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Webinar Amapola Cafè – Nuove infrastrutture: dialogare con il territorio per prevenire o gestire i conflitti

Le nuove infrastrutture sono elementi indispensabili di un Paese che guarda al futuro, soprattutto quando sono a diretto sostegno della transizione ecologica, ma spesso la loro realizzazione porta con sé tensioni e contestazioni da parte delle comunità locali. Come si possono prevenire o gestire questi conflitti? Come è possibile instaurare un dialogo costruttivo con i territori per far sì che le opere, anche quelle più impattanti, siano accettate e sostenute? Il prossimo Amapola Cafè, in programma su Zoom martedì 19 novembre alle ore 12:00, affronterà proprio questi temi cruciali. Iscrizioni QUI.

Un argomento delicato e attuale

Oggi, quasi ogni infrastruttura – dalle centrali energetiche ai sistemi di gestione dei rifiuti, fino alle reti stradali e ferroviarie – si scontra con fenomeni di protesta. Il “NIMBY” (Not In My Backyard) è diventato un fenomeno diffuso, frutto di sfiducia nelle istituzioni e di una mancanza di dialogo strutturato con i territori interessati. Anche progetti chiave per la decarbonizzazione o per migliorare la sostenibilità, come le energie rinnovabili, incontrano resistenze locali. Perché succede? Come possono le aziende ridurre queste opposizioni e creare valore?

Il punto di vista dell’esperto

Nel webinar Nuove infrastrutture: dialogare con il territorio per prevenire o gestire i conflittiEmilio Conti, esperto di stakeholder engagement e nella gestione dei progetti territoriali, insieme a Micol Burighel, responsabile comunicazione di Amapola, offriranno una panoramica sulle cause delle contestazioni, ma soprattutto sulle soluzioni. Tra i punti centrali della discussione, ci sarà la metodologia sviluppata da Amapola, che prevede una mappatura completa degli stakeholder locali e nazionali, la valutazione dei fattori sociali e ambientali, e lo sviluppo di una comunicazione trasparente e partecipativa.

Il webinar offrirà esempi concreti di progetti che, grazie a un approccio partecipato, hanno saputo trasformare una possibile opposizione in un dialogo costruttivo e proficuo per tutte le parti coinvolte. Conti spiegherà come l’adozione di una governance aperta e inclusiva, che coinvolge gli stakeholder fin dalle prime fasi di progettazione, possa fare la differenza nel determinare il successo di una nuova opera.

Perché partecipare?

Se sei coinvolto nella realizzazione di infrastrutture o ti occupi di sostenibilità e progetti ad alto impatto, questo webinar è un’opportunità unica per acquisire strumenti pratici e una visione innovativa su come gestire le relazioni con i territori. Scopri come le imprese possono prevenire i conflitti e contribuire allo sviluppo di comunità più resilienti e sostenibili.

Non perdere l’occasione di approfondire queste tematiche con chi se ne occupa ogni giorno. Iscriviti ora al webinar del 19 novembre, ore 12:00 su Zoom.

amapola 134 parità di genere

Corsa contro il tempo per la parità di genere: appuntamento online venerdì 22 novembre

“Centotrentaquattro” è il titolo del talk online di Amapola Società Benefit per il cartellone off de “L’eredità delle donne”. Un dialogo con Chiara Bacilieri (Lifeed); Flavia Brevi (Fondazione Libellula); Barbara Falcomer (Valore D). Modera Emilia Blanchetti (Amapola).

134: sono gli anni che, secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, ci separano dalla parità di genere a livello globale. Venerdì 22 novembre alle 17, nell’ambito del cartellone off del Festival “L’eredità delle donne“*, Amapola organizza un talk online su Zoom per riflettere sul cammino verso l’equità, dal titolo “Centotrentaquattro: corsa contro il tempo per la parità di genere”.

Le iscrizioni sono aperte QUI.

Centotrentaquattro: strategie e soluzioni per il gender gap

Quali strategie, azioni e politiche possono aiutarci a colmare più rapidamente il divario di genere? Che ruolo donne e uomini insieme dovranno avere in questo cambiamento culturale?

L’evento di Amapola, in avvicinamento alla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, sarà un’occasione per guardare oltre i numeri, focalizzandosi sulle soluzioni concrete e sulle azioni innovative necessarie per costruire un futuro di equità e collaborazione. Un approccio aperto, positivo e trasformativo sarà il filo conduttore del confronto tra tre esperte che vivono quotidianamente la sfida della parità di genere in contesti diversi: Chiara Bacilieri, Head of Research and Innovation di Lifeed; Flavia Brevi, Capa Comunicazione di Fondazione Libellula; Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D.

Accorciare la sala d’attesa

Moderato da Emilia Blanchetti, responsabile della divisione DEI di Amapola, il talk sarà un’occasione per riflettere su dove siamo oggi e su cosa serve davvero per accelerare il cambiamento. La discussione esplorerà come la politica, l’educazione, le aziende e la società civile possano contribuire a creare nuovi spazi e strumenti per rendere la parità di genere sempre più vicina. Parleremo delle grandi sfide globali ma anche del quotidiano e del contributo che ogni singola azienda, organizzazione, persona può dare in questa corsa contro il tempo.

Un momento di confronto e ispirazione per tutte e tutti coloro che credono che il futuro sia da costruire oggi, insieme.

* Il Festival è un progetto di Elastica con Fondazione CR Firenze e Gucci come partner fondatori e con la co-promozione del Comune di Firenze e patrocinio della Regione Toscana. Il progetto, in collaborazione con Elle, è reso possibile grazie a Intesa Sanpaolo. Rai Radio 2 è media partner ufficiale.

umane amapola

Umane: è online l’ultimo Report d’impatto e sostenibilità di Amapola

Il tema dell’umano è al centro dell’ultimo Report d’impatto e sostenibilità di Amapola, Società Benefit specializzata in consulenza di sostenibilità e comunicazione. Sin dal titolo – Umane – il documento riprende la provocazione dell’Università di Trento del femminile sovraesteso per riflettere su quanto il linguaggio conti nella definizione della nostra realtà e come possa essere strumento di esclusione oppure di valorizzazione e parità.

«Il concept di quest’anno» spiega il fondatore Luca Valpreda «nasce da una riflessione sulla nostra identità e su ciò che nell’umano ci unisce tutte e tutti. Ma non solo: ci è stato sollecitato dalla presenza sempre più ineludibile dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite e nel nostro lavoro di consulenza. Un tema pressante rispetto all’approccio che intendiamo avere di fronte alle questioni di sostenibilità ambientale e sociale».

Beneficio comune, certificazioni e progetti per la comunità

Come procede il percorso benefit di Amapola? Dal 2021, anno del cambio di statuto, l’impegno della Società si è consolidato. Lo dimostrano i numeri: oltre 1.500 ore dedicate agli obiettivi di beneficio comune, 18 progetti per le comunità dove Amapola opera e oltre 4mila persone coinvolte nei progetti attraverso iniziative in presenza e attività di comunicazione. Il 2023 è stato per Amapola anche l’anno dei percorsi di certificazione, con l’ottenimento dell’attestato per la qualità e per la parità di genere e della medaglia bronzo EcoVadis.

La Società Benefit ha confermato il suo impegno nella diffusione della cultura della sostenibilità attraverso diverse iniziative: un podcast dedicato alla comunicazione ambientale, la rubrica Voci | Parole senza barriere che accende i riflettori su temi sociali del nostro tempo, la partecipazione pro bono a numerosi eventi del settore, la formazione gratuita a oltre 700 studentesse e studenti del liceo e dell’Università, il progetto di orientamento Meet the CSR Leaders in collaborazione con il Salone della CSR e dell’innovazione sociale.

«Dove possiamo generare davvero un impatto positivo? È questa la domanda che ci guida nella scelta delle nostre attività benefit» commenta il Consiglio d’impatto Amapola, composto oggi da Silvia Bonzano, Micol Burighel, Elisa De Bonis e Irene La Porta. «Da qui nascono l’attenzione ai territori in cui abbiamo le sedi, l’impegno per la parità di genere, tutte le iniziative in ottica divulgativa e i progetti dedicati alle nuove generazioni. Il filo rosso è sempre la nostra identità».

Fare rete

Allo stesso tempo, la Società Benefit ha rafforzato le occasioni di confronto e sinergia con il mondo benefit, partecipando attivamente al network di Torino Social Impact e ad Assobenefit, contribuendo a progetti associativi e organizzando eventi formativi dedicati alle società benefit. A queste reti, si aggiunge la collaborazione continuativa con FERPI, la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, attraverso attività di diffusione culturale. Infine, il Report d’impatto racconta i progetti dedicati alle persone Amapola: dalla formazione interna e orizzontale in cui ogni persona può condividere con il gruppo le proprie competenze al volontariato aziendale, a supporto, nel 2023, delle donne vittime di violenza maschile; dal team building alle iniziative attivate per garantire un ambiente di lavoro sereno, positivo, equo e a misura di ogni persona.

«Il Report d’impatto è uno strumento di trasparenza e relazione essenziale per le Società Benefit» commenta Giulia Devani, Responsabile Area Reporting che ogni anno partecipa alle attività di rendicontazione. «È un documento che mette nero su bianco gli impatti di questo nuovo modello di business e ne racconta gli effetti agli stakeholder che ruotano intorno all’impresa. Va affrontato con serietà, metodo, ma anche spirito di esplorazione».

