Hackability4Mobility: presentati i risultati del workshop nazionale

Domenica 23 febbraio, presso la Sala Colonne di Palazzo Civico, sono stati presentati da Hackability insieme ai partner Toyota Italia e Arriva Italia risultati di Hackability4Mobility.

Hackability4Mobility è un workshop nazionale di co-progettazione, durato più di un mese, nato dalla collaborazione tra Toyota Italia, Arriva Sadem, e Hackability, la non-profit fondata a Torino nel 2016, per far incontrare le competenze di designer, maker, artigiani digitali, con i bisogni (e l’inventiva) delle persone con disabilità.

L’obiettivo di Hackability4Mobility, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Torino, è trovare soluzioni semplici e replicabili che, partendo dall’esperienza delle persone con disabilità rendano più accessibili la mobilità di quanti, oltre un milione solo in Italia, devono convivere una disabilità motoria, rispondendo alle loro esigenze e favorendone così l’autonomia, l’inclusione, la partecipazione.

Hackability4Mobility ha preso avvio a Torino il 18 e 19 gennaio e ha coinvolto più di 70 persone tra designer, maker, ingegneri, semplici appassionati, che insieme a persone con disabilità, organizzati in team hanno individuato soluzioni su cui lavorare circa un mese.

Un metodo largamente apprezzato dalla Ministra all’Innovazione Paola Pisano che commentando i risultati ha riferito: «Sono felicissima di vedere questi risultati, la tecnologia ci permette di trovare delle soluzioni personalizzate rispetto a quelli che sono i nostri problemi, questo lo dobbiamo sfruttare per fornire soluzioni precise a chi ha bisogni speciali».  Il Comune di Torino si è invece impegnato tramite l’Assessora ai Trasporti, Maria Lapietra, a provare a dare seguito ad alcune delle progettualità proposte, mentre pieno supporto per tentare di superare alcuni dei vincoli legislativi che impediscono di adottare soluzioni innovative ha invece promesso il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Giancarlo Cancelleri.

Cinque i team che hanno presentato gli 8 prototipi, nati da altrettanti problemi concreti, da altrettante persone con disabilità:

_MICRO PATCH
Torino, come molte città, presenta disconnessioni nella pavimentazione, dei percorsi pedonali in particolare, che, nonostante l’entità moderata, tra 1 e 5 cm di dislivello, costituiscono un ostacolo alla mobilità in autonomia, sia per chi si muove in carrozzina sia per passeggini e biciclette. Le disconnessioni si presentano più o meno regolari a seconda che siano piccoli gradini o fratture della pavimentazione. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, l’irregolarità e la variabilità degli scenari rende complesso e costoso ottenere soluzioni applicabili in larga scala attraverso metodi tradizionali come dispositivi commerciali (di forma è dimensioni standard) o soluzioni definitive in muratura (costose, difficilmente reversibili e dipendenti dall’abilità degli operatori).
La soluzione sviluppata attorno una metodologia strettamente legata ai più recenti paradigmi di manifattura digitale, economia circolare e di incisività è la realizzazione di un metodo universale di progettazione e realizzazione di “Patch” su misura per ogni singolo caso che possano uniformare la superficie del suolo nei punti più critici. La comunità di utenti e maker contribuisce attivamente nei diversi task previsti dal sistema di Micro-Patching: partendo dall’identificazione dei punti di interesse, valutandone l’idoneità in accordo ad alcune linee guida, e realizzando, attraverso poche decine di foto, una precisa ricostruzione 3D della disconnessione. In seguito, un modello 3D, strutturato per adattarsi facilmente ai diversi scenari possibili, viene combinato al modello 3D del suolo ottenendo così un match perfetto con l’ambiente. La realizzazione per mezzo di metodi di produzione additiva, o stampa 3D, garantisce che anche le forme più complesse vengano ben riprodotte nella Patch.
Il prototipo è stato realizzato da Giuseppe Terruso, Alejandra Aguilar Sotelo, Beppe Venturo, Maurizio Contu, Riccardo Torrazza e Andra Gellato.

