazioni globali. Sono stati discussi i quadri internazionali per la sua governance, sono state esplorate le sfide etiche dell’integrazione dell’IA nel settore aziendale e si è analizzato come questa stia trasformando la professione legale, valutando se la sua adozione stia democratizzando l’accesso alla legge o creando nuove barriere.

Un forum che guarda ai diritti umani per accelerare l’impatto

Possiamo definirlo un pubblico altamente informato quello che, da oltre quarantacinque paesi, ha preso parte alla Trust Conference per riflettere e informarsi nell’ottica di un futuro più inclusivo e prospero per tutti e tutte. Le testimonianze condivise hanno messo in luce non solo le opportunità concrete per costruire un futuro più equo, ma anche le gravi conseguenze che potrebbero derivare dalla nostra inazione.

Nel corso dei due giorni di forum, il programma ha incluso tavole rotonde, presentazioni interattive e opportunità di dialogo e networking tra i partecipanti. Al termine di queste intense giornate, l’evento si è confermato come un’occasione preziosa per il confronto e la condivisione di idee, con l’obiettivo di costruire realmente, proprio come dicevamo all’inizio, società più libere, giuste e informate.

Alberto Puliafito

Alberto Puliafito interviene al webinar: “Impact journalism: storie che fanno la differenza”

Lunedì 11 novembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Impact journalism: storie che fanno la differenza, il terzo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di giornalisti ed esperti che si confronteranno sulle esperienze di impact journalism a livello nazionale e internazionale, per esplorare come integrare gli approcci e le strategie nelle pratiche giornalistiche quotidiane.

Tra i giornalisti italiani impegnati nell’esplorazione di approcci alternativi al giornalismo tradizionale figura Alberto Puliafito: regista, analista dei media e co-fondatore di Slow News, il primo progetto italiano di slow journalism, di cui è direttore.

Alberto Puliafito è anche co-fondatore di IK Produzioni con cui realizza documentari e prodotti audiovisivi per ogni tipo di piattaforma. Con Valerio Bassan ha creato Supercerchio, uno strategy studio indipendente che aiuta brand, creator e media company a potenziare, innovare e monetizzare la propria presenza digitale.

Con un background in ingegneria biomedica, oggi studia comunicazione interculturale ed è molto impegnato nella formazione, copertura giornalistica e sperimentazione di tutto ciò che riguarda le intelligenze artificiali. È autore di “Artificiale”, newsletter di Internazionale sulle intelligenze artificiali, e di “The Slow Journalist”, newsletter sul mondo dei media. Ha inoltre scritto svariati libri di cui l’ultimo è “In principio era ChatGP – Intelligenze artificiali per testi, immagini, video e quel che verrà“, pubblicato con Apogeo.

Slow News, la comunità che ti (e si) informa

Slow News nasce nel 2014 dall’idea di quattro amici: Alberto Puliafito, Alessandro Diegoli, Andrea Spinelli Barrile e Andrea Coccia. Dopo numerosi anni di lavoro nel mondo del giornalismo digitale, hanno deciso di provare a cambiare le regole del gioco, mettendosi in proprio. Oggi Slow News è un progetto di giornalismo sostenibile basato su un rapporto diretto e biunivoco con la comunità di lettori che lo sostiene.

In passato hanno inoltre dato vita a un progetto internazionale della durata di quattro anni, durante il quale hanno visitato oltre dieci redazioni negli Stati Uniti e in Europa. Questo percorso ha dato vita al documentario Slow News, un film corale che esplora le vite, le sfide e le idee di coloro che si impegnano a cambiare le cose attraverso un viaggio tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Rallentare, per un giornalismo più vicino alle persone

In questi anni, insieme a un team di giornalisti e giornaliste, hanno lavorato per creare una comunità che oggi raccoglie migliaia di persone, con l’obiettivo di promuovere attivamente la diversità nel panorama del giornalismo italiano. Slow News racconta di ambiente, cultura, economia, media, politica e tanto altro ancora, mantenendo un approccio aperto e inclusivo per raccontare il mondo da diversi, e ogni volta nuovi, punti di vista.

Possiamo infatti definire Slow News come una rete di persone che si è creata nel tempo e che produce informazione in tanti modi diversi, molto spesso non convenzionali, esprimendo un punto di vista radicale sulle dinamiche più importanti dei nostri tempi. Il progetto nasce dalla convinzione che sia necessario rallentare e creare reti per contribuire a un giornalismo che sia più utile alle persone.

Mariia Bohdanovska Impact Journalism

Mariia Bohdanovska interviene al webinar: “Impact journalism: storie che fanno la differenza”

Lunedì 11 novembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Impact journalism: storie che fanno la differenza, il terzo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di giornalisti ed esperti che si confronteranno sulle esperienze di impact journalism a livello nazionale e internazionale, per esplorare come integrare gli approcci e le strategie nelle pratiche giornalistiche quotidiane.

Oggi vi raccontiamo del primo media in Ucraina ad aver accettato sfida di proporre un giornalismo più costruttivo e orientato alle soluzioni, concentrandosi non solo sui problemi, ma anche e soprattutto sulle possibili soluzioni a livello nazionale, comunitario e personale.

Parliamo di Rubryka, testata che parteciperà al webinar sulle “storie che fanno la differenza”, condividendo la propria esperienza dall’Ucraina, il suo paese d’origine.

A intervenire sarà Mariia Bohdanovska, ex giornalista e attualmente analista digitale presso Rubryka. Ciò a cui si dedica è un giornalismo orientato alle soluzioni, tracciando, analizzando e misurando l’impatto che le storie hanno sulle vite delle persone. Crede che un approccio più costruttivo nella copertura delle notizie, sia nazionali che internazionali, sia il modo più efficace per ridurre la polarizzazione e favorire un maggiore coinvolgimento delle persone nella risoluzione delle sfide contemporanee.

Rubryka: soluzioni dall’Ucraina

In un paese, oggi scosso dal conflitto bellico, Rubryka porta avanti quotidianamente la sua battaglia per un giornalismo rigoroso e costruttivo che sia vicino alle persone. Fondato nel 2018 da Anastasia Rudenko, formatrice accreditata in Ucraina dal Solutions Journalism Network, Rubryka ha come missione quella di ispirare le comunità affinché queste possano diventare agenti di un cambiamento concreto. 

I suoi contenuti spaziano tra notizie dall’Ucraina e dall’estero. Con la sezione “What’s Going On”, offre spiegazioni dal mondo della politica, dell’economia e dell’attualità. Alcune rubriche approfondiscono temi di rilievo come Cases, che porta alla luce storie di imprenditori, iniziative sociali e pratiche da diffondere. She’s Got It è poi la rubrica per le donne socialmente attive; EcoRubric approfondisce il tema dell’ecologia con notizie dall’Ucraina e dal mondo; Urban, si concentra sullo sviluppo e sulle pratiche urbane, mentre eRubric è dedicata alle tecnologie e alla digitalizzazione. 

In Ucraina, Rubryka è riconosciuta per i suoi elevati standard giornalistici e per l’attenzione dedicata all’alfabetizzazione mediatica. La testata, che gode di ampio riconoscimento internazionale, in passato ha collaborato con importanti organizzazioni globali impegnate nella promozione del giornalismo delle soluzioni, tra cui Transitions e Solutions Journalism Network.

Economia ad impatto sociale

Economia ad impatto sociale: significati e valori dal territorio

Verso nuove economie ed imprese ad impatto sociale

6 novembre 2024 Ore 9.30 – 12.30
Cottino Social Impact Campus
Corso Castelfidardo 30/A – Torino

Quali i servizi e le opportunità che il territorio offre alle imprese sociali ed agli aspiranti imprenditori che intendono avvicinarsi a questo mondo?
Quali i punti fondamentali del piano metropolitano dell’economia sociale? Cos’è e come funziona la valutazione di impatto?
Queste le domande alle quali un gruppo di esperti darà risposta nel corso dell’incontro alternando le loro voci alle testimonianze dirette di imprenditori sociali.

Programma

Ore 09.30: accredito partecipanti
Ore 10.00: Apertura lavori:

  • Giuseppe Dell’Erba, Cottino Social Impact Campus
  • Alessandra Brogliatto, Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Torino

Focus territorio
Economia sociale: quali significati e valori dal territorio? – Caterina Soldi, Cottino Social Impact Campus
Gli obiettivi e le prospettive del Piano metropolitano per l’Economia Sociale – Simona De Giorgio, Camera di commercio di Torino, Comitato per l’imprenditorialità sociale e Torino Social Impact

Focus Impresa – strategie e strumenti
La definizione di impresa sociale – Andrea Mussa, Confcooperative Piemonte Nord
Misurare e valutare l’impatto. Inquadramento ed esperienze dal territorio: il CeVIS – Marella Caramazza, Cottino Social Impact Campus e Istud Business School
Un’esperienza di valutazione di impatto in impresa – Bruno Toninelli, Solidarietà Sei s.c.s. – Claudia Carena, Unioncoop-Torino s.c.

