scintille #4 massimo canducci

Scintille #4 – Massimo Canducci e i futuri possibili

In che direzione andrà l’evoluzione tecnologica? Come influirà sul nostro futuro, con i cambiamenti sempre più rapidi che porta tanto sul piano quotidiano individuale quanto sulle società e sui mercati? Sono interrogativi molto comuni, in particolare per le giovani imprese innovative che costruiscono la propria proposta di valore sulla frontiera delle tecnologie più all’avanguardia, un confine in costante mutamento e foriero di rivoluzioni – talvolta anche repentine – per molti settori industriali.

Per capire quali potranno essere le tecnologie e i modelli di sviluppo che cambieranno maggiormente le nostre vite nel panorama temporale dei prossimi cinque, dieci o anche venti anni, l’Incubatore del Politecnico di Torino I3P ha organizzato per giovedì 20 giugno 2024 un incontro gratuito in presenza con Massimo Canducci, manager, tecnologo e saggista che guida le attività di innovazione e future scouting di una delle più importanti aziende italiane di trasformazione digitale.

Sono due le frasi che descrivono meglio ciò che Massimo pensa in generale di innovazione e futuro. La prima è “Siamo solo all’inizio”, a evidenziare come la crescente disponibilità di tecnologia, che contribuisce giorno per giorno a cambiare le nostre vite, sia in effetti soltanto l’anticamera di quanto accadrà in futuro, che può essere immaginato seguendo le curve evolutive degli ecosistemi tecnologici. La seconda è “Se non state costruendo un mondo migliore, allora non state innovando per niente”, per sottolineare il fatto che l’innovazione non è pura applicazione di tecnologia fine a sé stessa, ma è soprattutto la ricerca di un impatto positivo sul mondo che ci circonda e sulle nostre vite future.

Massimo Canducci fa anche parte della Faculty Global della Singularity University e insegna gestione dell’innovazione all’Executive MBA Ticinensis e nelle Università di Torino e Pavia. Fa parte, inoltre, dell’Advisory Group “Standardization for Emerging Technologies and Innovations” che indirizza le scelte strategiche di ISO a livello mondiale sulle tecnologie emergenti e l’innovazione.

L’incontro del 20 giugno in I3P è organizzato all’interno della rassegna di eventi speciali intitolata Scintille: una serie di incontri con menti brillanti e personalità di spicco, provenienti non solo dal mondo della tecnologia, che hanno lasciato un segno importante nel proprio campo e oltre. La rassegna è promossa dall’incubatore in occasione del compimento dei propri 25 anni di attività, per continuare a proporre alla community degli innovatori nuove occasioni di ritrovo, di confronto e di ispirazione dell’imprenditoria di domani.

Come partecipare

L’incontro si terrà giovedì 20 giugno 2024, a partire dalle 18:00in presenza presso la Sala Agorà dell’incubatore I3P, situato all’interno del Campus del Politecnico di Torino e raggiungibile sia dal cancello principale di corso Castelfidardo 30/A, sia dall’ingresso pedonale di via Pier Carlo Boggio 59.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione su Eventbrite.

Programma

Ore 18:00 | Accoglienza dei partecipanti

Ore 18:10 | Saluti introduttivi – Paola Mogliotti, Direttore di I3P

Ore 18:15 | Apertura dell’incontro – Adriano Marconetto, Entrepreneur In Residence di I3P

Ore 18:20 | Chiacchierata con Massimo Canducci, manager, tecnologo e saggista

Ore 19:00 | Sessione Q&A con il pubblico presente in sala

Ore 19:20 | Conclusione dell’incontro

ecosistemi a impatto

Ecosistemi a Impatto – Come il modello a piattaforma può supportare la transizione delle aziende verso la sostenibilità e l’inclusione

Quando: mercoledì 12 giugno 2024 18:00 – 20:00

Dove: Impact Hub Torino – Piazza Teresa Noce 17D – Torino

I modelli di business tradizionali, orientati al controllo e basati sulla linearità di filiera, non sono più sufficienti a gestire la complessità del mondo di oggi. Per questo è necessario costruire organizzazioni basate sulla decentralizzazione, che incoraggino le persone ad essere player attivi e responsabili. Uno di questi modelli è sicuramente quello “a piattaforma“, anche se molte aziende ancora confondono erroneamente il concetto di piattaforma con quello di servizio digitale.

In occasione del lancio del nuovo libro di Sara Malaguti “Ecosistemi a Impatto“, abbiamo voluto organizzare un panel in cui dialogare in merito al futuro delle piattaforme come strumenti di innovazione per favorire la sostenibilità ambientale e sociale.

Temi

  • CASE HISTORY – Flowerista società benefit, startup innovativa ed ecosistema digitale che offre formazione, business coaching, consulenze e visibilità a tutti coloro che vogliono avviare o far crescere il proprio business, in particolare nel settore creativo
  • Differenze tra un servizio digitale e una piattaforma
  • Collaborazione vs competizione
  • Quale modello di leadership per le piattaforme
  • CASE HISTORY – Re4Circular, piattaforma ideata da Atelier Riforma che mette in contatto le realtà di raccolta e smistamento indumenti usati con le realtà della moda circolare che li ricercano per la rivendita, il riciclo o l’upcycling
  • CASE HISTORY – Mercato Itinerante, start-up innovativa che ha sviluppato un marketplace che dà la possibilità a contadini, commercianti e piccole attività, di replicare il proprio banco o negozio anche in modalità online, stimolando l’ acquisto di prodotti locali, integrando soggetti fragili nelle fasi di logistica e riducendo gli sprechi alimentari
  • Locale vs internazionale

Interverranno gli speaker:

  1. Sara Malaguti, CEO e founder di Flowerista società benefit
  2. Daniel Trabucchi, Senior Assistant Professor del Politecnico di Milano e Scientific Director di Platform Thinking HUB
  3. Edoardo Ramondo, Partner di Impact Hub
  4. Elena Ferrero, CEO e Co-Founder di Atelier Riforma
  5. Andrea Scalogna, CEO e Co-Founder di Mercato Itinerante

Il panel durerà circa 1 ora, a seguire è prevista una sessione di Q&A.

In loco sarà possibile acquistare una copia del libro di Sara, “Ecosistemi a Impatto”.

È possibile iscriversi gratuitamente qui

sentie(ri)generativi

(RI)GENERIAMO lancia Sentie(Ri)Generativi, progetto per aziende “contributive”

Sentie(Ri)Generativi è il nuovo progetto lanciato da (RI)GENERIAMO Società Benefit e B Corp.

Il progetto prevede la definizione di percorsi condivisi con le imprese per la realizzazione di azioni e iniziative capaci di generare impatto sociale e ambientale positivo, dove le imprese hanno l’opportunità di interpretare al meglio il proprio ruolo di organizzazioni “contributive” agendo come moltiplicatori di impatto.

In virtù anche delle nuove normative europee che obbligano le imprese a valutare e rendicontare l’impatto prodotto con le loro attività, le “tre pietre” raffigurate nel logo di Sentie(Ri)Generativi, oltre a richiamare l’importanza della semplicità e della concretezza del mondo della montagna a cui s’ispirano, rappresentano i tre pilastri su cui il progetto è fondato:

  • Dovere
  • Innovare
  • Valorizzare.

I percorsi, ispirati ai principi dell’Economia Civile e della generatività, si articolano in quattro fasi:

  • Orientamento
  • Percorso
  • Cammino
  • Meta.

Luca Pereno, Cofondatore e Amministratore di (RI)GENERIAMO: «Vogliamo mettere le nostre conoscenze e la nostra esperienza a disposizione delle imprese interessate a trasformarsi in aziende contributive».

La presentazione di Sentie(Ri)Generativi è disponibile sul sito di (RI)GENERIAMO.

sostenibilità oltre la compliance

Seminario Sostenibilità oltre la compliance, mercoledì 26 giugno

Appuntamento mercoledì 26 giugno 2024 dalle 14 alle 18 al Cottino Social Impact Campus per il seminario divulgativo rivolto a imprese, avvocati e dottori commercialisti per guardare alla sostenibilità nell’evoluzione del contesto socioculturale ed economico.

Programma della sessione

h. 14.00 Registrazione partecipanti

h. 14.30 Apertura

Marella Caramazza – Cottino Social Impact Campus, Istud, CeVis
Guido Bolatto – Camera di commercio di Torino – Presentazione OP4Impact
Paola Baldassarre – Ordine degli Avvocati di Torino
Davide Barberis – Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino

h. 14.50 Keynote speech “Sostenibilità oltre la compliance”

Emiliano Giovine, Direttore Scientifico Legal Impact Pillar CSIC e ISTUD

h. 15.00 La governance: terzo pilastro degli ESG o prerequisito della sostenibilità d’impresa?

Manuela Monti ed Emanuela De Sabato – Avvocate dell’Ordine di Torino

h. 15.20 Value chain, comunità e stakeholder – dalla sostenibilità selettiva alla sostenibilità integrale

Roberta Zizzari, Avvocata dell’Ordine di Torino
Caterina Soldi, Cottino Social Impact Campus

h. 15.50 Comunicazione e reporting. Quali rischi e opportunità?

Giuseppina Cavasino e Filippo Traviglia, Avvocati dell’Ordine di Torino
Davide Barberis, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino

h. 16.20 Break

h. 16.45 Workshop e restituzione finale

Una sessione per confrontarsi sugli spunti appresi nella prima parte dell’evento e per mettere a sistema le prospettive dei professionisti e quelle dell’impresa sulle tre aree affrontate nei panel: governance, value chain e collettività, comunicazione e reporting. I gruppi saranno guidati dal team Cottino Social impact Campus, dai relatori dei panel e dai rappresentanti delle datoriali partner dell’evento.

h. 17.30 Restituzione workshop a cura dei portavoce dei gruppi

h. 18.00 Chiusura

 

Iscrizioni per imprese qui

Iscrizioni per avvocati tramite la piattaforma RICONOSCO. La partecipazione fornisce 3 CFU.

Iscrizioni per commercialisti tramite la piattaforma Formazione Commercialisti. La partecipazione fornisce 4 CFU.

Dove i fatti non arrivano

Dove i fatti non arrivano: la comunicazione ambientale conta

Non c’è transizione sostenibile ed ecologica senza comunicazione. È questa la tesi di fondo del nuovo libro “Dove i fatti non arrivano. Antologia ragionata e appassionata della comunicazione ambientale”, edito da Pacini editore e co-curato da Stefano Martello e Sergio Vazzoler. In un momento di profonda transizione verso un paradigma più sostenibile, è la comunicazione lo strumento che può accorciare le distanze, combattere le distorsioni informative e stimolare il cambiamento dei comportamenti.

Capitolo conclusivo di una trilogia iniziata con il “Libro Bianco sulla comunicazione Ambientale” (2020) e “L’anello mancante. La comunicazione ambientale alla prova della transizione ecologica” (2022), il nuovo testo si concentra sull’indagine di 50 parole – proprie dei processi e delle sfide di un presente non più rinviabile – nella cornice di una narrazione ibrida, spendibile e multidisciplinare, in cui comunicazione strategica e responsabilità ambientale si contaminano vicendevolmente. Un vero e proprio manifesto che fotografa l’esistente e che parla al futuro.

Le parole. Sì, proprio le parole

Insieme a 34 autrici e autori, i co-curatori di questa antologia cercano di sciogliere il paradosso intorno al ruolo della comunicazione ambientale oggi. Da un lato, sotto la lente d’ingrandimento c’è la deriva delle fake news create e alimentate da chi intende opporsi o comunque frenare la transizione ecologica. Parallelamente, la comunicazione ambientale viene anche associata alla corrosiva pratica del greenwashing, che, attraverso una narrazione inautentica, trae vantaggio in termini di reputazione e immagine ingannando i cittadini nel ruolo di utenti e consumatori.