_MOBI.LIS
Un progetto nato da Elisabetta, una ragazza sorda che ha evidenziato l’impossibilità di ricevere molte comunicazioni fatte in stazione e di usare gli interfoni. In caso di blocco di un ascensore o di una carrozza, infatti, un sordo non sempre può parlare all’interfono e, oltre a non sentire cosa gli viene detto, non può avere una conferma della ricezione della sua chiamata.
Il prototipo è stato pensato per l’ambiente metropolitano e la soluzione proposta è stata una web app accessibile tramite QR-code: questo può infatti rimandare ad un indirizzo web e, oltre ad essere facilmente implementabile e personalizzabile, può essere facilmente diffuso in ogni ambiente. Stampando il QR-code in 3D, si diminuisce il rischio di contraffazione, inoltre la struttura costruita in 3 dimensioni è resistente a graffi ed altri tentativi di vandalizzazione. La web app ha al suo interno la possibilità di accedere ad una chat ed alcuni video contenenti le traduzioni in Lingua Italiana dei Segni delle comunicazioni solitamente ripetute in stazione e sulle carrozze. È stato cosi creato un mockup che può essere facilmente implementato da qualunque azienda voglia rendere più accessibili i servizi d’assistenza, che ora sono principalmente telefonici.
Il prototipo è stato realizzato da Elisabetta Mascherucci, Lorenzo Galleani d’Agliano, Flavio Montagner, Marco Bocca, Marco Conforto,  Francesco Convertini.

_TUCA-NEN
L’obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di risolvere il primo momento di difficoltà di Francesco che si muove con una carrozzina meccanizzata: il freddo alle mani.  Avere le mani libere e calde per potersi spostare in autonomia e utilizzare il joystick e senza impedimenti tattili: questa necessità è a monte di tutte le attività di spostamento che coinvolgono Francesco.
Gli strumenti comunemente in commercio non soddisfano le esigenze, per questo motivo è stata creata una moffola intorno al suo joystick, che rispondesse ad alcuni requisiti: scaldare la mano e proteggerla da vento e pioggia, che si possa indossare e rimuovere in autonomia, facile da fissare e rimuovere. È stata dunque ideata una copertura semirigida da fissare tramite banda elastica e velcro al joystick della carrozzina. Questa soluzione permette di adattare la moffola a diversi modelli e quindi di essere più versatile. È stata inoltre realizzata un carta modello ma in materiale plastico e stampabile in 3D per permettere a tutti di poter realizzare autonomamente la  propria moffola.
Il team Tucanen è composto da Marco Cassino, Giulia Ferrari, Francesco, Filippo, Alessandro Damin, Giuseppe Treccarichi.

_HACK’N RIDE
Il team è nato per consentire a Bernardo con una emiparesi distonica destra di poter autonomamente guidare un velocipede. L’idea iniziale di Bernardo era quella di realizzare un kit che gli consentisse l’utilizzo delle più comuni biciclette noleggiate con servizi di bike sharing.
Tuttavia dopo un intenso debriefing, il progetto si è concentrato sulla realizzazione di una bicicletta customizzata, sia assemblando pezzi reperibili sul mercato che rendessero azionabili, attraverso una sola maniglia, entrambi i freni e il cambio, sia realizzando in stampa 3D un freno di stazionamento e un pedale su misura.
Il team HACK’N RIDE è composto da Giuseppe Becci, Giuseppe Liuzzi, Bernardo Forcillo di Syskrack Lab Grassano da Domenico Cardinale di Open Lab Matera, da Federico Chiummento dell’Hacakbility Bike Team di Torino e da Alessandro Marcon di Hackability Cuneo.

Il gruppo più numeroso di Hackability4Mobility ha lavorato sull’automobile. Nei due giorni di kick-off il team si è concentrato sull’indagine dei bisogni espressi da Francesca e Cristian attorno a 4 temi principali: organizzazione dello spostamento, condivisione, comunicazione e sensibilizzazione e autonomia. I temi hanno portato alla luce più di 25 bisogni concreti che hanno generato 11 idee di soluzione. Tra queste, il team si è impegnato a esplorare e sviluppare 4 idee durante il mese di progettazione trasformando queste ultime nei seguenti hack:

_MY PARKSPOT
La prima app per condividere il parcheggio
Il tema affrontato è la poca disponibilità di parcheggi per disabili. L’app permette la creazione di una comunity permettendo ai privati di mettere a disposizione in sharing il proprio parcheggio quando non è utilizzato. Analizzando i dati dell’app in aggiunta la città avrebbe una cartina tornasole delle zone più nevralgiche dove la necessità di trovare un parcheggio è più contingente.