Vastè l’Ibridazione tra profit e no profit – Marco Pastori e Cristina Avonto, Vastè s.c.s. Impresa Sociale

Partecipa all’evento

Per iscriverti all’evento accedi o registrati.

op4impact cottino social impact campus

Terzo appuntamento per la Comunità di pratica OP4IMPACT

Venerdì 18 ottobre si è tenuto il terzo incontro della Comunità di Pratica OP4IMPACT, nella quale si riuniscono quattro ordini professionali: l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, l’Ordine degli Avvocati di Torino, il Consiglio Notarile di Torino e Pinerolo, e l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino.

La Comunità di Pratica OP4IMPACT, nata per promuovere un impatto sociale positivo, mettendo a fattor comune competenze e approcci distintivi dei diversi ordini professionali, ha tra i suoi obiettivi elaborare progettualità e contenuti utili non solo alla rete di TSI ma anche agli ordini stessi.

Il terzo e ultimo incontro del 2024, che come i precedenti si è svolto presso il Cottino Social Impact Campus, è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta in questi mesi e per definire temi e contenuti a cui dedicarsi nel 2025.

Un workshop per definire gli obiettivi del 2025

Dopo aver chiesto ai singoli professionisti quanto fossero stati gli aspetti chiave dell’esperienza della Comunità di Pratica e quanto si sentano preparati sul tema dell’economia sociale, il workshop è proseguito dividendo il gruppo in quattro tavoli, afferenti ai quattro ordini professionali, in modo che ciascun ordine potesse lavorare ad un canvas per la co-creazione di OP4IMPACT 2025. 

I partecipanti hanno discusso prima di tutto delle nuove consapevolezze raggiunte, ma anche di quanto sia necessario fare in termini di formazione, divulgazione, approcci e modelli trasformativi per il futuro, definendo obiettivi di breve, medio e lungo termine che la comunità di pratica dovrebbe aiutare a raggiungere.  

Nuove consapevolezze e prospettive future

Nella valutazione dei professionisti coinvolti il bilancio di questo ciclo di incontri è largamente positivo; tra gli elementi più importanti, segnaliamo sicuramente una nuova consapevolezza sui temi dell’economia sociale, ma anche della possibilità degli ordini professionali di lavorare insieme in maniera complementare e con una metodologia condivisa. 

Dall’incontro è emersa chiaramente la volontà generale di proseguire nel percorso avviato dalla Comunità di Pratica, e sarà proprio grazie ai contributi del workshop e agli obiettivi indicati dai singoli ordini che verrà definito concretamente il piano di sviluppo di OP4IMPACT nel 2025

Il progetto Comunità di pratica è un’iniziativa di Torino Social Impact che rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento della dimensione collettiva dell’ecosistema ad impatto. Sostenuto dalla Camera di commercio e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di TSI, mira a creare uno spazio collaborativo in cui i partner possano mettere in comune le loro competenze e lavorare insieme su tematiche e sfide condivise.

trust conference

Trust Conference: il forum globale per una società più libera, equa e informata

Quando parliamo di diritti umani e di lotta contro le ingiustizie, è necessario conoscere uno degli eventi più influenti a livello mondiale su questi temi: la Trust Conference. Organizzato dalla Thomson Reuters Foundation, il forum globale riunisce leader, attivisti, esperti e innovatori da tutto il mondo, per confrontarsi sulla creazione di società libere ed eque, istituzioni affidabili ed economie inclusive e sostenibili.

L’edizione 2024 si terrà il 22 e 23 ottobre 2024 presso il Queen Elizabeth II Conference di Londra e per l’occasione parteciperà anche Torino Social Impact, per apprendere e approfondire la conoscenza su temi di cui si occupa quotidianamente e che vanno nella direzione di promuovere un reale impatto sociale.  

Nell’arco di due giorni, il forum prevederà tavole rotonde, dibattiti, presentazioni interattive e momenti di networking: un’opportunità, quindi, per esplorare soluzioni concrete e collaborative a sfide globali sempre più urgenti.

Esplorare soluzioni verso le sfide del presente

Quest’anno la Trust Conference si propone di approfondire e discutere tematiche oggigiorno cruciali: dalla libertà di stampa all’uguaglianza di genere, dal cambiamento climatico ai diritti digitali.

Il primo giorno sarà dedicato ad esplorare le molteplici sfide che la democrazia globale deve affrontare con la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nel nostro paesaggio digitale. Interverranno per l’occasione professionisti dei media e delle redazioni giornalistiche, per comprendere come garantire che i valori fondamentali del buon giornalismo rimangano intatti mentre entrano in una nuova fase di trasformazione radicale.

Il secondo giorno sarà incentrato sul più ampio impatto sociale dell’IA e sul ruolo che le imprese responsabili possono svolgere sulla scia delle trasformazioni globali.

Verso un giornalismo d’impatto: la partecipazione di Torino Social Impact 

Come TSI, siamo entusiasti di partecipare a questo evento nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, che si sta occupando di indagare qual è il ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy.

I temi che verranno trattati alla Trust Conference sono infatti aderenti ai valori e agli obiettivi dell’iniziativa avviata, a partire dalla convinzione che il giornalismo abbia un ruolo chiave nel promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati ad attivarsi per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.

La partecipazione di Torino Social Impact rappresenta pertanto un’opportunità per ampliare il nostro impegno su questo tema ed entrare in contatto con altre realtà internazionali che condividono la stessa visione di un impatto positivo nel campo del giornalismo e dell’informazione.

ip labs cottino social impact campus

Innovazione ed evoluzione d’impresa per l’impatto: al via la 4^ edizione di Impact Prototypes Labs

Lunedì 14 ottobre ha preso avvio la 4^ edizione di Impact Prototypes Labs – IP Labs, il programma di apprendimento collettivo realizzato dal Cottino Social Impact Campus, rivolto alle imprese di Torino e Provincia e alle studentesse e studenti dei Corsi di Laurea Magistrali del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino. Si è trattato della prima sessione formativa, occasione di apprendimento, scambio e confronto per le 23 imprese selezionate insieme ai 90 studenti, ai tutor del Cottino Social Impact Campus e del CeVIS, il Centro di Competenze per la Misurazione e Valutazione dell’Impatto, nato da un accordo strategico fra Fondazione Cottino e Camera di commercio di Torino, Torino Social Impact.

Le imprese rappresentano uno spaccato del tessuto imprenditoriale piemontese, con PMI e grandi gruppi che si occupano di industria metalmeccanica, manifatturiero, industria alimentare, automazione industriale, ICT, ristorazione e terzo settore e che portano in IP Labs sfide cruciali per innovare ed evolvere verso l’impatto sociale. Oltre a imprese che partecipano per la prima volta ad IP Labs, ci sono anche realtà che hanno scelto di proseguire il lavoro avviato nella scorsa edizione. Le aziende partecipanti alla IV edizione del progetto sono: Archibuzz, Beats, Belmonte, Codex, COESA, Diciannove Soc. Coop., Dual Sanitaly, Greenmar, Gruppo GVS, I.T.G., Infra.To, Marcopolo, Mercato Itinerante, Overlab, R.C.A. Imballaggi Flessibili, Samsic Italia, Sistemi 2 Visione, Specialinsert, Sport Innovation Hub APS, Telecontrol Vigilanza, Ultraspazio, Vasté impresa sociale, WECO impresa sociale

Il progetto di sistema consentirà loro di analizzare la propria situazione di partenza, individuare e immaginare nuove opportunità, acquisire nuove competenze e strumenti per pianificare, gestire e misurare l’impatto: un processo di apprendimento collettivo in cui il lavoro dei docenti e dei tutor è decisivo per la strategia di impatto dell’impresa, e ai giovani studenti è affidato il compito di portare la loro visione del mondo, in uno scambio intergenerazionale e di trasformazione culturale di grande valore. 

Il programma IP Labs terminerà il 28 febbraio 2025 con l’Impact Day, che avrà l’obiettivo di dare spazio alle imprese e ai team di studenti per presentare il risultato del lavoro svolto durante il percorso e le strategie di impatto che le imprese avranno potuto formalizzare grazie alla formazione del Cottino Social Impact Campus, al lavoro dei tutor CeVIS e all’esperienza condivisa con i giovani dei rispettivi team. 

IP Labs prevede un investimento complessivo di oltre 140 mila euro finanziato dalla Fondazione Cottino, da Camera di commercio di Torino e da Unicredit e realizzato dal Cottino Social Impact Campus. Tra gli elementi distintivi del programma l’importante rete di partner: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Universitario Einaudi, Fondazione Piemonte Innova, Api Torino, Confindustria Canavese, Unione Industriali di Torino, YES4TO, Unigens e Torino Social Impact.

