Leggendo sui giornali e vedendo online i video di quello che sta succedendo in Iran, all’interno di Amapola è scaturita una riflessione: cosa possiamo fare per sostenere nelle loro rivendicazioni le donne e gli uomini iraniani? Come manifestare il nostro supporto alla causa? In che modo sostenerla?
Lo abbiamo chiesto a chi è direttamente coinvolto. Amiche e amici persiani ci hanno risposto: amplificando la nostra voce.
Nasce così la rubrica Voci | Parole senza barriere per raccogliere storie e testimonianze su temi sociali e non farle cadere nel silenzio.
- La prima voce che abbiamo raccolto è quella di Amin Pasandehpoor, iraniano di nascita, italiano d’adozione ed esperto di relazioni diplomatiche e internazionali, che ci ha raccontato cosa sta succedendo in Iran e in che modo possiamo dare il nostro supporto al popolo persiano. Leggi la news
- La seconda puntata ci porta in Siria, tra guerra e terremoto. Ci parla di questa terra e delle sue persone Alex Moscetta, Responsabile comunicazione della Comunità di Sant’Egidio.
- Come terzo tema abbiamo affrontato il carcere e l’economia carceraria. Carmine Falanga, Presidente della cooperativa Idee in Fuga, ci ha parlato di questo microcosmo, del pregiudizio ancora esistente e soprattutto del valore del lavoro come strumento di reinserimento e riscatto sociale.
- Protagoniste della quarta puntata sono Raiaan Dobosh, imprenditrice siriana che ha aperto in Italia il suo ristorante, e Anna Bertrand, presidente dell’Associazione Paìs, che ha affiancato Raiaan nell’apertura della sua attività commerciale grazie a un progetto finanziato dal Comune.
- In questa puntata di Voci, Lella Palladino, fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A., Vicepresidente di Una nessuna centomila, parla di violenza di genere, dell’attività quotidiana dei centri antiviolenza e della Cooperativa campana da lei fondata, di come in Italia la situazione sia cambiata e di quanta strada ancora abbiamo di fronte nella lotta alla violenza di genere.
- Nella sesta puntata di Voci, la sociolinguista Vera Gheno affronta il tema del linguaggio di fronte a inclusione e convivenza delle differenze. Il linguaggio inclusivo spaventa? Questo significa che anche l’inclusione spaventa? E qual è il rapporto tra linguaggio e realtà?