Il Report d’impatto e sostenibilità 2023 di Amapola è ora disponibile online qui.

diversity, equity and inclusion per aziende

Mercoledì 2 ottobre il webinar Amapola su Diversity, Equity and Inclusion

Fare bene fa bene. È questo il titolo del nuovo webinar online su Diversity, Equity, Inclusion (DEI) organizzato da Amapola, società di consulenza specializzata in sostenibilità e comunicazione. L’appuntamento da segnare in agenda è per mercoledì 2 ottobre alle ore 12 in diretta su Zoom. Per prenotare è necessario iscriversi qui.

Gli impatti di Diversity, Equity, Inclusion in azienda

Dopo il successo dell’evento sul reporting di sostenibilità, l’incontro offrirà un approfondimento su uno dei temi più attuali e strategici per il mondo aziendale.

A condurre il webinar saranno Emilia Blanchetti, Senior account di Amapola esperta di DEI, e Micol Burighel, Responsabile comunicazione della società. Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare come le politiche DEI rappresentino un fattore chiave per le aziende che vogliono distinguersi e crescere in un mercato che dà sempre più valore agli aspetti di responsabilità sociale.

Le politiche di Diversity, Equity and Inclusion non rappresentano solo un impegno etico con un impatto concreto sulla vita delle persone, ma soprattutto sono strumenti efficaci per migliorare le performance aziendali. L’inclusione delle diversità consente alle imprese di attrarre talenti, fidelizzare collaboratori, conquistare nuovi clienti e rafforzare la relazione di fiducia con i propri stakeholder. Il webinar approfondirà inoltre il quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione alle più recenti direttive europee, come la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D), che obbliga le aziende a garantire il rispetto dei diritti umani e la promozione dell’inclusione lungo tutta la filiera.

Il webinar Amapola

L’incontro online organizzato da Amapola offrirà un percorso di esplorazione su come integrare i valori di equità e inclusione all’interno delle strategie aziendali, a partire dall’impegno della leadership, ottenendo vantaggi concreti. Si discuterà di come una comunicazione trasparente e l’ascolto degli stakeholder possano evitare il rischio di washing e trasformare la DEI in un pilastro fondamentale per lo sviluppo aziendale.

La relatrice Emilia Blanchetti ha oltre trent’anni di esperienza in progetti di sostenibilità, stakeholder engagement e consulenza aziendale, con una particolare specializzazione su Diversity, Equity and Inclusion.

Per ulteriori informazioni e per iscriversi al webinar, visita la pagina dedicata

amapola cafe

Reporting di sostenibilità alla prova del nove: Amapola fa il punto sulla CSRD con un webinar online

Amapola, società benefit specializzata in consulenza e comunicazione della sostenibilità, annuncia un nuovo ciclo di Amapola Café, i webinar online dedicati alle evoluzioni e alle sfide in ambito ESG. Il primo appuntamento è fissato per martedì 10 settembre alle ore 12 su Zoom, con un incontro online intitolato “Il Reporting alla prova del nove“.

Le iscrizioni sono aperte QUI.

Il reporting di fronte alla CSRD

Negli ultimi anni, c’è stata una vera e propria esplosione intorno al reporting di sostenibilità, che da prassi di poche realtà virtuose è sempre più diventata un’abitudine diffusa. Dopo aver affrontato il tema nel 2023, con il nuovo webinar “Il Reporting alla prova del nove”, Amapola torna a discutere di rendicontazione dopo un anno di intenso lavoro, evoluzioni normative (tuttora in corso) e preparazione alla CSRD, l’ultima normativa europea. Un anno che ha visto nuove sfide e nuovi processi da attivare all’interno delle organizzazioni, dalla raccolta dati aggiornata alla doppia materialità.

È ormai evidente come le istituzioni abbiano tracciato una via ben precisa per il reporting di sostenibilità, proiettandolo in una nuova dimensione di maturità e attribuendo a questo processo la stessa dignità e importanza della reportistica finanziaria. Il webinar Amapola è un’opportunità per fare il punto della situazione, confrontarsi e capire come prepararsi al meglio per questa nuova fase più che mai operativa.

Il programma dell’Amapola Cafè

Durante questo webinar, Giulia Devani, Responsabile Area Reporting di Amapola, farà il punto insieme a Micol Burighel, Responsabile Comunicazione, su come la CSRD sta cambiando i processi aziendali e l’approccio organizzativo, su come prepararsi e su quanto l’ascolto diventi un tassello centrale in questa fase. L’incontro sarà un’occasione per approfondire alcuni spunti utili per rendere il reporting uno strumento compliant con la normativa ma efficace, nel quale strategie e politiche aziendali si integrano al dialogo con gli stakeholder.

sfidare le contraddizioni CSR

Meet the CSR Leaders 2024, incontri online e in presenza con i leader della sostenibilità

Come intraprendere una carriera nell’ambito della sostenibilità? Cosa significa lavorare in questo settore? Torna anche quest’anno al Salone della CSR e dell’innovazione sociale (Università Bocconi, 9-10-11 ottobre 2024) il progetto “Meet the CSR Leaders che mette in dialogo le nuove generazioni con le professioniste e i professionisti della sostenibilità. L’iniziativa nasce dalla partnership tra il Salone e Amapola, Società Benefit specializzata in sostenibilità e comunicazione. L’edizione di quest’anno è la terza, e si arricchisce nel format, grazie a incontri online e in presenza e alla collaborazione con il network dei CSRnatives, la prima e unica rete in Italia che riunisce giovani professionisti e studenti accomunati dalla passione per la CSR.

Un’occasione di confronto

Meet the CSR Leaders è uno spazio dedicato a studentesse e studenti dell’università, anche appena laureati, che desiderano approfondire le prospettive di carriera in ambito sostenibilità, confrontandosi direttamente con chi ogni giorno lavora in questo settore. Gli incontri prevedono una sessione di orientamento one-to-one della durata di circa 30 minuti con un/una esperto/a presente al Salone. In questo contesto ricco di stimoli sarà possibile approfondire con i “leader” competenze, hard skill e soft skill, esperienze formative, lavorative e suggerimenti per indirizzare il proprio percorso professionale verso i temi di sostenibilità.

Per favorire la partecipazione di studentesse e studenti da tutta Italia, l’edizione 2024 prevede anche incontri da remoto, previsti per l’ultima giornata del Salone e dedicati esclusivamente a chi proviene da atenei al di fuori di Milano.

Gli incontri si terranno nelle seguenti fasce orarie:

  • mercoledì 9/10: in presenza dalle 14 alle 17
  • giovedì 10/10: in presenza dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
  • venerdì 11/10: da remoto dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 15,30

È possibile prenotare la propria sessione riservata qui entro e non oltre lunedì 7 ottobre 2024.

«Meet the CSR Leaders è una concreta occasione di dialogo tra le nuove generazioni e le professioniste e i professionisti che portano avanti la transizione sostenibile nella quotidianità» racconta Rossella Sobrero, membro del Gruppo promotore del Salone della CSR. «Al di là delle offerte formative e dell’aggiornamento delle competenze, è importante creare spazi di condivisione, confronto e contaminazione reciproca delle esperienze: è questo l’obiettivo del Salone, sempre più aperto alla partecipazione delle e dei giovani, al dialogo intergenerazionale e alla riflessione sul futuro, come testimoniano le ultime edizioni. E infatti quest’anno nel nostro programma culturale saranno previsti incontri e tavole rotonde su formazione, mercato del lavoro, competenze in trasformazione e ruolo delle nuove generazioni nel cambiamento, sempre alla scoperta delle contraddizioni e delle soluzioni che caratterizzano la dimensione della sostenibilità».

Il progetto

Il progetto arriva quest’anno alla terza edizione. Nel 2023, l’iniziativa si è articolata su 3 giorni per 10 ore di orientamento one to one e ha coinvolto 50 giovani partecipanti, che hanno incontrato 23 Sustainability Manager. Su YouTube è possibile rivedere le interviste ad alcuni dei protagonisti a questo link. «Supportare le giovani generazioni interessate alla sostenibilità a trovare un percorso professionale in questo ambito è uno dei nostri obiettivi come Società Benefit» commenta Elena Mancino, partner Amapola. «Da Greta Thunberg ai movimenti eco-attivisti, le e i giovani chiedono a gran voce coinvolgimento, partecipazione, strumenti per cambiare la realtà intorno a noi: facilitarli in questa richiesta è per noi un dovere morale. Anche per questo siamo molto felici di avere al nostro fianco da quest’anno il network dei CSRnatives, che ci aiuterà ad ampliare l’impatto del progetto, grazie alla loro rete capillare e all’impegno che ci unisce nella diffusione della cultura della sostenibilità».

«Uno dei principali obiettivi del nostro network è creare interesse attorno ai temi della sostenibilità, favorendo la partecipazione delle generazioni più giovani a questo mondo» spiega Vincenzo Baccari, coordinatore CSRnatives. «Il tema che ci guida nelle nostre attività di quest’anno è proprio la valorizzazione dei giovani e delle professioni legate alla sostenibilità: Meet the CSR Leaders è un appuntamento a cui non potevamo mancare».