La cura individuata nel mainstream per combattere queste distorsioni e rendere la sostenibilità davvero trasformativa è il ritorno al primato dei fatti. Un primato verso il quale i curatori di questo libro nutrono un sentimento di consapevole scetticismo, pur evitando di mettere in dubbio l’importanza delle evidenze scientifiche e dei dati empirici.

Fatti e narrazione

«Ciò che ci ha spinti a costruire questa antologia» spiega Sergio Vazzoler «e, quindi, affiancare al primato dei fatti la necessità e l’urgenza delle parole è una semplice constatazione: sono in molti, anzi in troppi, a riferirsi alla comunicazione ignorando o dimenticando il suo significato originale di “mettere in comune” e pensando erroneamente alla realtà unicamente come una serie di fatti anziché, citando Alessandro Baricco, a un insieme composto dai fatti e dalla loro narrazione».

È per questo che i curatori parlano di paradosso: confondendo gli effetti distorsivi della comunicazione ambientale con la comunicazione stessa, si allontana quello sforzo collettivo fondamentale per affrontare l’epocale sfida della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile. E come riuscire in questa prova se non mettendo pazientemente in comune dati ed esperienze vissute, ragionamenti e sentimenti, razionalità ed emozioni? Ecco, i curatori e gli autori del libro ci provano con questa antologia ragionata e appassionata.

Le parole individuate

«Accanto ad alcune parole più tecniche che interessano metodologie e dotazioni, ve ne sono altre più generiche e soffuse, apparentemente generaliste e addirittura fuori tema» racconta Stefano Martello. «Non si tratta di una provocazione, distillata tra le pagine, bensì di una precisa volontà. Con esiti decisamente sorprendenti, nel momento in cui parole abituali e rassicuranti hanno originato spunti e vie totalmente disabitate o semplicemente poco battute che sarà compito di ciascuno selezionare, approfondire, testare, stressare, riconoscere o rifiutare».

Ogni parola viene poi arricchita da uno o più approfondimenti: anche in questo caso, i curatori hanno optato per una valutazione larga che non contemplasse solo la solita bibliografia di riferimento ma anche testi di letteratura, film, fumetti, podcast.

Il volume è disponibile sul sito Pacini Editore.

Visita la pagina dedicata.

Dove i fatti non arrivano

Antologia ragionata e appassionata della comunicazione ambientale.

A cura di Stefano Martello e Sergio Vazzoler

Contributi di Giulia Armuzzi, Federica Bosello, Micol Burighel, Pietro Citarella, Matteo Colle, Emilio Conti, Elisa De Bonis, Giulia Devani, Marcella Felerico, Daniele Fiani, Nicola Giudice, Giorgia Grandoni, Roberta Iovino, Fabio Iraldo, Irene Ivoi, Stefano Martello, Alberto Marzetta, Gloria Milan, Giuseppe Milano, Biagio Oppi, Luca Palestra, Leonardo Parigi, Riccardo Parigi, Luca Poma, Massimiliano Pontillo, Roberto Scalise, Francesca Schirillo, Rossella Sobrero, Donato Speroni, Marco Talluri, Francesco Testa, Massimo Vaccari, Luca Valpreda, Sergio Vazzoler

Pacini Editore, 2024

Collana New Fabric

ISBN 979-12-5486-359-6

mario calderini

Riconfermato Mario Calderini alla Presidenza del Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di commercio di Torino

Si è insediato ieri pomeriggio, 28 maggio, il CIS – Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di commercio di Torino, il cui Presidente, Mario Calderini, è stato riconfermato dalla Giunta camerale. Il professor Calderini, infatti, ha lavorato fin da subito con il Comitato per creare e sostenere Torino Social Impact, l’ecosistema per l’imprenditorialità e gli investimenti a impatto sociale della città. Il Comitato, nato formalmente nel 2016, raccoglieva l’eredità del lavoro costruito nel decennio precedente dall’Osservatorio sull’Economia Civile, voluto per conoscere in maniera organica la struttura e le dinamiche del Terzo Settore.

Il lavoro svolto dal Comitato in questi anni ha contribuito ad animare il dibattito sulle nuove forme di imprenditorialità a impatto sociale, anche a fronte del decreto di riordino sul Terzo Settore, sull’importanza della misurazione dell’impatto, sulla finanza a impatto sociale, anche grazie all’adesione dell’ente camerale alla Social Impact Agenda per l’Italia, nonché a sostenere progettualità di innovazione sociale a livello di ecosistema territoriale.

Una delle più importanti iniziative proposta e promossa dal Comitato nel suo primo mandato è stata poi nel 2017 la nascita della piattaforma progettuale di Torino Social Impact, finalizzata alla promozione dell’ecosistema metropolitano torinese dell’imprenditorialità sociale, dell’innovazione sociale e della finanza a impatto sociale e al suo posizionamento sulla mappa degli ecosistemi internazionali sulla economia sociale, che conta oggi oltre 300 partner, quando nel 2020, data dell’ultimo rinnovo, ne annoverava 100 (12 nel 2017): soggetti pubblici e privati, profit e non profit riuniti in un vasto ecosistema che rappresenta un cluster di competenze, attività e servizi per rafforzare e promuovere il territorio.

Per dare continuità al lavoro svolto e proseguire nel sostegno delle attività avviate e di quelle future a vantaggio dell’imprenditorialità a impatto sociale e allo sviluppo del suo ecosistema, ma anche per poter monitorare al meglio l’andamento di queste realtà, si è reso necessario procedere al rinnovo delle nomine dei componenti e del suo Presidente, secondo quanto stabilito dallo specifico Regolamento.

La nuova composizione del Comitato, insediatosi ieri, è la seguente:
Mario Calderini, Presidente
Federico Michele Bellono, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali in seno al Consiglio dell’ente camerale
Giuseppe D’Anna, in rappresentanza di AGCI Piemonte
Irene Bongiovanni, in rappresentanza di Confcooperative Piemonte Nord
Paolo Petrucci, in rappresentanza di LegaCoop Piemonte
Paolo Biancone, in rappresentanza dell’Università degli Studi di Torino
Francesca Montagna, in rappresentanza del Politecnico di Torino
Silvio Magliano, in rappresentanza del mondo del Volontariato

AGCI Piemonte entra per la prima volta all’interno del CIS con il Presidente D’Anna. La dott.ssa Bongiovanni e la prof.ssa Montagna sono invece nuovi membri del Comitato, rappresentanti per Confcooperative Piemonte Nord e Politecnico di Torino.

Dream Job

Partecipa alla votazione delle videolezioni Dream Jobs 2024!

Solo 3 giorni per votare le videolezioni di Dream Jobs 2024, il percorso di orientamento professionale sul mondo dell’industria sportiva.
Non hai ancora votato la tua squadra preferita? Affrettati, mancano solo 3 giorni!

Scarica l’app di Sporters e vota il tuo preferito in pochi semplici passaggi:

  1. Scarica l’app Sporters e registrati
  2. Inserisci il codice DREAMJ24 nella sezione dedicata.
  3. Guarda, condividi, vota e salva i video per farli scalare la classifica!

Il tuo voto conta! ️

I voti espressi tramite l’app saranno sommati a quelli della giuria d’eccezione per decretare il vincitore del Dream Jobs.

La giuria d’eccezione è composta da:

  • Emanuela Confalonieri- ASAG | Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Gianluca Rosso – Sporthype | Università degli Studi di Torino
  • Fabio Santoro – già Lega Serie A | FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio
  • Valeria Santagata – già DS IIS Pacinotti – Archimede
  • Marta Serrano Valenzuela – Sport Innovation Hub
  • Rocco Galasso – ADISE – Associazione Italiana Direttori Sportivi

Fai la differenza, partecipa, vota ora e incorona i vincitori di Dream Jobs!

180 Degree Consulting Turin ricerca progetti

180 Degree Consulting Turin: alla ricerca di progetti per il prossimo anno accademico

180 Degree Consulting Turin è entusiasta di annunciare l’apertura delle candidature per nuovi progetti da sviluppare durante l’anno accademico 2024-2025. Siamo un’associazione studentesca di consulenza con sede a Torino, impegnata a fornire soluzioni innovative e sostenibili per il settore sociale.

Chi siamo

Parte di un network globale presente in oltre 35 paesi, 180 Degree Consulting Turin è composto da studenti universitari di diverse discipline come economia, management, scienze sociali e ingegneria. Il nostro obiettivo è supportare le organizzazioni no-profit, le imprese sociali e le iniziative di impatto positivo attraverso consulenze di alta qualità offerte gratuitamente.

La nostra offerta

Per l’anno accademico 2024-2025, offriamo ai membri di Torino Social Impact l’opportunità di collaborare su progetti volti a potenziare l’impatto sociale delle loro iniziative. Ecco alcuni dei servizi che possiamo offrire:

  • Analisi di mercato e della concorrenza: Realizziamo studi approfonditi per comprendere meglio il contesto operativo e identificare opportunità di crescita.
  • Strategie di fundraising: Aiutiamo nella pianificazione e implementazione di campagne di raccolta fondi efficaci.
  • Piani di comunicazione e marketing: Sviluppiamo strategie per migliorare la visibilità e l’engagement con gli stakeholder.
  • Efficienza operativa: Ottimizziamo i processi interni per aumentare la produttività e l’impatto delle attività.
  • Sviluppo di nuovi servizi o prodotti: Supportiamo l’ideazione e la pianificazione di nuove offerte che rispondano ai bisogni della comunità.

Come collaborare

Collaborare con noi è semplice e gratuito. Il nostro approccio prevede:

  • Incontro Iniziale: Sessioni di brainstorming per comprendere le necessità e identificare le aree di intervento prioritarie.
  • Definizione del Progetto: Creazione di un piano di lavoro dettagliato e definizione degli obiettivi specifici del progetto.
  • Esecuzione e Monitoraggio: Implementazione delle soluzioni proposte e monitoraggio continuo dei progressi con feedback regolari.
  • Valutazione Finale: Presentazione dei risultati ottenuti e delle raccomandazioni per il futuro.

Perché scegliere 180 Degree Consulting Turin

Collaborare con noi significa beneficiare di un approccio fresco e dinamico, arricchito dalla prospettiva innovativa dei nostri studenti. Il nostro team è animato da una forte passione per il cambiamento sociale e dall’ambizione di fare la differenza. Ogni progetto rappresenta una sfida entusiasmante e un’opportunità per crescere insieme ai nostri partner.

Contattaci

Per ulteriori informazioni e per candidare il vostro progetto, vi invitiamo a visitare il nostro sito web o a contattarci via email all’indirizzo info@180dc-turin.org.

voci di quartiere

Al via la Challenge Voci di Quartiere

A partire dal mese di maggio, e per tutto il 2024, un articolato programma di attività ha iniziato a coinvolgere coloro che abitano, studiano e lavorano a Torino. Ha infatti preso il via Voci di Quartiere, iniziativa ideata da Urban Lab con la Città di Torino, Rete delle Case del Quartiere, Fondazione per la Cultura e Turismo Torino e Provincia per favorire il dialogo, l’ascolto e lo scambio con i cittadini e le comunità locali, per inaugurare una riflessione cittadina sulla qualità della vita, degli spazi pubblici e dei servizi nei quartieri torinesi.
Dal 20 maggio inoltre è partita la ‘Challenge Voci di Quartiere‘ che sarà attiva fino al 21 giugno 2024, all’interno del programma

PARTECIPA, VINCI PREMI E SOSTIENI IL TUO QUARTIERE!  IL FUTURO DELLA CITTÀ È ANCHE NELLE TUE MANI!

