voci di quartiere

Al via la Challenge Voci di Quartiere

A partire dal mese di maggio, e per tutto il 2024, un articolato programma di attività ha iniziato a coinvolgere coloro che abitano, studiano e lavorano a Torino. Ha infatti preso il via Voci di Quartiere, iniziativa ideata da Urban Lab con la Città di Torino, Rete delle Case del Quartiere, Fondazione per la Cultura e Turismo Torino e Provincia per favorire il dialogo, l’ascolto e lo scambio con i cittadini e le comunità locali, per inaugurare una riflessione cittadina sulla qualità della vita, degli spazi pubblici e dei servizi nei quartieri torinesi.
Dal 20 maggio inoltre è partita la ‘Challenge Voci di Quartiere‘ che sarà attiva fino al 21 giugno 2024, all’interno del programma

PARTECIPA, VINCI PREMI E SOSTIENI IL TUO QUARTIERE!  IL FUTURO DELLA CITTÀ È ANCHE NELLE TUE MANI!

Con Voci di Quartiere puoi dire la tua, conoscere la comunità del tuo quartiere, divertirti e scoprire cose nuove sulla tua città.
In palio ingressi gratuiti a piscine, musei, concerti!

Come funziona?

  • Iscriviti alla challenge;
  • Ottieni Punti completando le Missioni giornaliere, settimanali, mensili e speciali;
  • Vinci premi: ingressi gratuiti a piscine, musei e concerti per i primi 30 in classifica!

In palio

  • 1° CLASSIFICATO
    20 Ingressi piscine comunali, 8 ingressi Musei, 4 biglietti concerti MITO
  • 2° CLASSIFICATO
    10 Ingressi Piscine comunali, 6 ingressi Musei, 2 biglietti concerti MITO
  • 3° CLASSIFICATO:
    10 Ingressi Piscine comunali, 4 ingressi Musei, 2 biglietti concerti MITO
  • Dal 4° al 16° CLASSIFICATO:
    2 Ingressi Musei, 2 biglietti concerti MITO
  • Dal 17° al 30° CLASSIFICATO:
    2 Ingressi Musei

La classifica dei vincitori sarà comunicata sul sito il 15 luglio 2024.

I vincitori riceveranno una mail da parte di Torino Urban Lab, con le indicazioni per il ritiro del premio assegnato. Vai alla challenge e accumula punti qui.

Piano Strategico Metropolitano 2024-2026: Incontro del 5 dicembre

L’aggiornamento del Piano strategico metropolitano, avviato dalla Città Metropolitana di Torino, prosegue il suo percorso partecipativo che sta coinvolgendo gli amministratori locali, i corpi intermedi, le associazioni di categoria, ricreative, culturali, sportive, ma anche i singoli cittadini. La fase di ascolto e condivisione del processo di aggiornamento del PSM ha lo scopo di far emergere e raccogliere le idee e i contributi del territorio, attraverso la pianificazione di incontri organizzati per Zone omogenee.

L’incontro del 5 dicembre è stato ospitato in varie sedi (Città metropolitana di Torino, Pinerolo, Condove, Ciriè, Strambino, Riva presso Chieri) a seconda della Zona omogenea di riferimento e ha avuto come obiettivo l’individuazione delle azioni più significative per dare sostanza alla programmazione anche tenendo conto delle diversità della scala locale.

L’incontro si è rivelato un momento di confronto vivace in tutti i Tavoli, grazie alla facilitazione di alcuni esperti e tutti i partecipanti hanno riconosciuto la rilevanza delle strategie proposte dal Piano strategico, sottolineando in particolare l’importanza di favorire innovazione digitale, trasporto pubblico e promozione territoriale per dare impulso allo sviluppo locale .

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SoTecIn Factory ha lanciato una Open Call per innovatori sociali

Il progetto SoTecIn Factory, finanziato dall’UE, ha appena lanciato il suo primo bando aperto agli innovatori sociali con 3,3 milioni di euro per individui e organizzazioni, in qualità di membri della società civile, che sviluppano soluzioni tecnologiche basate sull’economia circolare e sull’innovazione sociale nelle catene di valore dell’industria tessile, alimentare, dell’acqua e dei nutrienti e della plastica e del packaging.

L’Open Call 1 premierà 25 innovatori sociali europei con un massimo di 15.000 euro per le loro idee di soluzione alle sfide circolari nel contesto dello specifico progetto Mission (un problema concreto proposto dal candidato o selezionato da una delle sfide circolari provenienti direttamente dall’industria).

Di questo gruppo, 15 innovatori si impegneranno in una dimostrazione tecnologica pre-mercato con un sostegno finanziario aggiuntivo fino a 85.000 euro.

Oltre ai finanziamenti privi di equity, i beneficiari riceveranno un ulteriore supporto in termini di formazione, mentoring, impegno peer-to-peer e sviluppo di progetti pilota, come illustrato di seguito:

  • Sovvenzioni fino a 100.000 euro (senza capitale proprio)
  • Dimostrazione tecnologica pre-mercato
  • Sviluppo di capacità per l’imprenditoria sociale e il sostegno alle imprese circolari

Chi può partecipare?

  • Individui come parte di un’entità legale
  • Organizzazioni singole
  • Consorzio (individuo/organizzazione singola + Challenge (proprietario) che non è elencato nell’allegato B) sono ammissibili per questo bando
  • Entità legalmente stabilite/residenti nell’Unione Europea o nei Paesi associati a Horizon Europe

Topics della call

  • Plastica e imballaggi
  • Tessili
  • Cibo, acqua e nutrienti

La deadine  per partecipare è il 28 Settembre 2023 alle ore 18h 

Segui i Webinars che illustrano meglio le modalità di partecipazione alla Call il 5 Settembre 2023 alle ore 14.00 e il 20 settembre 2023 alle ore 11.00

Scopri di più sul sito del progetto

Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova: un anno di sperimentazione, Torino 20 luglio 2023

Il 20 luglio 2023 presso Combo, in Corso Regina Margherita 128 a Torino, si svolgerà un evento di presentazione dei risultati del primo anno di attività di “Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova”.

Si tratta di un progetto di finanza di impatto avviato a febbraio 2020 e motivato dalla volontà di diversi attori, sia pubblici che privati, di intervenire in maniera efficace sul bisogno abitativo del capoluogo piemontese, attraverso un innovativo meccanismo di pay by result. E’ infatti promosso dalla Città di Torino in partenariato con Homes4All srl Società Benefit, Brainscapital srl Società Benefit, Homers srl Società Benefit, Associazione ACMOS e Camera di Commercio di Torino: una solida rete di partner dalle competenze diversificate con cui costruire una proposta di social housing capace di contrastare l’emergenza abitativa e favorire la rigenerazione urbana. 

Il progetto ha ottenuto un importante contributo a fondo perduto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, a valere sul Fondo per l’Innovazione Sociale che promuove l’innovazione all’interno della Pubblica Amministrazione.

Tanti gli ospiti che interverranno per raccontare i primi risultati che dimostrano come sia possibile dare una risposta efficace ed efficiente ai bisogni, attraverso la sinergia tra pubblico e privato, per generare impatto e innovazione sociale.

Scopri il programma

Evento finale del progetto ToNite

La Città di Torino con ANCI organizzano il prossimo 6 luglio dalle ore 15.30 alle ore 19.30, l’evento finale del progetto europeo ToNite. Il progetto è stato finanziato nell’ambito della quarta call del programma europeo UIA – Urban Innovative Actions sul tema Urban Security, nata dalla volontà di analizzare i fenomeni sociali urbani derivanti da una percezione di insicurezza e affrontarli attraverso soluzioni multidisciplinari volte a migliorare la vivibilità degli spazi pubblici.

Negli ultimi anni, il progetto ToNite ha lavorato per promuovere nuove forme di fruizione degli spazi pubblici lungo la Dora, al fine di migliorare la vivibilità nel quartiere, insieme alla percezione di sicurezza negli spazi urbani, specialmente nelle ore serali e notturne.

Grazie ai progetti locali di ToNite, oltre 60 organizzazioni del territorio hanno portando nelle strade, sui ponti e sui viali lungo il fiume nuove attività culturali, sportive, di socialità e aggregazione, eventi, tour di quartiere, serate di musica, cinema e teatro e momenti di sensibilizzazione sulla gestione delle problematiche notturne, promuovendo l’inclusione sociale, la cura del territorio, la co-progettazione di spazi e servizi e coinvolgendo migliaia di abitanti e frequentatori dei quartieri lungo la Dora. Accanto a queste attività, stanno inoltre continuando gli interventi di rigenerazione urbana ad opera della Città: dopo la trasformazione di Viale Ottavio Mai è in corso una trasformazione sul Lungo Dora e presto toccherà al Giardino Pellegrino.

L’evento sarà quindi un’occasione importante di confronto sui risultati raggiunti in questi anni di progettazione con uno sguardo sui futuri scenari.

Scopri il programma e riserva il tuo posto

La sera proseguirà con eventi di intrattenimento ed animazione di Viale Mai per mettere alla cittadinanza di toccare con mano quanto è stato realizzato e sentirsi parte attività della trasformazione urbanistica.

Torino Social Impact nel percorso di transizione per il piano d’azione per l’economia sociale dell’UE

Nell’ambito del processo di co-attuazione del piano d’azione per l’economia sociale, la Commissione incoraggia, raccoglie, promuove e sostiene gli impegni delle parti interessate pubbliche e private per azioni concrete per andare verso la transizione verde e digitale dell’ecosistema.

La Commissione europea si è rivolta alle parti interessate attraverso un invito a presentare impegni su “prossimità ed economia sociale” pubblicato il 14 novembre. La scadenza iniziale per la presentazione degli impegni era fissata al 28 febbraio 2023. Le prossime scadenze sono il 1° luglio 2023 e il 1° dicembre 2023. L’invito a presentare impegni rimarrà aperto durante l’intera attuazione del percorso di transizione.

Torino Social Impact ha partecipato alla prima call e sono stati inclusi 4 dei suoi impegni relativi a: stakeholder engagement, dati per l’impatto sociale, impact finance e Borsa dell’Impatto Sociale, il supporto alle imprese sociali fornito grazie al progetto SocialTech4EU.

Torino Social Impact partecipa alla Conferenza sulla Social Economy a Göteborg

In questi giorni Torino Social Impact, insieme alla città di Torino, stanno partecipando alla conferenza “Economia sociale 2023 – Costruire un’Europa più forte e resiliente”, che si concentra sul Piano d’azione per l’economia sociale approvato nel 2021 e sulla sua attuazione. Si basa sulla conferenza di Strasburgo dell’anno scorso “Economia sociale – Futuro dell’Europa”, inclusa nel programma ufficiale della presidenza francese, e fa da ponte con gli eventi equivalenti che si terranno sotto la prossima presidenza spagnola a San Sebastian (novembre 2023) e il quella belga a Liegi (febbraio 2024).

Il 9 giugno Torino Social Impact ha partecipato attivamente al Policy Lab – Part II: Social Economy at the core of local action plans promoting community energy initiatives, organizzato da Reves nell’ambito delle attività del progetto RESPONDET. Durante la sessione mattutina, TSI ha presentato gli avanzamenti delle attività realizzate nell’ambito del progetto Europeo, in particolare riguardo al suo ruolo chiave nel coinvolgimento degli stakeholders e alla strategia della Camera di commercio di Torino sul tema delle Comunità Energetiche, espressa attraverso il progetto CERTo.

Lo stesso giorno è prevista anche l’Assemblea annuale di Reves – European Network of Cities and Regions for the Social Economy, di cui TSI è membro attivo.

Torino Social Impact partecipa alla Conferenza sulla Social Economy a Göteborg dal 7 al 9 giugno

La prima metà del 2023 la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea spetta alla Svezia e dal 7 al 9 giugno i più importanti attori europei nel campo dell’economia sociale si riuniscono a Göteborg, in una conferenza che sottolinea il ruolo dell’economia sociale nella creazione di un’Europa più forte e più resiliente.

La conferenza “Economia sociale 2023 – Costruire un’Europa più forte e resiliente” è organizzata con esperti e stakeholder europei e si concentra sul Piano d’azione per l’economia sociale approvato nel 2021 e sulla sua attuazione. Si basa sulla conferenza di Strasburgo dell’anno scorso “Economia sociale – Futuro dell’Europa”, inclusa nel programma ufficiale della presidenza francese, e fa da ponte con gli eventi equivalenti che si terranno sotto la prossima presidenza spagnola a San Sebastian (novembre 2023) e il quella belga a Liegi (febbraio 2024).

Torino Social Impact con la Città di Torino sarà presente per presentare gli avanzamenti delle attività realizzate nell’ambito di alcuni progetti europei. Respondet, finanziato dal programma COSME – Social Economy Mission (Missioni per l’economia sociale), e dedicato a promuovere l’economia sociale con particolare attenzione ai temi dell’economia circolare e della transizione energetica. Socialtech4EU, dedicato a favorire lo sviluppo dei cluster dell’economia sociale rafforzandone gli attori chiave, finanziato dallo European Innovation Council e dallo SMEs Executive Agency (EISMEA) attraverso le Joint Cluster Initiatives (EUROCLUSTERS) per la ripresa europea (SMP- COSME-2021-CLUSTER).