IL SALONE DELLA CSR E DELL’INNOVAZIONE SOCIALE

Il Salone – promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica – ha l’obiettivo di tenere alta tutto l’anno l’attenzione alla sostenibilità, raccogliere e condividere esperienze positive, proporre occasioni di confronto tra i diversi attori sociali.

Questi alcuni dei principali numeri della 11° edizione: 284 organizzazioni protagoniste, 115 eventi (disponibili sul canale YouTube del Salone), 549 relatori, 4.600 persone presenti in tre giorni, 9.000 connessioni da remoto, oltre 2.800 uscite sui media, 10 tappe del Giro d’Italia della CSR, 1 pubblicazione edita da Egea.

Il Salone ha una presenza significativa sul web: il sito; la newsletter con cadenza settimanale inviata a oltre 16.000 contatti; i profili Facebook, X, Instagram, LinkedIn oltre al canale YouTube.

Dal 2015 il Salone ha ottenuto la certificazione ISO 20121: Bureau Veritas Italia ha certificato le ultime sei edizioni del Salone come “Evento sostenibile” nella fase di progettazione e di gestione.

L’EDIZIONE 2024

Il titolo della 12° edizione è Sfidare le contraddizioni. La sostenibilità è complessità: in un contesto come quello che stiamo vivendo è necessario non solo imparare ad abitare il cambiamento ma anche leggere i problemi in modo nuovo. Ogni visione, affermazione, scelta ha al proprio interno il seme della contraddizione: grazie alla compresenza degli opposti si aprono però interessanti opportunità per avviare una riflessione che stimola le organizzazioni e le persone a vedere la realtà in una prospettiva diversa. Il percorso verso lo sviluppo sostenibile è ancora in salita: ma è importante ricordare che nei momenti di maggior criticità nascono soluzioni innovative. È necessario l’impegno di tutti, un’azione plurale, un continuo confronto tra gli stakeholder.

Per informazioni: Monica Cesana, 392 2169204 m.cesana@koinetica.it

CSRnatives

CSRnatives è la prima e unica rete in Italia di studenti e giovani professionisti CSR addicted. Nata nel 2015, oggi conta oltre 600 membri e ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità. Il network è diviso in gruppi di lavoro che coordinano le attività in ambito editoriale (blog ed eBook), organizzazione eventi (su temi specifici della sostenibilità), formazione (webinar, podcast, workshop generativi), comunicazione e relazioni esterne (attività sui social e partnership con altre organizzazioni).

Per informazioni: Vincenzo Baccari, coordinamento 333 8559165 csrnatives@gmail.com

Amapola

Amapola Srl società benefit è una società di consulenza specializzata in sostenibilità, con un particolare focus sulla comunicazione. Fondata nel 2009, accompagna imprese e organizzazioni nel costruire percorsi e progetti di sostenibilità e nel renderli vivi e condivisi con tutti gli stakeholder. Con questo obiettivo offre servizi di ascolto strutturato e stakeholder engagement, comunicazione istituzionale e ambientale, reporting di sostenibilità, media relations, produzione di contenuti, produzione video e organizzazione di eventi, insieme alla consulenza nella gestione dei conflitti e alla creazione di progetti di CSR. Amapola ha le proprie sedi operative a Milano, Torino e Alessandria, oltre a un network di corrispondenti in tutta Italia.

Per informazioni: Micol Burighel, ufficio stampa Amapola 380 4384930 micol.burighel@amapola.it

amapola diversity

Amapola apre una nuova divisione su Diversity, Equity and Inclusion: la guiderà Emilia Blanchetti

La convivenza delle differenze è un ingrediente essenziale per far crescere nelle organizzazioni benessere, competitività e valore. Con questa convinzione, Amapola inaugura una divisione interna dedicata alla Diversity, Equity and Inclusion (DEI), consolidando ulteriormente il suo impegno verso i temi sociali. La Società Benefit è specializzata dalla sua fondazione nel 2009 in consulenza di sostenibilità e comunicazione. Per guidare questa iniziativa, la senior consultant Emilia Blanchetti si unisce al team Amapola, portando con sé trent’anni di esperienza nel settore.

La nuova divisione DEI: un impegno strategico

La proposta di Amapola prende avvio da una profonda conoscenza delle tematiche ESG e da una solida esperienza nella consulenza e comunicazione della sostenibilità. Le nuove aree di consulenza in ambito DEI includono l’assessment, la progettazione di politiche, obiettivi e strategie, la comunicazione del percorso e la rendicontazione delle metriche relative alla DEI, l’accompagnamento alle certificazioni, tra cui la certificazione della parità di genere UNI PdR 125:2022.

Emilia Blanchetti vanta una lunga carriera nel settore della sostenibilità, con una solida esperienza in consulenza, organizzazione e gestione di eventi e progetti di stakeholder engagement. Ha collaborato con aziende pubbliche e private, amministrazioni pubbliche, governi e organizzazioni non profit, sia a livello nazionale che internazionale. Tra i suoi successi spiccano progetti complessi di comunicazione e divulgazione, nonché la coordinazione di importanti festival nazionali come il Verde e Blu Festival e il WE – Women’s Equality Festival.

La visione di Amapola e il networking per la DEI

Le politiche di Diversity, Equity and Inclusion sono un fattore nevralgico per la crescita delle organizzazioni: rappresentano un importante impegno sociale verso persone e comunità e definiscono in maniera chiara il quadro valoriale dell’impresa, nutrono la credibilità verso stakeholder e mercato, incidono in maniera concreta su risultati e competitività, come dimostrato da numerose ricerche. Inoltre, in un momento di forte spinta a livello normativo sui temi dei diritti umani – si pensi alle ultime direttive europee sul reporting o sulla due diligence – è fondamentale alzare il livello di attenzione, rivedendo i processi aziendali e allargando alla catena di fornitura. In questa cornice, i principali ambiti di applicazione includono la parità di genere, il supporto alla genitorialità e al caregiving, la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e la valorizzazione delle differenze, all’interno e all’esterno delle aziende.

«Da tempo è dimostrato che favorire diversità e inclusione genera vantaggi competitivi. Tuttavia, in Italia il tema è ancora in una fase di recepimento per gran parte delle imprese» commenta Emilia Blanchetti, nuova team leader della divisione Amapola. «Ci troviamo di fronte a uno scenario a più velocità e ogni organizzazione va seguita secondo il suo livello di maturità: c’è chi va guidato a impostare una policy DEI e chi invece ha bisogno di un interlocutore che sappia valorizzare risultati e progetti già attivati. La nostra proposta parte da un’analisi approfondita delle reali esigenze, anche attraverso tool e strumenti innovativi, ed è sempre orientata al risultato e al miglioramento della competitività».

La metodologia proposta si fonda sulla relazione con gli stakeholder, sull’ascolto attivo, sulla facilitazione e la co-progettazione delle strategie DEI, a partire dalla partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli interlocutori chiave. Questo approccio contribuisce a dare stabilità e solidità al percorso perché si basa sulla condivisione di valori, progetti e obiettivi. Inoltre, grazie a una vasta rete di relazioni a livello nazionale, Amapola è in grado di attivare sinergie su progetti DEI con partner accreditati e istituzionali, creando collaborazioni proficue con imprese, associazioni, ONG e amministrazioni pubbliche.

Una nuova tappa

«Facciamo nostre le parole dell’attivista Fabrizio Acanfora, che suggerisce di parlare di convivenza delle differenze invece che di inclusione: una prospettiva orizzontale e paritaria sulla materia che ci convince» spiega Elena Mancino, partner di Amapola «Per Amapola questa nuova divisione non è solo un obiettivo di business, ma la nuova tappa di un viaggio. Emilia porta con sé un patrimonio di esperienza e passione prezioso per la nostra realtà».

Dove i fatti non arrivano

Dove i fatti non arrivano: la comunicazione ambientale conta

Non c’è transizione sostenibile ed ecologica senza comunicazione. È questa la tesi di fondo del nuovo libro “Dove i fatti non arrivano. Antologia ragionata e appassionata della comunicazione ambientale”, edito da Pacini editore e co-curato da Stefano Martello e Sergio Vazzoler. In un momento di profonda transizione verso un paradigma più sostenibile, è la comunicazione lo strumento che può accorciare le distanze, combattere le distorsioni informative e stimolare il cambiamento dei comportamenti.

Capitolo conclusivo di una trilogia iniziata con il “Libro Bianco sulla comunicazione Ambientale” (2020) e “L’anello mancante. La comunicazione ambientale alla prova della transizione ecologica” (2022), il nuovo testo si concentra sull’indagine di 50 parole – proprie dei processi e delle sfide di un presente non più rinviabile – nella cornice di una narrazione ibrida, spendibile e multidisciplinare, in cui comunicazione strategica e responsabilità ambientale si contaminano vicendevolmente. Un vero e proprio manifesto che fotografa l’esistente e che parla al futuro.

Le parole. Sì, proprio le parole

Insieme a 34 autrici e autori, i co-curatori di questa antologia cercano di sciogliere il paradosso intorno al ruolo della comunicazione ambientale oggi. Da un lato, sotto la lente d’ingrandimento c’è la deriva delle fake news create e alimentate da chi intende opporsi o comunque frenare la transizione ecologica. Parallelamente, la comunicazione ambientale viene anche associata alla corrosiva pratica del greenwashing, che, attraverso una narrazione inautentica, trae vantaggio in termini di reputazione e immagine ingannando i cittadini nel ruolo di utenti e consumatori.

