Presentati i progetti vincitori del bando pilota Delfin

Grande partecipazione all’incontro di presentazione dei progetti selezionati per il percorso di accompagnamento di DelFin (azioni di sviluppo e consolidamento di un ecosistema finanziario per la nascita e la crescita di imprese sociali nelle aree rurali) organizzato da Finpiemonte e Fondazione Giacomo Brodolini.

Proprio per supportare l’imprenditorialità sociale si sta sviluppando un Progetto Pilota, che prevede un percorso di accompagnamento alla realizzazione di 10 idee imprenditoriali a impatto sociale, selezionate fra 55 proposte arrivate.

L’incontro, articolato in diversi interventi,  ha inizialmente  analizzato il tema dei bisogni sociali delle aree interne e delle risposte arrivate  dal territorio.

Il professor Barbera dell’Università di Torino e del Collegio Carlo Alberto ha esposto le criticità che si trovano ad affrontare gli imprenditori delle aree montane,  proponendo delle azioni atte a  trasformare le criticità in opportunità di rinascita  dei territori stessi. Le principali risposte di cui il territorio ha bisogno passano dalla semplificazione della spirale burocratica, alla facilitazione all’accesso ai finanziamenti, alla progettazione di un modello welfare diffuso.

A seguire, i rappresentanti della cooperativa Nemo- Innovare in montagna hanno offerto una panoramica di tutte le candidature pervenute, mettendo in evidenza come il maggior numero di proposte fosse incentrata  sulla valorizzazione delle produzioni locali, sulla riscoperta del territorio e turismo sostenibile e sulla promozione del benessere psicofisico.

E’ stata poi la volta dei veri protagonisti dell’incontro, i progetti: i referenti dei 10 progetti selezionati hanno avuto l’opportunità di presentare la loro idea progettuale alla platea di stakeholder, facendo emergere le loro esigenze.

Le principali esigenze segnalate si possono riassumere principalmente  nel bisogno di  accesso al  finanziamento, nel supporto istituzionale, nella creazione di  una rete a livello locale che riconosca il loro operato e lo valorizzi anche economicamente e nella necessità di essere riconosciuti come attori per la creazione di forme di economia più giuste e sostenibili.

Molto interessante la presentazione del professor Bogetti della SAA – scuola di Amministrazione aziendale, che ha illustrato le diverse fasi del percorso di accompagnamento che, attraverso  lezioni frontali, attività di tutoring e mentoring,  traghetterà i progetti da idea progettuale a progetto di impresa.

Infine, l’intervento di Elisa Rosso della Fondazione Time2 di  presentazione degli ottimi risultati del bando “Prossimi”, finalizzato a sostenere  iniziative di sviluppo, innovazione e inclusione sociale nelle aree interne e montane, ha fornito stimoli di riflessione sulla necessità di fare sistema a livello locale e territoriale.

In conclusione dall’incontro è emerso che una delle  chiavi di volta  per lo sviluppo dei territori marginali è sicuramente  la necessità di un  forte ecosistema locale  che sostenga le nuove  progettualità. E’ fondamentale  favorire e facilitare la collaborazione e l’integrazione fra i diversi portatori di interesse attivi sul territorio in un’ottica di  integrazione fra pubblico e privato e di sinergia sistemica.

In questo, il progetto Delfin vuole essere un tassello del sistema e dare il suo contributo  favorendo lo sviluppo delle 10 idee imprenditoriali selezionate.

Info e contatti:

Finpiemonte SpA – Tel. 335.1905160 e-mail: progetti@finpiemonte.it

Fondazione Giacomo Brodolini – Tel. 338.1846048 e-mail: innovazione@fondazionebrodolini.eu

Torino Social Impact Art Award: si è conclusa la residenza artistica

Si è conclusa il 30 settembre la residenza artistica dei vincitori del bando QUANTE ITALIE? promosso da Artissima e Torino Social Impact partita il 1 settembre 2020. 

Torino Social Impact Art Award – premio ideato da Artissima e Torino Social Impact e rivolto a talenti emergenti dal background multiculturale e migratorio – ha annunciato a maggio 2020 i due vincitori del bando di residenza artistica: Caterina Erica Shanta (Germania, 1986) e Liryc Dela Cruz (Filippine, 1992).

I due giovani talenti selezionati hanno avuto l’opportunità di vivere in residenza a Torino per un mese per produrre una nuova opera video che risponda alla riflessione sul tema “Quante Italie?”, titolo e focus di questa prima edizione del Torino Social Impact Art Award.

“Quante Italie?” invita i giovani vincitori a contribuire alla trasformazione della percezione sociale di temi particolarmente urgenti, riflettendo su storie di vita considerate “lontane” capaci di indagare temi come l’identità e la cooperazione, mettendo al centro il proprio bagaglio multiculturale e il proprio punto di vista personale, sfaccettato e innovativo, tramite un costante e produttivo confronto con il contesto e gli stimoli della città di Torino.

La selezione degli artisti è avvenuta attraverso la diffusione di un bando inviato alle principali Accademie di Belle Arti e Università italiane e diffuso digitalmente. Al bando hanno risposto 22 artisti: video artist, fotografi, pittori e performer di età compresa tra i 22 e i 35 anni, in prevalenza donne (13) e stranieri (12). La presenza di un background multiculturale e migratorio nella propria storia di vita era un tratto fondamentale richiesto dal bando ed è stato interpretato dai candidati sia da un punto di vista strettamente connesso alla storia familiare, sia in relazione alle esperienze professionali e formative. L’aver vissuto per molto tempo a contatto con altre culture, e averne assimilato le caratteristiche, ha portato un buon numero di candidati a sentirsi “cittadini del mondo” e a considerare la propria ricerca come frutto di un vissuto migratorio. Hanno risposto al bando artisti di provenienza molto varia, tra cui, il sudest Asiatico, l’Europa orientale e occidentale, l’America centrale, il Sud America, il Medio e Estremo Oriente. Tutti i candidati hanno mostrato forte interesse nella realizzazione di opere corali basate sul dialogo con gli abitanti di Torino.

I due vincitori sono stati selezionati da un comitato composto da Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, Mario Calderini docente del Politecnico di Milano e portavoce di Torino Social Impact, Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare, Danilo Correale, artista, e Anna Daneri, curatrice.

Nel corso della residenza, inizialmente prevista nel mese di maggio e rinviata a settembre a causa dell’emergenza sanitaria, gli artisti hanno alloggiato presso Combo, partner hospitality del progetto e format innovativo che unisce all’idea di accoglienza una programmazione artistica e culturale aperta alla sperimentazione. Il confronto quotidiano con l’eterogenea comunità che abita e frequenta gli spazi di Combo, così come la vicinanza sinergica con Porta Palazzo – il mercato più grande d’Europa – che dà il nome al quartiere storicamente multietnico di Torino in cui Combo sorge, ha permesso agli artisti in residenza di assorbire costantemente nuovi stimoli e ispirazioni.