TSI parteciperà anche all’Assemblea annuale di Reves – European Network of Cities and Regions for the Social Economy, di cui è membro attivo, che si svolgerà nell’ambito della Conferenza.

RESPONDET: un workshop sull’economia circolare

Nell’ambito del progetto europeo RESPONDET (Regional Social Economy Policies for sustainable community-Driven Environmental Transition) la Città di Torino e la Camera di Commercio di Torino, nell’ambito delle attività di Torino Social Impact, hanno organizzato ieri, presso gli spazi di Open Incet, un workshop dal titolo “Riflessioni sull’economia circolare”.

Il progetto si propone di promuovere lo sviluppo locale e regionale al fine di rafforzare l’economia sociale, rendendo la gestione comune delle risorse il principale elemento di sostenibilità sociale nel processo di transizione Green, con particolare attenzione ai temi dell’economia circolare e della transizione energetica.

L’obiettivo del workshop, a cui hanno partecipato 11 organizzazioni dell’ecosistema TSI, è stato quello di raccogliere dal territorio esperienze, suggestioni e bisogni sul tema dell’economia circolare, per individuare intenti comuni e rafforzare il dialogo con l’amministrazione locale.

Le riflessioni emerse relativamente al progetto confluiranno nell’elaborazione di un Action Plan della Città di Torino, che verrà presentato il prossimo giugno alla Commissione Europea insieme a quello di altre regioni.

L’incontro è stato aperto dai saluti dell’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione con gli stakeholder del territorio per fortificare le pratiche di economia circolare della città.

L’incontro, guidato da Mercato Circolare SB, è stato anche un’opportunità per rinsaldare la dimensione collettiva dell’ecosistema di Torino Social Impact; durante la mattinata, infatti, è stato presentato un nuovo progetto di ecosistema sul rafforzamento delle comunità di pratica, realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo. I partner sono stati coinvolti in un gruppo di lavoro sul tema dell’economia circolare che, sul modello del tavolo delle società benefit di TSI, si confronterà su temi e sfide comuni, mettendo a fattor comune competenze ed esperienze in una logica di apprendimento peer to peer per generare valore condiviso.

Approfondisci:

La Camera di commercio e la Città di Torino vincono il Progetto europeo RESPONDET per Torino Social Impact

Primo incontro dei partner del progetto RESPONDET

A Torino il progetto europeo Respondet sull’economia sociale 

 

Infoday Erasmus per Giovani Imprenditori

Circolo dei Lettori di Torino, Martedì 9 Maggio ore 9.00

Sei un neo-imprenditore o una neo-imprenditrice con una solida idea d’impresa? Oppure sei un professionista di successo alla ricerca di nuovi mercati e idee innovative? In entrambi i casi il programma europeo “Erasmus per giovani imprenditori” può dare un valore aggiunto alla tua attività attraverso lo scambio di conoscenze ed esperienze, il contatto con nuovi partner commerciali o l’accesso a mercati esteri ancora sconosciuti.

La Camera di commercio di Torino è un’organizzazione intermediaria e assiste i partecipanti nelle varie fasi dello scambio: valuta le candidature, facilita l’incontro e lo sviluppo del progetto ed eroga il contributo finanziario per chi va all’estero.

Scopri come accedere al programma nell’infoday del 9 maggio.

Iscriviti

Per informazioni:

www.to.camcom.it/erasmus

www.erasmus-entrepreneurs.eu

Faber 2023, creatività digitale e impresa si incontrano per la sesta volta

È stata prorogata al 16 luglio la possibilità di candidarsi alla sesta edizione del concorso, che propone un’opportunità concreta a under 35 creatori di contenuti digitali per farsi conoscere e crescere

Aperta fino al 18 giugno la sesta edizione del concorso nazionale “Faber, creatività, impresa e impatto’’, realizzata da Weco con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e della Camera di commercio di Torino, nell’ambito di Torino Social Impact. Da 15 anni favorisce l’incontro tra giovani attivi nei campi della creatività digitale con le imprese e le organizzazioni interessate a valorizzare queste competenze. Importanti le ricadute professionali: più del 90% dei giovani partecipanti alla scorsa edizione ha infatti riconosciuto un ruolo fondamentale dell’iniziativa nel proprio percorso imprenditoriale e lavorativo. Sono oggetto del concorso opere e prodotti realizzati negli ultimi 24 mesi dietro commissione o autonomamente, a tema libero nelle quattro categorie previste: Live action & Animazione, Visual & Graphic design, Gaming, realtà aumentata e realtà virtuale, Web, app, social.

Partecipare e vincere il concorso Faber permette ai creativi digitali under 35 di accedere al fabermeeting e quindi di partecipare a workshop, talk, momenti di incontro e scambio con le imprese partner, esperienze retribuite presso le stesse aziende e avere sostegno ai progetti proposti in diversi ambiti, tra cui live action, visual design, realtà aumentata e realtà virtuale, app, social. Faber promuove inoltre la conoscenza e l’applicazione di mezzi e strumenti legati alla creatività e al digitale per rispondere alle nuove sfide sociali e imprenditoriali.

Le imprese partner trovano in Faber le risposte a bisogni di innovazione specifici, nuove competenze, nuovi linguaggi e nuovi approcci alla tecnologia.

Come spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino “Digitale, innovazione e impatto sociale: questo il cuore del bando Faber, giunto alla sesta edizione, che permette da un lato ai giovani di proporre soluzioni digitali e creative di immediato utilizzo, dall’altro agli imprenditori di avvalersene con efficacia nella propria attività. Un contatto spesso proficuo e duraturo, dal momento che il 75% dei giovani premiati firma un contratto di lavoro dopo questa positiva esperienza”.

Da 15 anni – racconta Carlo Boccazzi Varotto, direttore dell’iniziativa – il concorso Faber e il Fabermeeting sono una grande vetrina per il talento digitale italiano, il cui successo si misura nel fatto che, sempre più spesso, chi agli esordi partecipò come concorrente oggi vi partecipa in veste di partner, non di rado, rappresentando una azienda che conobbe proprio grazie al Fabermeeting. Faber è anche una delle, non troppe, iniziative in grado di anticipare linguaggi e temi. Per questo è importante l’apertura al mondo del Terzo Settore e dell’impatto sociale, che, più di ogni altro, può trarre beneficio non solo dalle competenze, ma anche dalle ispirazioni, dai bisogni di cambiamento che i ragazzi e le ragazze che partecipano al concorso esprimono“.

Dalla sua nascita, nel 2008, Faber ha visto partecipare oltre 1000 giovani alla fase di concorso, sono stati 470 i progetti presentati e più di 150 quelli premiati che hanno potuto partecipare al fabermeeting. In cinque edizioni le imprese partner sono state più di 200 e 106 gli speaker coinvolti in workshop, talk, tavole rotonde. Nel 2008 i partner coinvolti erano 14, oggi sono più di 60.

L’edizione Faber 2023 si amplia estendendo la partnership a Enti del Terzo Settore per rispondere alla loro necessità di individuare nuovi spazi di mercato e competenze. L’impatto e la sostenibilità sociale saranno temi rilevanti nel programma e troveranno spazio anche in workshop e talk dedicati.

Tutte le informazioni per partecipare sul sito: www.fabermeeting.it

Cities Forum a Torino dal 16 al 17 marzo

Il 16 e 17 marzo si incontreranno alle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino oltre 750 partecipanti provenienti da tutta Europa in occasione della quinta edizione del Cities Forum.

Il Forum è un appuntamento, con cadenza biennale, organizzato dalla Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, che riunirà i principali attori urbani, tra cui Sindaci e rappresentanti di città grandi medie e piccole per discutere le politiche, le azioni e le iniziative che porteranno ad affrontare le sfide urbane della transizione ecologica e dell’inclusione sociale.

La Città di Torino è stata scelta, quale sede dell’evento, tra 19 candidate europee, grazie alla sua lunga esperienza a impiegare risorse comunitarie a supporto dei processi di rigenerazione urbana e inclusione sociale, nonché per la disponibilità di una location unica come le OGR che rappresenta in modo emblematico la profonda trasformazione di Torino.

Due giornate intense di lavoro ed appuntamenti che offriranno dibattiti di alto livello, sessioni partecipative e workshop interattivi sulla coesione e la ripresa delle città.

Il Forum offrirà ai partecipanti un’opportunità unica di fare rete e discutere i recenti sviluppi di varie iniziative e politiche dell’UE, nonché di esplorare la città ospitante attraverso diverse visite in loco previste nella mattinata del 16 marzo, che accompagneranno 400 persone alla scoperta dei luoghi delle principali trasformazioni urbane a Torino, finanziate negli ultimi 20 anni da fondi europei.

Il forum punterà i riflettori sui recenti sviluppi delle politiche e delle iniziative chiave che coinvolgono le città, come l’Agenda Urbana dell’UE, la Missione dell’UE per le 100 città climaticamente neutre ed il Nuovo Bauhaus europeo applicato come paradigma per uno sviluppo inclusivo, sostenibile e bello.

E’ possibile scoprire il programma delle sessioni e seguire il webstreaming a partire da domani alle ore 13.15 al seguente link.

Secondo Incontro Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027

Domani, 14 marzo, si svolgerà, presso Open Incet il workshop organizzato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale all’interno del percorso di accompagnamento con le città medie Sud del nuovo “Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027” avviato lo scorso febbraio.

Durante il workshop verranno presentati alcuni esempi di buone pratiche realizzati nella Città di Torino, quali: il progetto europeo Tonite, il modello di Welfare della Rete delle Portinerie di Comunità ed il progetto di finanza di impatto a Torino di Homes4All a Torino.

Seguirà una visita guidata ad alcuni progetti di innovazione sociale realizzati dal Comune di Torino per proseguire, nel pomeriggio, con dei workshop di co-design che vedranno coinvolti i rappresentanti delle città nella simulazione di un percorso di progettazione sociale, con l’obiettivo di condividere tecniche di coprogettazione e di coinvolgimento degli stakeholders e di approfondire alcune proposte progettuali sotto la lente dell’innovazione sociale.

Il workshop rientra tra le attività del pilot italiano del progetto europeo SEED – Social innovation EcosystEm Development, il cui obiettivo è costituire un Centro di Competenza Nazionale sull’Innovazione Sociale, e consentirà di testare alcune delle attività di supporto che il Policy Lab italiano potrà fornire a supporto delle autorità di gestione e più in generale delle pubbliche amministrazioni nel disegnare le proprie politiche pubbliche attraverso processi partecipativi.

 

Un Premio nazionale mutualità per favorire lo sviluppo dell’Economia sociale

Le due compagnie assicurative italiane Itas Mutua e Reale Mutua vogliono premiare il miglior progetto mutualistico mettendo in palio un riconoscimento economico di 100.000 euro che dovrà essere utilizzato per la realizzazione del progetto stesso.

Con questo Premio intendono offrire strumenti necessari a fronteggiare le sfide poste dall’odierno contesto generale e sostenere le buone prassi e le progettualità che possano favorire lo sviluppo e la crescita dell’Economia sociale in Italia.

Il bando è disponibile su sito www.premiomutualita.it e possono accedervi fondazioni, mutue, associazioni, cooperative, imprese sociali capaci di realizzare un progetto che porti con sé soluzioni o servizi innovativi e che sia caratterizzato da un approccio mutualistico negli scopi o nel modello organizzativo, effettivamente adottabile ed applicabile.

Il progetto candidato sarà valutato per la sua capacità di rispondere ad un bisogno della collettività e di esprimere i valori tipici della mutualità, oltre che per il suo essere sostenibile, innovativo e in grado di valorizzare le relazioni con gli stakeholder.

ESA InCubed+: l’Osservazione della Terra come driver per l’innovazione

Il prossimo 7 marzo dalle 9.00 alle 13.00 si svolgerà, presso la Fondazione Agnelli, l’evento ESA InCubed+: l’Osservazione della Terra come driver per l’innovazione” organizzato da Fondazione E. Amaldi, ESA, Città di Torino e CTE NEXT – la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino.

Durante l’evento verranno presentate le modalità di accesso al programma di co-finanziamento dell’Agenzia Spaziale Europea insieme ad un approfondimento sulla prima call tematica “InCubed for Cultural and Natural Heritage”, con un focus specifico sull’applicazione di tecnologie di Osservazione della Terra per la prevenzione e il mantenimento del patrimonio culturale e nazionale del nostro Paese.

Obiettivo dell’evento è quello di illustrare come funzionino e che valore aggiunto possano dare le tecnologie spaziali, in particolare quelle di Osservazione della Terra, se integrate in un “business tradizionale”. 