Con Voci di Quartiere puoi dire la tua, conoscere la comunità del tuo quartiere, divertirti e scoprire cose nuove sulla tua città.
In palio ingressi gratuiti a piscine, musei, concerti!

Come funziona?

  • Iscriviti alla challenge;
  • Ottieni Punti completando le Missioni giornaliere, settimanali, mensili e speciali;
  • Vinci premi: ingressi gratuiti a piscine, musei e concerti per i primi 30 in classifica!

In palio

  • 1° CLASSIFICATO
    20 Ingressi piscine comunali, 8 ingressi Musei, 4 biglietti concerti MITO
  • 2° CLASSIFICATO
    10 Ingressi Piscine comunali, 6 ingressi Musei, 2 biglietti concerti MITO
  • 3° CLASSIFICATO:
    10 Ingressi Piscine comunali, 4 ingressi Musei, 2 biglietti concerti MITO
  • Dal 4° al 16° CLASSIFICATO:
    2 Ingressi Musei, 2 biglietti concerti MITO
  • Dal 17° al 30° CLASSIFICATO:
    2 Ingressi Musei

La classifica dei vincitori sarà comunicata sul sito il 15 luglio 2024.

I vincitori riceveranno una mail da parte di Torino Urban Lab, con le indicazioni per il ritiro del premio assegnato. Vai alla challenge e accumula punti qui.

Webinar Solutions journalism

“Fondamenti e principi del Solutions Journalism”: chi sono gli ospiti del webinar

Il Solutions Journalism – o giornalismo orientato alle soluzioni –  è un approccio al giornalismo tradizionale che intende rispondere in modo rigoroso, convincente, obiettivo e critico ai problemi sociali. 

Laddove il giornalismo tradizionale propone una narrazione dove a far notizia sono soprattutto i problemi, approcci come il Solutions Journalism si impegnano a bilanciare questa prospettiva, attraverso storie che mostrano modi efficaci per mettere in evidenza ciò che non funziona, con il fine di informare e stimolare le persone ad agire.

Il Solutions Journalism indaga alcuni elementi che possiamo definire centrali: esplora approfonditamente la narrazione di una risposta a un problema sociale e ne analizza dettagliatamente il funzionamento nei suoi aspetti più significativi; pone l’accento sull’efficacia anziché sulle sole buone intenzioni, riportando risultati tangibili; non si limita a ispirare, ma offre anche consigli pratici che altri possono adottare e, infine, esamina criticamente ciò che non funziona nell’approccio adottato.

“Fondamenti e principi del Solutions Journalism”: un webinar su nuovi approcci al giornalismo

Per conoscere il ruolo, l’importanza e l’approccio del Solutions Journalism nell’attuale contesto mediatico, lunedì 17 giugno, dalle 14 alle 16 si terrà il webinar “Fondamenti e principi del Solutions Journalism”, evento che si inserisce nella cornice dell’iniziativa Torino Impact Journalism: attraverso convegni, webinar, progetti e collaborazioni sul territorio, intendiamo esplorare in che modo il giornalismo possa contribuire a promuovere il cambiamento in un contesto in cui tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, sono chiamati ad attivarsi per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali. 

Il webinar sarà un’occasione di dibattito e confronto tra esperti – nazionali e internazionali – nell’ambito del giornalismo, dell’impatto, dei media e della comunicazione. L’evento sarà parte integrante della programmazione dei corsi dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ed è rivolto sia agli addetti ai lavori sia a chiunque sia interessato/a ad esplorare questa tematica.

Gli ospiti del webinar

Stefano ArduiniStefano Arduini. Giornalista e scrittore, dirige Vita magazine e Vita.it dal maggio del 2018. Nel 2004 ha vinto il premio giornalistico Mauro Gavinelli, riconoscimento nazionale riservato agli under 35 assegnato al miglior articolo che affronti un tema inerente all’attualità politica, economica, sociale, sportiva della Lombardia. Si occupa di comunicazione sociale dal 2002.

 

Peter DamgaardPeter Damgaard. Come Direttore Operativo del Constructive Institute, supervisiona e co-sviluppa i progetti del Research and Development, con particolare attenzione alla collaborazione nella ricerca e nell’ambito della misurazione dell’impatto e dell’IA. Conduce workshop e presentazioni condividendo le sue intuizioni sul lavoro dell’Istituto e sul ruolo del giornalismo costruttivo nell’attuale panorama mediatico. 

 

Alessia GianoncelliAlessia Gianoncelli. Direttrice della ricerca e dei programmi in Impact Europe, il network europeo della finanza a impatto. Ha contribuito alla narrativa e al dibattito sugli investimenti a impatto, promuovendone lo sviluppo e supportando, tramite la ricerca, l’analisi di dati e la creazione di opportunità di formazione, gli investitori, le fondazioni e tutti gli stakeholders impegnati ad attuare un cambiamento positivo nella società.

 

Jodie JacksonJodie Jackson. Autrice e fondatrice di News Literacy Lab, è una figura di spicco nel movimento del solutions journalism, portando sui palcoscenici mondiali il tema dell’impatto della “dieta mediatica” sulla nostra salute mentale, oltre che lo storytelling per un cambiamento sociale. I suoi libri hanno aiutato le persone a integrare la padronanza dei media nella loro vita per migliorare la loro visione del mondo.

 

Tina RosenbergTina Rosenberg. Co-fondatrice del Solutions Journalism Network e scrittrice. È stata a lungo giornalista del New York Times, scrivendo editoriali e articoli per la rivista domenicale. Insieme a David Bornstein, co-fondatore di SJN, ha scritto per 11 anni la rubrica Fixes del New York Times.

 

 

Per partecipare e ricevere il link di accesso al webinar, è necessario iscriversi al seguente Google Form.

social pocurement

Social Procurement, la scelta responsabile delle imprese – Ciclo di incontri online

Sono sempre di più le imprese che applicano criteri di selezione dei fornitori di beni e servizi che non si limitino a valutare l’offerta economica e qualitativa del prodotto ma che tengano in considerazione anche aspetti relativi al loro impatto ambientale.

Ma se la selezione avvenisse anche con criteri di valutazione dell’impatto sociale?

Se per selezionare i fornitori di beni e servizi le aziende partissero da quali riescono anche a generare impatto positivo sulla comunità in cui operano?

Dalla collaborazione tra Camera di commercio di Torino, Torino Social Impact, Unione Industriali Torino e Fondazione Compagnia di San Paolo nasce un ciclo di incontri online per approfondire il tema del social procurement, per una scelta responsabile delle imprese.

Gli incontri intendono approfondire gli aspetti principali di questa strategia d’impresa osservandone sia gli elementi di maggior interesse per lo sviluppo del business (lato offerta) sia le principali opportunità di inserimento in un mercato (lato domanda) che oltre a rispondere alle esigenze delle imprese genera impatti positivi sul territorio.

La Camera di commercio di Torino, da anni attiva nel supportare le imprese del territorio ad una maggiore consapevolezza e responsabilità sociale, anche attraverso la piattaforma progettuale Torino Social Impact, ha aderito con entusiasmo a questa proposta condivisa.

Il ciclo di incontri online si apre Mercoledì 5 giugno, dalle 11 alle 13: grazie agli interventi di Torino Social Impact, del Politecnico di Torino e alla testimonianza di una azienda del territorio sarà possibile scoprire le opportunità che questa pratica di business responsabile propone e quali sono gli strumenti a disposizione degli imprenditori per coglierle. Il ciclo prosegue poi il 3 luglio e si chiude il 24 settembre, sempre dalle 11 alle 13.

Le iscrizioni sono libere previa iscrizione a questo link, attivo presso l’Unione Industriali Torino: ISCRIVITI

L’evento fa parte del calendario di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024.

L’attività è realizzata nell’ambito di BUYSOCIAL, un progetto europeo che mira a rafforzare le partnership tra imprese sociali e imprese tradizionali per migliorare il mercato dei prodotti e dei servizi delle imprese sociali.

 

Social Procurement - SAVE THE DATE 5 giugno (1)

buongiorno polo

Il prossimo webinar “Buongiorno Polo” del Polo di Innovazione ICT: l’impatto come leva competitiva per le PMI

L’impatto è un driver di innovazione per tutte le imprese, in particolar modo per le PMI che rappresentano oltre il 75% del tessuto imprenditoriale locale e nazionale.

Ma cosa si intende per impatto? Cosa significa pianificare, gestire e misurare l’impatto?

Quali innovazioni dal punto di vista strategico e organizzativo possono essere indirizzate grazie all’impatto?

L’incontro si rivolge in particolare a Piccole e Medie Imprese e intende dare una risposta a queste domande, portare loro nuove opportunità e conoscenza su nuove forme d’impresa, percorsi di innovazione e modelli societari orientati al beneficio comune, come ad es. le società benefit.

AGENDA

9.30 – Login time
9.35 – Benvenuto a cura di Fondazione Piemonte Innova, Torino Social Impact, Polo ICT
9.45 – L’impatto come leva competitiva per le PMI: presentazione di Impact Prototypes Labs – Caterina Soldi, Cottino Social Impact Campus
10.05 – Case History di Società Benefit e B Corp: Domenico Tessera, Sales srl Luisa Caprotti, Whiteready
10.20 – Q&A
10.30 – Fine lavori

Il webinar è organizzato da Fondazione Piemonte Innova – Polo di Innovazione ICT, in collaborazione con Cottino Social Impact CampusTorino Social Impact.

ithanks intervista

iThanks è su Circular Economy Let’s talk

La startup innovativa e sostenibile iThanks è finita su Circular Economy Let’s Talk, intervistata da Simone Martino, giornalista specializzato in sostenibilità ed economia circolare.

Esiste un modo concreto per cui è possibile controllare le scadenze a scaffale, evitare sprechi, aiutare il pianeta e al tempo stesso aiutare il business?

La risposta è sì, grazie ad iThanks, il primo assistente digitale per i supermercati che resolve il problema degli scaduti a scaffale, prevedendo le scadenze e rendendo più semplice il controllo e la gestione dei prodotti nel negozio. E non è finita qui, perché grazie ad iThanks si possono ottenere tanti altri vantaggi. Quali? Lo abbiamo chiesto ai due fondatori Marco Cartolano e Andrea Gasco.

Cos’è iThanks e quali sono i vantaggi del suo utilizzo?

iThanks è l’assistente digitale dei supermercati, anzi, è il primo assistente digitale dei supermercati che porta il settore del food retail direttamente al 5.0, automatizzando l’intero processo di gestione e controllo dei prodotti direttamente a scaffale e, al tempo stesso, rende il negozio sostenibile.
I benefici e i vantaggi sono molti, prima di tutto il lavoro pesante di controllo e gestione viene completamente affidato al nostro assistente digitale, questo significa meno stress e fatica per gli addetti e le addette, ma soprattutto meno perdite di tempo prezioso.
Secondo, ma non meno importante, si ha un controllo reale dei prodotti a scaffale, cosa che fino a prima era impossibile anche solo pensare, e questo significa controllare il proprio negozio, il proprio business. Infatti, grazie al nostro sistema testato Control Food Line, i negozi riescono a migliorare la rendita sul fatturato, ottimizzando i processi e diminuendo le perdite.
Questo grazie anche ai nostri analytics in real time e alla IA, possiamo mappare e controllare, da un’intera catena al singolo reparto fino al singolo prodotto e mapparne l’andamento.  In poche parole, riusciamo a migliorare e ottimizzare un negozio.
Non ci fermiamo qui, iThanks è utile sia per i rivenditori che per i distributori e i produttori, infatti grazie al nostro innovativo sistema di controllo in tempo reale dei prodotti sullo scaffale, possiamo aiutare i produttori con ricerche di marketing e i distributori ad ottimizzare i loro ordini.
Ultimo ma non ultimo, aiutiamo per davvero l’ambiente!  Noi riduciamo lo spreco del per davvero, e possiamo anche calcolare, non stimare (perché la stima non è un dato preciso) i dati sostenibili anche di ogni singolo prodotto. Quindi usando iThanks oltre a ridurre il tempo di lavoro e le perdite, si riduce lo spreco del cibo, l’emissione di CO2 e altri gas serra, l’uso di plastica e carta e si risparmia sull’elettricità e tutto ciò che incide sulla catena del cibo.