_GAUTE DA SUTA
Non più ansie nel dover trovare il parcheggio giusto
Un’automobile attrezzata con una rampa può ridarti l’autonomia che avevi perso a causa della carrozzina, ma ha un problema: serve tanto spazio! Infatti Francesca ha bisogno di almeno due metri liberi, dietro alla sua macchina, per poter scendere e salire liberamente. Fin qua sembra tutto facile, ma troppo spesso gli automobilisti, sempre di corsa ed a caccia dell’ultimo parcheggio, lasciano la macchina in ogni pertugio che riescono a trovare, andando anche talvolta a togliere a Francesca quei due metri tanto preziosi per lei. Ed è su questo che il gruppo ha lavorato: istruire il frettoloso parcheggiatore, i cui occhi brillano quando vede dello spazio dietro la macchina della nostra, su quanto spazio deve lasciare per non far andare Francesca (giustamente) su tutte le furie. Tecnicamente parlando, utilizziamo un sensore ad ultrasuoni per misurare la distanza tra la macchina di Francesca e l’eventuale macchina in fase di parcheggio, una scheda Arduino per elaborare i dati ed una striscia led (che dispone di 60 led e parecchi colori) per comunicare posteriormente. Lo scopo della comunicazione posteriore non segue solo la logica corretto/errato, ma vuole anche comunicare come, al variare della posizione dell’automobile posteriore, varia anche la ricompensa visiva: più mi avvicino e più led rossi si accenderanno, viceversa allontanandomi, sino ad accendere i led verdi, che mi comunicano la correttezza della mia posizione. Il costo dell’intero sistema è di circa 40€ e riproducibile con elementari conoscenze elettroniche. Volendo pensare in maniera futuribile, il concept può essere facilmente incorporato da una casa automobilistica. > Guarda il video della soluzione

_ALA DI PIPISTRELLO
Mai più bagnati!
In caso di pioggia non c’è nulla che protegga la persona con disabilità e la sua carrozzina durante la salita e discesa dal sedile. Visto che l’operazione richiede l’uso di entrambe le mani, un normale ombrello è inutilizzabile in autonomia. Si è quindi deciso di potenziare un comune ombrello con piccole modifiche reversibili: su due estremità ci sono dei piedini calamitati, mentre dal lato opposto il tessuto è rinforzato. In questo modo lo si può fissare e rimuovere facilmente fra la portiera aperta ed il tetto dell’auto.

_FASTEN FURIUS
Allacciare veloce e senza problemi
Allacciare una cintura non è così semplice come potrebbe sembrare. La sfida del team è stata quella di agevolare l’allaccio della cintura per una persona in carrozzina che non ha la forza necessaria per stringere e tirare in contemporanea la cintura e che al momento viene compensata con l’utilizzo della bocca. Dopo uno studio fisico e un’analisi di usabilità, tenendo conto delle norme di sicurezza, si è optato per il blocco della cintura in posizione personalizzata tramite dei ganci. Questo permette di non azionare la molla e quindi nessuna resistenza per agganciare la cintura.

L’Autobility Team è formato da: Etra Rossi, Francesca Bollito, Andrea Foschiatti, Fabrizio Mesiano, Cristian Tarasco, Giovanni Artuso, Luca Giuliano e Andrea Gaiardo.

Horizon 2020: bando “Migration”

Nell’ambito del pilastro “Societal Challenges” “L’Europa in un mondo che cambia – Società inclusive, innovative e riflessive” del programma europeo Horizon 2020, è stato pubblicato l’invito a presentare proposte “Migration”, con scadenza 12 marzo 2020.

Obiettivo del bando, il cui budget a disposizione per l’annualità 2020 ammonta a 29 milioni di euro, è finanziare progetti che producano raccomandazioni per la gestione globale ed europea della migrazione e soluzioni innovative per l’integrazione efficace dei migranti nelle società che li ospitano in Europa.

