La Città di Torino ha lanciato una misura per promuovere il co-sviluppo e il testing di sperimentazione in grado di favorire la valorizzazione degli scambi sociali, incentivare il riuso di beni, risorse e nel contempo sviluppare forme sostenibili di consumo e organizzazione dei servizi di prossimità su scala di quartiere.
La misura si inseriesce nell’ambito del Progetto AxTO – Azioni per le periferie torinesi (Azione 3.02 “Innovazione in Periferia” sotto-azione “Living Lab”)
Le otto sperimentazioni ammesse hanno ricevuto un contributo di 15.000 euro e sono attualmente (fine 2019) in fase di conclusione delle loro attività.
Le sperimentazioni
Abbasso impatto di Verdessenza soc. coop.
Abbasso impatto è un progetto basato sull’economia collaborativa e costruito sul modello dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).
Si pone l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali nei consumi degli esercizi di ristorazione e ospitalità e di garantire prezzi sostenibili alle forniture grazie all’acquisto di gruppo, con la mediazione di Verdessenza che:
- Effettua una valutazione delle esigenze degli esercizi di ristorazione e ospitalità,
- Individua e seleziona i gruppi di prodotti e servizi attraverso considerazioni di carattere ambientale in un’ottica di ciclo di vita (selezionando quelli significativamente più impattanti),
- Redige i Criteri Minimi Ambientali attraverso i quali seleziona i fornitori che garantiscono un processo produttivo più attento alla sostenibilità socio-ambientale,
- Commercializza i prodotti agli esercizi commerciali che ne hanno fatto richiesta.
L’area di sperimentazione individuata è il quartiere San Salvario di Torino, destinatari del progetto sono tutti gli esercizi di ristorazione e ospitalità. Partner del progetto sono l’Agenzia per lo Sviluppo locale di San Salvario e Colenghi srl.
/ Guarda il video di presentazione del progetto
/ Sito web: www.verdessenza.to.it
Beautiful Precious Plastic di IZMADE
Durata sperimentazione 6 mesi
La sperimentazione intende portare il riciclaggio della plastica a scala locale, attraverso l’utilizzo di macchine Open Source in grado di sminuzzarla e termoformarla. Tali macchine saranno utilizzate da Izmade per lo sviluppo di nuovi prodotti di arredo e messe a disposizione per tutti gli utenti/cittadini presso l’officina Izlab Maker Space.
Il progetto è basato sulle conoscenze, strumenti e macchine sviluppate e migliorate continuamente dalla community internazionale di Precious Plastic, attraverso cui sarà possibile riciclare oggetti realizzati con polimeri termoplastici e trasformarli in nuovi manufatti, donando così alla plastica un nuovo ciclo di vita.
L’intero sistema produttivo è autocostruibile ed è composto da quattro macchine con funzioni differenti. Una macchina sminuzza la plastica trasformandola in granuli, le altre tre fondono il materiale sminuzzato per poi essere estruso in filamento nel caso dell’estrusore o, nel caso dell’iniettore e della pressa il materiale fuso viene iniettato o compresso in stampi.
“Beautiful Precious Plastic” ha come territorio di sperimentazione Barriera di Milano. Per la raccolta della plastica usata si coinvolgeranno due case del quartiere: i Bagni pubblici di via Agliè e Via Baltea / Laboratori di Barriera.
È inoltre prevista la partnership con Plartwo, il Centro di Arte, Innovazione e Ricerca dedicato al design e alla cultura della plastica, che permetterà l’esposizione dei prodotti e l’organizzazione di laboratori sul riciclo della plastica.
Uno degli obiettivi del progetto è rendere “preziosi” i rifiuti plastici, ma allo stesso tempo donare ad essi un’estetica piacevole ed accattivante, rendendoli veri e propri oggetti di design, quindi senza mai tralasciare l’utilità e la funzionalità.