C’è un dato che vi rende particolarmente fieri?

Ce ne sono più di uno, ma se dovessimo scegliere, quello relativo al risparmio economico unito al miglioramento di sostenibilità che abbiamo portato ai negozi.
Abbiamo calcolato che facciamo risparmiare migliaia di euro per ogni singolo reparto e che dimezziamo ogni mese di oltre il 50% le emissioni di CO2. Ci piace mettere vicini questi due dati, perché dimostrano che si può essere sostenibili e al tempo stesso migliorare i propri margini.

A che punto siete e quali sono le prossime tappe?

Attualmente ci stiamo espandendo molto e siamo già in dieci regioni italiane. Ogni mese sempre più negozi vogliono attivare iThanks!  Le prossime tappe sono sicuramente “conquistare” le restanti regioni italiane e abbiamo anche l’idea di iniziare ad andare all’estero.
Per ora, da diverso tempo, ormai, abbiamo attivato la nostra campagna di data storytelling, concetto ancora nuovo in Italia ma molto diffuso in tantissimi paesi, con il quale ci teniamo a raccontare la nostra sostenibilità e i nostri numeri in un modo davvero creativo e facile per tutti! Potete vederne alcuni sui nostri canali social.
Inoltre, abbiamo un progetto in fase di conclusione, una cosa fighissima che migliorerà ancora di più l’intero settore. Ma per ora ti lascio con la suspence, non possiamo dire di più.
Business Club 2024

Torino per l’impresa sociale – I servizi e le opportunità per il territorio

Il 30 maggio dalle ore 12 alle 13 si svolge il primo talk del programma Business Club 2024 organizzato dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Torino in collaborazione con Torino Social Impact e Confcooperative Piemonte Nord.

Il webinar intende presentare i servizi e le opportunità che il territorio offre alle imprese sociali ed agli aspiranti imprenditori che intendono avvicinarsi a questo mondo.

L’impresa sociale, infatti, è il cuore pulsante intorno a cui si realizza il cambiamento. Essa è però parte di un più ampio ecosistema sociale, che richiede un profondo cambiamento di approccio e di mentalità nuove. Il dibattito verterà sui temi dell’economia sociale e sui suoi ecosistemi, sulle modalità di avviamento e sulla sostenibilità di un’impresa sociale, fino ad interrogarsi sulla necessità di misurazione dell’impatto sociale. Completano il programma alcune testimonianze di imprese/cooperative sociali.

Intervengono:

Simona De Giorgio – Camera di commercio di Torino, Comitato per l’imprenditorialità Sociale e Torino Social Impact 
Alessandra Brogliatto – Confcooperative Piemonte Nord

Modera: Monica Pisciella

Partecipazione gratuita previa registrazione on-line sul sito della Camera di commercio entro il giorno 28 maggio 2024 alle ore 23. Gli iscritti riceveranno il link per partecipare all’iniziativa il giorno prima dell’evento.

comunità di pratica - parità di genere

Una nuova comunità di pratica sulla parità di genere

Il 21 maggio, numerose organizzazioni dell’ecosistema TSI si sono riunite per un primo confronto sul tema della parità di genere. Un tema che oggi è al centro dell’attenzione generale, sia nel dibattito pubblico che nelle politiche e nei progetti, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che considerano la parità di genere una priorità trasversale.

L’incontro è stato guidato da Monica Cerutti, esperta di politiche di inclusione sociale e questioni di genere. Le 19 persone presenti, in rappresentanza del settore pubblico, privato e terzo settore, hanno discusso della parità di genere non solo come mezzo per raggiungere una maggiore equità, ma anche come leva per lo sviluppo della comunità.

Ad ospitare l’incontro è stata ancora una volta la cornice di Open Incet, uno spazio di innovazione urbana gestito dalla Fondazione Brodolini

I prossimi passi? Continuare il confronto attivo, focalizzandosi sulla certificazione della parità di genere per le organizzazioni dell’economia sociale e sulla riduzione del gender gap nel settore digitale.

L’incontro è stato realizzato nell’ambito del progetto Comunità di pratica grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Il marchio

Il Marchio: nozioni base per una strategia di successo

L’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino (I3P) ha organizzato una serie di eventi formativi gratuiti, in collaborazione con lo studio Jacobacci Avvocati e il gruppo Jacobacci & Partners, rivolti in particolare alle startup e PMI innovative, ma aperti a tutti coloro desiderano approfondire le tematiche delle difesa e valorizzazione della proprietà intellettuale in ambito imprenditoriale e professionale.

Dopo il primo appuntamento tenuto a maggio, il secondo evento di mercoledì 5 giugno, intitolato “Il Marchio: nozioni base per una strategia di successo”, sarà condotto da Chiara Ferrari, Mandataria Marchi di Jacobacci & Partners, e volto a presentare le diverse modalità di tutela e valorizzazione del marchio. In particolare, saranno approfonditi i passaggi critici nella scelta del nome per contraddistinguere i propri prodotti e servizi, evidenziando gli errori più comuni commessi dalle startup in questa fase iniziale e le strategie di base per evitare contestazioni da parte sia degli uffici competenti, sia di terzi.

Durante l’incontro si parlerà del significato di distintività del marchio, dell’importanza delle ricerche di anteriorità e delle modalità d’uso del segno, una volta ottenuta la concessione, per sfruttarne al massimo il potenziale commerciale ed evitare il fenomeno della volgarizzazione. Infine, verranno sottolineati i vantaggi derivanti dalla registrazione del marchio e i servizi attivabili per proteggerne l’unicità.

Il terzo incontro della serie si terrà invece a luglio, sul tema “La tutela di software, dati e AI: guida pratica per startup”, con gli interventi di Edgardo Deambrogi, Partner & Mandatario Brevetti Italiano ed Europeo di Jacobacci & Partners, Valerio Verdecchia, Mandatario Brevetti Europeo di Jacobacci & Partners, e Alberto Spoto, Avvocato di Jacobacci Avvocati.

Come partecipare

L’incontro si terrà mercoledì 5 giugno 2024, a partire dalle ore 17:00in presenza presso la Sala Agorà dell’incubatore I3P, situato all’interno del Campus del Politecnico di Torino e raggiungibile sia dal cancello principale di corso Castelfidardo 30/A, sia dall’ingresso pedonale di via Pier Carlo Boggio 59.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione su Eventbrite.

Programma

  • Ore 17:00 | Accoglienza e registrazione dei partecipanti
  • Ore 17:10 | Saluti introduttivi di Leo Italiano, Senior Consultant di I3P e Program Manager di ESA BIC Turin
  • Ore 17:15 | Intervento di Chiara Ferrari, Mandataria Marchi di Jacobacci & Partners
  • Ore 18:15 | Sessione Q&A con il pubblico in sala
  • Ore 18:30 | Conclusioni e aperitivo di networking

Organizzatori

Fondato nel 1999, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino (I3P) supporta la nascita e lo sviluppo di startup innovative con elevata intensità tecnologica e potenzialità di crescita, fondate sia da ricercatori universitari e studenti, sia da imprenditori esterni, fornendo servizi di consulenza strategica, coaching, mentoring, supporto al fundraising e spazi di lavoro. La missione di I3P è quella di sostenere l’ecosistema dell’imprenditorialità, con l’obiettivo di generare sviluppo economico e occupazione nelle filiere industriali innovative.
Per approfondire: www.i3p.it

Lo studio Jacobacci Avvocati, fondato a metà degli anni ‘90, ha da sempre l’obiettivo di essere un punto di riferimento nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale, in Italia e all’estero. Oggi lo studio conta su di un team consolidato composto da 15 soci e oltre 40 professionisti che operano in 4 sedi, dislocate tra Italia e Francia. I suoi professionisti sono specializzati nei diversi ambiti della proprietà intellettuale, dai marchi ai brevetti fino al design, per tutelare le idee innovative di una clientela internazionale che opera nei più svariati settori, dalle tecnologie ai servizi. Nel corso degli anni i professionisti dello studio hanno rappresentato i loro clienti in questioni di particolare complessità giuridica, nell’intero panorama della proprietà intellettuale, ottenendo precedenti innovativi o che hanno segnato la giurisprudenza, italiana e delle Corti Europee, in numerose aree.
Per approfondire: www.jacobacci-law.com/it

Jacobacci & Partners è un gruppo internazionale con 13 sedi in Europa – Torino, Milano, Roma, Brescia, Padova, Kilometro Rosso (Bergamo), Bologna, Madrid, Alicante, Parigi, Lione, Nantes e Bordeaux – che, da oltre 150 anni, opera nell’ambito della tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale, con all’attivo la gestione di 100.000 brevetti e 120.000 marchi per conto di oltre 10.000 clienti di ogni dimensione, settore e area geografica. Da diversi anni è incluso nei primi posti delle principali classifiche internazionali nel mondo della proprietà intellettuale: Managing Intellectual Property, World Trademark Review, Intellectual Asset Management, Financial Times e Leaders League. Certificata come azienda “Great Place to Work” anche per il biennio 2023-2024, nel 2023 ha inoltre conseguito la Certificazione per la Parità di Genere.
Per approfondire: www.jacobacci.com

Call for solution

Call for solutions – Environmental Degradation

Il progetto RETURN (sigla di Multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeR a changiNg climate) è un partenariato esteso, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira a rafforzare le filiere della ricerca sui rischi ambientali, naturali e antropici a livello nazionale, promuovendo la partecipazione alle catene del valore strategiche europee e globali. Attraverso il potenziamento delle conoscenze di base e l’applicazione della tecnologia, il progetto contribuisce al rafforzamento delle competenze chiave, al trasferimento tecnologico e di conoscenze, nonché alla governance italiana nella gestione del rischio di catastrofi, coinvolgendo amministrazioni pubbliche, stakeholder e imprese private.

Il partenariato RETURN, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, vede la partecipazione del Politecnico di Torino, leader dello Spoke 6 – TS2: Multi-Risk Resilience of Critical Infrastructures, e coinvolge 26 partner, tra cui 12 università, 5 enti di ricerca e centri di competenza, 6 privati, 2 enti territoriali e il Dipartimento di Protezione Civile, per un investimento erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca di oltre 115 milioni di euro. Tra le attività gestite dalla Fondazione RETURN ci sono dei bandi per le imprese: il progetto mira infatti a individuare e supportare startup, spinoff e PMI innovative con specifico ambito di attività di prevenzione, gestione e mitigazione dei rischi ambientali, naturali e antropici. Al programma partecipa anche I3P, l’Incubatore del Politecnico di Torino, che ha organizzato un ciclo di appuntamenti per divulgare le opportunità dei bandi RETURN al network delle startup innovative e per coinvolgere le giovani imprese più in linea con le tipologie di soluzioni tecnologiche ricercate.

Il quarto e ultimo appuntamento di questa serie, dedicato all’ambito verticale Environmental Degradation (afferente allo Spoke VS4 del progetto), si svolgerà giovedì 30 maggio 2024, alle ore 15:00, in modalità webinar online con partecipazione gratuita. Durante l’incontro digitale, che si terrà in lingua italiana, verranno presentati il progetto RETURN e i suoi bandi per le PMI, con approfondimenti sul verticale specifico inerente alla mitigazione del rischio di degrado ambientale come nel caso di incendi boschivi, impatti antropici sugli ecosistemi marino-costieri, contaminazioni chimiche nell’ambiente. Una startup del network I3P porterà inoltre una testimonianza del proprio progetto imprenditoriale innovativo in questo campo.