Stimoli che sono stati arricchiti dalle visite organizzate da Artissima e Torino Social Impact per accompagnare gli artisti alla scoperta della città e delle sue espressioni artistiche, culturali e sociali più significative. Inoltre, Artissima li ha guidati nel percorso di produzione dell’opera attivando un tutoring dedicato.

La comune vocazione alla sperimentazione ha portato Artissima e Torino Social Impact a concepire il progetto con l’obiettivo di allargare il perimetro d’azione dell’innovazione sociale all’arte contemporanea. Focalizzandosi sullo spazio che il multiculturalismo ha nella società odierna, il premio ha voluto proporre nuove relazioni e aprire scenari inaspettati attraverso i linguaggi e lo sguardo degli artisti vincitori.

 

GLI ARTISTI VINCITORI

Caterina Erica Shanta ha vinto il premio Torino Social Impact Art Award con il progetto: Talking about visibility, per la seguente motivazione:

“Per l’impatto sociale della sua proposta, basata sul dialogo orizzontale e lo scambio di prospettive.

Per la volontà di interrogare e mettere al centro l’immaginario cinematografico di ognuno con il fine di dare vita a un progetto di cinema collettivo, coinvolgendo alcune comunità multietniche di Torino e restituendo un’opera capace di veicolare storie e narrazioni che da personali diventano sociali”.

Nata da madre italiana e padre americano, Caterina Erica Shanta ha vissuto in diversi Paesi ed è stata a contatto con svariate comunità. Come altri lavori realizzati recentemente dall’artista, Talking about visibility è un luogo di costruzione di identità, alterità e memoria che pone l’accento sull’atto di riconoscersi in un determinato immaginario e sulla visibilità di quest’ultimo all’interno della narrativa comune.

 

Liryc Dela Cruz, filmaker filippino, ha vinto il premio Torino Social Impact Art Award con il progetto Il Mio Filippino: Invisible Bodies, Neglected Movements, per la seguente motivazione:

“Per la forza dell’indagine sociale proposta, incentrata sulla documentazione del movimento collettivo della migrazione, della sua percezione, della forza lavoro dimenticata e del rifiuto sociale.

Per la volontà di mettere al centro della sua ricerca un mondo silenzioso e sotterraneo, abitato da persone che rimangono spesso inosservate o trascurate, ma il cui ruolo nella società è fondamentale”.

Come in altri suoi lavori, tematicamente legati alle sue origini e alla sua storia, la comunità filippina di Torino sarà la protagonista della ricerca. L’artista, concentrandosi sulla quotidianità dei lavoratori domestici, vorrebbe dar vita a un video con elementi coreografici.

 

BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI

Caterina Erica Shanta

Nata in Germania nel 1986, Caterina Erica Shanta è artista e regista e sviluppa progetti cinematografici documentari con particolare attenzione ai sistemi mediali per la produzione e archiviazione di immagini.

Laureata in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia, i suoi lavori sono stati presentati in diversi film festival e mostre d’arte contemporanea. Svolge attività di formazione nelle scuole da diversi anni, attraverso laboratori dedicati sia ai bambini sia agli adulti.

I suoi lavori sono stati presentati in spazi espositivi e rassegne cinematografiche tra cui ricordiamo: Accademia di Belle Arti di Firenze (FI); Progetto Borca, Borca di Cadore (BL); PAV Parco Arte Vivente (TO); Lago Film Festival, (TV); MAMbo, Bologna (BO); Fabbrica del Vapore, Milano (MI).

 

Liryc Dela Cruz

Nato nelle Filippine nel 1992, Liryc Dela Cruz si è laureato in Mass Communication all’Università di Davao, (PH). Trasferitosi in Italia nel 2017, ha vissuto per sei mesi a Torino, trasferendosi poi a Roma dove vive e lavora.

Diverse sue opere sono state selezionate e proiettate in festival internazionali di cinema e mostre d’arte.

Tra i vari riconoscimenti e partecipazioni si ricordano: ha rappresentato l’Italia presso il Young Artist UK a Nottingham, è stato Editor in Chief della mostra Where is South a Palazzo Querini, Fondazione Ugo e Olga Levi nell’ambito dell’iniziativa Rothko a Lampedusa durante la 58a Biennale di Venezia, ha collaborato con il Festival del Cinema Mediterraneo di Roma come coordinatore del Progetto Methexis (2019). Recentemente è stato selezionato come uno dei giovani cineasti emergenti a rappresentare l’Italia nella sezione del festival Berlinale Talents durante il 70esimo Berlinale Festival Internazionale del Cinema. Parteciperà inoltre al Progetto INFRA dal 2020 al 2021 per il Teatro di Roma.

Homes4All al Festival dello Sviluppo Sostenibile di Parma.

Si sta tenendo in questi giorni il Festival dello Sviluppo Sostenibile di Parma, organizzato a livello nazionale da ASviS (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile), con l’obiettivo di far conoscere i 17 Goal dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. A Parma l’edizione locale è organizzata da Università di Parma, WWF Parma, Gist, Arpae, Fruttorti, e realizzata con il patrocinio del Comune di Parma.

L’ultimo giorno del Festival, venerdì 2 ottobre, vedrà la partecipazione di “Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova”, progetto di finanza di impatto per affrontare l’emergenza abitativa a Torino promosso dalla Città di Torino insieme a Camera di commercio di Torino, Brainscapital, Homers e ACMOS. Il progetto, inoltre, è realizzato nell’ambito di Torino Social Impact, finanziato dal Fondo per l’Innovazione Sociale e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.

Dalle 11 alle 12.30 si terrà la conferenza “Imprenditorialità sociale e impact investing. Casi concreti con focus sulle pari opportunità”, a cui parteciperà Federico Disegni, Direttore Generale di Homes4All s.r.l che presenterà il progetto come esempio concreto di finanza di impatto.

Per partecipare alla conferenza basta collegarsi alla diretta Facebook a questo link.

Selezionati i 10 progetti che parteciperanno al percorso di accompagnamento con la Scuola di Amministrazione Aziendale

Finpiemonte e Fondazione Giacomo Brodolini, nell’ambito del progetto DELFIN (INTERREG Central Europe 2014-2020), hanno promosso un progetto pilota per sostenere la creazione, il potenziamento o la scalabilità di iniziative imprenditoriali volte a dare risposta alle sfide sociali di alcuni territori montani e/o rurali del Piemonte (biellese, cuneese, torinese).

Delle 55 idee progettuali pervenute, reperite anche grazie all’attività di scouting condotta dal Collegio Carlo Alberto, con il supporto tecnico di Nemo- Nuova Economia in Montagnasono stati selezionati 10 progetti che hanno appena iniziato il loro percorso di accompagnamento con la SAA – Scuola di Amministrazione Aziendale, che si svilupperà in circa 9 mesi e che comprende sessioni di formazione, momenti di assistenza individuale ed esercitazioni pratiche.

L’obiettivo che Finpiemonte e Fondazione Giacomo Brodolini si pongono è di facilitare processi di cooperazione e messa a sistema di risorse, generare nuove modalità di interazione e partnership, nonché meccanismi di finanziamento e di intervento a supporto delle imprese sociali in ambiente rurale, anche tramite il  coinvolgimento di stakeholder locali delle tre province interessate e di soggetti del mondo finanziario e della filantropia.