In tale sede verrà inoltre presentata la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, un progetto finanziato dal MIMIT con fondi FSC e co-finanziato da un partenariato strategico che include, tra gli altri, gli Atenei della Città di Torino, gli incubatori di impresa, Fondazione Piemonte Innova, 5T e TIM. L’Obiettivo di CTE NEXT è quello di trasformare Torino in un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti in settori individuati come strategici per il territorio torinese: mobilità intelligente, urban air mobility, industria 4.0 e servizi urbani innovativi. Centrale è lo sviluppo di tutte le implementazioni della connettività 5G come IoT, Big Data, Intelligenza Artificiale e Blockchain.

L’evento si concluderà con una sessione di mentoring one-to-one con rappresentanti dell’ESA e della Fondazione E. Amaldi. 

Scopri il programma completo dell’evento e riserva il tuo posto 

Il 7-9 giugno Torino parteciperà alla Conferenza sull’economia sociale UE 2023 a Göteborg

In concomitanza con la presidenza svedese del Consiglio dell’Unione europea, i più importanti attori europei nel campo dell’economia sociale si riuniscono a Göteborg per una conferenza che mette in evidenza il ruolo dell’economia sociale nella creazione di un’Europa più forte e resiliente.

La conferenza “Economia sociale 2023 – Costruire un’Europa più forte e resiliente” è stata pianificata in stretta collaborazione con esperti e stakeholder europei e sarà incentrata sul Piano d’azione per l’economia sociale e sulla sua attuazione. Si basa sulla conferenza di Strasburgo dello scorso anno “Economia sociale – Futuro dell’Europa”, inclusa nel programma ufficiale della Presidenza francese, e fa da ponte con l’evento equivalente che si terrà sotto la prossima Presidenza spagnola a San Sebastian, il 13-14 novembre 2023.

La conferenza, organizzata da Coompanion in collaborazione con Social Economy Europe, REVES e CECOP, con il sostegno della Regione Västra Götaland, della School of Business, Economics and Law dell’Università di Göteborg e di Fremia, mira anche a mettere in luce lo stato dell’economia sociale nell’Europa meridionale e in quella settentrionale, fornendo così una base per l’ulteriore lavoro del Consiglio in questo settore.

Per Torino Social Impact sarà l’occasione per condividere i risultati del progetto Respondet, un consorzio internazionale finanziato da COSME nell’ambito delle missioni di economia sociale, dedicato all’implementazione di politiche locali per il miglioramento dell’economia sociale in connessione con l’economia circolare, con un focus sulle comunità energetiche.

Il progetto Respondet è guidato dalla Generalitat Cataluna e accompagnato da REVES, che organizzerà anche il suo incontro annuale negli stessi giorni nella città svedese.

Prima scadenza della Call for Pledges del Transition Pathway for the Proximity and Social Economy della Commissione Europea

Torino Social Impact ha partecipato alla prima scadenza della Call for Pledges del Transition Pathway for the Proximity and Social Economy della Commissione Europea, contribuendo con alcuni progetti sullo stakeholder engagement, la digitalizzazione degli attori dell’economia sociale, il data for good, il social procurement ed il networking.

La fase di co-implementazione del percorso di transizione dell’UE per l’ecosistema industriale dell’economia sociale e di prossimità, è iniziata il 14 novembre scorso a seguito di un processo di co-creazione. Le parti interessate sono state incoraggiate a presentare impegni concreti nella realizzazione della duplice transizione verde e digitale dell’ecosistema.

Il termine iniziale per la presentazione degli impegni è stato il 28 febbraio 2023. Entro tale data, la Commissione Europea raccoglie ed esamina gli impegni presentati, anche se l’invito rimarrà aperto poiché la raccolta avviene su base rotativa.

Questa iniziativa fa parte della politica industriale dell’UE aggiornata e del Piano d’azione europeo per l’economia sociale. L’obiettivo dell’invito è stato quello di raccogliere le promesse delle parti interessate sulle azioni concrete che intraprenderanno per contribuire alla realizzazione delle aree d’azione condivise individuate nel percorso di transizione.

Si tratta infatti di un modo importante per dimostrare la volontà delle parti interessate di sostenere gli obiettivi di questo percorso di transizione e il loro impegno a lavorare insieme per sostenere la doppia transizione dell’ecosistema e rafforzarne la resilienza. Gli impegni contribuiranno a colmare le lacune, a mettere in comune le risorse per raggiungere obiettivi comuni e a mobilitare il sostegno a tutti i livelli.

Gli impegni raccolti contribuiranno alla co-attuazione del Percorso di transizione. La Commissione collaborerà con le parti interessate per sostenerle nell’attuazione dei loro impegni, facilitando lo scambio di conoscenze e di buone pratiche.

Tutte le informazioni su come procedere sono disponibili al seguente link.

OPEN CALL – SME4GREEN per uno sviluppo locale sostenibile

La Città di Torino sta sviluppando il primo green deal in Italia nell’ambito del progetto SME4GREEN, in partnership con Environment Park.  

La finalità principale del progetto consiste nel creare, entro il 2024, le condizioni necessarie per la cooperazione tra le PMI locali e le autorità pubbliche e per facilitare lo sviluppo di politiche pubbliche a sostegno dell’adozione di soluzioni verdi e digitali da parte delle imprese torinesi. 

Nell’ambito del progetto 5 PMI saranno sostenute nella realizzazione di campagne di crowdfunding per immettere sul mercato prodotti “verdi” mirati all’economia circolare, 10 beneficeranno di un tutoraggio per l’innovazione, lo sviluppo di soluzioni verdi e la digitalizzazione.

Inoltre tutte le PMI del progetto riceveranno una guida da structural-funds.ro – esperti nell’identificazione e nell’ottenimento di finanziamenti europei.

Torino in particolare ambisce a creare un dialogo con le PMI del settore cibo (ristorazione , trasformazione, produzione), sul tema dell’economia circolare.

Per le PMI che fossero interessate a sostenere l’idea di uno sviluppo sostenibile (locale), e vogliano beneficiare dei servizi forniti dal gruppo di esperti SME4GREEN, venendo supportate nell’implementazione di soluzioni “verdi e digitali” per sviluppare imprese sane sia dal punto di vista economico e sociale che da quello della tutela dell’ambiente, possono compilare il form qui.

La Città di Torino, inoltre, lancerà un “Avviso Pubblico” per l’erogazione di contributi a supporto delle attività di sperimentazione di soluzioni verdi e circolari nel settore del “Cibo” entro la prima metà del 2023.

La Città di Torino cerca partner per partecipare alla Call EUI-IA

La Città di Torino intende rispondere alla Call for Proposal European Urban Initiative – Innovative Actions (EUI-IA) con scadenza il 19 gennaio 2023 in qualità di capofila e, a tal fine, intende individuare le migliori proposte progettuali e il miglior partenariato per la successiva co-progettazione della candidatura. Ha pertanto pubblicato un Avviso pubblico per la ricerca di partner con cui partecipare alla Call EUI-IA.

Le proposte progettuali dovranno avere come focus il tema della riscoperta e del rilancio dei borghi storici in città post-industriali attraverso azioni e interventi concreti e tangibili incentrati sui tre valori fondamentali del nuovo Bauhaus europeo: sostenibilità, inclusività ed estetica.

In coerenza con le attività sviluppate nell’ambito del progetto ToNite e in contiguità territoriale con gli interventi di rigenerazione urbana avviati attraverso il PINQUA Porta Palazzo e che verranno attivati con il Pon Metro Plus 2021-2027, la Città ha individuato come ambito di intervento l’area Nord di Torino: le proposte dovranno essere pertanto incentrate su Borgo Dora e sul Borgo storico di Barriera di Milano.

Obiettivo dei progetti dovrà essere quello di contribuire alla riscoperta, alla valorizzazione e alla promozione del valore storico dei due Borghi, sostenendone la vocazione culturale/economica/artistica/sociale integrando azioni di sviluppo locale partecipato, animazione culturale, accompagnamento e innovazione sociale e interventi di miglioramento della qualità e fruibilità dello spazio pubblico.

La proposta progettuale può essere presentata da un raggruppamento composto da non più di cinque organizzazioni. Sono considerate ammissibili esclusivamente le organizzazioni dotate di personalità giuridica.

Saranno ammissibili proposte progettuali il cui piano finanziario rispetti il limite massimo di Euro 6.000.000 (comprensivo della quota di cofinanziamento e delle quote di budget destinate alla Città in qualità di Lead partner, a tutti i Delivery partners e ai 3 Transfer partners). Ogni partner dovrà garantire un cofinanziamento del 20% della quota di budget di propria competenza.

Scadenza della presentazione delle candidature: lunedì 12 dicembre 2022 alle ore 12:00

Consulta l’Avviso 

Per tutti i dettagli e per scaricare i documenti utili alla candidatura, vai alla pagina dedicata del sito della Città di Torino.

Primo incontro dei partner del progetto RESPONDET

Il 13 e 14 settembre si svolgerà a Barcellona, il primo meeting del progetto Respondet in cui si potranno incontrare e confrontare tutti i partner coinvolti quali la Città di Torino, la Camera di Commercio di Torino, Generalitat of Catalonia – Business and Labor Department (Capofila-ES), Confederation of Cooperatives of Catalonia (ES), European Network of Cities and Regions for the Social Economy (ES), Service Public de Wallonie Economie, Emploi, Recherche (BE), Concertation des organisations représentatives de l’économie sociale (BE), Malopolska Voivodship-Regional Centre for Social Policy in Cracow (ROPS) (PL).

Il progetto RESPONDET (Regional Social Economy Policies for sustainable community-Driven Enviromental Transition), nell’ambito del bando europeo COSME, si propone di di promuovere lo sviluppo locale e regionale al fine di rafforzare l’economia sociale rendendo la gestione comune delle risorse il principale elemento di sostenibilità sociale nel processo di transizione Green. 

RESPONDET faciliterà quindi la convergenza delle linee politiche e un effettivo trasferimento delle conoscenze, ma anche la costruzione di collaborazioni locali e transnazionali in grado di garantire la sostenibilità dei risultati del progetto. 

Per fare ciò articolerà le sue azioni attorno a quattro filoni tematici principali:

  1. Promuovere il ruolo dell’economia sociale nella costituzione di policy locali energetiche.
  2. Rafforzare il ruolo dell’economia sociale come attore chiave nello sviluppo dell’economia circolare locale.
  3. Favorire il capacity building nell’ambito dell’economia sociale, nell’ambito delle iniziative comunitarie e della pubblica amministrazione per quanto riguarda la costruzione di una visione guidata dall’economia sociale e dalla saggia gestione delle risorse.
  4. Stimolare la cooperazione tra economia sociale e organizzazioni.

L’incontro inaugurale del progetto avrà come oggetto il tema delle comunità energetiche locali, fornendo un’ occasione alla delegazione torinese di confrontarsi con altri partner europei al fine di favorire la crescita di queste iniziative sul nostro territorio.

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Parte la formazione del progetto europeo SEED

All’interno del progetto europeo SEED – Social Inovation Ecosystem Development partirà da settembre il programma di formazione, come fase sperimentale del servizio di capacity building che il futuro Centro di Competenza potrà offrire.

Questa prima iniziativa, che coinvolge l’intero partenariato transnazionale, è rivolta agli stakeholder dell’innovazione sociale in tutta Europa, perciò si svolgerà in lingua inglese. La formazione verrà erogata online e sarà completamente gratuita previa registrazione a ciascun appuntamento.

Il programma di Capacity Building del progetto SEED prevede 11 moduli suddivisi in 6 aree tematiche:

  • Co-design and co-production
  • Social Innovation policy
  • Financial support for Social Innovation
  • Social Innovation business models and new forms of entrepreneurship
  • Social Innovation monitoring and assessing
  • Digital SI

E’ possibile consultare il programma completo qui.

Martedì 20 settembre è in programma il primo appuntamento dal titolo “Managing Social Innovation: from past challenges to future opportunities” con la seguente agenda:

12.30 – 12.50: Introduction: Utopic scaling: what went wrong  – Mario Calderini and Ambra Giuliano, Politecnico di Milano
Panel discussion: Federico Mento, Ashoka – Marco Nannini, ImpactHub – SocialFare
12.50 – 13.05: What are the main challenges in managing SI processes and initiatives?
13.05 – 13.20: What are the main challenges in scaling SI?
13.20 – 13.35: What leadership for social innovation?
13.35 – 14.00: Q&A – Discussion with participants

Approfondisci e registrati all’evento

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SEED – Social innovation EcosystEm Development, è finanziato dal programma europeo EaSI che vede Torino coinvolta nel ruolo di Capofila in partnership con  Fondazione Brodolini, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Politecnico di Torino, Euricse, Fondazione Italia Sociale.

L’obiettivo del progetto  è quello di sostenere la creazione e lo sviluppo di un Centro di Competenza nazionale per l’Innovazione Sociale con lo scopo di valorizzare competenze già esistenti e riconosciute, e allo stesso tempo offrire strumenti di formazione, apprendimento, scambio e crescita.