I cittadini e gli attori locali saranno coinvolti nella sperimentazione, con la condivisione delle macchine e dello spazio di lavoro, opportunità di formazione e possibilità di creare nuove linee di prodotti.
Tutto il lavoro sarà supportato e diffuso da Open Incet.
/ Guarda il video di presentazione del progetto
/ Sito web: www.izmade.com
CON il cibo2 di Stranaidea Impresa Sociale Onlus
Durata sperimentazione 9 mesi
Obiettivo del progetto è fornire un pasto caldo, con un apporto equilibrato e adeguato di nutritivi essenziali, agli adulti senza dimora ospiti delle Case di Ospitalità Notturna (CON) gestite dalla Cooperativa Stranaidea.
Con questo progetto Stranaidea assicurerà 100 pasti, cinque volte alla settimana, che si vanno ad aggiungere ai due pasti che le associazioni di volontariato già forniscono alle CON, con il coordinamento della Cooperativa stessa. In questo modo il servizio sarà garantito tutti i giorni dell’anno.
Il progetto prevede attività di raccolta delle eccedenze alimentari (con apposito furgone Ape Piaggio a motorizzazione elettrica furgonato per il trasporto termico), selezione e trattamento di derrate per la preparazione di pasti pre-cucinati, e la loro distribuzione agli ospiti delle CON, con l’impiego di tirocinanti, ospiti delle CON stesse e volontari, sotto la conduzione operativa di un Responsabile della cooperativa.Il progetto nasce da tre esigenze:
- Fornire un pasto caldo agli ospiti delle CON, che in molti casi non riescono ad accedere alle mense pubbliche (per insufficienza degli alimenti a disposizione o per difficoltà logistiche).
- Fornire un sostegno al benessere psicologico degli ospiti della CON attraverso il loro coinvolgimento nella gestione delle risorse alimentari e del servizio in generale, rafforzando il loro senso di responsabilità verso se stessi e verso la comunità, contribuendo così a un loro più facile inserimento nella comunità.
- Smaltire le eccedenze alimentari, poiché, con le nuove norme contro gli sprechi alimentari, agli esercizi commerciali e alla GDO si pone il problema di come gestire le eccedenze e gli invenduti, che debbono essere amministrati secondo le nuove leggi.
Per la realizzazione del progetto Stranaidea sta collaborando con l’Agenzia San Salvario, Banco Fresco, Banco Alimentare, Progetto Arca, e numerose associazioni di volontariato.
/ Guarda il video di presentazione del progetto
/ Sito web: www.stranaidea.it
Edilizia Circolare di Emmegi
Durata sperimentazione 9 mesi
Edilizia Circolare nasce con l’obiettivo di applicare il concetto di riuso e riciclo nell’ambito delle costruzioni.
Lo scopo è quello di dare vita ad un nuovo modo di approcciarsi all’edilizia, seguendo criteri di sostenibilità, originalità e qualità, promuovendo la riconversione di risorse materiali, intellettuali e manuali verso progetti di architettura e design alternativi.
Il primo passo è la costituzione di un team di professionisti del riuso, composto da architetti, designer, imprese e artigiani. A ciò seguirà la fase di individuazione e raccolta di materiali potenzialmente riutilizzabili che verranno donati da cittadini, aziende ed artigiani del luogo, per essere poi trasformati e riprendere vita in nuovi arredi e finiture. Durante tutto il percorso verranno organizzati workshop e focus group sia per professionisti che per appassionati e amanti del fai da te.
Il prodotto finale della sperimentazione sarà il restyling di un locale situato in via Montevideo 41, affidato in concessione dal Comune di Torino alla Cooperativa Sociale Paradigma, che ospiterà una caffetteria per i soci e nuovi laboratori.