Proprio con questo obiettivo si è svolto il 29 settembre, a Torino un primo workshop in cui i 10 progetti selezionati potranno presentarsi personalmente e condividere, già da questa fase iniziale del percorso, la loro idea di attività imprenditoriale. I 10 progetti selezionati sono stati proposti in alcuni casi da soggetti d’impresa già costituiti formalmente e in altri casi da gruppi di lavoro informali alla ricerca di uno sbocco imprenditoriale. Tutti condividono l’obiettivo di sviluppare azioni innovative rispetto al contesto rurale/montano in cui si inseriscono e di generare con il loro operato anche un impatto sociale positivo sulla vita delle comunità locali.

L’incontro è stato anche l’occasione per  affrontare i temi dei  bisogni sociali delle aree montane, dell’attività di scouting che è stata realizzata per favorire l’individuazione di progettualità sui territori e dell’importanza di un percorso di accompagnamento e formazione per i neo imprenditori. Sono state inoltre illustrate l’esperienza e  le prospettive del Bando “Prossimi” e si sono analizzate le modalità di un  coinvolgimento sempre più ampio del territorio  per favorire lo sviluppo della imprenditorialità sociale delle aree rurali.

ELENCO DEI PROGETTI SELEZIONATI

Provincia di Biella

  • “La Scuola Senza Pareti – Filiere, comunità e accoglienza per nuovi luoghi abitati”, promosso dalla Onlus “Cooperativa del Mulino” (Netro, Ailoche, Caprile, Coggiola, Crevacuore, Curino, Piedicavallo, Portula, Pray, Quittengo, Soprana, Sostegno, Valdilana, Veglio, Villadelbosco) – Cooperativa di comunità, formazione per la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale locale;
  • “Vita da Bosco!”, promosso dall’impresa individuale “Cubit” e dal B&B “Cervovolante” (Campiglia Cervo) – turismo accessibile, sostenibilità ambientale, servizi al turista di qualità.

Provincia di Cuneo

  • “AGRI-LAB”, promosso dalle Cooperative “I Tesori della Terra” e “Il Ramo” (Cervasca, Valle Grana,Valli Cuneesi) – agricoltura sociale per favorire l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione della produzione agricola locale, la sostenibilità della vita in aree interne;
  • “Casa Sartorino – Officina Contemporanea”, promosso dal gruppo informale “Casa Sartorino” (Levice e Comuni Valle Bormida, Uzzone, Belbo) – valorizzazione del territorio, officina contemporanea per generare benessere, consapevolezza, nuovi modi di percepire la realtà;
  • “Germin-Azioni”, promosso dalla Cooperativa di Comunità “Germinale” (Unione Montana Valle Stura di Demonte) – creazione di opportunità di vita sostenibile sul territorio, creazione di condizioni favorevoli all’attività di impresa, riattivazione del potenziale agricolo locale;
  • “L’Arma dei Margari”, promosso da un gruppo pubblico privato in fase di definizione (Demonte) – valorizzazione del territorio attraverso il recupero delle malghe e del mestiere del Margaro;
  • “Può una comunità locale di montagna crescere e prosperare garantendo la fornitura di servizi ecosistemici? Dalla teoria alla pratica”, promosso dalla Cooperativa Agricola di Comunità “la Volpe e il Mirtillo” (Ormea) – valorizzazione e incremento dei servizi ecosistemici, gestione forestale e agricola sostenibile;
  • “Vendita di Prodotti Tipici Piemontesi in Germania”, promosso da un gruppo informale in fase di definizione (Stroppo, Elva, Macra, Prazzo) – valorizzazione della produzione locale, inserimento sociale, creazione di reti commerciali, coordinamento della produzione locale

Città Metropolitana di Torino

  • “La terra di ERIDAAN: Una scommessa per la salute”, promosso dal gruppo informale “Eridaan” (Arignano, Balangero, Brozolo, Cavagnolo, Cinzano, Marentino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Sciolze) – socializzazione e integrazione attraverso l’agricoltura sociale per migliorare il benessere bio-psico-sociale;
  • “Fattoria Sociale”, promosso dalla Fattoria Sociale “E.Gi.Ivo” (Valgioie, Coazze, Susa, San Giorio di Susa, Meana di Susa) – agricoltura sociale per favorire l’inserimento lavorativo, rapporto città-montagna, gestione partecipata dell’attività agricola, generazione di valore economico-sociale.

Info e comunicato stampa

Digital Ethics Forum 2020

L’1 e 2 ottobre si terrà la seconda edizione del Digital Ethics Forum, un evento completamente dedicato ai temi dell’etica nella produzione, nella distribuzione e nell’uso delle tecnologie digitali.

Organizzato da Sloweb in partnership con la Fondazione GCSEC di Poste Italiane, e in collaborazione con la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, il Digital Ethics Forum 2020 si svolgerà online, per facilitare le esigenze di distanziamento sociale, con un occhio rivolto ai recenti avvenimenti, e l’altro rivolto al futuro.

Il Digital Ethics Forum è gratuito, si svolge online sulla piattaforma Webex. Per partecipare è sufficente registrarsi al sito: https://gcsec.org/it/digital-ethics-forum/

Il DEF20 sarà una full immersion di due giorni con panel di conferenze, eventi speciali e assemblea dei soci Sloweb aperta al pubblico per informare riguardo alle questioni etiche più attuali nel mondo digitale e stabilire azioni concrete da intraprendere per muoversi in modo etico e consapevole nell’uso degli strumenti digitali.

Il Forum, rivolto sia ai professionisti dei settori dell’innovazione e delle comunicazioni, sia a studenti e appassionati di tecnologia, prevede un percorso che parte da una più ampia discussione sulla società dell’informazione, per arrivare a una sessione di indicazioni pratiche, con l’obiettivo di informare, educare, porre dubbi, e incoraggiare i partecipanti a lottare per un digitale più equo. Tra i 30 speaker partecipanti Marco Bentivogli (Mise), Carola Frediani (Guerre di Rete), Sabina Leonelli (Exeter University), Don Luca Peyron (Arcidiocesi Torino), Alberto Rossetti (Psicoterapeuta), Paolo Santi (MIT). Da segnalare, inoltre, due eventi speciali dedicati alla lettura con Luciano Floridi (Il verde e il blu), e Simone Pieranni (Red Mirror).

Con il passaggio forzato allo smart working e alla didattica a distanza, l’insistente proposta di usare tecnologie di tracking, le sempre più frequenti e palesi intrusioni nella privacy ad ogni livello è esplosa con forza la domanda di etica nell’uso, nella distribuzione e produzione di prodotti e tecnologie digitali”, dichiara Pietro Jarre, socio fondatore di Sloweb. “L’arrivo dell’IA a Torino, il sorgere di gruppi di educazione civica digitale, la domanda crescente di controllo collettivo dell’uso dei dati, il nascere di politiche di Corporate Digital Responsibility che accompagnano la direzione UE in merito sono segnali che danno speranza, vogliamo diffondere e sostenere in concreto nella società, nelle scuole, nelle aziende”.