ENoLL Open Living Lab Days, Torino, 20-23 settembre 2022

Quest’anno gli Open Living Lab Days – il raduno annuale e globale dei Living Labs organizzato da ENoLL -European Network of Living Labs – si terrà a Torino, dal 20 al 23 settembre presso le OGR ed è co-organizzato dalla Città di Torino, da CTE NEXT –  La Casa delle Tecnologie Emergenti e da Torino City Lab.

Il  tema principale dell’evento è “The city as a Lab, but now for real!”Re-working open innovation environments for inclusive, green and digital transition through emerging technologies”, a cui si legano 5 sotto-tracce quali: Society, Governance, Green & Sustainable, Transformation e Beyond the city.

Sarà un momento di incontro pensato appositamente per dare spa­zio a decisori politici, aziende, imprenditori, accademici e innovatori, per esplo­ra­re, con­net­ter­si e lavo­ra­re insie­me.

Sono previsti circa 400 innovatori partecipanti, provenienti dall’Europa e dal resto del mondo, per questo appuntamento annuale dei Living Lab.

Il programma è così strutturato: una giornata di formazione sui fondamentali del living lab, due giorni di conferenze, workshops e ted talks internazionali e study visits alla scoperta dei luoghi dell’innovazione della città.

La Città di Torino, nello specifico, ha organizzato le seguenti sessioni:

Mercoledì 21 settembre dalle ore dalle ore 11.00 alle ore 12.30

Comparing the Urban Living Labs Models, from large cities to small urban centers: verrà illustrato come i laboratori cittadini siano un strumento unico per promuovere l’innovazione in modo olistico e inclusivo, coinvolgendo gli stakeholders delle società nella creazione d’impatti a lungo termine per la città volti a favorire la transizione verde e digitale.

Mercoledì 21 settembre dalle ore dalle ore 14.00 alle ore 15.30

Scaling  up, scaling out and scaling deep for social innovation, in questa sessione si partirà dall’analisi del ruolo delle autorità pubbliche e del terzo settore nell’ambito dell’innovazione sociale, esplorando  la replicabilità dei sistemi d’innovazione sociale (scaling out) e approfondendo le radici dell’innovazione sociale (scale deep).

Giovedì 22 settembre dalle ore dalle ore 11.00 alle ore 12.30

The House of Emergency Technology in Italy and Beyond, sessione in cui verranno illustrati il progetto ed i primi risultati di CTE NEXT ad un anno dalla sua nascita, e verranno analizzati i benefici nell’utilizzo del 5G e delle tecnologie emergenti per i cittadini.

Giovedì 22 settembre dalle ore dalle ore 15.45 alle ore 17.15

Living Labs as enablers of the transformation of European cities towards climate neutrality, realizzato in collaborazione con l’Energy Center di Torino, il panel vuole analizzare come i living labs possano aiutare ad arrivare alla neutralità climatica entro il 2030. La riflessione avverrà nel contesto definito dalla Missione dell’UE “Città climaticamente neutre e intelligenti” e dal relativo obiettivo di avere le prime 100 città climaticamente neutre entro il 2030, fra queste anche Torino.

Scopri nel dettaglio il programma completo dell’evento

Riserva il tuo posto

EX-INCET spazio all’innovazione aperta

Venerdì 22 aprile alle ore 11:00, in Piazza Teresa Noce 17d, Ex-Incet apre le sue porte per presentare i suoi nuovi spazi e progetti di lavoro con attori locali e internazionali. L’evento è promosso dalla Città di Torino.

L’Open Day, con una giornata ricca di incontri, formazioni, workshop e momenti di networking, è un’occasione per ritrovare o conoscere la comunità di innovatori che danno vita a questi spazi e mettono al servizio del territorio le loro competenze, connettendo l’ecosistema torinese per l’innovazione sociale a livello internazionale.

Ex-Incet apre le porte al pubblico venerdì 22 aprile a partire dalle ore 11.00 alle ore 21.00 con un calendario di attività alla presenza del Sindaco Stefano Lo Russo e dell’Assessora alla Transizione ecologica e digitale e all’Innovazione Chiara Foglietta.

Generato dall’intervento di riqualificazione dell’isolato ex Incet nell’ambito del programma Urban Barriera, Ex-Incet è un centro di innovazione aperta e di servizi per la collettività. Ispirato ai principi dell’innovazione aperta e inclusiva, ospita realtà che lavorano su temi quali economia sociale ed economia circolare, blockchain, ambiente e transizione digitale, offre supporto alla Pubblica Amministrazione per il co-design di nuove politiche pubbliche e fornisce inoltre servizi allo sviluppo di nuove competenze e progetti innovativi.

La partecipazione è gratuita previa registrazione.

A questo link è possibile scoprire tutti i dettagli dell’evento e le modalità di iscrizione:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-ex-incet-spazio-allinnovazione-aperta-316646808127

Scelta Torino per ospitare Cities Forum 2023

La Città di Torino è stata scelta come sede del prossimo Cities Forum, il più grande evento a cadenza biennale, organizzato dalla Commissione Europea, che coinvolge i principali protagonisti europei di sviluppo urbano, giunto alla sua quinta edizione.

Le città europee candidate sono state diciannove, Torino è entrata nella short list insieme a Lubiana (Slovenia), Tallin (Finlandia), Vitoria-Gasteiz (Spagna) e l’esito del voto finale ha visto prevalere Torino con 8 voti, 3 per Lubiana e 1 per Victoria-Gasteiz. Il capoluogo piemontese ospiterà l’evento nel febbraio del 2023, quando in città si prevede l’arrivo di 700 partecipanti in due giorni.

É stato proprio il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che ha annunciato l’evento, mostrando enorme soddisfazione per la vittoria finale: “Si tratta del più grande evento della Commissione Europea che riunisce i principali attori urbani a livello europeo, nazionale, regionale e locale”.

“La Città di Torino – prosegue il primo cittadino– ha presentato la sua candidatura con un programma che è risultato il migliore e forti di una grande esperienza nell’ambito delle politiche di coesione”. Si tratta di un evento biennale che ha raggiunto la quinta edizione, la precedente era stata a Porto nel 2020. La Fondazione CRT ha offerto gli spazi delle OGR come luogo principale degli incontri.

Il Forum rappresenta  l’occasione per affrontare temi e confrontare riflessioni circa il ruolo della dimensione urbana della Politica di coesione, l’Agenda urbana per l’UE, il ruolo delle città nell’attuazione del Green Deal europeo (gli obiettivi climatici da raggiungere entro il 2050), la risposta dell’UE alla dimensione urbana dell’Agenda 2030, il New Urban Agenda (programmi e politiche per lo sviluppo sostenibile nei centri urbani).

Spunti alla discussione li potrà offrire anche l’esame della Nuova Carta di Lipsia, il documento approvato nel novembre del 2020 che raccoglie una serie di principi volti a guidare le città europee verso un maggior grado di sostenibilità, resilienza e inclusività.

Temi come la transizione digitale, il cambiamento climatico e le diseguaglianze sociali sono oggi al centro del dibattito e le sfide che le città sono chiamate ad affrontare necessitano di strategie ed azioni concrete per migliorare la governance di questi fenomeni, per le quali è spesso necessaria la collaborazione con i residenti cosi come è utile e produttivo il confronto con altre realtà urbane nazionali ed europee.

La Camera di commercio e la Città di Torino vincono il Progetto europeo RESPONDET per Torino Social Impact

A seguito della partecipazione alla call for proposal dello scorso novembre la Città di Torino e la Camera di commercio si sono aggiudicate l’assegnazione del progetto RESPONDET, nell’ambito del bando europeo COSME – Social Economy Mission (Missioni per l’economia sociale). Porteranno l’esperienza di Torino Social Impact. 

RESPONDET “Regional Social Economy Policies For Sustainable Community-Driven Environmental Transition” si propone di incrementare la resilienza delle comunità locali e la loro capacità di affrontare e superare le crisi.

Per questo progetto Città di Torino e Camera di commercio si sono alleate per portare l’ecosistema territoriale Torino Social Impact in un network internazionale.  Capofila di  RESPONDET è REVES aisbl – Réseau Européen des Villes & Régions de l’Economie Sociale; gli altri partner coinvolti sono la Catalonia region and Coopcat (ES), Region Västra Götaland and Coompanion (SE), Wallonia Region and CONCERTES (BE), Regional Centre of Social Policy/Malopolska region (PL).

“È stato avviato un intenso lavoro di relazioni a livello europeo sia per posizionare e promuovere Torino Social Impact nell’ambito dei più rilevanti processi comunitari per lo sviluppo dell’economia sociale, in particolare l’elaborazione dell’ Action Plan Europeo per l’Economia Sociale, sia per costruire relazioni con esperienze simili e favorire lo scambio di pratiche e la visibilità di Torino presso altri ecosistemi – evidenzia Dario Gallina,  Presidente della Camera di commercio di Torino -. La partecipazione a progetti europei ha un ruolo determinante in questo processo”.

“Negli ultimi anni, grazie a un ecosistema locale sempre più collaborativo e attento, Torino ha fatto dell’innovazione sociale un suo tratto distintivo con l’obiettivo di rendere il proprio territorio un luogo nel quale imprese e investitori a impatto sociale trovino le migliori condizioni per operare e svilupparsi” spiega l’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale e all’Innovazione Chiara Foglietta.

Oltre a facilitare la convergenza delle linee politiche e un effettivo trasferimento delle conoscenze, RESPONDET intende proprio  agevolare la costruzione di collaborazioni locali e transazionali in grado di garantire la sostenibilità dei risultati del progetto.

Come? Accompagnando le realtà del Terzo Settore verso un processo di transizione Green, con l’ attuazione di ‘capacity building’ nella costruzione di un Action Plan volto a fornire loro gli strumenti per poter agire in tale direzione e cambiamento.

Si punta così a rafforzare il ruolo dell’economia sociale come uno strumento di mobilizzazione per lo sviluppo e il consolidamento delle comunità locali in generale.

Emerge la necessità di elaborare strategie e sostenere politiche di intervento che portino ad un miglioramento della situazione economica, più green e più veloce. Per fare questo è necessario incentivare la transizione verso una macchina economica più sostenibile e digitalizzata attraverso un intervento sinergico a livello transnazionale che permetta di condividere con altre realtà locali e regionali esperienze e know-how e di vagliare la ripetibilità delle soluzioni sperimentate. 

Pertanto, a seconda dei differenti contesti locali, si dovranno sviluppare differenti risposte che pongano ciascuna città/regione a differenti livelli di sviluppo. In cambio, la diffusione reciproca e la costruzione e condivisione comune di soluzioni tra i partner di progetto permetterà la creazione di una comune eredità che verrà traslata in una piano di azione regionale. 

RESPONDET faciliterà quindi la convergenza delle linee politiche e un effettivo trasferimento delle conoscenze, ma anche la costruzione di collaborazioni locali e transazionali in grado di garantire la sostenibilità dei risultati del progetto. 

Aperta la Call degli Open Living Labs della European Network of Living Labs

Dal 20 al 23 settembre si svolgeranno a Torino gli Open Living Labs organizzati da ENOLL  – European Network of Living Labs, in collaborazione con la Città di Torino – Torino City Lab e CTE – La Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino.

Il tema centrale dell’evento è “The city as a Lab, but now for real! Re-working open innovation environments for inclusive, green and digital transition through emerging technologies” e 5 sono i “filoni chiave” dell’evento: 

Society
Governance
Green & Sustainable
Transformation & Beyond the city

Ci sarà anche una sessione dedicata ai progetti e politiche di Innovazione sociale del Comune di Torino.

E’ appena stata aperta la CALL, rivolta a ricercatori, practictioner, studenti ed esponenti di enti pubblici.

CALL 4 PAPERS: rivolta a ricercatori e practictioner di qualsiasi ente e organizzazione, che abbiano un caso di studio, una ricerca o un progetto in corso da condividere con la comunità dei Living Lab.

Consulta le modalità di partecipazione. Deadline: 15 maggio 2022

CALL 4 WORKSHOPS: rivolta a practictioner (di qualsiasi ente ed organizzazione) che vogliano presentare il loro workshop interattivo alla conferenza, dove da sempre sono un elemento fondamentale caratterizzato dalla co-creazione e dalla collaborazione pratica.

Consulta le modalità di partecipazione. Deadline: 15 maggio 2022

I contributi selezionati e coerenti con il tema dell’evento alimenteranno il programma ufficiale degli OLLD TURIN 2022!

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.enoll.org oppure scrivere all’indirizzo: torinocitylab@comune.torino.it.

ToNite: avviato il cantiere in Viale Ottavio Mai

A fine gennaio sono stati avviati i lavori di riqualificazione di Viale Ottavio Mai, presentati in un incontro ibrido organizzato dall’Università degli Studi di Torino lo scorso 26 gennaio.