Per ricevere il link di collegamento al webinar è necessario registrarsi su Eventbrite.

Programma

  • Ore 15:00 | Apertura del webinar e saluti introduttivi di Negar Mokarram, Business Analyst di I3P
  • Ore 15:05 | Il progetto RETURN e i suoi bandi per le PMI innovative – Ciro Del Vecchio, Fondazione RETURN
  • Ore 15:30 | L’ambito verticale Environmental Degradation (VS4) e i suoi campi di applicazione – Marina Lipizer, Ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS)
  • Ore 15:50 | Presentazione di una startup attiva nell’ambito in oggetto
  • Ore 16:00 | Ringraziamenti e conclusione dell’incontro
rieti torino social impact

Festival regionale dell’economia civile a Rieti: l’economia sociale e civile, il futuro che serve all’Europa adesso

Sabato 18 maggio Torino Social Impact ha partecipato a Rieti al Festival Regionale dell’Economia sociale e civile, intervenendo su “L’action plan europeo sull’economia sociale e il collegamento con l’economia civile”.

Una tappa che dal Lazio porterà al Festival Nazionale, per condividere e discutere le politiche e le pratiche locali che si fanno strada nel Paese, avendo come riferimento la visione europea.

Il Festival Nazionale dell’Economia Civile è quest’anno alla sua sesta edizione e si svolge ogni anno a Firenze nella prima settimana di ottobre.

Il Festival vuole essere un’occasione di confronto e dibattito aperto al pubblico, un momento di valorizzazione delle tante forme di economia civile presenti in Italia e in Europa per coniugare la sostenibilità economica con quella sociale e ambientale.

Le edizioni regionali

Da quest’anno si iniziano a sperimentare delle Edizioni regionali, e Rieti è una di queste. Uno dei temi al centro dell’edizione nazionale è quello della partecipazione delle persone, delle organizzazioni e della Comunità.

Ogni pre-Festival regionale cercherà di portare un’istanza di cambiamento/una proposta che dall’evento all’inizio del Festival di ottobre potrà essere affinata insieme alla rete locale avviata.

L’obiettivo è coinvolgere le comunità locali a livello regionale in tutte le componenti della società civile e come attori di economia sociale e civile per darsi prospettive nei propri territori di miglioramento della propria vita e di costruzione di capacità di futuro, in modo molto concreto, acquisendo la consapevolezza di quanto l’Europa sta indirizzando a livello strategico e fattuale sull’economia sociale, a partire dall’Action Plan.

In particolare, l’edizione di Rieti si è proposta di:

  • contribuire all’elaborazione condivisa sull’economia sociale e civile in Italia e in Europa (individuando priorità, strategie di intervento comuni e benefici sociali e ambientali da raggiungere)
  • sperimentare nuovi strumenti e modelli di sviluppo locale sostenibile attraverso la realizzazione di Reti ibride e Distretti di Economia Sociale e Civile (per connettere le buone pratiche pubbliche e private e progettare in modo partecipato soluzioni di sviluppo sostenibile a livello locale).

 Approfondisci

Green Coordinator – Open Call

Candidati a Green Culture per diventare Green Coordinator!

Con una formazione gratuita, online e in presenza, della durata di 100 ore, acquisirai competenze di progettazione in ambito culturale, conoscerai le più aggiornate politiche ambientali e imparerai a utilizzare strumenti collaborativi e metodi di facilitazione propri del design. Collaborerai attivamente all’interno di un’organizzazione culturale italiana, selezionata dal progetto Green Culture, per indirizzarla nel suo percorso di transizione ecologica.

Green Culture è un percorso di formazione e capacity building per rispondere alle sfide della sostenibilità ambientale in ambito culturale.
Quella della transizione ecologica è una sfida complessa a cui Green Culture risponde costruendo un percorso radicato nell’incontro tra tre discipline: l’ambientalismo scientifico, l’economia della cultura e il design.

Candidati entro il 28 giugno, i posti sono limitati.

Mercoledì 12 giugno alle ore 15 segui il webinar di racconto del percorso dedicato ai Green Coordinator.

Green Culture è tra i progetti vincitori del bando del Ministero della Cultura “TOCC – Capacity building per la transizione ecologica”, è realizzato da Circolo del Design, Fondazione Santagata, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.

Evento a Torino di SocialTech4EU con le imprese partecipanti

Sono quasi giunti al termine i due anni dall’avvio del progetto SocialTech4EU: un percorso che si è posto l’ambiziosa missione di rafforzare la capacità di innovazione, la competitività e la sostenibilità delle start-up e delle piccole e medie imprese che compongono l’ecosistema dell’economia sociale, con particolare attenzione alle realtà tecnologiche.

Oggi, infatti, le organizzazioni dell’economia sociale si trovano a far fronte alle molteplici sfide legate all’accesso a nuovi modelli di business digitali e green. Ne sono esempio la precaria sostenibilità finanziaria, l’accesso ai finanziamenti, l’incapacità di attrarre talenti o la scarsa competitività sul mercato rispetto alle PMI tradizionali. 

Missione del progetto è stata quella di contribuire ad affrontare le sfide sociali su scala più ampia, ispirando cambiamenti sistemici nell’economia tradizionale per accelerare la realizzazione di soluzioni innovative d’impatto che non sarebbero state raggiunte altrimenti.

Un evento di networking

Il 16 maggio gli spazi di Open Incet hanno ospitato l’evento “SocialTech4EU: Innovate & Connect with Italian enterprises. Presentation of project results and networking session”, un incontro per illustrare i risultati finora ottenuti e creare relazioni fra le imprese sociali e gli stakeholders del territorio.

Organizzato dalla Fondazione Giacomo Brodolini Srl SB e da Torino Social Impact, l’evento ha rappresentato un’opportunità per esplorare il progetto SocialTech4EU, che rappresenta oggi il più grande programma di supporto e formazione per le imprese sociali in Europa, co-finanziato dall’Unione Europea nel quadro di Joint Cluster Initiatives (EUROCLUSTERS) for Europe’s recovery

Dallo scambio di conoscenze a nuovi spazi di collaborazione

Durante l’evento sono stati organizzati tavoli tematici dove imprese, provider e stakeholders hanno potuto condividere le proprie esperienze e idee. L’obiettivo è stato quello di favorire lo scambio di conoscenze e aprire spazi di collaborazione, partendo dalle attività delle imprese e riflettendo sulle opportunità e le politiche del settore.

Webinar Solutions journalism

Webinar “Fondamenti e principi del Solutions Journalism”

In occasione dell’evento organizzato al Salone del Libro di Torino nella cornice di Torino Impact Journalism, abbiamo lanciato l’avvio di un ciclo di webinar che, da giugno a novembre, saranno incentrati sul ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy.

Siamo lieti di invitarvi al primo webinar dal titolo “Fondamenti e principi del Solutions Journalism”, che si terrà lunedì 17 giugno, ore 14-16.

Con la partecipazione di esperti nell’ambito del giornalismo, dell’impatto e della comunicazione, il webinar illustrerà cos’è il Solutions Journalism, le sue origini e in cosa si differenzia dal giornalismo tradizionale, per comprendere il ruolo e l’importanza del suo approccio nell’attuale contesto mediatico. 

Avendo come missione la ricerca, l’analisi e il racconto della realtà, si può dire che il giornalismo sia già naturalmente predisposto ad agire in maniera responsabile e concreta, generando impatto positivo per la comunità, l’ambiente e le persone. Secondo questa logica, dovrebbe anche avere un ruolo nel diffondere best practices che aiutino la società a progredire, oltre ad informare.

In questo contesto, il Solutions Journalism si pone come un approccio al giornalismo che si concentra sulle risposte efficaci ai problemi sociali che possono ispirare le persone e le organizzazioni ad agire positivamente, prestando maggiore attenzione a una narrazione orientata alla soluzione.

Il webinar sarà parte integrante della programmazione dei corsi dell’’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ed è rivolto sia agli addetti ai lavori sia a chiunque sia interessato/a ad esplorare il mondo del giornalismo e della comunicazione d’impatto!

Per partecipare e ricevere il link di accesso al webinar, è necessario iscriversi al seguente Google Form.

I relatori:

  • Stefano Arduini, Direttore Vita
  • Peter Damgaard, Direttore Operativo Constructive Institute
  • Alessia Gianoncelli, Direttrice della ricerca e dei programmi, Impact Europe
  • Jodie Jackson, autrice e fondatrice News Literacy Lab
  • Tina Rosenberg, Co-fondatrice Solutions Journalism Network
esplora futura

EsploraFutura: la città del domani

EsploraFutura: La Città del Domani nasce nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile e mira a stimolare la riflessione sulla transizione ecologica e l’innovazione sociale attraverso l’interazione.

L’evento promuove la consapevolezza sulle sfide ambientali e sociali delle città del futuro e incoraggia soluzioni concrete. Durante l’evento i partecipanti esplorano idee che guidano la transizione verso una città più sostenibile e inclusiva, rafforzando la cognizione circa l’obiettivo 11 che mira a rendere le città inclusiva e sostenibile e circa l’obiettivo 13 che mira all’adozione di misure di impatto per combattere il cambiamento climatico, cercando di costruire insieme ai partecipanti al workshop soluzioni concrete per la città di Torino, pensandola al futuro.

L’evento è condotto su due livelli: un panel di esperti iniziale discute sfide e opportunità nella costruzione della città del futuro, esplorando strategie per coinvolgere la comunità e promuovere l’innovazione e, successivamente, la divisione in tavoli tematici in cui i partecipanti interagiscono con stakeholder locali che illustrano sfide innovative per garantire una trasformazione delle città equa e inclusiva. Outcome del workshop è quello di costruire linee guida concrete sui temi dei tavoli, potenzialmente da consegnare alla città di Torino come lascito, una sorta di manifesto di EsploraFutura.

L’evento, nato da una partnership consolidata tra Fondazione Brodolini e Connecting Talents, con la collaborazione di SitUnito, Omnia Torino, Greencome e Escape4Change.

Iscriviti cliccando qui.

Collegio Universitario Einaudi: Bando Ammissioni a.a. 2024/25

È aperto l’iter di partecipazione al bando di ammissione per l’a.a. 2024/25 al Collegio Einaudi per 150 posti studio per studentesse e studenti.

Presso il Collegio Einaudi, l’esperienza di studio è arricchita da un ambiente accogliente e confortevole. Ogni studente avrà garantita l’ospitalità in camera singola, dotata di bagno privato, e avrà a disposizione ampi spazi comuni come sale studio, sala musica e palestra in un ambiente ideale per il proprio percorso accademico.

Oltre all’esperienza accademica universitaria, gli studenti potranno beneficiare di una formazione parallela che arricchisce il percorso di studio. Questa formazione aggiuntiva mira a sviluppare competenze trasversali e offrire opportunità di crescita personale e professionale.

Il bando di ammissione rimarrà aperto fino al 30 giugno 2024.

Per ulteriori informazioni sul processo di ammissione e per presentare la vostra candidatura, visitate il sito web del Collegio Einaudi.