L’evento è gratuito, aderisce al programma Repubblica Digitale e si svolge con il patrocinio della Città di Torino, del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino. Tra i primi sponsor Alan Advantage, Banca di Cherasco, Colin & Partners, Creostudios, eLegacy.

Spazi di quartiere

Le raccolte fondi del festival Bottom Up! promosso dalla Fondazione per l’architettura / Torino e dall’Ordine degli Architetti di Torino continuano fino al 3 novembre.

Gli spazi di comunità sono fondamentali per una città partecipata e vissuta al meglio dai suoi abitanti, di quartiere in quartiere; è la filosofia che anima i progetti di Bottom Up!, inclusi Miraorti e Stiamo freschi! della Casa del Quartiere di San Salvario. Il 10 ottobre alle ore 20 potrete vedere con i vostri occhi gli spazi degli orti urbani di Mirafiori sud in occasione della cena Gran Galà Miraorti, mentre la Casa del Quartiere vi aspetta fino al 26 settembre per il festeggiare il suo decimo compleanno. Ecco i dettagli!

Miraorti

Miraorti è un progetto per la riqualificazione dal basso degli orti abusivi di Mirafiori sud. L’obiettivo è restituire al quartiere 6 ettari di verde pubblico mantenendo la loro vocazione agricola, attraverso un processo partecipativo che vedrà impegnati ortolani abusivi e volontari nella realizzazione di un grande parco di orti urbani, dove sperimentare nuove forme di agricoltura urbana e inclusione sociale.

Puoi sostenere questa iniziativa anche dal vivo partecipando all’evento Gran Galà Miraorti, una cena a base di verdure fresche cucinate dagli ortolani di Orti generali. La particolarità? Il dress code: abiti da sera e scarpe da orto! L’appuntamento è per sabato 10 ottobre, ore 20.00, Strada Castello di Mirafiori 40. Per restare aggiornato, segui la pagina Facebook di Miraorti.

Stiamo freschi! 10×10

Il cortile della Casa del Quartiere di San Salvario è uno spazio di 600 mq che ospita abitanti di tutte le età e numerose attività, soprattutto nel periodo estivo. Attualmente il cortile è una distesa di cemento senza ombra e ha uno spazio molto ridotto per il verde; due elementi che complicano la fruibilità dello spazio durante i mesi estivi. Il progetto Stiamo Freschi! intende realizzare un sistema di pergole per aumentare l’area ombreggiata e rendere piacevoli i momenti di relax e le attività all’aperto che qui si svolgono. In occasione dei festeggiamenti per i suoi dieci anni, la Casa del Quartiere di Via Morgari 14 fino al 26 settembre celebrerà il proprio compleanno e raccoglierà fondi per la sua iniziativa durante 10×10. Segui il progetto su Facebook e su Instagram.

 

Questi sono solo due dei progetti di Bottom Up!; per conoscere e sostenere tutti gli altri vai alla pagina crowdfunding.bottomuptorino.it.

Per ogni donazione superiore a 50 euro sarà riservata una t-shirt ufficiale del festival.

Mercati finanziari per l’impatto: modello e studio di fattibilità per una Borsa Sociale

Mercati finanziari per l’impatto: modello e studio di fattibilità per una Borsa Sociale

Mercoledì 30 settembre, dalle ore 17:00 alle 18:30, siete invitati all’evento Mercati finanziari per l’impatto: modello e studio di fattibilità per una Borsa Sociale, nell’ambito dell’ottava edizione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale

L’impegno delle imprese sociali profit e non profit deve passare dalla narrativa alla operatività aziendale valutata dal mercato azionario e delle obbligazioni. In un contesto profondamente cambiato anche a seguito della pandemia sanitaria la sfida è sempre più integrare l’interesse degli shareholder con l’impegno per gli stakeholder. Nell’incontro si parlerà della possibilità di creare una Borsa Sociale Dei Valori (Bosvalori) dove ogni organizzazione sarà valutata dagli investitori istituzionali e dal retail.

Coordina

Giorgio Fiorentini – Professore di Management delle Imprese Sociali Università Bocconi

Partecipano

Guido Bolatto – Segretario generale Camera di commercio di Torino
Giuseppe Bruno – Presidente CGM
Mario Calderini – Professore ordinario Politecnico di Milano
Davide Dal Maso – Partner Avanzi
Alberto Eicholzer – Direzione Finanza Compagnia di San Paolo
Emiliano Giovine – Avvocato R&P Legal studio associato
Barbara Lunghi – Responsabile mercati primari azionari Borsa Italiana

Nb.: nella fase di registrazione, specificare investitori come percorso tematico.

Cos’è Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale

Dal 2013 Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è l’appuntamento più atteso da chi crede nella sostenibilità. Riconosciuto come il principale evento in Italia dedicato a questi temi, negli anni il Salone ha contribuito alla diffusione della cultura della sostenibilità, offerto occasioni di aggiornamento, facilitato il networking tra i diversi attori sociali.

L’edizione 2020 con 205 organizzazioni “protagoniste”, oltre 300 relatori, 80 eventi e migliaia di persone collegate in streaming sarà un’occasione per attivare energie positive e condividere nuove idee. Ma soprattutto per capire come cambia il mercato in un momento di vera “metamorfosi”.

Tutti gli eventi, suddivisi in percorsi tematici, saranno trasmessi in diretta streaming dall’Università Bocconi il 29 e il 30 settembre dalle ore 9 alle 19. Il pubblico potrà seguire gli eventi solo da remoto registrandosi gratuitamente alla piattaforma digitale su cui verranno trasmessi.

Torino Social Impact tra i protagonisti di Digital Road to Mannheim

Torino Social Impact si sta affermando sempre di più in Europa come modello virtuoso di partenariato per il rafforzamento dell’ecosistema locale a impatto sociale, grazie al piano di relazioni con le istituzioni europee avviato nel 2019.

In questo quadro Torino Social Impact figura tra i relatori protagonisti dell’evento “New challenges, new innovations, new solidarities – Social Economy in the fight against COVID 19” del 24 settembre, la prima delle otto grandi conferenze digitali organizzate dalla Commissione Europea in vista del European Social Economy Summit previsto il 26-27 maggio a Mannheim, ed è stata selezionata dalla Commissione Europea come organizzatore di uno dei panel dell’ultima conferenza, prevista il 29 aprile ed intotolata “Partnerships for maximizing social impact”.

Tappa fondamentale per la definizione del futuro Action Plan per l’Economia Sociale, il Summit ha lo scopo di promuovere il contributo dell’economia sociale allo sviluppo economico, all’inclusione, alle transizioni verdi e digitali.

La “Strada digitale per Mannheim” è composta da otto eventi online. Ogni evento della tabella di marcia si concentra su un argomento specifico e mira a collegare diversi attori dell’economia sociale in Europa in un formato altamente interattivo, presentare le migliori pratiche e i casi d’uso, nonché fornire informazioni nelle sessioni interattive dei changemaker di tutta Europa.