Questo spazio pubblico, adiacente al Campus Luigi Einaudi, si trasforma in uno spazio di condivisione e scambio, relax e benessere, cultura e svago.

La trasformazione si inserisce nell’ambito del progetto di ToNite, finanziato dal programma europeo Urban Innovative Actions per migliorare la vivibilità degli spazi pubblici nelle aree attigue al fiume Dora, anche nelle ore serali e notturne.

Al centro di questa azione di rigenerazione urbana, vi è l’obiettivo di concepire questo spazio di passaggio come un luogo versatile che possa accogliere al suo interno moduli diversi e al contempo funzionali, favorendo la connessione tra giovani, famiglie e anziani ma anche aprendosi a nuove forme di utilizzo da parte di artisti, sportivi e visitatori attraverso uno spazio pubblico accessibile, polifunzionale, inclusivo, integrato e sicuro sia nelle ore serali che diurne.

La nuova sistemazione prevede la realizzazione di un viale pedonale attrezzato, che potrà essere percorribile sia a piedi che in bicicletta, con installazione di nuovi arredi urbani che possano favorire occasioni di socialità a beneficio degli studenti del Campus oltre che dei cittadini, residenti o passanti.

Si interverrà sulla natura presente, con il raddoppiamento del filare di alberi già presenti e con la sistemazione di nuovi platani. Verrà inoltre creato un rain garden, sistema di raccolta acque attraverso la vegetazione che consentirà un miglioramento della qualità dell’aria creando un luogo più respirabile e vivibile.

E’ previsto inoltre un nuovo impianto di illuminazione pubblica con installazione di strutture di ombreggiatura artificiale, insieme alla creazione di un’area per organizzare eventi all’aperto volti ad animare Viale Mai dalla mattina alla sera.

Il termine dei lavori è previsto per luglio 2022, ma già a partire dai prossimi mesi sono previste le prime attività volte a rendere questo spazio pubblico simbolo dell’azione di rigenerazione urbana promossa da ToNite.

ToNite è un progetto finanziato dal programma europeo Urban Innovative Actions che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle aree lungo la Dora nelle ore serali, attraverso la riqualificazione di spazi pubblici e un supporto tecnico e finanziario per l’attivazione di servizi di prossimità. La Città di Torino è capofila del progetto insieme ai partner: Experientia, Espereal Technologies, SocialFare, Fondazione Torino Wireless, Engineering Ingegneria informatica, ANCI, EFUS .

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Il nuovo Social economy action plan della UE

L’evento di lancio della Commissione per il nuovo piano d’azione per l’economia sociale si è svolto di persona a Bruxelles e online il 16 dicembre 2021.

La Commissione europea ha adottato un nuovo piano d’azione a sostegno dell’economia sociale il 9 dicembre. Con il piano d’azione la Commissione propone una serie coerente di misure volte a creare le condizioni che consentano all’economia sociale di realizzare il suo potenziale di contribuire a un’economia equa, crescita sostenibile e inclusiva.

La presentazione alla stampa può essere rivista qui.

L’evento ha mirato a riunire imprenditori sociali e rappresentanti delle organizzazioni dell’economia sociale di tutta Europa (e oltre) per discutere le nuove opportunità offerte dal piano d’azione e come può contribuire ad un futuro più sostenibile.

A questa pagina trovate l’agenda e gli approfondimenti sul tema.

L’elaborazione del Piano è stato un percorso molto articolato che ha coinvolto tutti gli stakeholder europei a tutti i livelli, ed è stato accompagnato da una serie di conferenze, come la Digital Road to Mannheim, dove Torino Social Impact è stato ampiamente coinvolto, dai primi incontri fino all’evento dedicato agli ecosistemi dell’economia sociale ed alla conferenza finale, l’European Social Economy Summit.

Economia sociale: numeri e strategie post pandemia

In Piemonte operano circa 5.500 forme organizzative a impatto sociale, soprattutto nell’ambito dell’associazionismo e del volontariato, in crescita dell’11% rispetto al 2019. Il terzo settore produttivo piemontese, composto da imprese e cooperative sociali, conta circa 1.000 realtà, che nel 2020 hanno generato 1,8 miliardi di fatturato  e impiegato 57mila addetti.

Presentati oggi in una conferenza stampa on line i dati relativi alle indagini realizzati dalla Camera di commercio di Torino e da Isnet (Associazione per lo sviluppo delle imprese sociali) sull’articolato mondo dell’economia sociale. Oltre ad una mappatura sulle realtà operanti in questo ambito, sono stati analizzati i modelli di impresa sviluppati a seguito della pandemia e la diffusione degli acquisti a impatto sociale.

Con 1,8 miliardi di fatturato, il terzo settore produttivo piemontese impiega 57mila addetti, concentrati soprattutto nelle cooperative sociali – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Un settore di tutto rilievo, quindi, che seguiamo da anni, con indagini e iniziative dedicate, investendo anche sulla formazione di chi è chiamato a dare un valore all’impatto sociale generato da queste realtà. Sosteniamo inoltre fin dalla nascita la Piattaforma Torino Social Impact, che quest’anno ha realizzato importanti risultati: lo sviluppo del Centro di Competenza per la valutazione dell’impatto sociale, il posizionamento europeo dell’ecosistema territoriale tramite relazioni molto strutturate e la consegna di progetti in condivisione tra i partner”.

“Ad oggi Torino Social Impact conta 170 partner tra imprese sociali, acceleratori ed incubatori, enti pubblici, fondazioni ed istituzioni finanziarie, start up, atenei, spazi e reti di competenze, associazioni ed aziende che compongono un ecosistema sempre più attrattivo ed innovativo nel campo dell’innovazione sociale e dell’economia di impatto – aggiunge Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact. –  I dati presentati oggi sono utili e importanti perché servono a indirizzare con efficacia le azioni di TSI, selezionando i progetti che possono portare i maggiori risultati, come ad esempio il programma di social procurement rivolto al mondo delle imprese sociali”.

Leggi i risultati su www.to.camcom.it/impresesociali2021

Ultimi aggiornamenti sul progetto ToNite

Dalla scorsa settimana sono partite ufficialmente le attività di molti dei progetti vincitori del progetto europeo ToNite con eventi, incontri di co-progettazione e presentazioni preliminari al pubblico.

L’obiettivo di queste azioni è quello di rendere più vivibili, in particolare nelle ore serali, le zone di Aurora e Vanchiglia/Cle, come se i due quartieri venissero “illuminati” da un nuovo inizio.

Durante la XVI edizione del Festival delle Culture Popolari è stato presentato uno dei vincitori del bando ToNite: i Giardini sulla Dora, una portineria di comunità nel quartiere Aurora. Progetto pensato per trasformare esteticamente e funzionalmente un tratto del lungo Dora Savona, compreso tra ponte Bologna e il ponte di corso Regio Parco, da un corridoio di passaggio e parcheggio in luogo di incontro e scambio umano e culturale.

Inoltre nell’ambito del progetto Grandangolo i bambini e le bambine della 5C della Scuola Parini hanno iniziato a pitturare il marciapiede davanti all’ingresso della scuola: una trasformazione ricca di colori che ha visto i bambini insieme agli studenti del Corso di Pianificazione Territoriale e di Design del Politecnico di Torino.

Per quanto riguarda l’area Vanchiglia-Cle il progetto Bocciofila 2.0 ha organizzato presso la Bocciofila Vanchiglietta Rami Secchi una cena giallo-comica del Commissario Pautasso “Il Mistero del cimitero” per la notte di Halloween nel segno del teatro e della cucina piemontese.

Per il progetto Per.Notte invece, nell’area delle “Panche” di Borgo Rossini, è stato allestito un presidio socio-sanitario mobile finalizzato a prevenire l’abuso di alcool e sostanze, ideato da Cooperativa Frassati Onlus e Cooperativa Italiana Artisti Soc., finalizzato a prevenire l’abuso di alcool e sostanze.

Per finire il prossimo 20 novembre, in via Chivasso 10, dalle ore 15 alle ore 18 sarà inoltre possibile partecipare al primo appuntamento di co-progettazione di Yalla Aurora: il nuovo centro di partecipazione per comunità e giovani, uno spazio multifunzionale di socializzazione, studio, formazione, animazione culturale e protagonismo giovanile, nonché punto di riferimento per tutta la comunità del quartiere Aurora, promosso dall’Associazione Islamica delle Alpi – Torino e da GenerAzione Ponte.

Vuoi partecipare attivamente all’ideazione di come sarà il nuovo centro giovanile di Aurora? Compila il form 

Scopri di più sul progetto ToNite 

Family Sharing – il primo progetto di mutuo-affido tra famiglie in condizione di fragilità.

Il progetto Family Sharing è stato ideato e realizzato dalla Cooperativa sociale il Margine, nata dal superamento della psichiatria manicomiale e opera in ambito socio-sanitario, educativo, di inclusione sociale, politiche attive del lavoro, sviluppo locale.

Family Sharing è il primo progetto di mutuo-affido tra famiglie in condizione di fragilità e rappresenta un sistema innovativo di affido familiare, diurno o residenziale: prevede infatti il sostegno tra due famiglie che stanno attraversando un periodo di difficoltà, ma che possono darsi una mano reciprocamente a superarle.

L’idea innovativa e pregnante del progetto è proprio la “reciprocità”: anche se le famiglie stanno attraversando un periodo di difficoltà (hanno bisogno di aiuto), possono comunque aver voglia di condividere le proprie risorse con un’altra famiglia (possono essere di aiuto). Ciascuna famiglia avrà quindi la possibilità di ricevere un aiuto pratico rispetto ai propri bisogni, ma allo stesso tempo di rispondere ai bisogni dell’altra.

Le famiglie quindi non sono più un soggetto passivo destinatario di un intervento di aiuto definito da altri, ma diventano parte attiva di un processo di unione, coesione e condivisione.

Family Sharing si inserisce nella logica della co-progettazione sociale attraverso lo strumento della “sussidiarietà orizzontale”. Il principio che sostiene l’intervento è che il servizio non viene “erogato”, ma co-progettato insieme alle famiglie beneficiarie. Le famiglie hanno così la possibilità di vivere l’esperienza di “farsi risorsa” per un’altra famiglia, valorizzando la propria immagine sociale (la famiglia interiorizza un’immagine di sé positiva) e attivando un processo virtuoso capace di operare un’inversione culturale di prospettiva: da modello caregiver–care receiver (famiglia competente-famiglia disagiata) a modello di peer support.

Il progetto si rivolge alle famiglie della zona est di Torino con particolare riferimento alle zone periferiche, ma può essere inserito in qualunque contesto territoriale.

Il progetto quindi vede la prima fase di individuazione delle famiglie, a cui segue un percorso di affiancamento/tutoraggio da parte di un operatore dedicato (family coach, con funzione di facilitatore del matching), il cui intervento andrà gradualmente a ridursi, fino a essere completamente assorbito grazie a un virtuoso processo rigenerativo attivato dall’interazione tra le due famiglie (che verranno comunque seguite per un periodo di follow-up).

Dopo dei periodi di arresto dovuti al Covid, Family Sharing è partito in maniera attiva da giugno 2021: sono state già contattate alcune famiglie beneficiarie e sono stati fatti i primi colloqui conoscitivi tramite un’attenta valutazione delle risorse e dei bisogni reciproci, condotta delle psicologhe della cooperativa Il Margine.

Il Covid ha necessariamente reso opportuno rimodulare il progetto che ora sta andando avanti in maniera leggermente differente da come era stato progettato, poiché si rende necessario individuare le nuove esigenze e le nuove fragilità emerse durante la pandemia ed è necessario anche dare risposte diverse in quanto non potendo lavorare esclusivamente sulla prossimità e sull’incontro, che era un po’ il focus del progetto, la cooperativa ha dovuto reinventare delle modalità operative parzialmente differenti.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Family Sharing fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

 

Workshop sul progetto CasaBottega 4.0: giovedì 17 giugno

Giovedì 17 giugno 2021 dalle ore 11.00 alle ore 13.00 presso gli spazi di Via Baltea, 3 si terrà il Workshop sul progetto “CasaBottega 4.0”: Spazi creativi per abitare il quartiere.

Il progetto è stato ideato dalla Città di Torino e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e realizzato in collaborazione con Sumisura Aps, Città di Torino , Circoscrizione 6, Associazione Respons/Ability, Liberitutti scs.

CasaBottega è il progetto che trasforma le serrande abbassate di Barriera di Milano in laboratori artistici. Un intervento diffuso di rigenerazione urbana per dar vita a luoghi creativi con residenza, per sperimentare tra abitanti e artisti e artiste nuove forme di cittadinanza attiva.

Il progetto ha portato all’apertura di sette negozi chiusi di Barriera di Milano che si sono trasformati in laboratori artistici, artigianali che contribuiscono a cambiare il volto di un angolo della città.