Christian De Boisredon Impact Journalism

Christian de Boisredon interviene al webinar: “Impact journalism: storie che fanno la differenza”

Lunedì 11 novembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà Impact journalism: storie che fanno la differenza, il terzo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di giornalisti ed esperti che si confronteranno sulle esperienze di impact journalism a livello nazionale e internazionale, per esplorare come integrare gli approcci e le strategie nelle pratiche giornalistiche quotidiane.

Se dovessimo riassumere con una frase l’ambiziosa missione che guida Sparknews e il suo fondatore Christian de Boisredon, non potremmo che utilizzare queste loro parole: Per rendere il mondo un posto migliore, cominciamo a cambiare il modo in cui ne parliamo”.
Sì, perché da più di 10 anni Sparknews è un punto di riferimento a livello mondiale nella costruzione di ecosistemi innovativi, capaci di aumentare la consapevolezza verso le sfide globali con un approccio orientato allo soluzioni. Lo fa non solo promuovendo nuove narrazioni, ma soprattutto creando legami tra i leader del cambiamento per far sentire la propria voce all’interno delle organizzazioni e comunità, in modo che possano, a loro volta, ispirare altri ad agire.

Promuovere cambiamenti culturali con un impatto positivo

Come dicevamo, a fondare questo progetto nato in Francia è Christian de Boisredon: imprenditore d’impatto, pioniere del solutions journalism, consulente di trasformazione culturale e speaker motivazionale. A 24 anni inizia il suo viaggio per il mondo alla scoperta di iniziative positive ignorate dai media tradizionali, ispirando un libro di viaggio, oggi diventato bestseller. 

È nel 2003 che lancia un movimento di solutions journalism, dimostrando l’impatto positivo di questo approccio, ai più sconosciuto. Successivamente, nel 2011, fonda Sparknews: la missione è esplorare nuovi modi per stimolare le redazioni di tutto il mondo a concentrarsi maggiormente sulle soluzioni. 

Oggi l’impresa sociale si occupa di creare dei programmi collaborativi di giornalismo orientato alle soluzioni con i principali media in 50 Paesi. In questi anni le operazioni editoriali collaborative mettono in luce iniziative positive: l’emblematico Impact Journalism Day riunisce 20 media nel primo anno, poi 40 nel 2014 e infine 54 media nel 2018, dimostrando che le notizie dal mondo possono essere raccontate in modo diverso.

Dal mondo imprenditoriale alla società civile per sostenere l’impegno verso l’azione

Sparknews, che dal 2019 è B-Corp, in questi anni ha rafforzato la propria expertise per poter aiutare quelli che definisce “agenti del cambiamento” a dare vita a nuove narrative all’interno delle proprie organizzazioni. Non solo si rivolge a giornalisti, dipendenti, manager, leader di organizzazioni, creatori o funzionari, ma contribuisce anche a mettere in connessione imprenditori, media e aziende per incentivare e sostenere l’impegno verso l’azione, tanto nel mondo imprenditoriale quanto nella società civile.

Tra le sue attività principali, si occupa di individuare iniziative positive in tutto il mondo attraverso la sua vasta rete di esperti, influencer e istituzioni partner; creare e diffondere formati e contenuti educativi coinvolgenti; rafforzare comunità che stimolino dinamiche positive e permettano la moltiplicazione di iniziative d’impatto e inoltre sostenere la diffusione di nuove narrazioni incentrate sulla transizione sociale ed ecologica nella nostra società e all’interno delle organizzazioni.

L’impegno di Sparknews, in numeri

Dalla sua fondazione, il team di Sparknews mette a frutto la propria esperienza per supportare chi desidera portare nuove narrazioni al centro della propria attività. In questo percorso, ha:

  •  Collaborato con oltre 100 importanti testate giornalistiche di tutto il mondo per partecipare a più di 20 programmi mediatici orientati alle soluzioni
  • Identificato 5500 progetti con un impatto sociale e ambientale significativo
  • Messo in evidenza più di 3000 progetti d’impatto attraverso le sue attività
  • Riunito più di 3000 responsabili decisionali presso il Positive Innovation Club di Parigi, New York, Londra e Hong Kong, incoraggiandoli ad adottare approcci più inclusivi e sostenibili all’interno delle loro aziende
  • Sensibilizzato 300 milioni di lettori in tutto il mondo attraverso le sue campagne mediatiche.

Numeri, che testimoniano l’impatto di una visione virtuosa, espressa dalle stesse parole di Sparknews: “Creiamo legami tra i promotori del cambiamento; piantiamo semi che possono innescare l’azione; creiamo scintille che possono attirare l’attenzione”. 

Relife benchmark

Bench-Mark | Ep. 74 – ReLife Foundation

Dal 2024, il progetto ReLife Foundation accoglie giovani provenienti da 25 paesi in una residenza universitaria innovativa, offrendo loro un’occasione unica per entrare in contatto con il territorio e con le imprese del terzo settore.

Oggi, con Sara Boido, Project Agent e Fundraiser della Relife Foundation, scopriamo come questa realtà sta lavorando per coinvolgere i ragazzi in progetti di imprenditoria sociale e volontariato, nel tentativo di creare un impatto significativo sul tessuto sociale torinese.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

Impact journalism: storie che fanno la differenza

Webinar “Impact journalism: storie che fanno la differenza”

Dopo l’incontro introduttivo sui principi e i fondamenti dell’impact journalism, seguito da un approfondimento sugli strumenti utili per misurare l’impatto sociale delle notizie, proseguiamo con il terzo webinar dal titolo “Impact journalism: storie che fanno la differenza”, che si terrà lunedì 11 novembre, ore 14-16.

Il webinar sarà un’occasione per immergersi nelle esperienze di impact journalism a livello nazionale e internazionale, per esplorare come integrare gli approcci e le strategie, già affrontate nelle sessioni precedenti, nelle pratiche giornalistiche quotidiane. Attraverso l’intervento di giornalisti ed esperti del settore, scopriremo testimonianze dirette, consigli pratici e casi studio di successo che guardano a un giornalismo costruttivo e orientato alle soluzioni.

In questi mesi Torino Social Impact ha avviato un ciclo di webinar nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism, che intende esplorare il ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy. L’iniziativa, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia, approfondisce come il giornalismo possa realmente contribuire a promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati ad attivarsi per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.

Il webinar sarà parte integrante della programmazione dei corsi dell’Ordine dei Giornalisti ed è rivolto sia agli addetti ai lavori che a chiunque sia interessato/a ad esplorare il mondo del giornalismo e della comunicazione d’impatto!
Lingue di lavoro: italiano/inglese

Nelle prossime settimane non mancherà il racconto degli ospiti che porteranno la loro esperienza al webinar.
Per partecipare – e ricevere prima dell’evento il link di accesso al webinar – è necessario iscriversi al seguente Google Form.

I relatori:

  • Christian de Boisredon, Fondatore Sparknews
  • Maria Bogdanovska, Digital Analyst di Rubryka
  • Alberto Puliafito, Caporedattore di Slow News
  • Maria Chiara Voci, giornalista professionista, autrice ed esperta in sostenibilità
  • TBD
ambientazioni

Bando AmbientAzioni Torino 2024

Il Comitato Territoriale Iren di Torino ha lanciato un nuovo bando destinato ai giovani tra i 18 e i 26 anni, residenti o studenti nell’area della Città Metropolitana di Torino. L’iniziativa mira a selezionare fino a tre progetti innovativi focalizzati sulla sostenibilità ambientale e la valorizzazione del territorio. Tra gli ambiti progettuali richiesti figurano la riduzione del consumo energetico e delle risorse idriche, la mitigazione dei cambiamenti climatici, e la promozione di soluzioni di mobilità sostenibile.

Ambiti progettuali e criteri di selezione

I progetti possono spaziare dalla sensibilizzazione sull’uso responsabile delle risorse a strumenti di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e idrici, fino a interventi per ridurre l’impatto ambientale in piccole comunità. Particolare enfasi sarà posta su proposte che promuovano la circular economy e soluzioni per adattarsi ai cambiamenti climatici. La replicabilità, la realizzabilità e i benefici per la collettività rappresentano alcuni dei criteri principali per la selezione dei progetti, che dovranno essere conclusi entro un anno dall’assegnazione del contributo.

Caratteristiche e premi

I progetti dovranno essere originali e innovativi, con un budget compreso tra 3.000 e 25.000 euro. Il bando prevede la distribuzione di un fondo totale di 25.000 euro per la realizzazione dei migliori elaborati. Ogni proponente può presentare un solo progetto e la partecipazione è gratuita.