Numerosi partner collaboreranno al progetto: Mario Grosso e Roberto Giordano, entrambi professori del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino; Arch. Davide Oddenino e Arch. Valeria Maruccia, orientati alla sostenibilità ambientale e modalità progettuali alternative; ditta Spadaro Giuseppe, artigiano edile dotato di un innato senso di creatività; Sofia Casaioli, laureanda in Architettura per il Progetto Sostenibile al Politecnico di Torino che seguirà l’intero progetto attraverso il suo lavoro di tesi magistrale; Luigi D’Onofrio, artigiano creativo; Off Grid Italia, associazione culturale che sviluppa progetti di architettura, design e arte da riuso; Sublimart, piattaforma online sull’upcycling e la condivisione di materiali.
Fondamentale è il coinvolgimento dei quartieri Lingotto e Mirafiori Sud grazie al supporto di Paradigma Cooperativa sociale, Associazione Tablò, Casa nel Parco e Associazione Bene Comune, nel coinvolgere artigiani, imprese e abitanti del luogo con l’obiettivo di implementare la socialità grazie ai momenti di formazione e di scambio, così come il senso di responsabilità, la cultura della riconversione e la solidarietà verso progetti di quartiere.
/ Guarda il video di presentazione del progetto
/ Sito web: www.emmegiservizi.com
Il Marketplace del Balon di Agenzia Magma
Durata sperimentazione 9 mesi
Il progetto prevede la realizzazione sperimentale di un portale di e-commerce per gli operatori dei settori dell’antiquariato, del mercato delle pulci, del vintage e del riuso del mercato “Balon”. Il progetto è incentrato sulle attività artigianali che operano nel recupero, riciclo e valorizzazione di beni e, quindi, per un consumo sostenibile di oggetti tipicamente caratterizzati da importanti connotazioni culturali e di memoria.
Il portale potrà favorire la condivisione di saperi ed esperienze antiche andando a promuovere lo sviluppo delle antiche piccole botteghe artigianali attraverso l’incremento della visibilità delle stesse anche a livello internazionale.
/ Guarda il video di presentazione del progetto
/ Sito Web: 1solo.com
RIcuciTÓ di Humana People to the People Italia
Durata sperimentazione 9 mesi
Il progetto punta ad applicare un modello innovativo di economia circolare e collaborativa che allunghi la vita dei materiali tessili post-consumo, non più riutilizzabili come tali.
Attraverso una collaborazione virtuosa tra diversi soggetti, RIcuciTÓ porterà alla realizzazione di un nuovo prodotto da commercializzare soprattutto nelle aree periferiche della città di Torino con l’auspicio di contribuire al loro rilancio. Tra gli obiettivi vi è inoltre quello di facilitare un processo di consapevolezza socio-culturale sensibilizzando i cittadini sulla lotta allo spreco e sui benefici socio-ambientali legati al riuso e riciclo virtuoso del tessile, così da educare i cittadini/consumatori verso scelte di acquisto, comportamenti di consumo e stili di vita sostenibili.
La filiera di HUMANA si suddivide in tre macro-anelli: raccolta del tessile attraverso contenitori stradali, selezione e vendita. Dopo la fase di selezione, HUMANA identifica due output: indumenti destinati al riutilizzo (70%) e materiale non più riutilizzabile che, sul mercato, ha perso e continua a perdere valore, ad esempio il jeans non più riutilizzabile. Crediamo sia fondamentale individuare nuove modalità affinché il questo materiale riesca ad esprimere ancora valore anziché divenire un costo economico e ambientale.
Come?