Durante il workshop verranno illustrati gli Aspetti normativi relativi al tema dell’uso temporaneo dei beni immobili privati e i suoi potenziali ambiti applicativi.

E’ possibile seguire il Workshop in presenza (solo 35 posti) o on line. Iscriviti e scegli la tua forma di partecipazione.

Scarica il programma

Progetto Da capo, vestiamoci di nuovo: il negozio che rigenera tessuti sociali

Da Capo è un progetto di economia generativa promosso dalla cooperativa sociale Giuliano Accomazzi, nata a Torino nel 1989, che da oltre 30 anni mette al centro il valore delle persone, il valore dei diritti, il valore dell’incontro, prendendosi cura delle persone e dell’ambiente rigenerando i tessuti sociali e contribuendo al benessere della collettività.

Il Progetto si sviluppa attorno all’idea di ridare vita a capi usati e al contempo offrire la possibilità alle persone di rimettersi in gioco attraverso percorsi lavorativi: rigenerazione quindi non solo di oggetti ma anche di relazioni sia territoriali, sia umane date dalla creazione di una rete di commercianti ed abitanti che vivono in e nei pressi di Piazza Savoia dove ha sede il negozio.

In questo ultimo anno, nonostante le difficoltà e gli ostacoli portati dalla pandemia che hanno visto l’apertura a singhiozzo dell’attività commerciale del negozio, sono comunque state sviluppate alcune significative iniziative: l’arresto dato dal Covid si è rivelato un momento di riflessione su nuove prospettive e sviluppo di competenze e creazione di una rete di contatti nel quartiere in cui Da Capo opera.

Il progetto ha infatti l’ambizione di diventare un punto di riferimento per la comunità promuovendo relazioni basate sullo scambio di opportunità.

Durante l’estate del 2020, è stato allestito il laboratorio sartoriale, dotato di macchine da cucire industriali e di una postazione per lo stiro, spazio in cui  le donne, in inserimento lavorativo, hanno avuto la possibilità di sperimentarsi e di apprendere competenze sartoriali.

Ciò ha consentito alle lavoratrici coinvolte nel progetto, anche durante la chiusura del negozio nel lockdown dello scorso novembre, di dare una seconda vita ai capi non solo attraverso le riparazioni, ma anche attraverso il refashion e l’upcycling nell’ottica di un’economia davvero circolare.

È stata inoltre avviata una campagna di Crowdfunding chiamata Da Capo Baby: grazie al contributo di 127 donatori, è stato resa possibile la creazione di 20 kit nascita composti da indumenti e prodotti per il neonato e la neo mamma, destinati a 20 famiglie che vivono in una situazione di fragilità ma sono anche stati raccolti libri, vestiti, biancheria e prodotti per l’igiene, tutti beni con cui verranno realizzati nuovi kit o che, semplicemente, potranno essere donati ad altre famiglie.

Da Capo non si ferma esclusivamente a uno store, ma diventa un vero e proprio punto di riferimento di un movimento positivo: i clienti contribuiscono con la donazione di abiti, propongono nuove idee e diventano ambasciatori di un brand che “non vede difetti ma solo diversità, quella positiva, stimolante.”

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Da Capo fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

Torino unica città italiana selezionata per un percorso di apprendimento sull’economia sociale e solidale

La Città di Torino è stata selezionata per partecipare al programma di apprendimento internazionale promosso dal progetto RRR – Respond Rebuild Reinvent sul tema degli ecosistemi dell’economia solidale e sociale.

RRR, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei suoi strumenti di politica estera, fa parte dell’iniziativa dell’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico denominata ‘Promoting Social and Solidarity Economy Ecosystems Global Action’ lanciata nel 2020 che coinvolge oltre 30 Paesi.

Torino è l’unica città italiana che parteciperà al programma di formazione e confronto con realtà internazionali. È stata scelta in virtù dell’impegno che da anni sta dimostrando nel supportare l’ecosistema locale dell’innovazione sociale, in particolare attraverso l’iniziativa ‘Torino Social Impact’. Il contesto torinese è infatti riconosciuto come uno dei più ricchi a livello internazionale per le esperienze che promuovono l’economia sociale e solidale.

Durante l’emergenza sanitaria Covid-19, la Città ha attivato iniziative come ‘Torino Solidale’ che hanno mobilitato il territorio in favore dei soggetti più deboli e maggiormente colpiti dalle conseguenze socio-economiche della pandemia.

Respond Rebuild Reinvent – che coinvolgerà 16 organizzazioni a livello mondiale, tra cui UpSocial (il soggetto capofila) e le reti di città Eurocities e Metropolis – vuole mettere in luce e potenziare l’impatto che le azioni attuate dai governi locali possono avere nel fornire risposte veloci ed efficaci durante situazioni critiche come la recente emergenza sanitaria.

Le altre città selezionate, con cui Torino si confronterà, sono Dublino, Bilbao, Rotterdam, San Francisco, Belo Horizonte e Varsavia.

“Siamo molto felici di poter collaborare con il Comune di Torino nella realizzazione del progetto RRR – ha dichiarato Federico Mento, Direttore di Ashoka Italia e principale partner del programma – Negli ultimi anni, infatti, la città si è affermata come hub italiano dell’imprenditoria e dell’innovazione sociale, grazie al prezioso lavoro dell’amministrazione e alla sapiente regia di Torino Social Impact. Siamo così convinti delle grandi potenziali di Torino, che abbiamo deciso di organizzare il summit globale di Ashoka nella città a fine 2021″

Primi risultati del Progetto Pandan Social Hub: sviluppo di comunità

Pandan Social Hub, la cui sede è nel cuore del quartiere di San Salvario, è il progetto gestito dalla Cooperativa Esserci che da più di 30 anni offre servizi alle persone, sul territorio di Torino, con l’obiettivo di aiutarle a stare meglio.

Il progetto nasce dal desiderio di promuovere un approccio al vivere e al consumo consapevole e sostenibile in termini economici, ambientali, sociali e culturali; attraverso la promozione della cultura del lavoro artigianale attento alla qualità delle materie prime, la commercializzazione di prodotti rispettosi dell’ambiente e la valorizzazione del lavoro sociale e cooperativo.

Pandan Social Hub diversifica le sue attività su due piani:

Il piano commerciale con:
un bar e tavola calda, che diventano un luogo di scambio, chiacchiere, incontri ed eventi;

Il piano sociale con:

  1. sportello finanziario: assistenza ed aiuto alle persone che sono in difficoltà nella propria gestione economica domiciliare (gestione del bilancio familiare, indebitamento e sovra-indebitamento, definizione di rapporti con banche, finanziarie, gioco d’azzardo patologico, usura bancaria e criminale);
  2. Alzheimer caffè: attivo dal 2020, supporta le famiglie che hanno delle persone care che sono affette da demenza con l’aiuto di professionisti che si possono incontrare in modo informale, trascorrendo alcune ore in un’atmosfera accogliente e centrata sull’ascolto.

Pandan Social Hub è principalmente uno spazio fisico e virtuale che tiene insieme intonando (fa pandan) persone, cibo, servizi, convivialità, protagonismo e prossimità: infatti la maggior parte delle persone che frequenta il locale ha una relazione con tutti coloro che ci lavorano all’interno perché si vuole proprio dare un taglio diverso sia dal punto di vista commerciale che da quello sociale.

Pandan promuove inoltre l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, ed in quest’ultimo anno si è concluso un contratto a tempo indeterminato per una persona con disabilità intellettiva, all’interno del locale e,  partire dal prossimo giugno, con l’apertura serale, verrà inserito nello staff un altro ragazzo con disabilità intellettiva.

Il progetto è iniziato proprio in concomitanza del Covid-19, ma ciò non è stato un ostacolo bensì ne è scaturita la possibilità di avere una maggiore progettazione e di riuscire a instaurare nuove relazioni che si sono rivelate utili per il prosieguo delle varie iniziative promosse che ovviamente hanno avuto una breve battuta d’arresto ma che poi hanno subito ripreso e continuano ad essere portate avanti in questi mesi.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Pandan Social Hub fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

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Primi risultati del Progetto Fattore Comunità: famiglie moltiplicatori di prossimità

Fattore comunità è un progetto realizzato dalle ACLI della Città Metropolitana di Torino che sono il capofila, con i propri servizi di patronato e CAF, insieme all’Unione Sportiva Acli e alle due cooperative Educazione Progetto e Solidarietà.
Il progetto ha costruito una rete di servizi e proposte territoriali che facilita la gestione quotidiana della famiglia e la supporta su questioni che riguardano la salute, l’assistenza domiciliare, la burocrazia, la fiscalità, la casa e i suoi imprevisti.

L’obiettivo di Fattore comunità è quello di realizzare un modello sperimentale di welfare comunitario basato sulla realizzazione di luoghi integrati in cui le famiglie possano ricevere servizi, supportarsi a vicenda e delegare compiti di cura al fine di riacquisire tempo/energie per assumere un ruolo di attore sociale e culturale del territorio, divenendo così anche un generatore di socialità che stimoli lo scambio e il dialogo tra le persone.

Il progetto consiste in tre diverse tipologie di attività:

servizi rivolti alle famiglie: servizi di assistenza e di accompagnamento all’utilizzo delle prestazioni di welfare;
corsi e laboratori pre professionalizzanti: rivolti a persone con una certa fragilità che si sono allontanate dal mercato del lavoro;
attività di comunità: rafforzamento dei legami di comunità attraverso occasioni di scambio di mutuo aiuto tra le famiglie stesse.

Fattore Comunità agisce nel quartiere tra Lingotto e Mirafiori, quartiere molto ricco di iniziative ma nel quale la povertà è purtroppo presente: si rivolge quindi sia a persone espulse dal mercato del lavoro che ai giovani che hanno un po’ perso la speranza di poter trovare un’occupazione lavorativa.

Fino ad oggi e nonostante la pandemia Covid-19, sono stati realizzati e offerti servizi a più di 1300 famiglie e attivati corsi e laboratori per circa un centinaio di persone. Tra queste ultime, dieci sono donne, soprattutto straniere, che vogliono intraprendere la professione di assistente familiare. Gli altri, circa 90, sono giovani, che, attraverso laboratori condotti da animatori esperti, hanno acquisito una formazione specifica sull’animazione sociale e sull’ animazione di comunità.

All’inizio del 2020 sono stati inoltre realizzati due eventi nel Quartiere:

una Trash Challenge: un lavoro con un centinaio di giovani di cura e pulizia del proprio quartiere dai rifiuti;
un evento culturale con seminari, spettacoli teatrali sul tema della partecipazione sociale e della cura dell’ambiente.

Durante il Covid sono stati sospesi alcuni laboratori e corsi pre professionalizzanti perché, trattandosi soprattutto di persone con una certa fragilità, “è fondamentale centrare la relazione educativa per evitare di non avere quel valore aggiunto che è dato da lavorare sul gruppo quindi dal poter fare un’esperienza che faccia anche aumentare la propria autostima e non semplicemente acquisire delle competenze teoriche”, dichiara Raffaella Dispenza – Presidente delle ACLI di Torino.

Nei prossimi mesi del 2021 è prevista la realizzazione di altre iniziative e anche di piccoli eventi che serviranno a riacquisire quella familiarità anche con le relazioni visto che la pandemia ha un po’ obbligato tutti ad un isolamento forzato o comunque a vedere le relazioni da una certa distanza. Sono previsti in particolare: due percorsi formativi per donne disoccupate, di cui uno per acquisire competenze in materia di assistenza familiare e un altro per il profilo di babysitter o organizzatrice di feste per bambini (ludomamma). Si prevede un evento culturale con laboratori ludici e sportivi per bambini, ragazzi, famiglie a inizio luglio, in collaborazione con associazioni affiliate alle Acli tra cui Reflex Tribe e Artisti liberamente Associati, per coinvolgere le comunità locali che abitano in questa zona e che vogliamo attivare in una sorta di rete tra famiglie. Alcune di queste attività sono state progettate in collaborazione con la parrocchia di Santa Rita e con la parrocchia Madonna delle Rose. E’ stato inoltre attivato un nuovo polo di servizi e prossimità in via Vernazza 37, in collaborazione con la parrocchia di santa Rita e il gruppo Vincenziano di Santa Rita.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Fattore Comunità fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.
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Al via la campagna di crowdfunding per il Progetto Restart Anatra Zoppa

E’ partita la campagna di raccolta fondi, organizzata da Arci Torino, per la ripartenza del Circolo l’Anatra Zoppa di via Courmayeur 5: un progetto per riaprire lo storico circolo della città, un luogo che da più di 30 anni intreccia la storia individuale e collettiva di tanti e tante, per Barriera di Milano così come per tutta Torino.

Nell’ultimo anno è stato un luogo di solidarietà nell’emergenza, di risposta alla crisi sociale scaturita con la pandemia: centinaia di famiglie del territorio hanno trovato qui un supporto materiale e immateriale, oltre che uno dei pochi spazi di relazione con gli altri.