Il bando intende promuovere il miglioramento della protezione internazionale dei rifugiati, della gestione degli spostamenti forzati di massa e dell’integrazione culturale, oltre a una migliore conoscenza degli effetti della migrazione sui sistemi sociali e sul mercato del lavoro.

La call riguarda i seguenti topic:

MIGRATION-04-2020: Inclusive and Innovative practices for the integration of recently arrived migrants in local communities

MIGRATION-05-2018-2020: Mapping and overcoming integration challenges for migrant children

MIGRATION-09-2020: Narratives on migration and its impact: past and present

MIGRATION-10-2020: Sustainable practices for the integration of newly arrived migrants into societies

Aperte le iscrizioni a BIG DIVE 2020

Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2020 di BIG DIVE, il programma di formazione intensivo in ambito Data Science, Data Visualization e Data Engineering ideato ed organizzato da TOP-IX con la collaborazione con Axant, Fondazione ISI e TODO.

Nel 2020 BIG DIVE cambia il suo storico format: le 4 settimane consecutive diventano 4 moduli “stand alone” dedicati rispettivamente ai fondamenti di Data Science con Python, Machine and Deep Learning, Data Visualization ed infine Data Engineering.

Ciascuno modulo sarà fruibile singolarmente oppure come parte di un percorso formativo completo ed unico nel suo genere mirato a fornire le competenze tecniche e l’approccio metodologico per valorizzare al massimo i progetti data-driven anche in ambito corporate.

Il percorso formativo si articola come segue:

Modulo 1 – From Zero to Data Science with Python // 18-22 Maggio

Modulo 2 – Machine and Deep Learning intensive // 15-19 Giugno

Modulo 3 – Communicating and Visualizing Data // 6-10 Luglio

Modulo 4 – Deep Dive into Data Engineering // Settembre 2020 t.b.c.

Per tutte le informazioni e per candidarsi come partecipante consultare il sito www.bigdive.eu/becomedatascientist

23/02 – Hackability4Mobility: i risultati

60 tra maker, designer, persone con disabilità e 15 mentor hanno co-progettato in un mese, partendo da sfide reali, piccole soluzioni, e grandi idee, per una mobilità accessibile a tutti. 

Questa la sfida lanciata da Hackability nella sua edizione Hackability4Mobility, realizzata con il supporto di Toyota Italia di Arriva Italia e ha il patrocinio della Città di Torino.

Domenica 23 febbraio ore 10.30, presso la Sala delle Colonne piazza Palazzo di Città 1, a Torino, vengono presentati i risultati.

Hanno garantito la loro presenza, insieme a numerosi operatori del settore, la sindaca di Torino Chiara Appendino, l’assessora ai trasporti Maria Lapietra e il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Giancarlo Cancelleri.

Ingresso garantito fino ad esaurimento posti.

14/02 – Progetto ToNite, evento di inaugurazione

ToNite è un progetto finanziato dal programma europeo Urban Innovative Actions che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle aree lungo la Dora nelle ore serali, attraverso la riqualificazione di spazi pubblici e un supporto tecnico e finanziario per l’attivazione di servizi di prossimità. La Città di Torino è capofila del progetto insieme ai partner: Experientia, Espereal Technologies, SocialFare, Fondazione Torino Wireless, Engineering Ingegneria informatica, ANCI, EFUS .

Il concept dell’evento di inaugurazione – “La prima di mille notti” – richiamando la raccolta di favole mediorientali “Le mille e una notte” vuole rafforzare l’elemento della notte e richiamare una dimensione multiculturale che bene rappresenta la composizione demografica dei quartieri toccati dal fiume Dora. “La prima di mille notti” è un auspicio e una premessa per le notti future del progetto ToNite con la speranza di creare un impatto positivo sulla percezione dei luoghi in cui ricadranno gli interventi.

L’evento di inaugurazione è anche l’inizio di un racconto collettivo che coinvolge nella sua organizzazione molti soggetti del territorio con diverse modalità di narrazione, con la presentazione dei video dei biografi del quartiere con la app Tellingstones.