- Workshop sulla trasformazione dei materiali e sviluppo di concept creativi
Questa fase coinvolgerà gli studenti del corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva del Politecnico di Torino, accompagnati dal professor Cristian Campagnaro, con un duplice obiettivo: sensibilizzare gli studenti sui benefici ambientali e sociali connessi al riutilizzo e riciclo del tessile e alle potenzialità dell’economia circolare e dell’upcycling, dall’altro raccogliere spunti creativi per la successiva realizzazione del prototipo. - Realizzazione del prototipo, test con realtà sociali e produzione del prodotto
La Sartoria Sociale Il Gelso, con il supporto tecnico della Cooperativa Sociale Occhio del Riciclone, realizzerà sia la fase di prototipazione che quella di produzione nel laboratorio che gestisce all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno dove sono impiegate 3 detenute. Durante questo processo verranno coinvolti attori sociali del territorio per testare il prototipo e raccogliere input utili al suo miglioramento. Gli studenti del Politecnico saranno invitati a visionare la fase di produzione anche per conoscere più da vicino la realtà carceraria. - Evento di presentazione aperto alla cittadinanza in un’area periferica, lancio comunicativo e test di commercializzazione
Obiettivo dell’evento sarà presentare il prodotto realizzato e avviarne la commercializzazione attraverso la rete di esercizi commerciali individuata nel corso del progetto. Il prodotto, inoltre, sarà commercializzato all’interno dei due negozi di HUMANA People to People Italia presenti a Torino.
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/ Sito web: www.humanavintage.it
Suolo sostitutivo di Horizon srl
Durata sperimentazione 9 mesi
Il progetto mira all’utilizzo di materiale inerte – proveniente da scavi effettuati in ambito cittadino per opere infrastrutturali, che normalmente viene classificato come rifiuto e viene accumulato in discarica – a seguito di opportuno trattamento.
Obiettivo principale del progetto è lo sviluppo un protocollo tecnico per la costituzione di un suolo in grado di sostituire quello naturale, poiché adatto a sostenere nel tempo un consorzio vegetale. Questo permetterebbe di ottenere vantaggi in campo economico e ambientale perché in ambiente urbano l’uso di un suolo sostitutivo non comprometterebbe la qualità ambientale del sito di destinazione.
Grandi volumi di materiale inerte di difficile smaltimento verrebbero trasformati in materie prime secondarie, coerentemente con i principi di economia circolare e con le attuali disposizioni della comunità europea in materia di riduzione dei rifiuti e di riutilizzo e riciclo dei materiali di scarto al fine di garantire la conservazione degli ecosistemi.
Le informazioni tratte dalla sperimentazione potranno poi essere utilizzate per riprogettare o convertire parti del processo industriale di generazione dello scarto e per sviluppare una miscela che possa diventare un prodotto commercializzabile.
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/ Sito web: horizon.to.it
UrbanAquaFarm di Carlo Prelli Service
Durata sperimentazione 9 mesi
Con UrbanAquaFarm, progetto di sperimentazione proposto da Carlo Prelli Service, si vogliono sviluppare e testare sistemi innovativi destinati all’orticoltura. Nel quadro del sistema “Orti Urbani Torino” viene proposto un progetto pilota che realizzi un sistema collaborativo di produzione e di consumo di prodotti vegetali basato su tecniche di coltura in “idroponica”, finalizzato a dimostrare la realizzabilità di sistemi condivisi a servizio del cittadino e la sostenibilità in ambito urbano delle coltivazioni “BIO”.
Nello specifico il progetto realizzerà prototipi e sperimenterà pratiche di orticoltura circolare, con la convinzione che l’utilizzo di risorse primarie e la riduzione degli sprechi siano componenti fondamentali del progresso.
UrbanAquaFarm si estenderà nell’area degli “Orti urbani” inseriti nel Parco dei Laghetti nella zona nord della città, inaugurati la scorsa primavera in un’area attualmente oggetto di riqualificazione.
Durante la realizzazione del progetto saranno effettuate specifiche attività di divulgazione, oltre che ulteriori iniziative parallele e collaterali, veicolabili direttamente sull’intero sistema di “Orti Urbani” della città, come corsi di formazione sul sistema “Idroponica”, seminari di formazione professionalizzante, visite guidate per studenti e gruppi di cittadini. Un ruolo fondamentale su questo livello del progetto sarà rappresentato e svolto dal Comitato per lo sviluppo della Falchera, che insieme agli interlocutori e le associazioni locali sarà impegnato nella diffusione ed al coinvolgimento dei cittadini.
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/ Website: www.cpsenergia.it