Ammissioni 2024/25

Date di apertura e chiusura dei diversi iter di ammissione

Ammissione: per iscrivendi/e al 1°, 2° e 3° anno di un corso di laurea di I livello/ciclo unico e al 1° anno di un corso di laurea magistrale o master di I livello. Periodo di candidatura: 18 marzo 2024 – 30 giugno 2024

Ammissione Post-laurea: Per iscritt* a corsi di dottorato di ricerca e corsi di Master di II livello, corsi di perfezionamento e scuole di specializzazione. Periodo di candidatura: 1 luglio 2024 – 30 giugno 2025

Ammissione Exchange students: for foreign students taking part to mobility programs or internship. Studenti e studentesse internazionali (UE e Extra-UE) partecipanti a progetti di mobilità/tirocinio. Periodo di candidatura: 1 luglio 2024 – 30 giugno 2025

Ammissione International students: for regularly enrolled foreign students. Per studentesse e studenti internazionali di nazionalità estera regolarmente iscrivend* a corsi universitari del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino. Periodo di candidatura: 1 luglio 2024 –  15 settembre 2024

Al Cicapui

Bench-Mark | Ep. 67 – Al Cicapui

Nel 2019, tra le Valli di lanzo e la città metropolitana di Torino, nasce Al Cicapui: il luogo dove l’artigianato d’eccellenza incontra l’ente del terzo settore e si adopera per portare avanti dei progetti sociali, nel tentativo di dare un nuovo smalto ai territori in cui opera.

Chiara Ferraris e Nicolò Starnai, rispettivamente fondatrice e collaboratore di Al Cicapui, ci hanno raccontato la loro visione di economia circolare.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

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Impact Prototypes Labs: aperte le candidature per studenti e imprese

Impact Prototypes Labs, il percorso proposto da da Cottino Social Impact Campus e Camera di commercio di Torino dedicato alle imprese del territorio piemontese e alle studentesse e studenti dei Corsi di Laurea Magistrali del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino, in un’ecosistema di 13 partner. Un percorso di sviluppo strategico, organizzativo e manageriale, perfetto per ogni impresa che voglia generare impatto sociale, mettendosi in gioco e aprendosi al confronto con le nuove generazioni e tutor esperti in misurazione dell’impatto.

Nelle prime 3 edizioni hanno partecipato già 62 imprese piemontesi e sono stati coinvolti 200 studenti. 120, le studentesse e gli studenti delle lauree magistrali di PoliTo e Unito che si sono candidati a questa IV edizioneper conoscere l’impatto e lavorare insieme alle imprese del territorio. 

Ora tocca alle imprese! 

Ogni impresa:

  • riceverà una formazione dedicata sulla pianificazione, gestione e misurazione dell’impatto
  • potrà immaginare nuove opportunità ed elaborare un progetto di innovazione in team insieme agli studenti e ai tutor esperti in impact strategy e evoluzione organizzativa
  • potrà sperimentare il social procurement

Tutto, passo dopo passo, secondo le logiche dell’impatto: intenzionale, misurabile, addizionale. Logiche che saranno al centro di ogni attività in IP Labs.

Impact Prototypes Labs è un programma di sistema che da quattro anni coinvolge alcuni dei maggiori player del territorio piemontese: Camera di commercio di Torino, UniCredit, API Torino – Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia, Confindustria Canavese, Unione Industriali Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Collegio Universitario di Torino Renato Einaudi, Fondazione Piemonte Innova, UniGens – Organizzazione di Volontariato, YES4TO, Torino Social Impact.

Per info: innovazione@to.camcom.it – candidature aperte fino al 30 giugno 2024.

Impatto sociale come driver di sviluppo

Impatto sociale come driver di sviluppo per professionisti e imprese

Oggi, lunedi 13 alle 14 Raffaella Scalisi, Senior Advisor e Relazioni Internazionali Torino Social Impact dialoga con Carla Bertuzzi, vicepresidente Nexto, head of Sellalab Torino su economia e finanza d’impatto.
Come possono i professionisti essere a supporto dell’economia sociale?

Come pensa Torino Social Impact di coinvolgere gli ordini professionali a supporto dell’economia a impatto?

I professionisti hanno svolto un ruolo determinante nel progetto Borsa dell’impatto sociale: un progetto avviato da Torino Social Impact che mira alla creazione di un mercato di capitali dedicato a imprese che realizzano in modo intenzionale, addizionale e misurabile un impatto sociale positivo e nel quale le transazioni siano basate sia sul valore finanziario sia sul valore dell’impatto sociale misurato.
Si parlerà anche di questo oggi, al Salone Internazionale del Libro, pad 2 stand L27 alle ore 14.

I contenuti di questo intervento sono stati organizzati in collaborazione tra NextoSellalab e Torino Social Impact

SALTO24

fit4benefit amapola

Fit4benefit 2024-2025: al via il primo incontro a cura di Amapola!

Oggi ha preso il via la seconda edizione di Fit4benefit, un’iniziativa che coinvolge la Comunità di pratica delle Società Benefit nel periodo 2024-2025. Il percorso mira a generare una conoscenza condivisa tra i partecipanti tramite la messa in comune di competenze.

Ad inaugurare la stagione del percorso è Amapola, società di consulenza specializzata in strategie e progetti di sostenibilità, che ha trattato l’argomento dello stakeholder engagement in un incontro online dal titolo “Sostenibilità è altrove”

Un nuovo modo di intendere persone e imprese, tra comunicazione e partecipazione

Alberto Marzetta, partner e direzione clienti, insieme a Micol Burighel, responsabile marketing e comunicazione, hanno guidato il gruppo in una riflessione su come le organizzazioni possono meglio relazionarsi con i propri portatori di interessi.

«Cresce anche l’importanza del capitale relazionale: grande attenzione viene data alla capacità dell’impresa di dialogare, confrontarsi, condividere le strategie con i portatori di interessi. Oggi nessuna organizzazione può essere un sistema chiuso ma deve diventare un soggetto capace di gestire la relazione con altri attori sociali».

Per i 21 partecipanti, questa è stata un’opportunità preziosa di confrontarsi su dubbi, modalità di attuazione e criticità delle pratiche di stakeholder engagement.

Il percorso Fit4benefit è realizzato nell’ambito del progetto Comunità di pratica grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

policentrismo e marginalità territoriale

LINKS a supporto del Terzo Settore

Nell’ambito del progetto 3P4SSE – Social and Solidarity Economy – CentralEurope Network, di cui LINKS è partner scientifico, è stato organizzato un ciclo di incontri sui temi della economia sociale e solidale.

Il terzo seminario in programma, “Policentrismo e marginalità territoriale”, sarà tenuto in lingua italiana e esaminerà le dinamiche di sviluppo territoriali, approfondendo il ruolo di rigenerazione dell’economia sociale.

L’evento si terrà il prossimo 22 maggio, dalle ore 14:30 alle ore 18:00, presso l’Università degli Studi di Torino – Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100) – Sala Lauree Rossa.

Il programma prevede approfondimenti con diversi practitioner pubblici e privati che aiuteranno ad esplorare le buone pratiche esistenti, volte a promuovere la costruzioni di reti territoriali nell’economia sociale, illustrandone le dinamiche innovative.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi qui

Quando: 22 Maggio 2024 – 14:30-18:00
Dove: Università degli Studi di Torino – Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100)

argotec spacepark accelerator

Argotec SpacePark Accelerator: open for ambitions

L’Argotec SpacePark mira a diventare una delle space factory più avanzate d’Europa, con la capacità di costruire più di 50 satelliti all’anno e con un proprio centro di controllo missione per gestire le attività spaziali da vicino. In questo modo Argotec, azienda italiana di ingegneria aerospaziale fondata nel 2008 a Torino, potrà mantenere la piena titolarità dei programmi, dall’ideazione alle operazioni finali nello spazio.

Lo SpacePark è situato nell’iconico edificio progettato dall’architetto Oscar Niemeyer a San Mauro Torinese, alle porte di Torino. Con oltre 11.000 mq di spazi operativi, circa 17.000 mq di aree verdi aperte e 1.200 mq dedicati al proprio acceleratore industriale, lo SpacePark sarà senza dubbio uno dei luoghi in cui prenderà vita il futuro dello spazio.

In questo contesto, l’Argotec SpacePark Accelerator fornisce l’accesso a laboratori e strumenti all’avanguardia, offrendo ai partecipanti un’opportunità unica di stabilire partnership commerciali con Argotec, realizzando una serie di progetti e missioni volti a rivoluzionare il panorama spaziale. Con queste risorse a disposizione, le startup e le piccole imprese possono condurre ricerche e sviluppi approfonditi, innovare più rapidamente e portare a compimento le proprie idee. Questo accesso si estende anche alle opportunità internazionali, consentendo alle startup di connettersi e collaborare con professionisti e appassionati del settore spaziale di tutto il mondo.

Argotec, già corporate partner del programma di incubazione ESA BIC Turin, introdurrà e presenterà il suo SpacePark Industrial Accelerator all’ecosistema dell’innovazione con un evento pubblico ospitato da I3P, l’Incubatore del Politecnico di Torino. L’evento è aperto: si rivolge non solo alle startup e alle PMI del settore spaziale, ma anche agli appassionati di Space Economy e a tutti coloro che sono interessati alle opportunità che offre Argotec.

La presentazione si terrà principalmente in lingua italiana, ma tutti gli ospiti sono i benvenuti e potranno interagire anche in lingua inglese durante la sessione Q&A dell’evento.

Come partecipare

L’incontro si terrà lunedì 20 maggio 2024, a partire dalle ore 17:00in presenza presso la Sala Agorà dell’incubatore I3P, situato all’interno del Campus del Politecnico di Torino e raggiungibile sia dal cancello principale di corso Castelfidardo 30/A, sia dall’ingresso pedonale di via Pier Carlo Boggio 59.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione su Eventbrite.

Programma

  • Ore 17:00 | Accoglienza e registrazione dei partecipanti
  • Ore 17:10 | Saluti introduttivi di Leo Italiano, Senior Consultant di I3P e Program Manager di ESA BIC Turin
  • Ore 17:15 | Introduzione all’Argotec SpacePark, la nuova space factory d’Europa
  • Ore 17:30 | “SpacePark Industrial Accelerator: open innovation to scale up the global space market” – Intervento di Aurora Bontade, Chief Growth Officer di Argotec
  • Ore 17:45 | “Latest updates from Argotec: technology excellence at a glance” – Alessandro Balossino, Head of R&D di Argotec
  • Ore 18:00 | Sessione Q&A con il pubblico in sala
  • Ore 18:20 | Conclusioni e aperitivo di networking
San salvario ha un cuore verde

San Salvario ha un cuore verde

SAN SALVARIO HA UN CUORE VERDE torna anche quest’anno in città per trasformare il viale centrale del quartiere in un giardino rigoglioso.
Sotto gli alberi secolari di Corso Marconi, una giornata dedicata al verde, all’arte e alla cultura insieme ad associazioni, vivai, fioristi, artigiani, produttori agricoli sostenibili e a km zero. Una manifestazione orto-florovivaistica nata per coinvolgere la cittadinanza in un momento di partecipazione attiva dello spazio pubblico.

Sabato 1 giugno dalle 10 alle 19, Giardino forbito condividerà buone pratiche con il quartiere attraverso incontri botanici, workshop, lezioni con maestri d’arte e di giardino, contest ed esposizioni fotografiche, tour, visite guidate alla scoperta del quartiere e momenti letterari e musicali.

San Salvario ha un cuore verde è un progetto dell’associazione Donne per la difesa della società civile, organizzato in collaborazione con Giardino forbito.

Tina Rosenberg Solutions Journalism

Solutions Journalism interviene su “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”

Chi sono gli speaker dell’evento “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”, organizzato da Torino Social Impact nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism? Giornalisti, comunicatori ed esperti di impatto interverranno venerdì 10 maggio ore 10,30 in Sala Bianca.