SIDE EVENTS ToNite (ore 17.30)
Eventi diffusi sul territorio, location varie – Programma

LA PRIMA DI MILLE NOTTI (ore 18.30)
Amare il territorio – Performance d’arte di strada
Piazzale di fronte alla Scuola Holden, accesso libero
Come amare il territorio? Gli artisti di strada che vivono e si allenano nel quartiere proporranno performance dedicate all’amore per la strada ispirati dalla metafora che unisce l’arte di strada all’amore per il proprio quartiere. Durante le performance interverranno, inoltre, alcuni cittadini con le loro libere dichiarazioni d’amore per il territorio.

PRESENTAZIONE PROGETTO TONITE (ore 20)
General Store presso la Scuola Holden, via Borgo Dora 47 – Programma
Accesso con registrazione >> www.inaugurazione-tonite.eventbrite.com
PROGRAMMA:
Ore 20.00 / Accoglienza ospiti e aperitivo di benvenuto
Ore 20.15 / Interventi istituzionali
Alberto Unia, Assessore all’Ambiente, Rigenerazione Urbana e Arredo Urbano Città di Torino
Marco Giusta, Assesssore alle Periferie e ai Beni Comuni Città di Torino
Marco Pironti, Assessore all’Innovazione e Fondi Europei Città di Torino
Luca Deri, Presidente Circoscrizione 7
Stefano Geuna, Rettore Università degli Studi di Torino
Andrea Bocco, Politecnico di Torino
Ore 20.45 / Il Programma europeo Urban Innovative Actions
Pier Paolo Saraceno, Segretariato permanente UIA
Ore 21.00 /Presentazione di ToNite a cura dei partner di progetto
Ore 21.30 / “Le mille notti della Dora”. Concerto performance della colonna sonora originale di ToNite, composta da Johnny Lapio ed eseguita con Torino Night Ensamble feat. Paolo Damiani (violoncello). La composizione è ispirata da un viaggio musicale e onirico lungo le sponde della Dora, da mezzanotte alle sei di mattina, ponendo attenzione alle storie di vita che costeggiano il fiume.

E inoltre….

I biografi del quartiere
Nel corso della serata saranno proiettati i video realizzati con il supporto di alcuni studenti della Scuola Holden guidati da Stefano Di Polito e Giuseppe Bisceglia, per inaugurare il progetto “I biografi del quartiere”, raccolta di storie notturne ispirate a “Le mille e una notte”. Ogni video presenta un biografo del quartiere (una Sharazad di Aurora) che racconterà in italiano e nella propria lingua madre una storia notturna e chiederà di raccontare altre storie. I cinque giovani biografi di quartiere sono stati selezionati dalle associazioni locali: Yepp, Eatnico, ass. Zhi Song, ass. Senegalesi Torino, ass. Pakistani Piemonte.

UndeRadio di Save the Children
Alcuni reporter del progetto radiofonico UndeRadio di Save the Children raccoglieranno tra i presenti all’evento delle dichiarazioni d’amore per il territorio.

14/02 – Progetto Co-City, conferenza finale

Sviluppare nuovi spazi pubblici, creare presidi di socialità e favorire la gestione condivisa dei beni comuni. Sono i temi al centro del progetto Co-City realizzato dal Comune di Torino, in collaborazione con la realtà delle Case del Quartiere, l’Università di Torino e l’ANCI nazionale. Obiettivo sviluppare una cittadinanza attiva in grado di favorire la rigenerazione urbana e l’innovazione sociale.

Il progetto Co-City, attivato tre anni fa e finanziato dal programma europeo UIA Urban innovative Actions, si chiuderà ufficialmente con una conferenza finale in programma venerdì 14 febbraio (ore 9.00/17.30) presso Cecchi Point, con la partecipazione di assessori, funzionari ed esperti di beni comuni di città italiane ed europee, tra cui Milano, Verona, Reggio Emilia, Latina, Atene, Nantes, Lille e Birmingham.

Il progetto Co-City ha permesso di recuperare strutture e spazi pubblici inutilizzati attraverso la formula dei patti di collaborazione, accordi nati dalla co-progettazione tra amministrazione comunale e gruppi di associazioni o cittadini che prevedono interventi nei quartieri periferici. In questi anni l’amministrazione comunale ha ricevuto 120 proposte, accogliendone una cinquantina.