La cura individuata nel mainstream per combattere queste distorsioni e rendere la sostenibilità davvero trasformativa è il ritorno al primato dei fatti. Un primato verso il quale i curatori di questo libro nutrono un sentimento di consapevole scetticismo, pur evitando di mettere in dubbio l’importanza delle evidenze scientifiche e dei dati empirici.

Fatti e narrazione

«Ciò che ci ha spinti a costruire questa antologia» spiega Sergio Vazzoler «e, quindi, affiancare al primato dei fatti la necessità e l’urgenza delle parole è una semplice constatazione: sono in molti, anzi in troppi, a riferirsi alla comunicazione ignorando o dimenticando il suo significato originale di “mettere in comune” e pensando erroneamente alla realtà unicamente come una serie di fatti anziché, citando Alessandro Baricco, a un insieme composto dai fatti e dalla loro narrazione».

È per questo che i curatori parlano di paradosso: confondendo gli effetti distorsivi della comunicazione ambientale con la comunicazione stessa, si allontana quello sforzo collettivo fondamentale per affrontare l’epocale sfida della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile. E come riuscire in questa prova se non mettendo pazientemente in comune dati ed esperienze vissute, ragionamenti e sentimenti, razionalità ed emozioni? Ecco, i curatori e gli autori del libro ci provano con questa antologia ragionata e appassionata.

Le parole individuate

«Accanto ad alcune parole più tecniche che interessano metodologie e dotazioni, ve ne sono altre più generiche e soffuse, apparentemente generaliste e addirittura fuori tema» racconta Stefano Martello. «Non si tratta di una provocazione, distillata tra le pagine, bensì di una precisa volontà. Con esiti decisamente sorprendenti, nel momento in cui parole abituali e rassicuranti hanno originato spunti e vie totalmente disabitate o semplicemente poco battute che sarà compito di ciascuno selezionare, approfondire, testare, stressare, riconoscere o rifiutare».

Ogni parola viene poi arricchita da uno o più approfondimenti: anche in questo caso, i curatori hanno optato per una valutazione larga che non contemplasse solo la solita bibliografia di riferimento ma anche testi di letteratura, film, fumetti, podcast.

Il volume è disponibile sul sito Pacini Editore.

Visita la pagina dedicata.

Dove i fatti non arrivano

Antologia ragionata e appassionata della comunicazione ambientale.

A cura di Stefano Martello e Sergio Vazzoler

Contributi di Giulia Armuzzi, Federica Bosello, Micol Burighel, Pietro Citarella, Matteo Colle, Emilio Conti, Elisa De Bonis, Giulia Devani, Marcella Felerico, Daniele Fiani, Nicola Giudice, Giorgia Grandoni, Roberta Iovino, Fabio Iraldo, Irene Ivoi, Stefano Martello, Alberto Marzetta, Gloria Milan, Giuseppe Milano, Biagio Oppi, Luca Palestra, Leonardo Parigi, Riccardo Parigi, Luca Poma, Massimiliano Pontillo, Roberto Scalise, Francesca Schirillo, Rossella Sobrero, Donato Speroni, Marco Talluri, Francesco Testa, Massimo Vaccari, Luca Valpreda, Sergio Vazzoler

Pacini Editore, 2024

Collana New Fabric

ISBN 979-12-5486-359-6

voci parole senza barriere

Vera Gheno nella sesta puntata di Voci, la rubrica Amapola che racconta i temi sociali del nostro tempo

Sono online le prime sei puntate di Voci | Parole senza barriere, la rubrica della Società Benefit Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione. Il progetto intende tenere alta l’attenzione su importanti temi sociali del nostro tempo, raccogliendo storie e testimonianze da parte di chi li vive in prima persona. L’ultimo episodio affronta il tema del linguaggio di fronte a diversità e inclusione, anzi, convivenza delle differenze, come precisa l’intervistata Vera Gheno, sociolinguista, citando l’attivista Fabrizio Acanfora.

Il linguaggio inclusivo spaventa? E se è così, significa che anche l’inclusione spaventa? Qual è il rapporto tra realtà e linguaggio e in che modo queste due dimensioni si influenzano? La puntata che vede Gheno protagonista si snoda a partire da queste domande per stimolare una riflessione su come la comunicazione, oggi e sempre di più, possa essere strumento di condivisione, arricchimento, emancipazione.

Oltre al linguaggio inclusivo, tra le storie di Voci c’è quella di Raiaan Dobosh, imprenditrice siriana che ha aperto un ristorante italo-siriano a Torino con il sostegno di un progetto finanziato dal Comune. C’è l’esperienza di Carmine Falanga della Cooperativa Idee in Fuga, che racconta come l’economia carceraria aiuti a combattere la spaventosa recidiva di chi, uscito dal carcere, ci rientra in pochi mesi (parliamo di una percentuale del 70%). La rubrica ha raccolto la testimonianza anche di Alex Moscetta, Responsabile comunicazione della Comunità di Sant’Egidio, da tanti anni attiva nell’emergenza costante della guerra in Siria. A parlare di violenza di genere, tastando le radici del fenomeno e approfondendo nel concreto la realtà dei centri antiviolenza, è stata ospite di Amapola anche Lella Palladino, fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A. La puntata zero, da cui nasce tutto, tratta delle drammatiche vicende iraniane di settembre 2022, con Amin Pasandehpoor, iraniano di nascita, italiano di adozione ed esperto in scienze delle relazioni internazionali.

Il progetto di Voci rientra tra le finalità di beneficio comune che Amapola porta avanti in quanto Società Benefit, ossia una società che per statuto oltre a generare profitto economico si impegna anche a creare impatti sociali e ambientali positivi, fuori e dentro di sé.

«Le barriere che citiamo nel titolo della rubrica sono soprattutto quelle della nostra attenzione, bersagliata ogni giorno da ogni tipo di contenuto e messaggio» racconta Micol Burighel, Responsabile comunicazione di Amapola e componente del Consiglio d’impatto che gestisce le attività benefit. «In questo caos, alcuni temi dal profondo impatto sociale rischiano di vivere un grande momento di visibilità per poi finire poco dopo nel dimenticatoio: pensiamo per esempio a cosa succede ogni volta che avviene un femminicidio oppure all’esperienza di chi esce dal carcere, troppo spesso al limite dell’invisibilità. Durante le proteste seguite alla morte di Mahsa Amini, abbiamo riflettuto su come dare il nostro supporto alle donne e agli uomini dell’Iran. Lo abbiamo chiesto ad amiche e amici persiani: ci hanno risposto “amplificando la nostra voce”. E così abbiamo dato il via a Voci, perché la distrazione non può essere un’opzione né una scusa di fronte a eventi e fenomeni che impattano così duramente sulle nostre comunità».

Voci è un progetto che prosegue e che intende aprirsi a nuove collaborazioni e sinergie: chi volesse proporre una nuova storia, contribuire con la propria partecipazione oppure riflettere su come moltiplicare l’impatto dell’iniziativa, può scrivere direttamente a micol.burighel@amapola.it.

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Violenza di genere con Lella Palladino nella rubrica Voci di Amapola

La quinta puntata di Voci affronta un tema di cui – per fortuna – si parla sempre di più, con matrici culturali profonde e difficili da sradicare, fondate su una visione del mondo patriarcale: la violenza di genere. Anzi, la violenza maschile sulle donne, come ricorda Lella Palladino in questo episodio della rubrica di Amapola sui grandi temi sociali del nostro tempo.

Un fenomeno strutturale

Nel mondo, la violenza di genere interessa 1 donna su 3. In Italia, da gennaio ad aprile 2024, i femminicidi sono stati 24, circa uno ogni 3 o 4 giorni. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

Oltre alla violenza fisica e sessuale, la violenza di genere però assume anche molte altre forme. È sufficiente riprendere i dati dell’ultima survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) di Fondazione Libellula su mondo del lavoro e discriminazioni verso le donne. Delle 11mila rispondenti, il 60% circa ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità e anzianità di servizio. Per quanto riguarda il fenomeno delle molestie, il 40% segnala di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro. Si tratta di due dati particolarmente significativi, ma la lista delle discriminazioni continua e tocca i temi della maternità, della leadership, dell’abbigliamento.

L’intervista a Lella Palladino

Lella Palladino è fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A., Past President di Fondazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) e Vicepresidente di Una nessuna e centomila. In questa puntata di Voci, racconta la realtà dei centri antiviolenza. L’intervista prosegue con il racconto dell’esperienza della Cooperativa E.V.A., tra cinque centri antiviolenza e Case Rifugio, di cui una dedicata a donne in uscita dalla tratta degli esseri umani a fini dello sfruttamento sessuale.

Infine, l’episodio si chiude con una riflessione rispetto all’attuale situazione italiana. La violenza di genere oggi ha finalmente visibilità all’interno del dibattito pubblico, un passo avanti necessario ma non sufficiente per porle fine. Ancora troppi sono gli ostacoli alla libertà e all’autoaffermazione che vivono le donne. Combattere il fenomeno significa prima di tutto prendere consapevolezza della sua natura culturale e strutturale.