Digital Road to Mannheim: https://www.euses2020.eu/exchange-events/

Il cibo che unisce

Il cibo è comunità, socialità, un bene prezioso da condividere e valorizzare al meglio. Due dei progetti di Bottom Up!, il festival di architettura promosso da Fondazione per l’architettura / Torino e Ordine degli Architetti di Torino, l’hanno scelto come mission delle proprie iniziative di trasformazione urbana, all’insegna di valorizzazione del tessuto sociale torinese. Ecco i dettagli!

  • Ruota di scarto

Ruota di scarto è un progetto che mira a ridurre lo spreco alimentare grazie alla filosofia di recupero, trasformazione e distribuzione delle eccedenze alimentari. Come? Con una raccolta fondi che ha come fine ultimo raccogliere 6.000 euro per l’acquisto di un furgoncino dotato di cucina mobile. Lo scopo è incrementare l’attuale rete di distribuzione e attivare dinamiche di trasformazione urbana e riappropriazione delle piazze che ospitano i mercati della città durante il giorno e che restano inutilizzate una volta terminata l’attività di vendita. Attraverso un furgoncino con cucina mobile, infatti, si potrebbero recuperare, trasformare e distribuire le eccedenze alimentari della filiera alimentari e donarle. Segui il progetto su Facebook.

Fai la tua donazione per Ruota di Scarto su: https://crowdfunding.bottomuptorino.it/ruotadiscarto/

  • S.P.I.G.A Forno sociale

S.P.I.G.A. è un progetto di panificazione inclusivo che vuole dare vita ad un forno sociale per la ri-generazione artigiana nella periferia torinese, a Barriera di Milano, nell’orto urbano di Agrobarriera. L’obiettivo è trasformare la panificazione in un momento di integrazione, un’occasione per mettere a frutto risorse fisiche, culturali, sociali e ambientali, secondo i principi dell’economia circolare. Il progetto si propone inoltre la creazione di una “biblioteca del grano” in cui raccogliere tipologie differenti di semi provenienti da tutta Italia, promuovendo la biodiversità. Per fare sì che questa iniziativa diventi realtà e raggiunga il goal di 25.000 euro è necessaria anche la tua donazione. Segui il progetto su Facebook e Instagram.

Fai la tua donazione per S.P.I.G.A. su: https://crowdfunding.bottomuptorino.it/fornosocialespiga/

 

Ruota di scarto e S.P.I.G.A. uniscono le forze e ti danno appuntamento all’evento congiunto di raccolta fondi Passata/e in Barriera (iscriviti all’evento Facebook e scarica la locandina) in programma sabato 19 settembre dalle 18 alle 22, nell’orto urbano di Agribarriera di via Petrella 28 Torino. L’evento è di sabato ma lo spazio sarà aperto per tutto il weekend: un’occasione per fare la salsa tutti insieme, scoprire i due progetti e dare loro una concreta possibilità di essere realizzati.

Queste sono solo due dei progetti di Bottom Up!; per conoscere e sostenere tutti gli altri vai alla pagina https://crowdfunding.bottomuptorino.it/.

La Biennale Democrazia torna nel 2021

Biennale Democrazia – manifestazione culturale internazionale che coinvolge i cittadini e in particolare i giovani delle scuole e delle università – tornerà a Torino da mercoledì 24 a domenica 28 marzo 2021 con la settima edizione dal titolo “Un pianeta, molti mondi”.

Al centro dell’attenzione sarà la nostra condizione di abitanti di un unico pianeta, oggi sempre più connesso ma sempre più frammentato, con particolare attenzione ai tanti fattori che rendono difficile trovare risposte comuni a problemi di portata globale. L’emergenza sanitaria ha fornito una dimostrazione esemplare della nostra dipendenza dal contesto globale: nel bene e nel male, nella vulnerabilità come nella solidarietà. Ma ha anche mostrato quanto rilevanti siano i legami – affettivi, culturali, politici, giuridici – che pongono le persone in relazione diretta tra loro, dando forma a spazi di cittadinanza e a quello che viene percepito come “il proprio mondo”. Abitiamo la stessa terra, ma apparteniamo a mondi diversi.

Il tema della settima edizione di Biennale Democrazia è declinato in quattro percorsi per offrire una riflessione ampia e articolata a partire da una pluralità di punti di vista.

  • Pianeta-Mondo. Le istanze di un movimento ambientalista composto perlopiù da giovani cittadini mostrano con forza l’urgenza di tornare a discutere di problemi di portata globale, aggravati oggi dalla pandemia e dai suoi effetti economici e sociali; tra questi anche i nuovi rischi di conflitto nucleare o con armi biologiche, gli sviluppi dell’ingegneria genetica o dell’intelligenza artificiale, il potenziale economicamente deflagrante dei flussi finanziari.
  • Mondi contro. A fronte di società sempre più connesse, si approfondiscono le fratture intorno alle quali vengono delineandosi mondi reciprocamente ostili: blocchi geopolitici contrapposti, ma anche aspri conflitti, specie nelle società democratiche, oggi acuiti dalla crisi sociale che sta maturando in seguito a quella sanitaria. Diventa così urgente confrontarsi tanto con la crescita delle diseguaglianze economiche e dello sfruttamento del lavoro, quanto con la pressante richiesta di politiche identitarie e nazionaliste.
  • La politica e le altre sfere. Se i decenni scorsi ci hanno abituati a pensare la politica come comprimaria sul palcoscenico della globalizzazione economica e tecnologica, la crisi sanitaria mondiale ha però mostrato, nuovamente, la sua funzione insostituibile. Ritorna così l’esigenza di indagare il rapporto tra la politica e le altre sfere della vita sociale: prima fra tutte la scienza, ma anche la sfera economica, dei media, il mondo della cultura e l’opinione pubblica più in generale.
  • Nuovi mondi. Nei momenti di crisi si rinnova il nostro bisogno di guardare al futuro per dare nuova forma alla realtà. Da qui, l’esigenza di tornare sui sentieri tracciati dalla letteratura,
    dalla creatività artistica e dall’incontro con mondi sconosciuti e di sperimentare sguardi inediti su un mondo saturo come il nostro, rinnovando la spinta a immaginare futuri possibili, prima di tutto dal punto di vista politico e sociale.

I PERCORSI FORMATIVI

Biennale Democrazia vuole essere un sostegno per gli studenti e per gli insegnanti, confermando il proprio impegno nel supporto alla formazione superiore e all’educazione civica. In preparazione dell’edizione 2021, BD torna a proporre alle scuole superiori di Torino e d’Italia quattro percorsi tematici accomunati dall’intento di fornire ai ragazzi strumenti di analisi e chiavi di lettura per interpretare la fase di emergenza che ha investito la società intera e soprattutto per riflettere sulle trasformazioni future che già oggi lasciano intravedere il mondo di domani.
1) Città; 2) Changes. Cambiamenti; 3) Contare nel mondo. Il diritto di essere contati; 4) Work in progress? Passato, presente e futuro del lavoro: quattro percorsi strutturati per moduli fruibili
dagli studenti sia interamente da remoto sia in classe con la mediazione dei docenti. Con particolare attenzione all’interazione fra i ragazzi, i percorsi proporranno un ampio ventaglio di materiali didattici (video, audio, letture, immagini) preparati dai formatori di Biennale Democrazia. Alla luce delle condizioni inedite di questi mesi si è optato per video-lezioni corredate da proposte di attività funzionali a promuovere la riflessione e la discussione. I materiali saranno utilizzabili da tutte le scuole superiori d’Italia e, alle classi di Torino che ne faranno richiesta, sarà garantito un incontro in presenza o a distanza che permetterà agli studenti di discutere con i formatori.