Termini di partecipazione

Le candidature dovranno essere inviate entro il 20 novembre 2024 tramite il form online sulla piattaforma dei Comitati Territoriali Iren, corredate da tutta la documentazione richiesta.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti, è possibile contattare la segreteria del Comitato Territoriale Iren di Torino all’indirizzo email comitatiterritoriali.to@gruppoiren.it.

impact europe

TSI aderisce a Impact Europe, rete internazionale di fornitori di capitale a impatto

Torino Social Impact da ottobre 2024 aderisce a Impact Europe, la rete di fornitori di capitale a impatto lungo l’intero continuum del capitale (fondazioni, fondi a impatto, banche e istituzioni finanziarie, attori dell’impatto aziendale, finanziatori pubblici).

Obiettivo dell’adesione è offrire nuove occasioni di networking internazionali ai partner: 350 fornitori di capitale (fondazioni, fondi d’impatto, banche e istituzioni finanziarie, attori dell’impatto aziendale, finanziatori pubblici) e innovatori sociali di ogni tipo sono riuniti in Impact Europe.

Intanto, dal 27 al 29 novembre TSI in rappresentanza dell’ecosistema parteciperà all’annuale Impact Week, quest’anno a Bilbao.

L’Impact Week è un’opportunità unica per la comunità globale degli investimenti e per i changemaker dell’impatto di incontrare idee all’avanguardia, scoprire nuove tendenze e interagire con partner, vecchi e nuovi, per massimizzare il loro impatto sulle persone e sul pianeta.

Nel corso dei 20 anni di Impact Europe,  la conferenza annuale si è affermata come un’opportunità per lanciare iniziative rivoluzionarie, promuovere partnership inaspettate e offrire a ogni partecipante un modo per far valere la propria trasformazione. 

 

the social economy

TSI a Bruxelles al Parlamento Europeo per Social Economy Europe

Il 17 ottobre Torino Social Impact sarà presente al Parlamento Europeo, nella sede di Bruxelles, per “The Social Economy and the EU 2024-2029 objectives”, un evento promosso da Social Economy Europe in collaborazione con i gruppi parlamentari del Partito Popolare Europeo e dei Socialisti e Democratici.

Sarà un’occasione importante per confrontarsi con altre  realtà che in Europa si occupano di economia sociale, discutendo anche del loro ruolo nello  sviluppo economico locale, nazionale ed europeo, così come nell’implementazione della Raccomandazione del Consiglio dell’UE sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale.

Grazie al contributo di esperti, organizzazioni ed esponenti politici provenienti da vari paesi europei, si discuterà di come l’economia sociale possa e debba essere fondamentale per raggiungere gli obiettivi a medio e lungo termine che l’Unione Europea si è data: un’autonomia industriale giusta e verde, la promozione della formazione e del lavoro, il diritto alla casa, politiche sociali più efficaci ed in generale il rafforzamento della democrazia.

Per informazioni clicca qui
sfidare le contraddizioni

Sostenibilità trasformativa e gestione dell’impatto, TSI al Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale

In occasione della 12ª edizione del Salone, mercoledì 9 ottobre, ore 16.30 – 17.30, Torino Social Impact interviene all’evento: Sostenibilità trasformativa e gestione dell’impatto.

Quanto è importante misurare e valutare l’impatto generata con le proprie attività? Le organizzazioni che credono nella sostenibilità hanno compreso che il processo di misurazione e valutazione è utile non solo per comprendere gli effetti prodotti ma anche per impostare le scelte future. Una sfida a cui sono chiamate in particolare le imprese e gli Enti del Terzo Settore.

Pietro Saccò, Responsabile Redazione Economia e L’economia civile – Avvenire, modererà gli interventi di Giorgio Fiorentini (Professore di Management delle Imprese Sociali Università Bocconi), Federico Mento (Direttore Ashoka Italia) e Raffaella Scalisi (Advisor Torino Social Impact), che spiegherà come e perché questo tema sia stato centrale fin dall’inizio nella costruzione dell’ecosistema torinese ad impatto.

final conference buysocial

BUY SOCIAL: la conferenza finale del progetto europeo a Milano

Il progetto europeo BFSE-B2B sta per concludersi: il 17 e 18 ottobre a Milano si terrà un evento finale per celebrare due anni di attività dedicate a rafforzare le partnership tra imprese sociali e imprese tradizionali per migliorare il mercato dei prodotti e dei servizi delle imprese sociali.

L’evento prende il via il 17 ottobre, con pomeriggio di dibattiti e networking dedicato ai modelli innovativi di partnership tra imprese sociali e settore privato, per promuovere un’economia inclusiva e sostenibile. Accoglieremo partner e stakeholder del settore privato e sociale provenienti da tutta Europa, per discutere insieme i percorsi di cooperazione tra imprese tradizionali e imprese sociali. 

Torino Social Impact presenterà la campagna di promozione degli acquisti sociali in ambito B2B, che include anche un portale sperimentale per reperire le imprese a impatto sociale. 

Dove: mosso Milano, via Angelo Mosso 3 – Milano

Agenda

14.00 – 14.30 Welcome coffee

14.30 – 14.45 Benvenuto e introduzione

  • Gianluca Pastorelli, Diesis Network
  • Sabina Bellione, Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale CGM

14.45 – 15.00 Setting the scene: una panoramica del progetto Buy Social Future of Social Economy

  • Dorotea Daniele, Diesis Network

15.00 – 15.15 Le imprese sociali e il settore privato: tendenze e prospettive future a livello UE

  • Karel Vanderpoorten, Commissione Europea – DGGROW

15.15 – 16.05 Panel discussion: Vendere i prodotti delle imprese sociali nelle grandi catene di distribuzione, opportunità e sfide

  • Moderatore: Patrizia Bussi, European Network of Social Integration Enteprises (ENSIE)
  • Angela Achitei, ADV Romania
  • Paulina Zglinska, Polish Social Cooperatives Association
  • Daniele Caccherano, Liberitutti scs

16.05 – 16.55 Panel discussion: Partnerships tra imprese sociali e imprese private nel settore tessile

  • Moderatore: Mojca Metelko, Institue KNOF Slovenia
  • Buona pratica dalla Croazia o dalla Spagna
  • Peter Ambrožič, ETRI Group and Partners Slovenia
  • Sumita Mazumder, GreenPea

16.55 – 17.10 Coffee break

17.10 – 18.00 Panel discussion: Il ruolo cruciale della comunicazione nelle partnership B2B

  • Moderatore: TBC
  • Raffaella Scalisi, Torino Social Impact
  • Katja Beck Kos, PRIZMA
  • Antonella Tagliabue, UN-GURU

18.00 – 18.15 Closing Remarks

  • Gennaro di Cello, ENTOPAN Smart Networks and strategies

18.15 – 20.00 Aperitivo di Networking

Il 18 ottobre è prevista una study visit presso il TEXTILE HUB della cooperativa Vesti Solidale, il più grande impianto di riciclaggio tessile del Nord Italia. Vesti Solidale è uno degli attori più influenti nel campo del recupero dell’usato e del riciclo dei materiali tessili. In questo contesto, il TEXTILE HUB rafforza la presenza della cooperazione tra i principali attori del settore, creando la prima filiera completamente cooperativa del settore.

Volete partecipare? Potete registrarvi qui!

do impact

Do Impact: al via il progetto europeo per rafforzare l’economia sociale attraverso la digitalizzazione e i modelli data-driven

Il 30 settembre e il 1° ottobre 2024, Torino ha ospitato presso la sede di ZIP News il Kick-off del progetto DO Impact, un’iniziativa europea che mira a potenziare l’economia sociale, facilitando l’adozione di soluzioni digitali e modelli data-driven per piccole e medie imprese del settore. L’evento ha riunito i partner del consorzio, segnando l’inizio ufficiale di un progetto ambizioso che vuole sfruttare il potenziale della digitalizzazione per aumentare l’impatto sociale delle organizzazioni.

Durante le due giornate di lavoro, i partecipanti, rappresentanti di diverse organizzazioni europee, hanno esplorato gli obiettivi del progetto, la visione comune e la metodologia da seguire. Tra i partner presenti, Fondazione Piemonte Innova, Diesis Network, Torino Social Impact, Cluster Digital de Catalunya, Tiresia – Politecnico di Milano, Taula d’entitats del Tercer Sector Social, Coompanion Gothenburg, Social Entrepreneurship Association of Latvia, Lithuania Social Business Association.

La necessità di digitalizzazione nell’economia sociale

Uno dei temi centrali emersi nel Kick-off è stato il riconoscimento della necessità di accelerare la digitalizzazione delle imprese sociali. Attualmente, molte di queste realtà operano con un basso livello di integrazione tecnologica, nonostante le evidenti potenzialità che il digitale potrebbe offrire. In particolare, è fondamentale investire nella formazione su competenze chiave come la scienza dei dati, l’innovazione dei processi e lo sviluppo di modelli di business sociali più avanzati.