La rubrica Voci

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. La playlist con tutte le interviste è disponibile su YouTube.

amapola certificazione per la parità di genere

Amapola ottiene la certificazione per la parità di genere

Una società più sostenibile passa dall’equità per tutte e tutti. Amapola, Società Benefit specializzata in consulenza di sostenibilità e comunicazione aderente a Torino Social Impact, ha ottenuto da Ancis la certificazione per la parità di genere, secondo la norma UNI/PdR 125:2022. Un riconoscimento significativo, che mette nero su bianco l’impegno profondo della società per la parità di genere.

«La parità di genere è da sempre una pietra angolare dell’identità di Amapola, tanto più significativa considerando che due terzi del team è composto da professioniste e colleghe» commenta Luca Valpreda, founder e partner di Amapola. «Senza contare che ci occupiamo di consulenza di sostenibilità: per noi è stato naturale fare questo passo perché la sostenibilità senza parità non esiste».

Per quanto negli ultimi anni ci siano stati passi avanti sulla strada dell’equità, c’è ancora molto da fare. Lo confermano i dati dell’ultima edizione della Survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) di Fondazione Libellula, a cui hanno risposto oltre 11mila donne dal mondo del lavoro. Di queste, il 60% circa ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità e anzianità di servizio. Per quanto riguarda il fenomeno delle molestie, il 40% segnala di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro. Si tratta di due dati particolarmente significativi, ma la lista delle discriminazioni continua e tocca i temi della maternità, della leadership, dell’abbigliamento.

«Secondo il World Economic Forum, riusciremo a colmare il gap tra uomini e donne solo nel 2154» commenta Micol Burighel, Responsabile Parità di Genere in Amapola e Responsabile della comunicazione della società. «Per combattere una disuguaglianza sistemica, che colpisce settori e industries senza discrimine (e il mondo della comunicazione, abbiamo visto, non fa eccezione), è necessario un impegno che a sua volta sia sistemico».

Per ottenere la certificazione di parità di genere occorre soddisfare sei indicatori chiave inerenti alle politiche interne: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Il Piano Strategico sulla Parità di genere di Amapola definisce obiettivi chiari: la promozione e il rafforzamento di una cultura aziendale inclusiva, la tutela della rappresentanza femminile in azienda con attenzione ai ruoli decisionali, il rispetto di processi inclusivi che garantiscano parità in ogni ambito del contesto aziendale (selezione, reclutamento, avanzamenti di carriera, retribuzione, politiche per la genitorialità e la work-life balance), azioni di sensibilizzazione e comunicazione interna ed esterna.

«I nostri obiettivi di parità di genere si traducono in attività concrete» continua Burighel «come l’estensione dei congedi di maternità e paternità di due mesi – compresi adozione e affidamento – oltre quanto previsto dalla legge, l’ampliamento del congedo nascita da 10 a 30 giorni, lo smart working libero e flessibile per facilitare l’equilibrio tra vita privata e professionale, le indagini di clima interno, la politica di zero tolleranza contro le molestie, un piano di formazione articolato. È fondamentale non solo lavorare per abbattere le barriere, ma attivarsi concretamente per l’empowerment femminile. La parità va coltivata con costanza, attenzione, sensibilità, voglia di mettersi in gioco».

Come comunicare l’ambiente? Il nuovo podcast Amapola

Il decalogo della comunicazione ambientale di Amapola adesso è anche un podcast disponibile su Spotify. Dopo la puntata iniziale “giocata in casa” con Sergio Vazzoler, partner di Amapola, gli ospiti intervenuti sono Massimo Vaccari, Presidente de La Filippa, Matteo Colle, Direttore Relazioni Esterne e Sostenibilità di ⁠Gruppo CAP, Rossella Sobrero, Presidente di Koinètica e organizzatrice del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, Serena Giacomin, fisica, climatologa e Presidente dell’Italian Climate Network, Alessandro Armillotta, co-founder di AWorld. Il podcast si snoderà in dieci punti, dieci episodi, dieci ospiti per parlare di complessità, strumenti e opportunità della comunicazione ambientale.

Comunicare per facilitare la transizione

C’è un modo giusto per comunicare l’ambiente? Come parlare in maniera semplice delle questioni ambientali, senza peccare di superficialità? E in che modo gestire i conflitti che spesso scoppiano intorno a questi temi? Dalla comunicazione social al greenwashing, dai processi di ascolto alla dimensione dei comportamenti. Il decalogo approfondisce le dinamiche tipiche della comunicazione ambientale, senza mai dimenticare il legame profondo che esiste con le tematiche sociali ed economiche, e fornendo consigli, strumenti e strategie per affrontarle.

«In un mondo in cui la sostenibilità è diventata il nostro pane quotidiano, comunicare male i temi ambientali è un lusso che non ci possiamo più permettere» commenta Sergio Vazzoler. «Tra i principali rischi globali nel breve e lungo periodo, il report annuale del World Economic Forum inserisce i fenomeni di disinformazione e le conseguenze della crisi climatica. Ora più che mai la comunicazione riveste un ruolo strategico nel sostenere la transizione sostenibile, combattere le distorsioni e adottare soluzioni condivise».

Il progetto del podcast Amapola sulla comunicazione ambientale

#Se non parli ti cancello, #Le tre C sul comò, #3 A buon comunicatore tante domande, #4 Trasparenza is the new black, #5 Il difficile è farla semplice, #6 Lavami ma senza bagnarmi. Sono questi i titoli dei sei episodi del podcast già disponibili su Spotify (QUI). Con cadenza bimensile, altre quattro puntate completeranno la stagione. Per gli scettici, non ancora convinti dell’importanza del tema, ogni episodio si apre con l’intervento della “proverbiale” Signora Vox Populi, che mette in scena le dinamiche distorte che possono generarsi quando si comunica male l’ambiente.

«Il podcast riprende i dieci punti del decalogo aprendoli al dibattito con professioniste e professionisti che si occupano di comunicazione della sostenibilità nella loro quotidianità» racconta Micol Burighel, Responsabile comunicazione di Amapola e conduttrice del podcast. «La complessità della materia richiede un approccio condiviso, basato sul dialogo e sulla partecipazione. Con questo podcast intendiamo fare proprio questo. Aprire uno spazio di confronto, un serbatoio di idee, strumenti e strategie che trova la sua forza nella molteplicità delle esperienze e delle prospettive».

Sofidel vince l’Oscar di Bilancio con il Report Integrato realizzato in collaborazione con Amapola

È il Report Integrato 2022 di Sofidel, gruppo italiano leader nella produzione di carta per uso igienico e domestico, a ottenere il primo posto agli Oscar di Bilancio, nella categoria “Grandi imprese non quotate”. Al suo fianco nel progetto di reporting, la società di consulenza Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione, tra i partner di Torino Social Impact.

L’Oscar di Bilancio, arrivato alla sua 59° edizione e promosso da Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI), Borsa Italiana e Università Bocconi, si conferma un osservatorio prezioso sullo stato dell’arte della reportistica in Italia, in un momento di particolare fermento normativo. L’iniziativa premia le organizzazioni che rendicontano il proprio agire in maniera rigorosa e condividono i risultati con gli stakeholder, con attenzione agli aspetti economici e sempre di più alla dimensione ambientale e sociale.

Oscar di Bilancio, il Report Integrato 2022 di Sofidel

Il Report Integrato Sofidel ha vinto il primo premio con la seguente motivazione: “il Gruppo Sofidel considera la sostenibilità un fattore strategico di crescita ed è impegnato a ridurre i suoi impatti sul capitale naturale, massimizzare i benefici sociali con l’obiettivo di creare valore aggiunto condiviso per tutti i suoi stakeholder, diversificando i suoi strumenti di comunicazione in maniera innovativa, anche tramite l’inclusione in relazione agli stakeholder. La comunicazione aziendale risulta essere completa ed efficace, con un ottimo aspetto grafico e un’analisi molto dettagliata dei rischi e delle relative politiche di gestione. Il Report Integrato ha già applicato il concetto della doppia materialità e una modalità di Smart Report”.

«Il nostro modo di operare è orientato da sempre alla trasparenza dei risultati, all’analisi puntuale dell’andamento economico e finanziario del business, al presidio e alla gestione dei rischi e a una rendicontazione costante degli investimenti effettuati, volti a perseguire una crescita e uno sviluppo realmente sostenibili» dichiara Francesco Pastore, Chief Marketing & Sales Officer Sofidel. «Lo strumento chiave per la lettura di questi risultati è il Report Integrato Sofidel. L’Oscar di Bilancio Ferpi rappresenta un prezioso riconoscimento e un ulteriore stimolo a proseguire il percorso di rendicontazione e trasparenza in cui crediamo».

Un ecosistema di comunicazione 

Per rafforzare gli elementi di accessibilità del Report Sofidel, Amapola ha costruito un ecosistema di strumenti di comunicazione, dinamici e multimediali, in grado di far vivere il patrimonio di contenuti, iniziative e progetti raccolti all’interno del documento. Dal progetto grafico allo Smart Report online, dalle interviste agli stakeholder alla versione sintesi (tutto in doppia lingua: italiano e inglese), ogni supporto di comunicazione è stato pensato per nutrire il dialogo con gli stakeholder dell’azienda, in modo coinvolgente e comprensibile a un vasto pubblico.