DUE CALL PER PARTECIPARE

Dopo il successo delle scorse edizioni, anche quest’anno Biennale Democrazia lancia due call, allo scopo di promuovere l’apertura ai nuovi pubblici e a nuove realtà associative. La call Diventa autore
di BD 2021 è rivolta a tutti i cittadini che vogliano proporre temi da discutere nella prossima edizione. Nell’ambito di un più ampio progetto di rilancio delle realtà culturali della Città, la seconda call sarà
quest’anno riservata unicamente alle associazioni dell’area metropolitana di Torino che vogliono contribuire alla realizzazione di un’iniziativa durante i cinque giorni della manifestazione. Biennale
Democrazia selezionerà fino a 5 idee dei cittadini e fino a 10 progetti delle organizzazioni. Tutte le proposte dovranno essere inviate entro il 15 ottobre 2020 compilando il form dedicato reperibile sul sito biennaledemocrazia.it.

Loving the Alien Fest

Fantasy, inclusione sociale e rigenerazione urbana: sono le tre anime di “Loving the Alien Fest”, il Festival del Fantastico moderno organizzato dal Mufant – Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino in collaborazione con la cooperativa sociale Altra Mente.

La prima edizione del festival si svolgerà dal 18 al 20 settembre: venerdì 18 in modalità online sulla pagina Facebook del Mufant e sabato 19 e domenica 20 al Parco del Fantastico, il grande spazio pubblico accanto al museo (via Reiss Romoli 49bis), con una serie di eventi, presentazioni, concerti e spettacoli.

Il ricco programma alternerà momenti dedicati alle più popolari serie tv, agli anime giapponesi, fino al cinema, la letteratura contemporanea e il fumetto. Il termine “alieno” vedrà un’importante declinazione nei concetti di “diversità” e nel suo contrario, l’uguaglianza. Il tutto inserito in un contesto di riqualificazione di uno spazio in disuso in periferia.

L’iniziativa, infatti, si inserisce all’interno del progetto Loving the Alien che fa parte dei 15 progetti di innovazione sociale sostenuti dalla Città di Torino (programma Torino Social Factory) cofinanziati dal Pon Metro Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 (misura 331A).

Loving the Alien è stato ideato e realizzato da Altramente e Mufant, due realtà molto diverse fra loro che condividono un denominatore comune: l’amore per l’Alieno, il Diverso, l’Altrove. A partire dal processo di rigenerazione avviato dal Mufant nel quartiere di Borgo Vittoria, il progetto ha riqualificato il vasto giardino adiacente al museo, realizzando il “Parco del Fantastico” (location del festival), un parco con grandi installazioni realizzate in due laboratori (di scenografia e di costumistica) che sta creando occupazione, sia per giovani professionisti e professioniste in condizioni di sotto occupazione del settore artistico, sia per quattro persone affette da disagio mentale.

23/09 – Partnerships for Progress: le alleanze come motore di resilienza e inclusività

Nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato da ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), mercoledì 23 settembre, dalle 11.00 alle 12.30, si terrà presso l’Auditorium di Reale Group l’evento Partnerships for Progress: le alleanze come motore di resilienza e inclusività. 

Tema principale sarà l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 17, che sottolinea l’importanza delle partnership per ridurre le disuguaglianze e sviluppare ecosistemi in grado di generare impatti sociali positivi e misurabili.

Relatori:

  • Comune di Torino – Sindaca Chiara Appendino
  • Reale Group – CEO, Luca Filippone
  • Lavazza Group – Vice Presidente, Marco Lavazza
  • Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi – Presidente, Lodovico Passerin d’Entrèves
  • Dynamo Academy – Presidente, Serena Porcari
  • Torino Social Impact – Portavoce, Prof. Mario Calderini
  • UNHCR Italia – Portavoce, Carlotta Sami
  • GSG Global Steering Group for impact investment – Chief Market Development Officer, Kriztina Tora
  • European Union – DG Growth – Policy Officer Social Economy, Karel Vanderpoorten
  • Reale Group – Head of Sustainability & Institutional Communication, Virginia Antonini

Modera Andrea Crabini, Direttore di Class CNBC (Sky 507) e Class Life.

Sarà possibile seguire la diretta streaming su https://reale.top-ix.org/ e sulla pagina Facebook di Reale Foundation.

 

Scarica qui il programma.

Hackability riceve la menzione d’onore del XXVI Premio Compasso d’Oro ADI

Hackability ha ricevuto la Menzione d’Onore del XXVI Premio Compasso d’Oro ADI, uno dei più prestigiosi premi internazionali di design.

Hackability è una non-profit nata a Torino nel 2016, per far incontrare le competenze di designer, maker, artigiani digitali, con i bisogni (e l’inventiva) delle persone con disabilità. Per raggiungere questo obiettivo Hackability ha sviluppato una metodologia di co-design e open innovation che permette alle persone con disabilità e i care giver, con il supporto di maker e designer, di progettare e realizzare soluzioni innovative e personalizzate per l’autonomia e la cura, mettendo al centro le proprie idee, i propri bisogni, le proprie competenze.

Nel 2019 grazie al contributo del progetto AxTo Azioni per le periferie torinesi della Città di Torino (misura 3.03), Hackability si è concentrato sull’area di Torino compresa tra gli ex mercati generali e il Lingotto (nome del progetto: Hackability4MOI), coinvolgendo circa 80 tra maker, designer, artigiani, studenti del Politecnico, persone con disabilità, caregiver che hanno lavorato insieme per trovare nuove soluzioni per l’autonomia nella vita quotidiana.

Ad attirare l’attenzione della giuria internazionale del Compasso d’Oro è stato questo modo di lavorare, giudicato unico, che in quattro anni Hackability ha applicato per co-progettare un futuro più accessibile in diversi ambiti come ad esempio al cibo (grazie al supporto di Barilla, Wasa ed Harri’s), allo sport (con Juventus) e alla mobilità (con Toyota e Arriva). Ma che soprattutto ha permesso di costruire tavoli di co-design sull’accessibilità e l’autonomia nelle periferie di Torino, Milano e Parma, nelle scuole, nelle università e nel mondo ospedaliero e anche all’estero, a Parigi e Shanghai.