La digitalizzazione rappresenta un’opportunità per le organizzazioni dell’economia sociale, permettendo loro di migliorare l’efficienza operativa e offrire servizi più sostenibili. Tuttavia, è stato evidenziato come molte delle soluzioni digitali attuali non siano ancora adeguatamente adattate alle specifiche esigenze di queste organizzazioni. 

I momenti chiave del Kick-off

Il Kick-off ha avuto inizio con una presentazione delle organizzazioni partecipanti e una panoramica del progetto DO Impact. Durante la prima giornata, si è discusso lo stato attuale dell’economia sociale in Europa e il suo livello di digitalizzazione e utilizzo dei dati. Uno dei momenti centrali è stato il workshop, strutturato secondo il formato “World Cafè”, che ha offerto ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi sui principali stakeholder da coinvolgere, sui settori chiave per lo sviluppo dell’economia sociale e sulle strategie per attivare gli ecosistemi locali. Questo confronto ha tracciato un percorso iniziale per la definizione delle attività future del progetto.

La seconda giornata ha affrontato temi gestionali e finanziari del progetto, insieme alle strategie di comunicazione e disseminazione, fondamentali per garantire il successo dell’iniziativa e diffondere i risultati su scala europea.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e pianificazione, rafforzando l’impegno del consorzio verso una transizione digitale inclusiva e sostenibile per le organizzazioni dell’economia sociale in Europa.

the data tank

Data Stewardship Bootcamp

Un “Data Stewardship Bootcamp”  previsto a Torino nei giorni 18,19 e 20 novembre 2024 (+ tre giornate online) rivolto ai professionisti dei dati (e non solo) che desiderano formarsi sul tema del riuso dei dati privati e pubblici per affrontare le sfide delle nostre città e della società.

Il percorso formativo è gratuito per chi verrà selezionato ed è erogato dall’ente “The Data Tank” e in particolare da Stefaan Verhulst che è uno dei punti di riferimento a livello internazionale sul tema del riuso dei dati.

L’obiettivo è coinvolgere realtà profit, non profit e pubbliche per promuovere la contaminazione di esperienze e la formazione su più livelli.

Per informazioni e candidature entro il 14 ottobre clicca qui

Per saperne di più è possibile partecipare lunedì 7 ottobre alle ore 14.00 ad un webinar tenuto dagli organizzatori del Data Bootcamp, registrandosi qui.

CAAT banner

Bench-Mark | Ep. 73 – CAAT SCPA – Centro Agroalimentare di Torino

Siamo a Grugliasco, alle porte di Torino, dove ogni notte avviene un’importante attività di scambio tra grossisti e dettaglianti che rifornisce i banchi di mercati e ristoranti del territorio. Questa è l’opera di CAAT – Centro Agroalimentare Torino, uno dei maggiori centri agroalimentari d’Italia e partner di Torino Social Impact.

Seduto sulla panchina di Bench-Mark, il presidente Fabrizio Galliati, ci illustra come il centro sta investendo in sostenibilità e sicurezza alimentare.

L’intervista è di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

Comunità di pratica sulla parità di genere

Terzo incontro per la Comunità di pratica sulla parità di genere

Si è svolto ieri pomeriggio il terzo appuntamento della Comunità di pratica sulla parità di genere, che coinvolge le organizzazioni dell’ecosistema TSI impegnate su quello che è considerato ormai un tema prioritario e trasversale.

L’incontro, sempre guidato da Monica Cerutti, esperta di politiche di inclusione sociale e questioni di genere, ha fatto seguito al precedente, in cui era stato approfondito lo strumento della Certificazione della parità di genere (UNI/PdR 125:2022).

ìPreziosa è stata in tal senso la testimonianza di Amapola, Società Benefit partner di TSI specializzata in consulenza di sostenibilità e comunicazione, la quale ha condiviso col gruppo la propria esperienza relativa al percorso di certificazione, mettendo in luce le sfide affrontate nonché i vantaggi concreti ottenuti.

Nella seconda parte del pomeriggio, i partner dell’ecosistema hanno preso parte ad un workshop finalizzato al confronto sui punti di forza e sulle opportunità di un simile percorso, così come sui punti di debolezza e sugli ostacoli in cui è possibile imbattersi.

Dal fruttuoso confronto del gruppo di lavoro, composto da più di 10 realtà tra cui istituzioni, associazioni, aziende e cooperative, sono emersi infine esigenze ed obiettivi comuni, grazie ai quali sono stati definiti gli step su cui concentrare il percorso della comunità di pratica da qui in avanti.

L’incontro si è svolto presso Open, ovvero uno spazio aperto di apprendimento, condivisione e impegno civico per giovani con e senza disabilità, nonché nuova sede della Fondazione Time2, il cui obiettivo è proprio quello di favorire la partecipazione e il protagonismo delle persone con disabilità, sulla base dei principi di autodeterminazione e di uguaglianza, attraverso numerose attività operative, erogative e culturali. 

L’incontro è stato realizzato nell’ambito del progetto Comunità di pratica grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Social Outcomes Conference 2024

Innovazione sociale e nuovi modelli di governance: Mario Calderini interviene alla Social Outcomes Conference 2024

Ha recentemente avuto luogo l’edizione annuale della Social Outcomes Conference 2024, che si è svolta il 5-6 settembre, in modalità online e di persona, presso la Blavatnik School of Government di Oxford. Per l’occasione, si sono riuniti alcuni tra i più importanti ricercatori, politici e professionisti del mondo per condividere intuizioni all’avanguardia e strategie pratiche per costruire partenariati che non solo producano bene sociale, ma lo facciano con integrità ed efficacia.

Tra i relatori era presente Mario Calderini – Professore Ordinario del Politecnico di Milano, School of Management e portavoce di Torino Social Impact – che ha partecipato al keynote panel della The Social Outcomes Conference 2024 parlando della prospettiva dell’innovazione sociale e tecnologica e della richiesta di un nuovo modello di governance.

Un ponte che connette esperti e operatori del settore

La prestigiosa conferenza si impegna a dare valore alla diversità e all’inclusione, coinvolgendo una ricca intersezione di voci e background diversi. Lo fa incoraggiando la partecipazione di individui e organizzazioni che rappresentano una gamma di contesti che abbracciano differenze etniche, culturali, geografiche, di età e di reddito.

Con questo obiettivo, ha coinvolto anche per quest’ultima edizione i massimi esperti, ricercatori, politici, accademici e professionisti, per riflettere insieme su come costruire insieme partnership, condividere intuizioni all’avanguardia, strategie e pratiche che producano bene sociale, con integrità ed efficacia.

Responsabilità, trasparenza e fiducia, verso un cambiamento sociale

La missione alla base della recente edizione è comprendere come possiamo promuovere la collaborazione e il lavoro in partnership in un mondo di crescente incertezza. Di fronte alle avversità, la responsabilità, la trasparenza e la fiducia diventano più vitali che mai, costituendo la base delle partnership intersettoriali finalizzate al cambiamento sociale. 

A partire da questa riflessione, sono diversi i quesiti che l’edizione 2024 intende mettere in luce: come possono le pratiche innovative di contrattazione contribuire a relazioni di fiducia a lungo termine? Come possiamo utilizzare i dati non solo per misurare l’impatto, ma per promuovere attivamente il miglioramento e responsabilizzare i partner? Come possiamo garantire che le comunità emarginate siano coinvolte in modo significativo, e non solo consultate, nella definizione e nell’attuazione delle soluzioni?

Lo stesso titolo della conferenza, “Responsabilità, trasparenza e fiducia nelle partnership intersettoriali”, ci riporta a quei valori fondamentali per mettere in atto un cambiamento sociale. In un mondo alle prese con sfide senza precedenti e crisi quasi costanti, la collaborazione dimostra non essere un lusso ma una reale necessità. 

comunità di pratica op4impact

Secondo appuntamento per la Comunità di pratica OP4IMPACT

Ieri, martedì 17 settembre, si è tenuto il secondo incontro della Comunità di Pratica OP4IMPACT, che riunisce i quattro ordini professionali partecipanti: l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, l’Ordine degli Avvocati di Torino, il Consiglio Notarile di Torino e Pinerolo, e l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino.

La Comunità di Pratica OP4IMPACT è un’iniziativa volta a promuovere un impatto sociale positivo attraverso la collaborazione tra professionisti con competenze e approcci distintivi e complementari. L’incontro si è svolto presso il Cottino Social Impact Campus, un ambiente stimolante per il confronto e la riflessione.

L’approfondimento di un caso studio per condividere prospettive di lavoro future

Durante il workshop, al quale hanno partecipato 16 rappresentanti dei quattro ordini professionali, i partecipanti sono stati coinvolti in un esercizio rompighiaccio che ha dato avvio alla giornata.

Successivamente, hanno lavorato su un caso studio, con l’obiettivo di esplorare e approfondire le competenze specifiche e integrate dei vari ordini professionali, in continuità con quanto discusso nel primo incontro. Caterina Soldi, Development e Program Manager del Cottino Social Impact Campus, ha facilitato l’attività, incoraggiando i partecipanti a discutere strategie, ambiti di intervento e priorità in relazione a governance, value chain, comunicazione e reporting.