Sono tante le famiglie che hanno attraversato questo luogo nell’ultimo anno e saranno loro per primi a partecipare, tramite workshop di autocostruzione, aperti alla cittadinanza, per dare nuova linfa ad un luogo tanto caro a tutti.

Obiettivo della campagna è quello di tornare a riempire lo spazio di Via Courmayeur 5, nel momento in cui più che mai i suoi protagonisti ne hanno sentito la mancanza, per rigenerare spazi di vita comune e di cura collettiva.

Il progetto Restart Anatra Zoppa vuole essere un patrimonio comune, dove chiunque possa sentirsi a casa.

Sostieni il progetto e partecipa alla raccolta fondi.

Primi risultati del Progetto Non Di Solo Pane: dalla pasta madre alla cittadinanza

Il progetto è promosso da ​Panacea Social Farm​, una “giovane” cooperativa sociale di tipo B, che produce pane e prodotti da forno e promuove filiere produttive sostenibili. 

Vengono infatti utilizzate solo pasta madre e farine non raffinate del Parco Naturale di Stupinigi. L’obiettivo è quello di promuovere un’agricoltura sostenibile e offrire un’alimentazione sana, in questo momento più che mai. 

Non Di Solo Pane ha come fulcro il quartiere Barriera di Milano, infatti nasce e si sviluppa nel contesto dei ​Laboratori di Barriera​ di Via Baltea 3, un hub multiculturale con tantissime attività diverse ma che negli anni è diventato un luogo di aggregazione di riferimento per gli abitanti del quartiere, gestito dalla cooperativa Sumisura s.c. – Risorse per l’Ambiente e la Città (dove ha sede il Forno di Panacea).

E’ principalmente un progetto di imprenditoria sociale che mira a sviluppare lavoro, cittadinanza e benessere. Si occupa infatti dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate – in particolare giovani immigrati e rifugiati-  tramite la formazione e l’accompagnamento all’ingresso del mondo del lavoro, rendendole così autonome e consentendo loro di diventare cittadini attivi e consapevoli del quartiere e della rete sociale in cui vivono e lavorano.

Queste in breve le attività avviate:

  • Tirocini formativi nei tre ambiti di produzione: pasticceria, pane, pizza
  • Lezioni di matematica e italiano “applicate” 
  • n. 5 workshop aperti al pubblico dedicati alla panificazione e pasticceria 
  • n. 10 incontri dedicati alla salute in collaborazione con il ​Comitato di Collaborazione Medica​ (CCM)
  • n. 1 percorso di formazione linguistica con parte pratica in cucina (36 ore)
  • Attività di orientamento, e supporto alla ricerca lavoro

Il primo obiettivo raggiunto, a due anni dall’avvio del progetto, è quello di aver assunto 2 persone: alcuni di loro arrivano da percorsi faticosi o di perdita del lavoro o di ricerca di lavoro.

Inoltre a 15 persone è stato fornita formazione specifica, dall’insegnamento della lingua italiana alla matematica, conoscenze necessarie ed utili per la comprensione e la preparazione delle ricette di prodotti da forno alla quale si è affiancata una formazione pratica con un periodo di tirocinio.

Purtroppo con l’arrivo della pandemia e durante il primo lockdown i tirocini sono stati sospesi, ma sono stati riattivati nella seconda fase. 

Non di solo pane intende quindi continuare il suo percorso, pensato come una sperimentazione che si possa sostenere autonomamente che mira alla creazione di benessere attraverso nuovi percorsi di accompagnamento al lavoro e di cittadinanza e attraverso la produzione di nuovi prodotti sani e buoni rivolti a chi ha intolleranze alimentari o ama semplicemente il cibo semplice e genuino.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Non di solo pane fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

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Primi risultati positivi per il progetto di inclusione sociale e riqualificazione urbana Loving the Alien

Primi risultati positivi per il progetto di inclusione sociale e riqualificazione urbana Loving the Alien

Loving the Alien è un articolato percorso di rigenerazione urbana e sociale, avviato in partnership con Mufant – Museo del fantastico e della fantascienza e la Cooperativa Sociale Onlus Altra Mente, cooperativa che si occupa di riabilitazione di persone che soffrono di disagio psichico. Entrambe le organizzazioni operano storicamente nella periferia nord cittadina ( circoscrizioni  5 , 6 e 7 di Torino) ed è su questo territorio che insiste il progetto.

Loving the Alien è anche un brand che unisce psichiatria e immaginario fantastico attraverso quattro principali  attività: 

  • Sartoria per cosplayer
  • Laboratorio di scenografia 
  • Parco Fantastico
  • Festival del Fantastico

Centrale è l’idea che tutte le attività previste producano ricavi: i due laboratori sono pensati per sostenersi nel tempo attraverso la vendita di prodotti, mentre il Parco e il Festival si sosterranno attraverso attività indirizzate a visitatori e turisti.

Attraverso l’attivazione dei due laboratori artigianali, quello di sartoria costumistica ed il laboratorio di scenografia si è ottenuto un importante risultato: è stata offerta, a persone con disagio psichico, la possibilità di lavorare in modo stabile e continuativo all’interno.

Ad oggi infatti sono 8 le persone che lavorano stabilmente nei due laboratori.

Il progetto sta portando avanti le sue azioni sia in relazione alla possibilità di dare continuità ai lavoratori, tramite la ricerca di fondi, sia nei lavori di riqualificazione del giardino esterno dove al momento sono state collocate 7 installazioni artistiche ed è prevista la collocazione di altre 8 entro la fine del 2021.

Il Parco del Fantastico costituisce un ambizioso progetto di rigenerazione dello spazio pubblico esterno al Museo Mufant che accoglie opere di arredo urbano ispirate ai protagonisti dell’immaginario fantastico moderno. L’obiettivo è quello di realizzare uno spazio che sia insieme di interesse culturale e artistico e possa costituire, col tempo, un’attrazione turistica.

Nei giorni 18, 19 e 20 settembre 2020 si è svolto il Festival Loving the Alien: festival annuale dedicato alla rigenerazione urbana e all’inclusione sociale, con connotazioni aliene e utopistiche che ha ottenuto un grande successo di pubblico. Considerati i buoni risultati della prima edizione del Festival, si sta lavorando alla realizzazione della seconda edizione prevista per settembre 2021, limitazioni Covid permettendo.

Obiettivo principale dell’intero progetto è quindi quello di rigenerare, non in senso strutturale ma in senso di vitalità di circolazione di persone, tramite il Parco ed il Festival e rendere attivi e partecipi al progetto, persone più deboli che attraverso il lavoro e la manualità diventano più forti e parte di una comunità.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Loving the Alien fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact. 

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

Innovato-R Final Virtual Project meeting: 19-20 maggio 2021

Nelle giornate del 19 e 20 maggio 2021 si terrà l’evento finale del progetto Innovato-R dal titolo “Everybody’s an innovator: two years of experiments in innovating the city”.

Iniziato come best practice a Torino, dopo più di due anni, questo fantastico viaggio nell’innovazione sociale all’interno delle PA sta ora per concludersi. Durante l’evento finale verranno presentati i risultati dei 7 progetti pilota, con i 7 partners coinvolti:  Torino, Rotterdam, Cluj-Napoca, Vezprem, Porto, Métropole Du Grand Paris, Murcia.

Il meeting sarà suddiviso in due momenti: la prima giornata del 19 maggio, aperta al pubblico, presenterà il panel dal titolo “The Innovative city” a cui interverranno relatori di fama internazionale quali Charles Landry, autore di The Creative Bureaucracy,  Amalia Zepou, Fondatrice della Kollectiva NGO e Arwin Van Buuren, Full Professor di Amministrazione pubblica all’ Erasmus University of Rotterdam.

La seconda giornata del 20 maggio, riservata solo ai Partners del progetto, sarà invece un momento di confronto e scambio di opinioni e riflessioni sui temi della sostenibilità dell’azione e della capitalizzazione.

Consulta il programma completo del meeting.

Se vuoi partecipare all’evento del 19 maggio, la deadline per l’iscrizione è lunedì 17 maggio.

Per aggiornamenti su Innovato-R consulta il sito ufficiale.

Ultimi aggiornamenti del Progetto MirafioriSìcura – Servizi per la comunità

Il progetto MirafioriSìcura vede la partecipazione di tre cooperative sociali: la Cooperativa Sociale Mirafiori , capofila del progetto, la Cooperativa Sociale l’Arcobaleno e la Cooperativa Sociale I Passi.

Tutte  e  tre le cooperative lavorano nel quartiere di Mirafiori Sud per la prevenzione del disagio sociale e per la creazione di benessere per le fasce più deboli. Il progetto si prefigge infatti di ideare, progettare e attivare tre servizi di prossimità rispondendo ai bisogni alimentari, di mobilità, di socialità e di intrattenimento culturale dei cittadini del quartiere.

Una sfida che mette al centro la comunità, offrendo opportunità di protagonismo e incontro capaci di valorizzarne le risorse promuovendo solidarietà e senso di cura verso il proprio quartiere.

Sono stati sviluppati tre servizi di prossimità alla cittadinanza quali:

  • servizio MiraBike: una Ciclofficina popolare per promuovere l’utilizzo della bicicletta tra adulti e bambini offrendo ai cittadini un servizio di assistenza efficace e radicato sul territorio;
  • servizio MiraSocial: creazione di un forno sociale a disposizione dei cittadini;
  • servizio MiraCulture: un bar “culturale”, capace di unire nella sua offerta aggregativa cultura, svago, arte.

La Cooperativa si è impegnata nella promozione agli abitanti del quartiere, dei servizi proposti per renderli sempre più fruibili a tutti. La progettazione di ogni servizio è infatti scaturita da un approccio collaborativo con i target group ben definiti, dall’attivazione di eventi e laboratori finalizzati alla promozione della mobilità ciclabile casa-scuola e casa-lavoro e attraverso la realizzazione di eventi per i giovani del quartiere.

Negli ultimi mesi sono stati inoltre attivati dei percorsi di orientamento e formazione per i giovani cittadini del quartiere che hanno fornito loro conoscenze base specifiche su alcune tematiche quali:  la professione del barman, la panificazione, la pulizia industriale, la sicurezza e l’educazione finanziaria. Al termine del percorso formativo, tre allievi sono stati inseriti in tirocini formativi presso le strutture della realtà con le quali la cooperativa collabora a Torino.

Il Covid 19 ha impattato negativamente sul progetto con un brusco arresto in primavera e una ripartenza a singhiozzo. Nonostante ciò, MirafioriSìcura è riuscita a far partire e attivare questi servizi e far sì che risultassero una presenza propositiva nel quartiere, proprio in un momento così difficile. 

“Per il futuro ci auguriamo che queste collaborazioni diventino fisse e continuative all’interno dei servizi e che i servizi stessi diventino dei propulsori per la cultura per il benessere e per la socialità all’interno del quartiere, in poche parole fare quello che le cooperative fanno da anni cioè promuovere la partecipazione e lo sviluppo di comunità”, dichiara Massimiliano Giannelli (Servizio Miraculture del Progetto MirafioriSìcura).

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

MirafioriSìcura fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

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Primi risultati per il Progetto Abito – Laboratorio di inclusione sociale

Il Progetto Abito, partito nel 2019, è un progetto di scambio di vestiti e attività di inclusione per contrastare la povertà e l’emarginazione sociale e favorire l’integrazione, che si sviluppa sui quartieri del Quadrilatero e Porta Palazzo, contraddistinti da multiculturalità e differenze sociali molto evidenti.

Il progetto è realizzato dall’Associazione San Vincenzo de Paoli in collaborazione con la Squadra Giovani della Croce Verde Torino e ha l’obiettivo di dare maggiore dignità alle persone che vivono in condizioni di disagio economico o sociale, stimolare dinamiche partecipative nella società, riattivare le reti relazionali, recuperare e rigenerare i vestiti usati.

Abito coinvolge infatti i cittadini (sostenitori, beneficiari, volontari) e gli enti del territorio, includendo quindi tutte le persone che vivono o utilizzano il quartiere. Tutti gli attori coinvolti nel progetto entrano in sinergia creando una relazione circolare dove ognuno contribuisce con le proprie risorse.

Il progetto si sviluppa principalmente secondo tre assi:

  • Il negozio: dove avviene la raccolta e la distribuzione, attraverso lo show room Social Factory, dei vestiti donati dai cittadini;
  • La reciprocità: le persone iscritte al servizio possono prendere gratuitamente vestiti e in cambio restituiscono il proprio tempo e le proprie capacità al servizio della comunità;
  • La sartoria: dove una parte dei vestiti che non vengono distribuiti diventano nuovi capi di moda etica e sostenibile. La sartoria diventa quindi anche un luogo di formazione, inclusione e di possibilità lavorativa.

Il cuore del progetto Abito è la circolarità. L’aiuto ricevuto attraverso la donazione dei vestiti favorisce l’integrazione delle persone che, a loro volta, possono offrire tempo e competenze a disposizione della comunità. 

