Torino City Lab è il nuovo “laboratorio di innovazione” aperto e diffuso della città di Torino.
Torino City Lab intende supportare le aziende (start-up, SMEs, imprese sociali, industria) nelle attività di co-sviluppo e testing di soluzioni innovative di frontiera in condizioni reali sul territorio torinese e in risposta a sfide urbane.
Le imprese potranno sottoporre il loro progetto di sperimentazione – grazie a una call sempre aperta – attraverso il sito www.torinocitylab.it. Un team dedicato analizzerà la fattibilità delle proposte e procederà con il rilascio delle autorizzazioni alla sperimentazione nel minor tempo possibile grazie alla semplificazione delle procedure.
Il modello “Torino City Lab” – “laboratorio di sperimentazione” permanente per consentire il testing di “innovazioni di frontiera” – è l’evoluzione dell’esperienza “Torino Living Lab”, avviata dalla Città di Torino nel 2016 per promuovere la realizzazione di “Laboratori di Innovazione” sul territorio abilitando il co-sviluppo ed il testing di idee e soluzioni innovative per il “vivere urbano” in un contesto reale. Il tutto con l’obiettivo di rendere le soluzioni sostenibili per il target di riferimento e di conseguenza supportandole nella fase di raggiungimento del mercato.
Fra le caratteristiche chiave del modello Torino City Lab:
- Trasparenza, intesa come condivisione di asset tangibili e intangibili (tecnologia, laboratori, dati e informazioni sulla città e i suoi cittadini, modelli e pratiche di innovazione sociale)
- Apertura verso nuovi soggetti e creazione dell’ecosistema e della community dell’innovazione
- Agilità nell’execution delle attività grazie a strumenti amministrativi, operativi e di semplificazione.
Per rafforzare questo modello la Città ha definito forme di collaborazione e partenariato con soggetti chiave che l’hanno accompagnata sin dalla fase di co-progettazione del progetto. Il partenariato è composto da grandi imprese e scaling partner internazionali per consolidare sia gli aspetti di technology foresight che di diffusione e scalabilità delle soluzioni che saranno ammesse al testing; da public utilities ovvero i soggetti che gestiscono servizi e asset pubblici e che sono pertanto abilitanti in alcuni settori (energia, mobilità, acqua, rifiuti) e da altri fondamentali stakeholder co-interessati alle attività di sperimentazioni quali mondo della ricerca, sviluppo e innovazione, organizzazioni della società civile, etc.