E’ una grande novità che ad aggiudicarsi un riconoscimento nel panorama dei grandi premi internazionali di design sia un progetto di innovazione sociale che sposta l’attenzione dai prodotti di design – che sono tutti liberati in open source – alle ricadute ad impatto sociale e di innovazione e ricerca. Racconta Carlo Boccazzi Varotto, founder e coodinatore di Hackability: «stiamo cercando di dare vita a Torino, dove possiamo contare su un ottimo rapporto con il Politecnico, con Fondazione Links, con le istituzioni culturali della città, oltre che con l’ecosistema di Torino Social Impact, a un centro che usi il co-design come strumento per produrre conoscenza, processi di open innovation rivolti alle imprese e di inclusione per superare lo stigma. Non solo un laboratorio di prototipazione, ma un vero hub di innovazione in grado di realizzare corsi, workshop, tavoli di co-progettazione, conferenze, mostre, mettendo al centro le persone con disabilità».

Gli oggetti e le metodologie, insignite con il Premio Compasso d’Oro o con la Menzione d’onore, entrano a far parte di diritto della Collezione Compasso d’Oro ADI, dichiarata il 22 aprile 2004 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di “eccezionale interesse artistico e storico”.

 

Atelier Riforma ha raggiunto l’obiettivo di 8000 euro con il crowdfunding!

Il 7 luglio Atelier Riforma ha lanciato la sua prima campagna di crowdfunding “reward-based” su Indiegogo, ponendosi come goal finale 8000 euro. A due mesi dal lancio, l’obiettivo è stato raggiunto e superato!

Atelier Riforma è una startup innovativa a vocazione sociale, costituitasi a Torino ad aprile 2020. Il suo obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale del settore della moda attraverso l’economia circolare e la creatività sartoriale. Il team raccoglie abiti usati da chi vuole disfarsene e li affida a una rete di realtà sartoriali che, attraverso il processo di trasformazione (chiamato “upcycling”), dà loro nuovo valore. Una volta trasformati, i capi vengono venduti da Atelier Riforma e possono avere così una seconda vita.

L’idea di Atelier Riforma è nata durante il progetto della Fondazione CRT “Talenti per l’Impresa”, un corso di alta formazione volto a formare i giovani sull’imprenditoria. In un anno Atelier Riforma è passata da essere una semplice idea, a una startup. Sono stati raccolti oltre 2000 capi e creata una rete di dieci realtà, tra designers, sarti, brand sostenibili e sartorie sociali in cui lavorano persone provenienti da condizioni di fragilità. Sono state strette due collaborazioni con scuole di moda, affinché gli studenti, i professionisti di domani, si avvicinino alla moda sostenibile e imparino l’arte dell’upcycling. Inoltre, Atelier Riforma collabora con due associazioni non profit (il Progetto ABITO di Torino e l’Associazione Abraham di Nichelino), donando loro gli indumenti che possono essere utili alle persone in difficoltà economico-sociale. Da circa due mesi è anche attivo l’ e-commerce di Atelier Riforma, in cui acquistare abiti frutto di upcycling, ma è solo l’inizio!
«Vogliamo fare molto di più. – dicono – Vogliamo realizzare un sistema di tracciabilità che garantisca a chi ci dona i propri capi la trasparenza sulla loro destinazione. Allo stesso tempo, vogliamo permettere a chi acquista di scoprire chi ha realizzato il lavoro sartoriale sul capo che ha acquistato e comprendere il proprio impatto positivo sull’ambiente, generato dall’acquistare un nostro abito riformato».

Infatti, non è così facile ad oggi per tutti noi essere sostenibili nel nostro modo di vestire. Se decidiamo di donare i nostri abiti usati riponendoli nei cassonetti appositi, rischiamo che i capi vengano intercettati dal traffico illegale di tessuti e, in generale, la poca trasparenza sulla destinazione della donazione scoraggia molti a compiere quella che è essenzialmente una buona azione. Inoltre, la mole enorme di abiti che giungono in Africa dai paesi occidentali (non donati, ma venduti) non fa altro che distruggere l’artigianato e l’economia tessile del luogo. Se, invece, decidiamo di acquistare vestiti realizzati con materie prime e procedimenti «eco-friendly», dobbiamo porre molta attenzione al «green-washing», ossia il fenomeno per cui alcuni brand di moda si professano “green”, pubblicizzando progetti apparentemente virtuosi volti alla sostenibilità, salvo poi nella pratica continuare a produrre la maggior parte delle proprie collezioni con processi criticabili dal punto di vista etico e ambientale.

Per realizzare il proprio sistema di tracciabilità, il team di Atelier Riforma si è posto l’obiettivo di raccogliere di 8.000 euro, facendolo proprio attraverso i propri prodotti. Si è trattata infatti di una campagna di crowdfunding “reward-based”, ossia chi ha donato riceverà in cambio una ricompensa – corrispondente al valore della sua donazione. In altre parole: una sorta di prevendita. Il team ha scommesso molto su questa campagna. «Abbiamo optato per un obiettivo “fisso”. Quindi, se non avessimo raggiunto l’obiettivo, avremmo restituito tutte le donazioni.»

I risultati hanno superato le aspettative! Hanno partecipato alla campagna ben 235 persone, aggiudicandosi una grande varietà di prodotti: da una semplice guida sulla moda sostenibile, a bracciali ricavati da T-shirt, a quaderni e agende foderati in jeans, ad astucci e zaini ricavati da upcycling di jeans usati, a T-shirt fatte dall’unione di più magliette, ma anche vestiti riformati e maglioni di filato rigenerato. «Questo grande successo ci ha dato conferma dell’interesse delle persone verso i nostri prodotti e il nostro servizio, nonché della crescente sensibilità delle persone verso i temi ambientali e l’etica delle aziende. Ogni gesto è stato per noi importante, ringraziamo tutti di cuore e speriamo che questo sia l’inizio di un lungo e virtuoso cammino.»

IN Residence Design Workshop #14: “TRUTH TELLERS” al MAAT di Lisbona

IN RESIDENCE DESIGN WORKSHOP # 14: “TRUTH TELLERS”

Designers/Tutors:
Thomas Ballouhey + Soft Baroque
Quando:
4-7 Novembre 2020
Dove:
MAAT – Museum of Art, Architecture and Technology, Lisbona
Nel contesto di:
MAAT Mode 2020
A cura di:
Barbara Brondi & Marco Rainò

IN Residence Design Workshop #14 si svolgerà a Lisbona, nel meraviglioso contesto del MAAT – Museum of Art, Architecture and Technology, prestigiosa istituzione culturale da sempre impegnata a promuovere il discorso critico e la pratica creativa.

La partecipazione al Workshop – principalmente indirizzata a studenti universitari, giovani professionisti della creatività e design-enthusiast – è a numero chiuso, essendo riservata a un massimo di 24 persone.

I Ticket di partecipazione possono essere acquistati direttamente dal sito di IN Residence.