«Ringraziamo Sofidel per la fiducia che ci ha accordato e per il confronto costante durante il progetto» commenta Alberto Marzetta, partner Amapola. «Il Report Integrato 2022 è un grande lavoro di squadra, che nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità vada sì agita sempre, ma anche raccontata, diffusa, fatta vivere nel dialogo. Le imprese leader nella transizione sostenibile, come Sofidel, avranno sempre di più un ruolo decisivo nel rafforzare la cultura della sostenibilità perché sia concreta, trasparente e accessibile a tutti».

Voci | Parole senza barriere: Imprenditoria straniera in Italia nella puntata di Amapola

Nella quarta puntata di VOCI Amapola approfondisce il fenomeno in continua crescita dell’imprenditoria straniera in Italia, dando voce a una storia di immigrazione dalla Siria. Raiaan Dobosh, ristoratrice siriana a Torino e Anna Bertrand, presidente dell’Associazione Paìs, raccontano l’esperienza del progetto S.T.A.R.C.I. tra difficoltà e soddisfazioni.

Un’intervista a due voci

Raiaan Dobosh è una donna di origine siriana, rifugiata in Italia dal 2018, che nel 2022, grazie al progetto S.T.A.R.C.I., ha avviato a Torino con la propria famiglia il ristorante italo-siriano Eria-Cinque Petali.

L’Associazione Paìs – Percorsi di Accompagnamento e Inclusione Sociale si occupa dal 2019 di progetti che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni socioeconomiche di persone a rischio di marginalità sociale nella città di Torino. Il progetto S.T.A.R.C.I., approfondito in questa intervista, è stato finanziato dal Comune di Torino e ha tra i suoi obiettivi, quello di supportare, anche economicamente, l’avvio di attività imprenditoriali da parte di persone di origine straniera sul territorio cittadino.

Le storie che raccontano Anna e Raiaan dicono qualcosa in più sulla forza della rete associativa a Torino, sulla motivazione e l’entusiasmo di chi è determinato a costruirsi una nuova vita, ma anche sugli ostacoli imposti dal sistema bancario, e non solo, a progetti che di fatto arricchiscono e innovano il panorama di attività commerciali presenti sul nostro territorio.

La rubrica Voci

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. La playlist con tutte le interviste è disponibile su rubrica di Amapola.

Amapola Cafè sullo stakeholder engagement e management | Webinar online mercoledì 25 ottobre ore 12.15

Sostenibilità è partecipazione. L’azione di un’impresa che si fonda sui criteri di sostenibilità oggi poggia inevitabilmente anche sullo stakeholder engagement, per ridurre le distanze e raggiungere attraverso il coinvolgimento i propri obiettivi ESG – ambientali, sociali e di governance. Per approfondire questo tema sempre più nevralgico, mercoledì 25 ottobre alle ore 12.15 la società di consulenza Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione, organizza sulla sua pagina LinkedIn un Amapola Cafè dedicato allo stakeholder engagement e management.

Stakeholder engagement: un webinar online dalla teoria ai casi studio

In un contesto profondamente trasformato, imparare a gestire le relazioni con i propri interlocutori strategici, coinvolgerli e ingaggiarli diventa una sfida strategica per consolidare il rapporto con clienti, partner, comunità e territori. Proprio a questo servono le attività di stakeholder engagement e management: a costruire relazioni basate su dialogo, ascolto e partecipazione e perciò fondate sulla fiducia reciproca e la collaborazione. Durante il webinar online organizzato da Amapola, Alberto Marzetta, partner dell’agenzia, e Micol Burighel, Responsabile comunicazione, parleranno di cambiamenti di scenario, fattori abilitanti, strumenti di stakeholder engagement e tecniche di conduzione, approfondendo alcuni esempi concreti di organizzazioni che stanno già percorrendo questa strada.

Per le iscrizioni: vai qui e clicca su partecipa.

Puoi recuperare il precedente appuntamento dedicato al reporting di sostenibilità QUI.

Meet the CSR Leaders 2023: il progetto del Salone della CSR e di Amapola per le nuove generazioni che sognano una carriera nella sostenibilità

All’undicesima edizione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, il più importante appuntamento in Italia dedicato a questi temi, torna Meet the CSR Leadersil progetto che mette in dialogo le nuove generazioni con le professioniste e i professionisti della sostenibilità. L’iniziativa, promossa dal Salone in partnership con Amapola, si terrà durante le tre giornate della manifestazione (4, 5 e 6 ottobre 2023), presso l’Università Bocconi di Milano.

Le nuove generazioni incontrano i leader della sostenibilità

Come diventare Sustainability Manager? E quali sono le altre professioni della sostenibilità? Quali competenze vanno maturate? In una società in profonda trasformazione, le conoscenze in ambito ESG sono e saranno sempre più richieste, diventando centrali per chi si affaccia sul mondo del lavoro.

Meet the CSR Leaders è una concreta occasione di dialogo tra le nuove generazioni e le professioniste e i professionisti che già operano in questo ambito. Le persone partecipanti potranno prenotare una sessione di orientamento one-to-one, in presenza, della durata di circa 30 minuti con un/una esperto/a presente al Salone. In questo contesto ricco di spunti e opportunità, sarà possibile approfondire i diversi temi della sostenibilità e capire come indirizzare il proprio percorso professionale in questo ambito confrontandosi con chi ogni giorno ne affronta le sfide.

Il programma 2023

Gli incontri si terranno nelle seguenti fasce orarie:

  • mercoledì 4/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
  • giovedì 5/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
  • venerdì 6/10 dalle 10 alle 12

È possibile prenotare la propria sessione riservata qui entro e non oltre il 3/10/2023.

Abitare il cambiamento, l’undicesima edizione del Salone

«Abitare il cambiamento è il titolo che abbiamo scelto per questa edizione del Salone. E tra i vari ambiti in cui questo cambiamento deve prendere forma, c’è anche la formazione, a cui quest’anno, oltre a Meet the CSR Leaders, dedicheremo un filone intero di talk e appuntamenti» racconta Rossella Sobrero, ideatrice della manifestazione. «Educare alla sostenibilità significa fornire strumenti per comprendere e gestire problemi complessi, promuovere comportamenti responsabili, creare sinergie tra il mondo imprenditoriale, istituzionale, non profit e formativo, ma anche rafforzare il dialogo tra generazioni. Con Meet the CSR Leaders vogliamo fare proprio questo: guardare al futuro e supportare le generazioni che abiteranno il cambiamento di domani».

La seconda edizione di Meet the CSR Leaders

Il progetto è alla sua seconda edizione. Nel 2022, l’iniziativa si è articolata su 3 giorni di incontri per 10 ore di orientamento one to one e ha coinvolto 43 giovani partecipanti, che hanno potuto conoscere e dialogare con 23 Sustainability Manager. Su YouTube è possibile rivedere le interviste ad alcuni dei protagonisti a questo link. «Studenti, giovani al primo approccio con il mondo del lavoro, startupper: Meet the CSR Leaders è stato accolto con entusiasmo e curiosità. Anche da parte delle professioniste e dei professionisti che sono intervenuti con passione, dedicando tempo e consigli» commenta Elena Mancino, partner Amapola. «L’ambizione di quest’anno è moltiplicare gli spazi di incontro e confronto, coinvolgendo un maggior numero di persone e rendendo disponibili più sessioni. Perché crediamo davvero che puntare sulla formazione sia centrale per dare gambe e fiato a un nuovo modello di sviluppo sostenibile».

Amapola Cafè: appuntamento online il 27 settembre per parlare di reporting di sostenibilità

Reporting di sostenibilità: obbligo o opportunità? Sono tante le organizzazioni che in questo periodo di fermento – normativo ma non solo – si stanno facendo questa domanda. Per approfondire un tema sempre più al centro del dibattito, mercoledì 27 settembre alle ore 12 l’agenzia di comunicazione specializzata in sostenibilità Amapola società benefit organizza sulla sua pagina LinkedIn il primo Amapola Cafè, un webinar online dedicato interamente al Reporting di sostenibilità. Le iscrizioni sono aperte su Eventbrite.

UN WEBINAR PER VEDERCI CHIARO SUL REPORTING DI SOSTENIBILITÀ

Il reporting di sostenibilità è un tema solo di finance? Una strategia di immagine? Un obbligo calato dall’alto senza alcuna utilità? E come approcciarlo in azienda e adattarlo alle proprie esigenze?

Dubbi o non dubbi, una cosa è certa: per rimanere al passo con i tempi tutte le imprese devono attrezzarsi per rispondere al meglio alle aspettative di mercati, cittadini e consumatori e alle richieste sempre più stringenti del legislatore e della finanza. Oggi queste istanze vanno tutte nella stessa direzione, maggior controllo degli impatti ambientali e sociali e trasparenza rispetto alle azioni messe in campo. Proprio qui entra in gioco il reporting di sostenibilità.