Il lavoro sul caso studio ha fornito spunti preziosi per definire i contenuti e i temi su cui concentrarsi nel 2025, concludendo così il workshop con una riflessione su come orientare il lavoro futuro della Comunità di Pratica.

Il progetto Comunità di pratica è un’iniziativa di Torino Social Impact che rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento della dimensione collettiva dell’ecosistema ad impatto. Sostenuto dalla Camera di commercio e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di TSI, mira a creare uno spazio collaborativo in cui i partner possano mettere in comune le loro competenze e lavorare insieme su tematiche e sfide condivise.

social procurement webinar

Terzo appuntamento del ciclo: Social Procurement, la scelta responsabile delle imprese – Promozione del mercato sociale

Dalla collaborazione tra Camera di commercio di Torino, Torino Social Impact, Unione Industriali Torino Fondazione Compagnia di San Paolo nasce un ciclo di incontri online per approfondire il tema del social procurement, per una scelta responsabile delle imprese.

Gli incontri intendono approfondire gli aspetti principali di questa strategia d’impresa osservandone sia gli elementi di maggior interesse per lo sviluppo del business (lato offerta) sia le principali opportunità di inserimento in un mercato (lato domanda) che oltre a rispondere alle esigenze delle imprese genera impatti positivi sul territorio.

La Camera di commercio di Torino, da anni attiva nel supportare le imprese del territorio ad una maggiore consapevolezza e responsabilità sociale, anche attraverso la piattaforma progettuale Torino Social Impact, ha aderito con entusiasmo a questa proposta condivisa.

Come diventare attore di Social Procurement? Dove posso trovare partner commerciali ad impatto sociale? Che tipo di fornitura posso richiedere e che forma di impatto mi posso aspettare? Quali sono le opportunità per le imprese sul territorio?

A queste ed altre domande proveranno a rispondere esperti e docenti in occasione dell’incontro Promozione del mercato sociale che si terrà online Martedì 24 settembre dalle 11.00 alle 13.00

Nel terzo ed ultimo webinar, grazie agli interventi di esperti di settore, saranno presentate opportunità e testimonianze di realizzazione di forniture sociali da parte di imprese del territorio.

Il programma, ancora in fase di definizione, è disponibile nella locandina allegata.

Concluderà il ciclo di incontri un keynote speach del professor Mario Calderini, PoliMi Mangement School e portavoce di Torino Social Impact.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione qui

programma

Il racconto del webinar “Metriche di social impact nel giornalismo”

Lunedì 16 settembre, dalle 14 alle 16, si è tenuto il corso “Metriche di social impact nel giornalismo“: il secondo di un ciclo di webinar inserito nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia, che mira a esplorare come il giornalismo possa promuovere il cambiamento, coinvolgendo tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali.

Partire dalle metriche per costruire una cultura dell’impatto

Misurare l’impatto sociale delle notizie è oggi un aspetto cruciale per il giornalismo. Le notizie vengono ampiamente valutate in termini quantitativi, seguendo le logiche imposte dagli algoritmi dei grandi player della Rete. Tuttavia, questo approccio rischia di trascurare il vero valore del giornalismo come agente del cambiamento sociale ed economico. Valutare l’impatto sociale delle notizie, sottolineando l’importanza di parametri qualitativi che vanno oltre il numero di visualizzazioni o condivisioni, consente invece di comprendere il loro effetto concreto sulle comunità e di restituire al giornalismo la sua funzione originaria: quella di innescare riflessioni e azioni positive nella società.

Così il webinar “Metriche di social impact nel giornalismo” ha visto la partecipazione di esperti del settore per analizzare le possibili metriche per misurare l’impatto sociale nell’ambito dell’informazione e fornendo strumenti pratici per valutare come le notizie influenzano le comunità di riferimento.

Misurare l’impatto sociale delle notizie: voce agli esperti

Sono più di 80 i giornalisti, comunicatori, esperti di media e interessati che hanno partecipato al webinar, organizzato in collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti. L’incontro, moderato da Paolo Piacenza, ha visto la partecipazione di relatori e relatrici esperte di impatto sociale, tra i quali Richard Addy; Co-fondatore di Akas; Lindsay Green-Barber, Fondatrice e Direttrice di Impact Architects; Filippo Montesi, Senior advisor di Human Foundation e segretario generale di Social impact agenda per l’Italia e infine Vera Penêda, Direttrice dei programmi e dell’impatto presso lo European Journalism Centre.

Dopo un’introduzione a cura di Paolo Piacenza, Filippo Montesi ha introdotto il concetto di impatto sociale, con un approfondimento sul concetto di valore sociale e sulle principali metriche di impatto. Ha inoltre fornito una panoramica di come il giornalismo possa contribuire a un cambiamento di paradigma economico verso uno sviluppo più sostenibile, sia socialmente che ambientalmente.

Lindsay Green-Barber, fondatrice di Impact Architects, ha poi illustrato l’utilizzo di strumenti digitali nelle redazioni per monitorare l’impatto delle notizie. Per l’occasione ha presentato l’IA Impact Tracker sviluppato da Impact Architects, piattaforma digitale gratuita per aiutare le organizzazioni giornalistiche, i finanziatori e gli altri stakeholder a comprendere l’impatto del giornalismo, definendo, misurando e tracciando i cambiamenti del mondo reale. 

Richard Addy ha successivamente illustrato la sua decennale esperienza nell’ambito della misurazione dell’impatto, portando la testimonianza di Akas, società di consulenza internazionale (di cui è co-fondatore) in materia di audience strategy,  la cui missione è aiutare le organizzazioni ad aumentare il proprio impatto per realizzare le proprie missioni e visioni. Per l’occasione ha presentato l’Impact Wheel, strumento utile per una valutazione precisa e credibile dell’impatto sociale delle notizie. Attraverso esempi pratici, Addy ha mostrato come l’utilizzo di tecniche di misurazione abbia influenzato il lavoro delle redazioni, aiutandole a produrre contenuti più rilevanti per il pubblico.

Infine, Vera Penêda, rappresentante dello European Journalism Centre, ha condiviso le sue esperienze nel formare le redazioni giornalistiche all’impact journalism, fornendo strumenti e supporto per implementare una mentalità orientata alla misurazione dell’impatto. Ha illustrato pertanto alcune indicazioni chiave per aiutare le redazioni e i giornalisti freelance a pianificare e misurare l’impatto sociale del loro giornalismo.

Nel complesso, gli esperti nazionali e internazionali hanno offerto un quadro generale ed esempi concreti quali spunti riflessione che partono da una certezza: nel panorama attuale, misurare l’impatto sociale del giornalismo non solo è possibile, ma necessario per ristabilire la sua centralità nel favorire uno sviluppo sociale sostenibile e consapevole.

Per saperne di più, non perdere i prossimi webinar in programma:

  • 11 novembre, ore 14-16 – Impact Journalism: Storie che fanno la differenza
  • 2 dicembre, ore 14-16 – Sostenibilità economica dell’impact journalism 
Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta APS

Bench-Mark | Ep. 72 – Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta APS

A Torino, l’impatto della crisi climatica è particolarmente sentito.

Durante la nostra chiacchierata con Sergio Capelli, direttore di Legambiente Piemonte Valle d’Aosta, abbiamo cercato di capire come l’attenzione ai temi della transizione ecologica, e quindi del cambiamento climatico, siano cruciali per il cambiamento della visione dell’economia.

Intervista è di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

economia circolare puliamo il mondo

“Puliamo il Mondo”, un pomeriggio di pulizia collettiva nel quartiere Aurora

Un pomeriggio, dedicato alla pulizia collettiva lungo il fiume Dora, ma anche e soprattutto un’occasione per prendersi cura insieme dello spazio pubblico e creare un momento di condivisione e collaborazione.

Si terrà domenica 22 settembre, nel quartiere Aurora, l’edizione 2024 della campagna “Puliamo il Mondo”, organizzata dai Circoli Legambiente Molecola e GreenTo, con la partecipazione di Torino Social Impact nell’ambito della Comunità di pratica – Economia Circolare, progetto finanziato dalla Camera di commercio di Torino e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

I Circoli coinvolti, Molecola e GreenTo, sono formati principalmente da giovani under 35 attivi sul territorio torinese, impegnati nella salvaguardia dell’ambiente e nella promozione di pratiche sostenibili. Alla campagna parteciperanno inoltre diverse realtà del territorio che si occupano di integrazione, inclusione e gestione dello spazio pubblico, per dare vita a un’esperienza di impegno e responsabilità civica.

Perché il quartiere Aurora? 