Siamo inoltre felici di annunciare che il MAAT – Museum of Art, Architecture and Technology contribuisce in maniera determinante a questo progetto educativo, supportando un totale di 15 borse di studio per poter partecipare gratuitamente al Workshop. Per concorrere alla selezione, i candidati devono inviare il proprio CV e PORTFOLIO più una breve LETTERA MOTIVAZIONALE entro e non oltre il 21 settembre 2020 esclusivamente via e-mail, all’indirizzo info@inresidence-design.com. I candidati selezionati come vincitori delle borse di studio saranno contattati tramite email entro e non oltre il 25 settembre 2020. NOTA BENE: le borse di studio non coprono le spese di viaggio e alloggio.

Per maggiori informazioni visitate: www.inresidence-design.com

 

Impact Dive, Design e democrazia

In che modo il design per l’innovazione sociale può contribuire concretamente a rigenerare i sistemi democratici?

Lunedì 28 settembre 2020, in modalità ONLINE, il nostro Impact Dive Design e democrazia a cura del Cottino Social Impact Campus con Nik Baerten e Virginia Tassinari.

L’obiettivo del nostro Impact Dive è quello di fornire ai suoi partecipanti competenze sulle metodologie di design per l’innovazione sociale interpretate alla luce della dimensione co-creativa e co-generativa, coinvolgendo cittadini, amministratori e altri attori chiave locali.

Learning Journey con:

Impact Academy, DASI: Data Arts and Science for Impact 

Desideri lavorare nel mondo del Data Science e nella costruzione di soluzioni a impatto sociale a partire dai dati?

Dal 21 settembre 2020 al 29 gennaio 2021, in modalità BLENDED, la nostra Impact Academy
DASI: Data Arts and Science for Impact a cura del Cottino Social Impact Campus e del team di Data Arts & Science for Impact.

L’obiettivo della Impact Academy è quello di garantire al partecipante lo sviluppo delle hard e soft skills per affrontare un progetto di Data Science dall’inizio alla fine.

Learning Journey con:

Futuri (Im)perfetti

Fondazione Brodolini, insieme a ItaliaCamp, Forcoop, San Donato Scs, Stranaidea e Vides Main, ha avviato il progetto “Futuri (im)perfetti”, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo – con l’obiettivo di aiutare giovani che non hanno voce ad immaginare, aspirare e costruire un futuro da protagonisti partecipando ad un percorso formativo che prevede diversi laboratori pratici e interattivi, per acquisire competenze, esplorare nuovi mondi e conoscere meglio sé stessi e le proprie aspirazioni.

Come funziona il progetto “Futuri (im)perfetti”?

Si sviluppa in tre fasi:

1. Laboratori di futuro: tra ottobre e dicembre, ForwardTO – Studi e competenze per scenari futuri guiderà i partecipanti nell’esplorazione di futuri possibili attraverso tecniche legate al teatro, al videomaking, alla narrazione scritta e orale e ad altre forme d’arte. Dagli scenari individuati nascerà un manifesto comune, che sarà la base su cui lavorerà l’associazione che si andrà a costituire a fine percorso.

2. Percorso formativo: ad inizio 2021 prenderà avvio un percorso di accompagnamento finalizzato a fornire competenze per l’attivazione e la gestione di una realtà associativa e più in generale di innovazione sociale.

3. Costituzione dell’associazione: al termine del percorso i partecipanti daranno vita a una realtà associativa con sede presso Open Incet per la promozione di progetti legati all’ innovazione culturale e civica con particolare riferimento ai giovani e al loro diritto e bisogno di aspirare ad un futuro.

Chi può partecipare?

Due i target principali che lavoreranno in parallelo:

– Giovani 14- 18

– Giovani 18- 30

Come partecipare?

Chi desidera partecipare deve compilare il modulo di iscrizione (cliccando qui) con le informazioni richieste, e allegare una lettera o un progetto grafico (disegno o foto con didascalia) per presentare se stesso e come si vede nel futuro.

Impact Academy | e-Learn! Foresight PRIMER

Quali saranno le “competenze di futuro”?

Il 15-17-22 Settembre 2020 (6 ore totali) dalle 17.30 alle 19.30 la nostra Impact Academy| e-Learn! Foresight PRIMER a cura del Cottino Social Impact Campus e di ForwardTO con Filippo Barbera e Alberto Robiati.

L’obiettivo della Impact Academy| e-Learn! è quello di conoscere i principali metodi per esplorare e generare futuri possibili, definire roadmap, riconfigurare strategie e reinventare i propri sistemi (prodotti, servizi, processi, organizzazioni).

Learning Journey con:

Impact Academy, I-Leadership

Quali skills deve possedere un manager o un leader in un contesto sempre più complesso e digitalizzato?

Il 14-21-28 Settembre 2020 + il 5-12 Ottobre 2020, in modalità ONLINE, la nostra Impact Academy I-Leadership a cura del Cottino Social Impact Campus con Andrea Granelli.

L’obiettivo della Impact Academy è quello di fornire al partecipante gli strumenti di impact leadership.

Learning Journey con:

Sostieni Viaggio Italia4Hackability!

Sostieni Viaggio Italia4Hackability, la campagna di crowdfunding promossa da Hackability e Viaggio Italia per donare stampanti 3D ad alcune Unità Spinali.

Viaggio Italia è lo straordinario viaggio che Danilo e Luca hanno iniziato il 18 agosto, con le loro handbike, attraverso l’Italia . L’amicizia di Danilo e Luca è iniziata nei corridoi dell’Unità Spinale di Torino oltre 20 anni fa, dopo un incidente, un evento drammatico che hanno scelto di vivere come “un inizio”. L’inizio di una nuova vita, di un nuovo modo di vedere le cose, di una nuova avventura. Viaggio Italia è una sfida, per dimostrare che vivere con una disabilità è possibile: un viaggio da nord a sud, da Torino all’Etna, per scoprire e parlare di quotidianità e di accessibilità. Si tratta anche di un viaggio nelle Unità Spinali italiane, per portare un messaggio forte e semplice su come la vita in autonomia sia possibile, direttamente laddove si inizia a capire come riprendere a vivere.

Grazie a “Viaggio Italia” Hackability intende donare stampanti 3D ad alcune delle Unità Spinali e centri di riabilitazione che, attraversando l’Italia in handbike, Luca e Danilo toccheranno durante il loro viaggio.

Sostieni il progetto!

11/09 – Piattaforme di Open Innovation per lo sviluppo dei territori

Come le piattaforme digitali per l’Open Innovation possono abilitare lo sviluppo dei territori? Come i territori possono accelerare lo sviluppo dei processi di innovazione aperta?

Le piattaforme digitali territoriali e il loro impatto sullo sviluppo della competitività dei territori sono al centro della riflessione che questo webinar propone a partire dall’esperienza concreta di ART-ER con la piattaforma EROI, sviluppata dall’Emilia-Romagna come strumento di Open Innovation territoriale.

Il Cluster SmartCommunitiesTech ne parla con Digital Magics il più importante business incubator di startup italiane, ART-ER che per la Regione Emilia-Romagna gestisce la piattaforma EROI, Social Seed che coordina una community di Innovatori sociali e Mango Mobile Solutions, impresa che su EROI ha lanciato una sfida per avviare un processo di open innovation.

Il webinar è gratuito.

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