Durante questo Amapola Cafè, Giulia Devani, Responsabile Area Reporting di Amapola in dialogo con Micol Burighel, Responsabile comunicazione dell’agenzia, approfondirà le domande e i dubbi più comuni sul reporting di sostenibilità, andando nel concreto di approcci, strategie e strumenti per trasformare questo processo aziendale in strumento strategico, organizzativo e d’impatto. In una chiacchierata di 40 minuti si passeranno in rassegna i principali nodi del reporting di sostenibilità, dall’evoluzione normativa allo stakeholder engagement.

Per le iscrizioni: Eventbrite

(nothing but) flowers: il Report d’impatto 2022 di Amapola è un giardino (complicato)

Fact checker? Catone il censore? Cheerleader? Equilibrista? Il Report d’impatto 2022 di Amapola Società Benefit, l’agenzia di comunicazione specializzata in progetti e strategie di sostenibilità dal 2009, si apre con una riflessione sul proprio ruolo sempre più complesso.

Quali i principali dati benefit dello scorso anno? Tra giornate di volontariato aziendale, attività di diffusione culturale sulla sostenibilità, progetti in collaborazione con altre Società Benefit e iniziative per le proprie persone, Amapola ha dedicato più di 920 ore ai propri obiettivi benefit. Tra i progetti del 2022, Meet the CSR Leaders, in collaborazione con il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, ha messo in dialogo le nuove generazioni con le professioniste e i professionisti della sostenibilità in 3 giorni di incontri e 10 ore di orientamento one-to-one. L’agenzia inoltre ha coinvolto oltre 470 studentesse e studenti del Liceo e dell’Università in formazioni gratuite sui temi della sostenibilità. Sul fronte interno, Amapola conferma l’impegno verso le proprie persone, portato avanti attraverso politiche di flessibilità, distribuzione di premi a dipendenti e collaboratori e progetti di formazione interna e scambio delle competenze.

«In un contesto in cui la sostenibilità è ormai pervasiva – nelle azioni, per fortuna, ma anche e soprattutto nei discorsi – comunicarla con coerenza e trasparenza diventa una questione identitaria e valoriale» spiega Luca Valpreda, founder di Amapola. «Non è un caso che sosteniamo con grande determinazione il movimento che punta ad aggiungere un 18mo goal ai 17 SDGs esistenti: quello della comunicazione responsabile. Perché ci deve essere un legame inscindibile tra le nostre intenzioni, le parole che utilizziamo, i fatti che ne conseguono».

Redatto secondo l’ultimo aggiornamento dello standard di rendicontazione internazionale GRI (Global Reporting Initiative) e con riferimento ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, il Report d’impatto 2022 racconta i risultati e i progetti di sostenibilità portati avanti dall’agenzia, con attenzione alle finalità di beneficio comune che Amapola si è data in quanto Società Benefit. Al suo secondo anno, il documento si trasforma anche in Report di sostenibilità volontario, ampliando il set di dati rendicontati e strutturando una raccolta più partecipativa e dinamica.

«Il percorso è complesso» sottolinea Sergio Vazzoler, partner dell’agenzia. «Ad esempio, l’ambiente è al centro di moltissime delle attività di diffusione culturale e formazione che portiamo avanti. Allo stesso tempo però il nostro impatto ambientale come azienda di servizi composta da poco meno di venti persone è molto relativo. Una contraddizione? Non necessariamente: il punto è declinare in maniera autentica e credibile il proprio impegno».

Quest’anno il tema del Report d’impatto Amapola è il giardino, ripreso dal progetto grafico-visivo (in collaborazione con l’agenzia creativa Za!Factory di Daniele Cavallero) e dallo storytelling.

«Non un giardino qualsiasi» raccontano Micol Burighel, Beatrice Coni e Elisa De Bonis, le responsabili del Consiglio d’impatto under 36 dell’agenzia «ma un luogo di scambio e convivenza delle differenze, aperto agli stimoli e alle influenze che arrivano dall’esterno. Anche agli imprevisti: nel nostro primo vero anno da società benefit (ndr: Amapola ha cambiato ordinamento sociale a novembre 2021) abbiamo ottimizzato i nostri processi interni, dalla strategia alla rendicontazione, coinvolgendo sempre di più il nostro team».

Il Report d’impatto Amapola è disponibile qui.

Voci | Parole senza barriere. Carcere ed economia carceraria: intervista a Carmine Falanga

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. Dopo una puntata sulla questione iraniana e un’altra per approfondire la situazione siriana tra guerra e terremoto, la rubrica si allontana dall’attualità. Al centro della terza puntata un tema sociale spesso poco frequentato: il carcere. Carmine Falanga, Presidente della Cooperativa Idee in Fuga, ci ha raccontato il mondo del carcere – un microcosmo sconosciuto ai più -, il valore del lavoro come strumento di riscatto e reinserimento sociale, l’economia carceraria nei suoi obiettivi.

ECONOMIA CARCERARIA, UNO STRUMENTO POTENTE PER IL REINSERIMENTO SOCIALE

Idee in fuga è una cooperativa sociale nata nel Carcere di Alessandria con l’obiettivo di creare lavoro per i detenuti, dentro e fuori le mura. In Italia, il tasso di recidiva di chi esce dal carcere e nel giro di pochi mesi ci ritorna, è altissimo, pari a quasi il 70%. Addirittura due detenuti su tre rientrano in carcere nell’arco di due-sei mesi dalla loro uscita. L’economia carceraria è uno strumento potente per abbattere la recidiva. Crea lavoro per persone detenute ed ex detenute, le aiuta a reinserirsi nella società, le forma in nuove competenze.

Voci è un progetto di Amapola società benefit. Maggiori dettagli qui

Siria tra guerra e terremoto. Amapola intervista Alex Moscetta della Comunità di Sant’Egidio

Dopo aver approfondito la questione iraniana, la rubrica Voci | Parole senza barriere di Amapola torna su un drammatico evento di attualità: il terremoto in Siria. Di questa terra e delle sue persone, parla Alex Moscetta, responsabile comunicazione della Comunità di Sant’Egidio, movimento internazionale che si occupa dei più poveri e lavora per la pace.

Qui la sintesi della video-intervista.

La Comunità di Sant’Egidio e il suo intervento in Siria

La Comunità di Sant’Egidio, nata nel 1968 a Roma, è presente oggi in settanta Paesi nel mondo. Le sue missioni principali sono assistere i più poveri e lavorare per la pace e il dialogo attraverso grandi progetti internazionali – che coinvolgono dai senza fissa dimora ai profughi –  e trattati di pace, come quello del Mozambico (1992). Alex Moscetta è il responsabile comunicazione della Comunità, per la quale cura le relazioni, il coordinamento delle attività solidali, i rapporti con istituzioni, i donatori, la raccolta fondi e il coinvolgimento delle persone. La Comunità è attiva da anni in Siria e si è occupata nel tempo di creare corridoi umanitari per gestire l’emergenza profughi causata dalla guerra.

La rubrica Voci

Voci è una rubrica di storie, persone e parole senza barriere. Una iniziativa che, al tempo dell’infodemia e del rumore di fondo estremo, si propone di tenere alta l’attenzione su grandi temi sociali, dando voce ai protagonisti che li vivono o li hanno vissuti da vicino.

Cittadini dell’Acqua, informazione e dialogo per un servizio resiliente. Il white paper Ref Ricerche e Amapola

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, tutti i mezzi di comunicazione hanno dedicato approfondimenti a questa risorsa sempre più preziosa e a rischio. Ma quanto ne sanno davvero i cittadini? E soprattutto cosa sanno di chi gestisce il servizio idrico integrato?

Il nuovo white paper di Laboratorio Ref Ricerche in collaborazione con Amapola, Cittadini dell’Acqua, cerca di dare risposta a queste domande, indagando le percezioni e le valutazioni dei cittadini nei confronti del servizio idrico integrato e mettendole in dialogo con il punto di vista degli “addetti ai lavori” per individuare strategie e percorsi di innovazione per il settore.

Distanze e percorsi di avvicinamento

Emerge una certa distanza tra i due mondi, oltre a lacune di conoscenza, storture di percezione e aree di malcontento. Questa distanza va compresa e contestualizzata ma soprattutto affrontata attraverso specifici percorsi di coinvolgimento, ascolto e dialogo, a cui sarà dedicata una seconda pubblicazione di approfondimento.

Tra i risultati più rilevanti: meno di un cittadino su due sa chi è il gestore del proprio territorio, quattro su dieci pensano che sia l’azienda del servizio idrico a decidere la tariffa e uno su tre è convinto che l’acqua del rubinetto non sia buona.

Il white paper di REF Ricerche e Amapola non si limita a delineare e mappare la distanza tra cittadini e servizio idrico, ma mette in dialogo la loro visione del settore con quella più consapevole degli addetti ai lavori attraverso una indagine su due fronti. Futuro, qualità del servizio, digitalizzazione, obiettivi di sostenibilità: mettere a confronto le aspettative dei cittadini e la competenza degli esperti – dimensioni a volte allineate, altre volte distanti tra loro – è la premessa necessaria per ricostruire il legame tra il servizio e i suoi stakeholder e orientare così il settore verso politiche più efficaci, sostenibili, condivise.

Pragmatici e dissidenti.