Tra i nomi che meglio descrivono l’impatto positivo del giornalismo orientato alle soluzioni c’è indubbiamente quello di Tina Rosenberg, co-fondatrice del Solutions Journalism Network

Tina Rosenberg è una giornalista di lunga data del New York Times, per il quale ha redatto editoriali oltre che articoli per il Sunday magazine. Insieme a David Bornstein ha scritto, per 11 anni, la rubrica del New York Times “Fixes“. Ha inoltre realizzato centinaia di articoli, oltre che tre libri: “Children of Cain: Violence and the Violent in Latin America”; “The Haunted Land: Facing Europe’s Ghosts After Communism”; e “Join the Club: How Peer Pressure Can Transform the World”. “The Haunted Land” ha vinto il Premio Pulitzer e il National Book Award.

Insieme a Tina Rosenberg, a fondare il Solutions Journalism nel 2013  sono i pluripremiati giornalisti David Bornstein e Courtney Martin, con una virtuosa missione: trasformare il giornalismo in modo che tutte le persone abbiano accesso a notizie che li aiutino a immaginare e costruire un mondo più equo e sostenibile.

Il Solutions Journalism Network in numeri

Convinto che mettere in luce l’intelligenza critica acceleri l’innovazione nel giornalismo e nella società,  il network sostiene gli attori imprenditoriali, gli individui e le testate che portano le soluzioni giornalistiche su nuovi mercati. 

Oggi il network conta oltre 30 membri del team distribuiti su quattro continenti; 47.000 giornalisti formati e che utilizzano gli strumenti offerti dal SJN; un database consultabile con una selezione di “solution stories” provenienti da 1.900 organizzazioni giornalistiche; 100 scuole di giornalismo partner; 8 partner istituzionali per la formazione in Nord America, Europa, Africa e America Latina, oltre che fellow e formatori che hanno una certificazione in Solutions Journalism in 40 paesi.

Perché un giornalismo orientato alle soluzioni?

Il Solutions Journalism è un approccio al giornalismo rigoroso, convincente e virtuoso proprio perché offre risposte ai problemi sociali. Nel suo lavoro giornalistico include alcuni elementi che possiamo definire chiave: esplora approfonditamente la narrazione di una risposta a un problema sociale e ne analizza dettagliatamente il funzionamento nei suoi aspetti più significativi; pone l’accento sull’efficacia anziché sulle sole buone intenzioni, riportando risultati tangibili; non si limita a ispirare, ma offre anche consigli pratici che altri possono adottare e, infine, esamina criticamente ciò che non funziona nell’approccio adottato.

In tutto il mondo le organizzazioni giornalistiche stanno plasmando il giornalismo e influenzando le proprie comunità. Si tratta di una rete internazionale di realtà e di giornalisti che quotidianamente promuove un giornalismo orientato alle soluzioni per favorire l’equità, consolidare la fiducia, stimolare l’impegno civico, individuare nuove fonti di reddito e ridurre la polarizzazione nel dibattito pubblico. 

forum energia legambiente

Forum Energia in Piemonte

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta organizza la quarta edizione del Forum Energia, un momento di confronto tra amministrazioni, aziende e realtà del terzo settore sul tema della transizione energetica in Piemonte.

L’evento si svolgerà a Torino presso la Sala Musica del Circolo dei Lettori, in Via Bogino 9, alle ore 10.30.

Con l’introduzione di Alice De Marco, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta, si approfondiranno tre temi:

  1. Welfare energetico e lotta alla povertà energetica con Caritas Italiana
  2. CERS: uno strumento sociale per la transizione energetica con il Politecnico di Torino, AEG Cooperativa e Planet Smart City
  3. #Perunsaltodiclasse: efficientamento energetico del patrimonio edilizio con European Enviromental Bureau, Techbau SpA e Veos SpA.

Le conclusioni saranno a cura di Katiuscia Eroe, Responsabile Energia di Legambiente.

voci parole senza barriere

Vera Gheno nella sesta puntata di Voci, la rubrica Amapola che racconta i temi sociali del nostro tempo

Sono online le prime sei puntate di Voci | Parole senza barriere, la rubrica della Società Benefit Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione. Il progetto intende tenere alta l’attenzione su importanti temi sociali del nostro tempo, raccogliendo storie e testimonianze da parte di chi li vive in prima persona. L’ultimo episodio affronta il tema del linguaggio di fronte a diversità e inclusione, anzi, convivenza delle differenze, come precisa l’intervistata Vera Gheno, sociolinguista, citando l’attivista Fabrizio Acanfora.

Il linguaggio inclusivo spaventa? E se è così, significa che anche l’inclusione spaventa? Qual è il rapporto tra realtà e linguaggio e in che modo queste due dimensioni si influenzano? La puntata che vede Gheno protagonista si snoda a partire da queste domande per stimolare una riflessione su come la comunicazione, oggi e sempre di più, possa essere strumento di condivisione, arricchimento, emancipazione.

Oltre al linguaggio inclusivo, tra le storie di Voci c’è quella di Raiaan Dobosh, imprenditrice siriana che ha aperto un ristorante italo-siriano a Torino con il sostegno di un progetto finanziato dal Comune. C’è l’esperienza di Carmine Falanga della Cooperativa Idee in Fuga, che racconta come l’economia carceraria aiuti a combattere la spaventosa recidiva di chi, uscito dal carcere, ci rientra in pochi mesi (parliamo di una percentuale del 70%). La rubrica ha raccolto la testimonianza anche di Alex Moscetta, Responsabile comunicazione della Comunità di Sant’Egidio, da tanti anni attiva nell’emergenza costante della guerra in Siria. A parlare di violenza di genere, tastando le radici del fenomeno e approfondendo nel concreto la realtà dei centri antiviolenza, è stata ospite di Amapola anche Lella Palladino, fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A. La puntata zero, da cui nasce tutto, tratta delle drammatiche vicende iraniane di settembre 2022, con Amin Pasandehpoor, iraniano di nascita, italiano di adozione ed esperto in scienze delle relazioni internazionali.

Il progetto di Voci rientra tra le finalità di beneficio comune che Amapola porta avanti in quanto Società Benefit, ossia una società che per statuto oltre a generare profitto economico si impegna anche a creare impatti sociali e ambientali positivi, fuori e dentro di sé.

«Le barriere che citiamo nel titolo della rubrica sono soprattutto quelle della nostra attenzione, bersagliata ogni giorno da ogni tipo di contenuto e messaggio» racconta Micol Burighel, Responsabile comunicazione di Amapola e componente del Consiglio d’impatto che gestisce le attività benefit. «In questo caos, alcuni temi dal profondo impatto sociale rischiano di vivere un grande momento di visibilità per poi finire poco dopo nel dimenticatoio: pensiamo per esempio a cosa succede ogni volta che avviene un femminicidio oppure all’esperienza di chi esce dal carcere, troppo spesso al limite dell’invisibilità. Durante le proteste seguite alla morte di Mahsa Amini, abbiamo riflettuto su come dare il nostro supporto alle donne e agli uomini dell’Iran. Lo abbiamo chiesto ad amiche e amici persiani: ci hanno risposto “amplificando la nostra voce”. E così abbiamo dato il via a Voci, perché la distrazione non può essere un’opzione né una scusa di fronte a eventi e fenomeni che impattano così duramente sulle nostre comunità».

Voci è un progetto che prosegue e che intende aprirsi a nuove collaborazioni e sinergie: chi volesse proporre una nuova storia, contribuire con la propria partecipazione oppure riflettere su come moltiplicare l’impatto dell’iniziativa, può scrivere direttamente a micol.burighel@amapola.it.

julie pybus - pioneers post

Pioneers Post interviene su “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”

Chi sono gli speaker dell’evento “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”, organizzato da Torino Social Impact nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism? Giornalisti, comunicatori ed esperti di impatto interverranno venerdì 10 maggio ore 10,30 in Sala Bianca.

Tra i nomi delle testate pioniere nell’ambito di un giornalismo che guarda alle soluzioni, è doveroso citare il Pioneers Post, piattaforma media indipendente che si rivolge alla comunità dell’impatto. Tra i giornalisti che fanno parte della sua redazione c’è Julie Pybus: oltre che redattrice, il suo ruolo consiste nel sostenere il team nella produzione di contenuti stimolanti sulle imprese sociali di tutto il mondo, rivolgendosi a un pubblico globale.

Si è formata come giornalista presso l’Università del Galles, a Cardiff, e il suo lavoro si è sempre basato sui principi del solutions journalism per offrire una copertura positiva di come le sfide della società possono essere affrontate, per condividere le conoscenze e ispirare le persone a intraprendere azioni più consapevoli.

Più di una rivista: così il Pioneers post si rivolge ai pionieri dell’impatto

Pioneers Post, co-fondato da Tim West, attuale CEO ed editore, nel corso di due decenni si è affermato come fonte di informazione di qualità, rivolgendosi a coloro che considera “i pionieri dell’impatto”: imprenditori sociali, investitori d’impatto ma anche responsabili del cambiamento che operano nel mondo degli affari, della società civile, della filantropia, del governo e dei servizi pubblici.

Indagare la realtà tra articoli, interviste, podcast e inchieste

In qualità di piattaforma multimediale indipendente impegnata nel giornalismo “guidato dalle soluzioni”, la sua missione è esplorare, spiegare, connettere, sfidare e ispirare la nuova ondata di innovatori in tutto il mondo, che ogni giorno si impegnano a costruire un futuro migliore per le persone e il pianeta.

Per offrire soluzioni positive, propositive e sostenibili, Pioneers Post sviluppa i suoi contenuti in alcune sezioni chiave: Notizie e visioni – cosa è successo, quando e cosa ne pensano le persone; Business School – come è successo e come farlo meglio; Raccolte – flussi di contenuti tematici e curati dai partner; Pubblicazioni – relazioni, guide e contenuti multimediali; Video e podcast – video brevi, classiche interviste, podcast e newsletter.

Collaborare per sostenere il giornalismo e le storie che guardano alle soluzioni

La collaborazione è alla base del lavoro del Pioneers Post, che nel tempo ha costruito partnership editoriali a lungo termine. L’obiettivo è contribuire a creare un impatto positivo che si misura oggi nell’ampliamento della base dei lettori, nel reperimento di nuove storie d’impatto e, allo stesso tempo, nel supporto ai partner che possono raccontare le loro storie con creatività giornalistica, autenticità e rigore, aumentando la propria visibilità e la capacità di raccontare le storie a un pubblico globale e intersettoriale. 

Alcune collaborazioni avviate con organizzazioni leader in diversi settori sono quelle portate avanti con il British Council, EVPA, GSG, Social Value International e con l’Amsterdam Impact. Commissionando una partnership editoriale con il Pioneers Post, le organizzazioni partner hanno anche e soprattutto l’opportunità di fare un “acquisto sociale”, contribuendo a sostenere il giornalismo d’impatto.

economia circolare nuove esperienze e nuove prospettive a torino

Economia circolare e cibo: nuove prospettive per le PMI a Torino

Il prossimo 21 maggio, Torino diventerà un punto di riferimento per le discussioni sull’economia circolare nel settore alimentare, grazie al quinto incontro del ciclo “Martedì del Cibo“, iniziativa chiave del progetto “Atlante del cibo di Torino Metropolitana”. L’evento si terrà presso il Parco Scientifico Tecnologico per l’Ambiente in via Livorno, 60, dalle ore 16.

L’incontro è focalizzato sulle opportunità che l’economia circolare può offrire alle piccole e medie imprese (PMI), con un programma che prevede interventi di esperti e rappresentanti istituzionali. Tra i relatori principali, Laura Ribotta del Servizio Innovazione e Fondi Europei della Città di Torino discuterà delle politiche cittadine relative al cibo. Seguirà una sessione di pitch dove nove aziende innovative del settore food esporranno il loro impegno verso la circolarità, moderata da Franco Fassio, esperto di Design Industriale dell’Università di Pollenzo.