A un anno dall’apertura si sono iscritti al servizio circa 1000 persone ed è stato importante l’impatto sul quartiere a livello di promozione del volontariato e di cittadinanza attività favorendo così l’iscrizione di nuovi volontari.

Sono inoltre stata avviate collaborazioni con associazioni del quartiere, con un Istituto di moda e con piccole realtà commerciali.

Durante la pandemia Covid 19, il progetto è comunque riuscito, grazie all’aiuto di altre organizzazioni del territorio, a dare un servizio di base a tutti gli iscritti. 

Proprio in questi mesi sono fiorite tante iniziative quali:

  • Raccolta abiti eleganti, messi poi a disposizione di chiunque stesse cercando lavoro e avesse bisogno di un abito formale per un colloquio;
  • Lancio di una piattaforma online per favorire le azioni di comunità e il volontariato;
  • A marzo si è concluso il primo corso di sartoria;
  • Ad aprile si è appena conclusa una campagna di crowfunding per sostenere i corsi di sartoria

La pandemia ci ha resi molto più consapevoli dell’impatto che hanno i nostri sistemi di vita sull’ecosistema” dichiara Giorgio Ceste, Coordinatore del Progetto.

L’obiettivo che Abito si prefigge per i prossimi mesi è quindi quello di avviare percorsi e corsi di formazione che includano i temi della sostenibilità insieme a quelli della giustizia sociale, elementi strettamente interconnessi tra loro e che oltre a formare i partecipanti possano anche dare loro sbocchi lavorativi.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Progetto Abito fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

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Primi risultati del Progetto Cuqù – la Culla del Quartiere: un’esperienza innovativa di welfare di comunità

Sono state avviate 36 attività, seguite da 200 utenti di cui 15 hanno potuto accedere gratuitamente.

Cuqù – la Culla del quartiere è un centro di attività e servizi per le bambine, i bambini, le mamme e i papà aperto nel cuore del quartiere multietnico di San Salvario, dove vivono famiglie in situazioni di disagio sociale e precarietà, ma anche famiglie in situazione di benessere economico.

Le famiglie oggi hanno bisogno di spazio dove socializzare e trovare sostegno, dove riorganizzare il proprio lavoro oppure cercarlo. Spesso le famiglie sono sole: genitori senza rete famigliare e di comunità, mamme straniere lontane dalla famiglia di origine, famiglie fragili, famiglie monogenitoriali.

Cuqù, nato dalla collaborazione di un team di 3 partner attivi nella promozione sociale e culturale del Quartiere (Ass. Agenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario onlus, Coop. Soc. Atypica, Ass. Mondo di Joele onlus), sceglie allora di investire sulla prima infanzia e sulla genitorialità, partendo dal presupposto che si tratti di un investimento a lungo termine, che costituisce un capitale per l’intera comunità.

Sono state avviate 36 attività quali:

  • TANA cuqù: un baby parking con orari ampi e flessibili;
  • TANA del gioco: laboratori creativi per i bimbi con spazio coworking per i genitori;
  • Una ludoteca per far giocare bimbi e genitori insieme;
  • Attività di sostegno ”intorno alla nascita” (sportello ostetrico, sportello Doule, massaggio neonato, etc.) e “intorno alla crescita” (corsi per tate, yoga e teatro per bimbi, etc.);
  • Servizi di accompagnamento e supporto per mamme e papà in difficoltà (sostegno psicologico, counselling educativo, etc.).

Queste attività e servizi sono stati seguiti dati da 200 utenti di cui 15 hanno potuto accedere gratuitamente, (è infatti previsto l’accesso gratuito o calmierato a tutte le attività per chi è in difficoltà economica).

Inoltre il servizio di accoglienza, gestito dalle madri di quartiere, ha accolto 80 persone che sono state accompagnate ai servizi di prima necessità e altre 16 persone che sono state accompagnate in maniera più puntuale e con un percorso personalizzato dalle madri di quartiere.

Durante la pandemia Covid-19, è stato chiuso il servizio ma la scelta è stata quella di animare la comunità di Cuqù, che intanto si era creata, in primis con servizi on line, incontri e attività gestite a distanza dalle operatrici del centro ma anche con alcuni servizi di sportello di prima necessità per le persone in difficoltà che sono state comunque portate avanti in presenza.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Progetto Cuqù –  la Culla del Quartiere fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

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Workshop online il 23 aprile:”Pratiche e modelli di innovazione nella PA locali: l’esperienza del progetto Innovato-R”

Il 23 aprile alle ore 11.00 si terrà il workshop online “Pratiche e modelli di innovazione nella PA locali: l’esperienza del progetto Innovato-R” in cui verrà affrontato da vari punti di vista il tema dell’innovazione nella pubblica amministrazione.

Il workshop online, ricco di speaker di alto livello, vedrà l’intervento dell’editorialista e saggista Piero Formica,  insieme a esperti di URBACT, programma europeo di scambio e apprendimento, e di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani. Interverranno anche l’Assessore all’Innovazione della Città di Torino Marco Pironti , il Segretario Generale Mario Spoto e il Direttore del Dipartimento Progetti Programmazione Comunitaria e Nazionale, Gianfranco Presutti.

I veri protagonisti del workshop saranno gli esiti dei 5 progetti selezionati nella Call to Action lanciata a Torino a Settembre 2019 nell’ambito del progetto europeo Innovato-R, nato dall’esperienza di Innova.TO: concorso aperto ai dipendenti del Comune di Torino finalizzato allo sviluppo di progetti innovativi che migliorino le prestazioni dell’Amministrazione, riducano gli sprechi e/o valorizzino le risorse.

Divenuta best practice a livelllo europeo, Innova.TO è confluito in Innovato-R, progetto europeo interno al programma Urbact Transfer Network, che vede la Città di Torino come partner principale per trasferire la sua best practice ad altre sei amministrazioni europee: Cluj-Napoca, Métropole du Grand Paris, Murcia, Porto, Rotterdam, Veszprém.

Consulta il programma completo

Partecipa all’evento 

Per aggiornamenti su Innovato-R consulta il sito ufficiale

Primi risultati del Progetto Spaccio di Cultura – Portineria di comunità

Oltre 250 abitanti coinvolti, 120 ragazzi “riportati” alla DAD, un riconoscimento internazionale: sono alcuni risultati dello Spaccio di Cultura a un anno dall’apertura.

Inizialmente partito col nome di progetto Biagio, rivolto prevalentemente all’ascolto e all’assistenza delle persone a rischio di emarginazione sociale – i Biagi appunto -, grazie alla spinta e all’energia dell’ente promotrice, ovvero la RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE, e del suo direttore Antonio Damasco, insieme alla collaborazione con “NES Nessuno è straniero” e “Ufficio Pastorale Migranti”, il progetto si è concretizzato nello Spaccio di Cultura – Portineria di Comunità.

La progettazione dell’iniziativa è cominciata alla fine del 2018 attraverso diversi strumenti di ascolto e attivazione di comunità,  con incontri specifici con gli attori sociali del luogo (Porta Palazzo, Aurora, Quadrilatero e Borgo Dora). Lo strumento di rilevazione principale è stato il Portale dei Saperi, dove sono state inserite le narrazioni di oltre 250 dialoghi con i residenti, commercianti, artigiani, piccole e grandi imprese, Terzo Settore. Questi incontri hanno avuto lo scopo di raccogliere le storie delle persone che gravitano intorno alla Portineria.

L’iniziativa ha poi trovato la sua sede fisica e il suo simbolo nell’ex edicola, oramai in disuso, presa e ristrutturata e fatta diventare bella, nella piazza del più importante mercato multiculturale di Torino, all’angolo tra Via Milano e l’esedra di piazza della Repubblica e l’hanno chiamata lo Spaccio di cultura, perché il percorso è innanzitutto culturale. 

<<La cultura è il tavolo a cui si giocano le regole della condivisione del poter stare insieme e quale migliore piazza se non quella della storia dell’immigrazione di questa città: piazza della Repubblica>>, Antonio Damasco, Direttore Rete Cultura Popolare.

Durante la pandemia Covid-19 (primo lockdown 2020), la Portineria di Comunità ha promosso i primi servizi legati alle esigenze della vita quotidiana, occupandosi prevalentemente della fornitura di generi di prima necessità come i farmaci a persone che non avevano mezzi o possibilità.

Particolare attenzione è stata rivolta ai ragazzi: insieme ad alcune scuole è stato costruito un progetto contro la dispersione scolastica. Sono stati infatti mappati più di 120 ragazzi che non si collegavano più alla DAD riuscendo a recuperarne 70, che sono stati coinvolti in una redazione Web Radio. Da lì in avanti si sono riavvicinati allo studio grazie all’attività di volontariato di molti professori.

A ottobre 2020 il sito dell’European Social Fund ha segnalato Lo Spaccio di Cultura – Portineria di Comunità di Torino come buona pratica di innovazione e di coesione sociale a livello europeo, importante risultato portato a casa dal progetto. 

Inoltre, la Spaccio di Cultura non ha dimenticato la sua prima vocazione verso le persone a rischio di emarginazione sociale e a gennaio 2021 i volti dei migranti dell’ex Moi sono entrati all’interno del progetto occupandosi di far diventare la  portineria itinerante, con il gruppo informale Ctrl Community e il Comune di Torino con i quali è stato stipulato il patto di collaborazione per la gestione dei beni comuni.

Oggi la portineria è un luogo dove chiedere qualsiasi tipo di servizio dalla ricezione dei pacchi alla traduzione di testi in varie lingue, dalle pulizie alle riparazioni artigianali, per arrivare a servizi di supporto tecnologico, disbrigo pratiche e baby-sitting, ma al tempo stesso è un luogo relazionale dove costruire una comunità di prossimità.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Lo spaccio di cultura – Portineria di Comunità fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

Primi risultati per Vallette al Centro: progetto d’inclusione sociale interno al carcere fra tecnologia e creatività

Vallette al Centro, progetto della cooperativa Eta Beta Scs attiva a Torino dal 1987, insieme al Consorzio Soc. Abele Lavoro, prende vita presso la “Casa Circondariale G. Lorusso e L. Cutugno” di Torino per coinvolgere tutto il territorio della Circoscrizione 5, la sua biblioteca, le sue scuole e i suoi servizi.

Ma l’obiettivo del progetto è ancora più ampio: produrre prodotti editoriali e gaming, insieme ad attività di inclusione e innovazione che partano dal carcere e si espandono prima alla Circoscrizione 5 e poi all’interno di tutta la città.

Tre i filoni principali delle attività promosse dalla cooperativa: quello formativo, informativo e relativo all’ambito del lavoro, con azioni che si sviluppano sia dentro il carcere per formare i detenuti e prepararli alla ripresa lavorativa, sia esternamente per i familiari con attività informative, sia di sensibilizzazione del territorio.

Fra le attività di sensibilizzazione, il progetto è stato presentato in occasione del Salone del libro 2019 e sinora sono state pubblicate due riviste digitali, di cui una anche cartacea, 1 e-book e 4 video pillole.

Nel corso del 2020-2021, nonostante l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, sono proseguite le attività informative ed è stato attivato uno sportello online per i familiari dei detenuti.  Sono proseguite anche le attività di formazione interne al carcere, con l’inizio della produzione da parte dei detenuti di prodotti relativi al gaming, prodotti che permetteranno la sostenibilità progettuale oltre il periodo di finanziamento pubblico.

Ad oggi  le azioni in carcere hanno coinvolto: 

  • 25 candidati al percorso Vallette al Centro;
  • 6 persone partecipanti ad un approfondimento formativo;
  • 4 persone in formazione;
  • 3 assunzioni;
  • 12 percorsi informativi e di accompagnamento.

Mentre quelle tra carcere e territorio hanno riguardato il passaggio di 80 persone presso lo Sportello informativo, di cui 8 accompagnate al lavoro, oltre alla predisposizione di 10 interviste effettuate a chi ha realizzato percorsi di inserimento positivi ed al coinvolgimento nelle attività di 2 classi  IV dell’Istituto di Istruzione Superiore Romolo Zerboni.

Fra i prodotti relativi al gaming, sono stati appena lanciati due giochi:

  1. Il Bus: un’avventura testuale che illustra le  storie di tre personaggi e mostra episodi di vita di chi si trova all’interno di un carcere. In questo gioco il carcere diventa teatro centrale delle vicende delle persone che lo abitano, gettando così nuova luce sulle contraddizioni, gli sforzi, i fallimenti e i successi che ogni giorno hanno luogo all’interno di questi edifici. Scopri il gioco.
  2. Le Galeotte: un mazzo di carte creative per giocare, ma anche un mazzo di carte per sprigionare l’immaginazione. È stato ideato anche un booklet che accompagna le carte, dove in 20 pagine sono riportate le suggestioni interpretative delle parole abbinate alle singole carte. Vai alla pagina dedicata.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Vallette al Centro fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.