Sono numerose le realtà associative locali che nel quartiere Aurora lavorano quotidianamente per promuovere percorsi di integrazione e cura collettiva dello spazio urbano. Organizzare “Puliamo il Mondo”, in questo contesto, diventa un’occasione per contribuire a rendere il quartiere più vivibile e proprio da questa riflessione nasce il titolo della giornata: “CI SIAMO TUTT3 SE è DI TUTT3”.

Il programma:

  • Ritrovo: Fronte Sermig/Giardino Pellegrino, ore 14.30
  • Attività: Formazione e suddivisione in gruppi di lavoro
  • Cosa portare: Guanti e sacchi saranno forniti dalle associazioni. È richiesto abbigliamento adeguato (scarpe alte e resistenti)

Come partecipare

La partecipazione di tutti è fondamentale per il successo di questa iniziativa: a chi fosse interessato/a a partecipare all’iniziativa chiediamo di registrarsi all’evento e, se lo desidera, a proporre un’attività per l’occasione entro giovedì 19 settembre.

La Campagna “Puliamo il Mondo”

Ogni anno, centinaia di migliaia di persone in tutta Italia si impegnano per ripulire strade, piazze, parchi urbani, sponde di fiumi e spiagge dai rifiuti abbandonati. Puliamo il Mondo è un’iniziativa che, anno dopo anno, coinvolge attivamente i cittadini e che Legambiente ha definito “il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo”. È sostenuta da una vasta rete di associazioni che si occupano di migranti, richiedenti asilo, persone con disabilità, detenuti e persone discriminate per il loro orientamento sessuale, con l’obiettivo di “Pulire il Mondo anche dai pregiudizi”.

mario calderini

Mario Calderini nell’Expert Group on Social Economy and Social Enterprises della Commissione europea

Il professor Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact, riconosciuto a livello internazionale come esperto ed innovatore sui temi della sostenibilità, dell’impatto sociale e della Purpose Driven Innovation, entra a far parte dell’Expert Group on Social Economy and Social Enterprises della Commissione europea attraverso Social Impact Agenda per l’Italia, di cui è membro del Consiglio direttivo.
Si tratta di un importante traguardo per il sostegno e la diffusione in Europa dell’economia sociale e dell impresa sociale, nell’ottica di contribuire a un ecosistema europeo orientato alla generazione di impatti sociali positivi e misurabili.

Il GECES sostiene infatti il lavoro della Commissione europea su direttrici importanti. Tra i suoi compiti:

  • assistere la Commissione in relazione all’attuazione delle misure previste nella Comunicazione della Commissione: “Costruire un’economia al servizio delle persone: un piano d’azione per l’economia sociale”;
  • consigliare la Commissione su come attuare al meglio le misure di policy nel campo della politica industriale per l’economia sociale, in particolare nello sviluppo del Percorso di transizione per l’ecosistema industriale “Prossimità ed economia sociale”;
  • assistere la Commissione fornendo consulenza e competenze nel follow-up dell’attuazione della Raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro per l’economia sociale negli Stati membri;
  • assistere la Commissione nella preparazione di proposte legislative e iniziative politiche nel campo dell’economia sociale e dell’impresa sociale;
  • riflettere su come integrare al meglio le questioni dell’economia sociale e dell’impresa sociale nelle politiche e nei finanziamenti della Commissione;
  • realizzare uno scambio di esperienze e buone pratiche nel campo dell’economia sociale e dell’impresa sociale e contribuire alla sensibilizzazione.

SIA, attraverso il suo Segretariato, si felicita con il professore Mario Calderini, nella consapevolezza dello spessore e della competenza che saprà portare al tavolo di lavoro europeo.

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Mario Calderini nel 2021 è stato incluso da Apolitical nella lista dei cento accademici più influenti al mondo sulla politica.

PhD in Economia presso l’Università di Manchester, è professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano, dove insegna Impact and Sustainability Management.

È direttore di Tiresia, il Centro di ricerca sulla finanza e l’innovazione a impatto sociale della Graduate School of Management del Politecnico di Milano, da lui creato nel 2013.

Nel 2024 è stato nominato dalla Commissione Europea membro del GECES, il gruppo di esperti su ‘Social Economy and Social Enterprises”.

Durante il Governo Draghi è stato Consigliere di Gabinetto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e membro della Commissione per la finanza delle infrastrutture sostenibili, istituita dal Ministro per le infrastrutture e la mobilità sostenibili; è stato precedentemente consigliere scientifico del Ministro della ricerca e dell’innovazione per quattro successivi governi e Sherpa del Governo per il G7. È stato membro della Task Force del G8 per l’Impact Investing. È consulente della Commissione Europea per la finanza e l’imprenditorialità a impatto sociale. Ha contribuito a promuovere l’agenda per l’innovazione sociale in Italia, avviando la prima consultazione pubblica del settore. Ha fatto parte del gruppo consultivo del Governo che ha redatto la Riforma del Terzo Settore.
Ha fatto parte dell’Advisory Board di Unicredit e del Sustainability Advisory Board di Bolton Group. Siede nel Global Advisory Council del Gruppo Sella. È  membro dei CDA di Fondazione De Agostini, Fondazione Cottino, Fondazione Human Age Institute e Fondazione per il Dono.

È portavoce di Torino Social Impact.

voci di quartiere

Voci di Quartiere

Condividiamo questa interessante iniziativa pensata per vivere attivamente lo spazio urbano. 

Vuoi dirci come si vive nel tuo quartiere, come sono i servizi e gli spazi pubblici che conosci e frequenti?

Con Voci di Quartiere puoi farlo!
Partecipa anche tu alla seconda fase del progetto rispondendo al questionario e prendendo parte agli eventi tra il 24 settembre e il 9 novembre 2024.

L’iniziativa è organizzata da Urban Lab con Città di Torino, Rete delle Case del Quartiere, Fondazione per la Cultura e Turismo Torino e Provincia.
Per tutto il 2024 potrai partecipare a incontri, spettacoli, camminate e chiacchierate negli spazi pubblici, nei parchi, nelle case di quartiere, nei mercati e in alcuni tra i luoghi più amati dai torinesi.

Resta sempre aggiornato consultando il sito.

Vera Peneda

Vera Penêda interviene al webinar: “Metriche di social impact nel giornalismo”

Lunedì 16 settembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà “Metriche di social impact nel giornalismo”, il secondo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle metriche del social impact, fornendo tool e strumenti per valutare l’impatto sociale che le notizie hanno sulle loro comunità di riferimento. 

Tra i relatori e le relatrici che porteranno la loro esperienza al webinar, parteciperà Vera Penêda, Direttrice dei programmi e dell’impatto presso lo European Journalism Centre. Il suo contributo per promuovere un giornalismo più innovativo e di qualità in Europa è significativo: come responsabile dell’attuazione della strategia e dei programmi dell’EJC, in questi anni, ha progettato e sviluppato un numero significativo di programmi di formazione, sovvenzioni, borse di studio e acceleratori nell’ambito del giornalismo e dell’innovazione. L’obiettivo è fornire un supporto alle redazioni e ai giornalisti di tutta Europa ad adattarsi alle nuove sfide e diventare più resilienti.

Vera Penêda è anche responsabile del monitoraggio dell’impatto e dell’efficacia di tutti i programmi e le iniziative avviate dall’EJC. Negli ultimi 15 anni, ha lavorato all’interno di ONG internazionali e di importanti organizzazioni giornalistiche in Europa, America Latina e Asia, aiutando redazioni e giornalisti nella trasformazione digitale e nella creazione di nuovi prodotti. In precedenza, ha lavorato come corrispondente, reporter e redattrice multimediale.

European Journalism Centre: un centro che ripensa il giornalismo

 La fondazione European Journalism Centre (EJC) è un’organizzazione olandese, con sede nella città di Maastricht, nei Paesi Bassi. Il suo scopo è sostenere, rafforzare e sviluppare il giornalismo e i media nel Consiglio d’Europa. Convinta che ripensare il giornalismo oggigiorno sia fondamentale, è diventata in questi anni un centro di riferimento per le comunità, oltre che per la conoscenza e la collaborazione con partner e finanziatori.

 Nella sua visione, l’essenza del giornalismo si concretizza nel fornire alle persone informazioni affidabili, attendibili e verificate, in modo che possano prendere le migliori decisioni possibili sulle loro vite e sulle comunità, contribuendo a un miglioramento della società.

 Programmi di accelerazione, formazioni e borse di studio per rafforzare il giornalismo in Europa

Se è vero che il giornalismo svolge un ruolo fondamentale nel difendere la libertà di espressione e nel consentire democrazie forti, attraverso il suo lavoro, l’EJC si impegna a rafforzare la capacità di resistenza del giornalismo europeo favorendo il contatto tra i giornalisti e i media, mettendo a disposizione un’ampia gamma di programmi di sovvenzione, fornendo borse di studio e producendo risorse e formazioni accessibili o gratuite. L’obiettivo è che ogni giornalista e ogni organizzazione giornalistica possa così beneficiare di un programma o di un’iniziativa dell’EJC.