Saranno inoltre presenti sette imprese vincitrici del Bando “Cibo Circolare” della Città di Torino, tra cui Panacea Social Farm, Italia Plant Based S.R.L. Società Benefit, Consorzio Kairos s.c.s. Onlus, Biova s.r.l., Mercato Circolare s.r.l. Società Benefit, Weco s.r.l Impresa Sociale, Att s.r.l. Impresa Sociale e due imprese selezionate dal progetto “In Cibo Civitas”.

Barbara La Licata di Environment Park SpA Green Chemistry illustrerà gli strumenti di finanziamento regionali ed europei disponibili per le imprese che vogliono investire in pratiche sostenibili.

L’evento sarà un’occasione imperdibile per le imprese e gli stakeholders interessati a esplorare come l’economia circolare possa diventare una leva per la crescita e lo sviluppo sostenibile.

Prenota ora

Accessibility by Design | Un talk e un workshop sull’accessibilità dei linguaggi e della comunicazione – Graphic Days In the city

La progettazione di forme e contenuti determina a chi è rivolta quella comunicazione/prodotto/ambiente e chi ne sarà partecipe come fruitore o come persona rappresentata e protagonista. Progettare l’accessibilità “by design”, intenzionalmente, significa coinvolgere, fin dalle prime fasi di ideazione, coloro che più spesso sono esclusi da luoghi, linguaggi e rappresentazioni.

Fondazione Time2 in collaborazione con GiustiEventi organizza nell’ambito dei Graphic Days in the City un talk e un workshop per riflettere sull’accessibilità della comunicazione.

Talk

giovedì 23 maggio ore 18:00 @ Open in corso Stati Uniti 62/b a Torino

Si parlerà di linguaggi e comunicazione accessibile con:

  • Anita Donna Bianco e Laura Polazzi di Dear Onlus, sul progetto C.I.A.O. Comunicazione Inclusiva Alternativa in Ospedale (Regina Margherita);
  • Dajana Gioffré, Chief Visionary Officer di AccessiWay;
  • Anna Peiretti responsabile del progetto Libri per tutti di Fondazione Paideia;
  • Arch. Rocco Rolli di Tactile Vision Lab.

Ingresso libero. Prenotazione consigliata ma non obbligatoria: il posto a sedere è garantito fino a inizio evento!
Prenotazioni qui

Workshop

venerdì 24 maggio dalle 10:00 alle 18:00 @ Open in corso Stati Uniti 62/b a Torino

Hikimi conduce il workshop di progettazione grafica per l’accessibilità degli ambienti e dei contenuti, attraverso l’interlocuzione con il coordinamento del Disability Pride Torino. Il workshop è gratuito ed è rivolto a massimo 12 persone. Non sono richieste competenze specifiche. Invia la tua richiesta di iscrizione entro il 22 maggio all’indirizzo: scrivici@giustieventi.it

Per informazioni: open.fondazionetime2.it | www.giustieventi.it

le parole che usiamo

Le parole che usiamo: come il linguaggio dà forma alla realtà | Salone OFF

Sabato 11 maggio alle ore 18:30 da un dialogo sul linguaggio e le parole che usiamo quando parliamo di disabilità.

Un dialogo sulle rappresentazioni che creiamo nel parlare e comunicare le disabilità, con Vera Gheno, sociolinguista, e Valentina Tomirotti, giornalista freelance e attivista per il mondo disability.
Modera: Samuele Pigoni, segretario generale di Fondazione Time2.

L’evento si terrà da Open, spazio aperto di diversità, la sede a Torino di Fondazione Time2, in corso Stati Uniti 62/b.

Prenotazione consigliata ma non obbligatoria: cosa vuol dire? Che ti assicuri un posto a sedere durante l’evento. Il tuo posto è garantito fino a inizio evento!

Prenota il tuo posto

Durante l’incontro sarà presente la Libreria Binaria con una selezione di libri come bibliografia dell’evento.

Informazioni di accessibilità

  • Gli spazi di Open sono accessibili in carrozzina.
  • L’evento sarà sottotitolato (con trascrizione automatica).
  • I primi posti sono riservati a chi necessita di leggere il labiale.
  • Sono a disposizione delle cuffie anti-rumore per chi ne avesse bisogno.
  • Nella sala adiacente a dove si svolge l’evento, ci sarà uno spazio di decompressione dove poter seguire l’incontro a video.
voci amapola

Violenza di genere con Lella Palladino nella rubrica Voci di Amapola

La quinta puntata di Voci affronta un tema di cui – per fortuna – si parla sempre di più, con matrici culturali profonde e difficili da sradicare, fondate su una visione del mondo patriarcale: la violenza di genere. Anzi, la violenza maschile sulle donne, come ricorda Lella Palladino in questo episodio della rubrica di Amapola sui grandi temi sociali del nostro tempo.

Un fenomeno strutturale

Nel mondo, la violenza di genere interessa 1 donna su 3. In Italia, da gennaio ad aprile 2024, i femminicidi sono stati 24, circa uno ogni 3 o 4 giorni. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

Oltre alla violenza fisica e sessuale, la violenza di genere però assume anche molte altre forme. È sufficiente riprendere i dati dell’ultima survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) di Fondazione Libellula su mondo del lavoro e discriminazioni verso le donne. Delle 11mila rispondenti, il 60% circa ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità e anzianità di servizio. Per quanto riguarda il fenomeno delle molestie, il 40% segnala di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro. Si tratta di due dati particolarmente significativi, ma la lista delle discriminazioni continua e tocca i temi della maternità, della leadership, dell’abbigliamento.

L’intervista a Lella Palladino

Lella Palladino è fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A., Past President di Fondazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) e Vicepresidente di Una nessuna e centomila. In questa puntata di Voci, racconta la realtà dei centri antiviolenza. L’intervista prosegue con il racconto dell’esperienza della Cooperativa E.V.A., tra cinque centri antiviolenza e Case Rifugio, di cui una dedicata a donne in uscita dalla tratta degli esseri umani a fini dello sfruttamento sessuale.

Infine, l’episodio si chiude con una riflessione rispetto all’attuale situazione italiana. La violenza di genere oggi ha finalmente visibilità all’interno del dibattito pubblico, un passo avanti necessario ma non sufficiente per porle fine. Ancora troppi sono gli ostacoli alla libertà e all’autoaffermazione che vivono le donne. Combattere il fenomeno significa prima di tutto prendere consapevolezza della sua natura culturale e strutturale.

La rubrica Voci

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. La playlist con tutte le interviste è disponibile su YouTube.

zoe mcdonagh salone del libro

Media Development Investment Fund interviene su “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”

Chi sono gli speaker dell’evento “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”, organizzato da Torino Social Impact nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism? Giornalisti, comunicatori ed esperti di impatto interverranno venerdì 10 maggio ore 10,30 in Sala Bianca.

Una di loro è Zoe McDonagh: fa parte del team globale Outreach and Strategy del Media Development Investment Fund e si occupa di finanziamenti e relazioni con gli investitori. Ha trascorso quasi un decennio presso la Fondazione CRT, dove ha acquisito una vasta esperienza nell’attuazione di progetti internazionali in materia di imprenditorialità d’impatto, data science, IA e accelerazione aziendale. Il background professionale di Zoe McDanagh include anche ruoli nel settore dell’istruzione, avendo insegnato sia nel Regno Unito che in Italia, oltre a programmi di formazione per imprenditori sociali in collaborazione con l’ONU.

Come approfondirà Zoe McDonagh nella cornice del Salone del Libro, il Media Development Investment Fund investe in quelle imprese che si occupano di informazione nei paesi dove l’accesso a media liberi e indipendenti è minacciato. Alla base della sua missione, parte da una visione che vede nell’informazione tempestiva, accurata e pertinente uno strumento per garantire una partecipazione più ampia alla vita pubblica e una maggior tutela dei diritti dell’individuo.

Investire nei media indipendenti per promuovere società che possano prosperare

In molti Paesi i finanziamenti alle imprese del settore dei media sono subordinati a condizioni editoriali. Così il Media Development Investment Fund offre un’alternativa che mira a salvaguardare l’indipendenza editoriale

Lo fa fornendo gli investimenti di debito e di capitale di cui le testate giornalistiche indipendenti hanno bisogno per crescere e competere con la concorrenza; ma anche sostenendo gli investimenti rivolgendo ai media un intenso monitoraggio finanziario, assistenza tecnica e consulenza strategica che permette loro di sfruttare al meglio il finanziamento ricevuto. Aiuta inoltre le testate a espandere il loro pubblico, a migliorare i propri prodotti giornalistici e ad aumentare le proprie entrate.

Finanziare i media per un impatto sociale

Come riportano i dati del Media Develompent Investment Fund, dal 1996 a dicembre 2023, MDIF ha investito in 152 clienti in 47 paesi. Ha inoltre fornito finanziamenti per un totale di $316.2 milioni, compresi milioni in prestiti e investimenti in equity e sovvenzioni per assistenza tecnica. 

Partendo dal presupposto che l’80 percento delle persone vive in paesi con accesso limitato a informazioni e notizie indipendenti, MDIF, nei suoi 25 anni di lavoro, ha contribuito in maniera virtuosa ed efficace a creare e supportare istituzioni mediatiche finanziariamente sostenibili che hanno contribuito, e contribuiscono tuttora allo sviluppo politico, sociale ed economico, proteggendo i diritti degli individui e delle minoranze.

Open Incet bench-mark

Bench-Mark | Ep. 66 – Open Incet

Dal 2015 Open Incet opera sul territorio torinese con un approccio innovativo, mirando a favorire lo sviluppo di un’economia d’impatto di prossimità.

In questo nuovo episodio di Bench-Mark, insieme a Debora Greco e Sara Carrabba, rispettivamente Project Manager e Project Officer di Open Incet, cerchiamo di comprendere il significato che l’impact economy ha per loro e l’importanza di “fare rete” insieme agli attori pubblici e privati del territorio che li circonda.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

mostra collettiva salone off

Artàporter per il Salone del Libro OFF – Vita Immaginaria

“La vita immaginaria muove la vita creativa, come scrive Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio, e a volte anticipa e indovina le vicende della vita reale. Riguarda quindi anche l’attesa di un futuro che possiamo costruire attraverso la letteratura, il cinema, l’arte, le parole scritte e le voci alle quali dedichiamo la nostra speciale attenzione. Anche la nostra segreta devozione e le nostre speranze. Questo Salone è allora l’omaggio alla vita immaginaria, in tutte le sue forme: al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale.”

Così scrive Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro.

Il brano della Ginzburg sembra riflettere su come la vita immaginaria, o il mondo interiore della fantasia e dell’immaginazione, possa influenzare la vita reale e il processo creativo.

Artàporter ha invitato gli artisti di tutte le discipline a partecipare a questa chiamata aperta, che accoglie opere visiveperformativeletterarie e multimediali. Invita a riflettere profondamente sul potente messaggio espresso nel testo sopra citato.
La vita immaginaria, con la sua ricchezza di immaginazione e creatività, potrebbe essere la chiave per sbloccare nuove prospettive nel lavoro artistico.
È necessario prendersi un momento per considerare come la vita immaginaria influenzi il processo creativo. Esplorare come i sogni, le fantasie e le visioni possano trasformarsi in opere d’arte che ispirano e emozionano gli altri.
Sperimentare nuove tecniche e approcci che possono essere alimentati dalla vita immaginaria.

La mostra, firmata Artàporter, si terrà presso il Con/Temporary Space Santa Teresa a Torinodal 4 maggio al 13 maggio 2024, con vernissage il 4 maggio dalle ore 18:00.
La mostra è inserita all’interno della rassegna Salone del Libro OFF.