La ricerca individua anche una dimensione di cittadini in “crisi” con il servizio idrico e gli operatori, nell’accezione originale e neutra del termine, ossia nella ricerca di un cambiamento rispetto al passato. Sono i gruppi dei pragmatici (47%) e dei dissidenti (13%): i primi rilevano qualche tipo di insoddisfazione rispetto al SII in maniera consapevole e moderata, i secondi hanno posizioni radicali e ideologiche (“l’acqua non andrebbe pagata”). In totale, il 60% dei rispondenti segnala almeno un motivo di insoddisfazione nei confronti del servizio: di questo gruppo, il 34% indica più di un versante di insoddisfazione.

«Sui cittadini che abbiamo definito pragmatici, è possibile innestare un processo di recupero della fiducia incardinato sul miglioramento del servizio stesso e delle dinamiche relazionali con il gestore» spiega Luca Valpreda, founder di Amapola. «Ascolto, dialogo, confronto sono ambiti nevralgici e non sacrificabili per chi, occupandosi di un bene comune come la risorsa idrica, è legato a doppio filo ai propri stakeholder. Per questo, il paper prevede una seconda uscita nella quale si analizzeranno, in una sorta di tassonomia del malcontento, i motivi dietro l’insoddisfazione dei cittadini, le risposte emotive dominanti e soprattutto i relativi percorsi di informazione, comunicazione e partecipazione da attivare di volta in volta».

La ricerca integrale è scaricabile sui siti di Amapola e Laboratorio REF Ricerche.

Fit4benefit | Stakeholder engagement da Amapola

Venerdì 27 gennaio è partito il progetto di Fit4benefit: esercizi di impatto, il percorso di formazione e networking delle società benefit di Torino Social Impact. Amapola ha ospitato il primo incontro, dedicato allo stakeholder engagement, un tema centrale per chi, come le benefit, intende generare un impatto positivo fuori e dentro di sé.

Come individuare gli stakeholder esterni? Quali strategie adottare per coinvolgerli e renderli partecipi nei progetti dell’organizzazione? E come attivare invece gli stakeholder interni? Come si incentiva la partecipazione? Quali sono le fasi di coinvolgimento? Quali i possibili strumenti?

Dopo una prima introduzione alla materia, le società partecipanti hanno sperimentato e messo in pratica alcuni strumenti di facilitazione esperta, un metodo che aiuta i gruppi a lavorare insieme e a raggiungere obiettivi comuni attivando l’intelligenza collettiva e trasformando i conflitti in ricchezza.

Qui il video-racconto dell’incontro:

 

Leggi anche:

28.03.2023 / Terzo incontro di Fit4benefit: esercizi di impatto, il percorso di formazione e networking delle società benefit di TSI

20.03.2023 / Il Reporting per le SB: nuovi esercizi d’impatto

27.01.2023 / Fit4benefit: esercizi di impatto per le Società Benefit

16.12.2022 / Esercizi di impatto per il gruppo Società Benefit di TSI

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Voci | Parole senza barriere. Il primo episodio della rubrica Amapola è sull’Iran

Leggendo sui giornali e vedendo i video di quello che è successo – e sta succedendo – in Iran, in Amapola è scaturita una riflessione interna.

Cosa possiamo fare?: la domanda ci rimbombava nella testa. Come possiamo mostrare la nostra vicinanza alle donne e agli uomini iraniani e sostenere la loro causa?

Lo abbiamo chiesto alle persone direttamente coinvolte. Amiche e amici persiani ci hanno risposto: amplificando la nostra voce. È nata così “Voci”, una rubrica fatta di storie e parole senza barriere.

La prima voce che abbiamo raccolto è quella di Amin Pasandehpoor, iraniano di nascita, italiano d’adozione ed esperto di relazioni diplomatiche e internazionali, che ci ha raccontato da cosa sono state innescate le proteste, in che modo sono diverse rispetto al passato e come la società internazionale può supportare il popolo iraniano.

Qui l’intervista:

Meet the CSR Leaders: al Salone della CSR le nuove generazioni incontrano i professionisti della sostenibilità

Studenti e studentesse potranno prenotare una sessione di orientamento individuale per approfondire percorsi di studi e di esperienza con i protagonisti della manifestazione. 

Nell’anno del decennale della più importante manifestazione nazionale dedicata alla community della CSR, nasce un nuovo progetto dedicato ai giovani e alle giovani che desiderano affacciarsi alle professioni della sostenibilità: Meet the CSR Leaders. L’iniziativa, promossa dal Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale in partnership con Amapola, prenderà forma durante le tre giornate della manifestazione (3, 4 e 5 ottobre 2022), presso l’Università Bocconi di Milano.

In uno spazio dedicato all’interno della kermesse, i professionisti della sostenibilità saranno a disposizione degli studenti interessati, i quali potranno prenotare una sessione di orientamento one-to-one, in presenza, della durata di circa 20 minuti con un/una esperto/a. Durante l’incontro individuale sarà possibile approfondire i diversi temi della sostenibilità e capire come indirizzare il proprio percorso professionale in questo ambito.

I professionisti saranno a disposizione nelle seguenti fasce orarie:

  • lunedì 3/10 dalle 15 alle 17
  • martedì 4/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
  • mercoledì 5/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17

È possibile prenotare la propria sessione riservata qui entro e non oltre il 30/09/2022.

Quali sono le competenze per chi vuole intraprendere una carriera nell’ambito della sostenibilità? Quali hard skills e quali soft skills sono necessarie quando ci si occupa di responsabilità sociale d’impresa? In che maniera strutturare il proprio curriculum di studi per arrivare a coprire il ruolo di CSR manager, oppure per occuparsi della strategia ambientale e sociale di un’organizzazione? E quali esperienze lavorative privilegiare per costruirsi un patrimonio di conoscenze adeguato a questi ruoli? I professionisti e le professioniste della sostenibilità presenti al Salone risponderanno a queste e altre domande, portando a esempio la propria esperienza personale e lavorativa e dialogando con studenti e studentesse.

L’iniziativa Meet the CSR Leaders è un modo per coltivare una cultura diffusa della sostenibilità e aprirsi ancora una volta al futuro, supportando le donne e gli uomini di domani e aiutandoli oggi a orientarsi in un panorama lavorativo in cui le competenze di sostenibilità si fanno sempre più essenziali.

Il futuro non è scritto. Il primo report d’impatto Amapola società benefit

Alla regia del documento il Consiglio d’Impatto under 36 dell’agenzia di comunicazione.

È online il primo report d’impatto di Amapola società benefit, agenzia di comunicazione specializzata in progetti di sostenibilità dal 2009. Il futuro non è scritto, è questo il messaggio che dà il titolo al documento. «Abbiamo scelto questo titolo perché siamo convinti nel profondo che ognuno di noi possa dare un contributo, concreto e sincero, alla costruzione di un mondo più responsabile e sostenibile» spiega il fondatore Luca Valpreda. «Il primo criterio secondo cui abbiamo individuato le nostre finalità di beneficio comune è stata l’autenticità. Siamo una agenzia di comunicazione composta di persone che della sostenibilità hanno fatto una scelta di vita, professionale e personale. Perché sia realizzabile, il nostro impegno deve essere coerente con quello che siamo, con le nostre competenze e potenzialità».

Estetica ispirata al mondo dei vinili e della musica, foto in bianco e nero del team e grafica che riprende il rosso Amapola (ndr: dallo spagnolo, papavero), il documento è un ritratto personale e schietto dell’agenzia, dei suoi valori e degli obiettivi di beneficio comune, passati ma soprattutto futuri. Diffusione della cultura della sostenibilità, sostegno a cause sociali come la parità di genere e l’integrazione degli immigrati, supporto ai giovani e alle giovani che intendono costruirsi una carriera nell’ambito sustainability. E ancora, attenzione verso le persone Amapola, volontariato aziendale e controllo dei propri impatti ambientali. Sono tanti i fronti su cui l’agenzia di comunicazione ha deciso di impegnarsi.

Il report racconta i progetti portati avanti nel 2021 – come l’iniziativa dedicata al terzo settore Adotta una buona pratica in partnership con Social Value Italia, la diffusione del decalogo della comunicazione ambientale, la formazione a 400 tra studentesse e studenti – ma anche i cambiamenti di governance, tra i quali l’ingresso nel consiglio direttivo di Elena Mancino, responsabile di Business Development dell’agenzia, l’impegno quotidiano sul piano ambientale e la volontà di mettere sempre le persone al centro (collaboratori, clienti, fornitori).

Firma il progetto il Consiglio d’Impatto Amapola, per statuto composto solo da under 36 e guidato per i prossimi tre anni da Micol Burighel, Beatrice Coni ed Elisa De Bonis. Età media: 29 anni. Una presa di posizione, quella di affidare alla generazione più giovane la gestione delle attività benefit, in rottura rispetto allo status quo, in cui è ancora la classe precedente a tenere le redini delle decisioni.

«La scelta della nostra agenzia è simbolica: le nuove generazioni hanno il diritto ma soprattutto le capacità per prendere in mano il timone. E lo stanno reclamando a gran voce» commentano le componenti del Consiglio d’Impatto. «La strada verso un mondo più sostenibile è ancora lunga. Passa da obiettivi tangibili e nuovi modo di pensare, ma anche dal riconoscimento degli errori del passato e dalla consapevolezza che possiamo andare oltre le nostre mancanze. Dopotutto il futuro non è scritto».

Il report d’impatto Amapola è disponibile qui.