Lindsay Green-Barber

Lindsay Green-Barber interviene al webinar: “Metriche di social impact nel giornalismo”

Lunedì 16 settembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà “Metriche di social impact nel giornalismo”, il secondo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle metriche del social impact, fornendo tool e strumenti per valutare l’impatto sociale che le notizie hanno sulle loro comunità di riferimento. 

Nell’ambito della misurazione dell’impatto sociale delle notizie e del supporto alle organizzazioni che si occupano di media e comunicazione, è centrale è la missione di Impact Architects

La sua fondatrice è Lindsay Green-Barber: lei si definisce un’ascoltatrice, un’insegnante, un’apprendista e una speaker ma è conosciuta soprattutto come leader mondiale nella strategia e nella misurazione dell’impatto dei media e delle comunicazioni.
Ha conseguito un dottorato in scienze politiche presso la City University of New York Graduate Center e oggi risiede a Boulder, in Colorado. In questi anni ha lavorato con finanziatori, media e non profit per sviluppare strategie volte a massimizzare l’impatto e condurre ricerche per valutare il successo delle organizzazioni. Parallelamente è stata invitata a parlare a decine di conferenze, negli Stati Uniti e a livello internazionale, sull’impatto e sulle tendenze dei nuovi media, sul coinvolgimento del pubblico e della comunità e su come costruire strategie ad alto impatto.

Impact Architects, quando strategia e ricerca catalizzano il cambiamento sociale

Nel 2017 Lindsay Green-Barber ha fondato Impact Architects: un’organizzazione dedicata a promuovere il cambiamento sociale attraverso la combinazione di strategia, ricerca umanistica e scienze sociali. Lavora principalmente nei settori del giornalismo, dei media, delle arti e della cultura, nonché nell’istruzione superiore. Tra le sue attività, offre una gamma di servizi con la missione di aiutare aziende, governi, organizzazioni non-profit e altre istituzioni a risolvere sfide complesse e creare comunità più resilienti e inclusive.

Misurare l’impatto nel giornalismo

Tra i servizi che offre, si occupa di implementare soluzioni innovative come nel caso dell’Impact Tracker, una piattaforma digitale progettata per aiutare le organizzazioni giornalistiche, i finanziatori e altri stakeholder a comprendere l’impatto del giornalismo e delle notizie, misurandone e tracciandone i cambiamenti reali nel mondo.

L’approccio di Impact Architects si basa su un impegno profondo verso l’inclusività e l’accessibilità, assicurandosi che le soluzioni individuate siano non solo efficaci ma anche sostenibili a lungo termine. La sua esperienza si estende dalla consulenza strategica alla realizzazione di progetti di ricerca su misura, progettati per affrontare questioni sociali complesse e migliorare l’impatto delle organizzazioni con cui collabora.

cooperativa nemo

Bench-Mark | Ep. 71 – NEMO – Nuova Economia in Montagna

Al confine tra Torino e Moncalieri, nel parco de Le Vallere – un luogo ricco di storia e significato – abbiamo incontrato gli amici della Cooperativa Nemo.

Seduti sulla panchina di Bench-Mark, Francesco Di Meglio e Silvia Santantonio, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Nemo, ci hanno parlato del loro tentativo di sviluppare un nuovo tipo economia, con finalità sociali e ambientali, che unisce territori di montagna e di città.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

Seconda edizione CUAP Social Impact Finance: aperte le pre-immatricolazioni

Sono ufficialmente aperte le pre-immatricolazioni per la seconda edizione del CUAP Social Impact Finance!

Dopo il successo della prima edizione, che ha visto coinvolti più di 20 Enti del Terzo Settore come discenti, siamo entusiasti di offrire nuovamente un percorso formativo unico, pensato per coloro che desiderano approfondire le loro competenze nella finanza sostenibile e nell’investimento a impatto.

Quando: Le lezioni interamente online inizieranno il 14 Ottobre, quindi non perdere l’occasione di riservare il tuo posto!

Perché partecipare: Scopri come la finanza può essere uno strumento potente per generare un cambiamento positivo e sostenibile nella società.

Pre-iscriviti ora e assicurati di non perdere questa opportunità – Le iscrizioni chiuderanno il 23 Settembre!

Per maggiori informazioni e per iscriverti: socialimpact.management@unito.it

Il CUAP Social Finance coordinato dal prof. Paolo Biancone è tenuto dalla Camera di commercio di Torino nell’ambito del Piano Strategico di Torino Social Impact e realizzato dalla Scuola di Management ed Economia dell’Università degli Studi di Torino con il Politecnico di Torino (membri del Comitato per l’imprenditorialità sociale), l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, la Fondazione Piccatti Milanese, Cottino Social Impact Campus, Tiresia, gli enti di formazione delle Centrali Cooperative (Consorzio Il Nodo per Confcooperative Piemonte Nord e Inforcoop Ecipa Piemonte per LegacoopPiemonte) e la Fondazione Compagnia di San Paolo

Richard Addy

Richard Addy interviene al webinar: “Metriche di social impact nel giornalismo”

Lunedì 16 settembre, dalle 14.00 alle 16.00, si terrà “Metriche di social impact nel giornalismo”, il secondo webinar organizzato nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism, patrocinata da Social Impact Agenda per l’Italia.

Il corso vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali che si confronteranno sulle metriche del social impact, fornendo tool e strumenti per valutare l’impatto sociale che le notizie hanno sulle loro comunità di riferimento. 

Se dovessimo indicare un esperto di strategia, audience, comunicazione e impatto che nel suo percorso ha fornito consulenza alle più grandi realtà del mondo  – dalle istituzioni alle organizzazioni giornalistiche – uno dei nomi di riferimento sarebbe sicuramente quello di Richard Addy.

Richard Addy è oggi cofondatore di AKAS, società di consulenza internazionale in materia di audience strategy che si rivolge a media, istituzioni internazionali, fondazioni e ONG. La sua missione è aiutare le organizzazioni ad aumentare il proprio impatto attraverso la comprensione del loro pubblico di riferimento, degli stakeholder e degli ecosistemi con cui si relazionano, per realizzare le proprie missioni e visioni. Ciò permette loro di innovare le proprie strategie e adottare nuovi approcci, favorendo inoltre una crescita sostenibile e significativa all’interno delle organizzazioni.

Dalla sua nascita nel 2012, AKAS ha lavorato con oltre 100 clienti, tra cui The Guardian, BBC News, BBC World Service, Channel 4 News, FT Strategies, Warner Bros. EU Observer, Balkan Investigative Reporting Network, Internews, CPJ, ICFJ, European Journalism Centre, DW Akademie, In Ukraine, Hromadske and Suspline, Warner Bros, Earthday.org, The World Bank Group, IMF, EIB, EBRD, OECD e Asian Development Bank.

La collaborazione con le organizzazioni giornalistiche

In questi anni Akas ha lavorato a stretto contatto con diverse organizzazioni giornalistiche nell’ambito del Global Media Partnership Program della Fondazione Bill & Melinda Gates, tra cui El Pais, The Daily Telegraph, NPR, CNN, Der Spiegel, Le Monde, The Conversation Africa e The Nation Media Group. In tale veste, AKAS si è occupata di sviluppare un quadro di riferimento per l’impatto, oggi ampiamente utilizzato da queste organizzazioni.

 Richard Addy vanta oltre 30 anni di esperienza come stratega ed economista governativo, fornendo consulenza a CEO, ministri e leader. Prima di fondare AKAS, è stato il principale consulente per le questioni strategiche e di audience del Vicedirettore Generale della BBC, a capo di BBC News a livello locale, nazionale e internazionale. Ha inoltre formulato e perfezionato le strategie digitali, editoriali e di audience che hanno permesso di mantenere la portata globale di BBC News a oltre 250 milioni di utenti ogni settimana.  

Attualmente fa parte del Comitato esecutivo di theguardian.org e del Comitato consultivo di Africa No Filter. In precedenza, ha fatto parte dei consigli di amministrazione di Mind, USC Annenberg’s Media Impact Project e BBC Journalism.

Un itinerario tra i luoghi dell’impatto sociale a Torino

Se Torino Social Impact fosse un viaggio, avrebbe una mappa di luoghi, ed edifici, che hanno fatto la storia della città. Da Palazzo Birago realizzato da Filippo Juvarra alla sala delle grida nell’ex Borsa Valori fino alla Cittadella Politecnica. Spazi che raccontano una Torino dall’incontenibile vocazione per l’impatto sociale.

Un reportage che racconta la storia di Torino Social Impact, a partire dal Comitato Imprenditorialità Sociale della Camera di commercio, e arriva fino al Centro di Valutazione Impatto Sociale – CeVis, presso il Cottino Social Impact Campus.

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