Al termine della conferenza si terrà alle ore 20 presso la Scuola Holden l’evento di inaugurazione di ToNite, il nuovo progetto della città di Torino finanziato dal programma europeo UIA che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle aree lungo la Dora nelle ore serali, attraverso la riqualificazione di spazi pubblici e un supporto tecnico e finanziario per l’attivazione di servizi di prossimità.

Il 15 Febbraio dalla ore 10 previa registrazione sarà possibile partecipare a un tour nei luoghi dei patti di collaborazione, con partenza da piazza Don Albera.

Programma e registrazioni >> https://www.eventbrite.it/e/biglietti-co-city-torino-citta-dei-beni-comuni-92696033331

06/02 – Evento di lancio del progetto PINS WECARE e call per innovatori sociali

Giovedì 6 Febbraio presso Open Incet in Piazza Teresa Noce 17 si terrà l’evento di lancio di “PINS Piemonte Innovazione per il Sociale”, progetto che intende favorire lo sviluppo di un sistema di attori pubblici, privati e del terzo settore in grado di attivare e implementare interventi innovativi connotati dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali anche grazie al ricorso a soluzioni tecnologiche di avanguardia.

Sarà l’occasione per presentare le attività del progetto e la call di prossima apertura rivolta agli enti ed innovatori sociali, che permetterà ai soggetti selezionati di beneficiare di un percorso formativo e consulenziale personalizzato, per lo sviluppo del proprio progetto innovativo.

Il progetto è realizzato nell’ambito della Misura FSE2 di WE.CA.RE, co-finanziato con il POR FSE e FESR 2014-2020, da Il Nodo c.s.c.s, Ping s.c.s., CICSENE, Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione e in collaborazione e rete con Make a Cube³, Torino Wireless, Confcooperative Piemonte, Confcooperative Piemonte Nord e Confcooperative Cuneo.

Scarica il programma dell’evento

Maggiori informazioni sul sito di progetto: pins-piemonte.it

E’ gradita conferma di partecipazione inviando una e-mail a ilnodo@confpiemontenord.coop

06/02 – Presentazione dei progetti vincitori di Bottom Up! per la riqualificazione degli spazi in disuso

Giovedì 6 febbraio alle ore 11.30 verranno presentati i progetti vincitori del bando di Bottom Up!

Alla call hanno risposto 48 gruppi proponendo idee, interventi e azioni di trasformazione per edifici in disuso e spazi sottoutilizzati, aree verdi e cortili, scuole e luoghi per attività culturali, distribuite in diverse aree di Torino.

I progetti selezionati dalla giuria potranno accedere agli step successivi di Bottom Up! e partecipare al percorso formativo e lanciare la compagna di crowdfunding a sostegno del proprio progetto, di cui si presenteranno i risultati durante l’evento conclusivo del Festival di Architettura, in programma dal 1° al 10 maggio 2020.

La presentazione dei progetti è prevista per giovedì 6 febbraio 2020 ore 11.30, presso gli spazi di Combo, in Corso Regina Margherita 128, Torino.

Vai al sito di Bottom Up!

FOUNDAMENTA#8: le startup selezionate da SocialFare si presentano agli investitori

Si è concluso l’8° programma di accelerazione per le startup a impatto sociale selezionate da SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale attraverso la call FOUNDAMENTA. In una sala gremita di investitori interessati ad investire in attività imprenditoriali impact, ospiti del Circolo del Design di Torino, si sono presentati i team di:

  • Biova (Circular Economy), nato come brand per una birra artigianale di alta qualità prodotta con gli avanzi di due panifici tradizionali, oggi è un modello innovativo di economia circolare. La startup offre un servizio accessibile a ristoratori e GDO che consiste nel creare una filiera corta personalizzata, producendo in co-branding una birra unica a partire dagli scarti del pane del cliente.
  • YouFarmer (Sustainable Agriculture) riduce la distanza fra cittadino e agricoltore attraverso un’offerta accessibile di frutta e verdura fresca locale e di qualità, da Agricoltura Biologica e biodinamica. Il progetto sfida i modelli distributivi più diffusi accorciando la filiera, minimizzando i trasporti, gli sprechi e lo stoccaggio e garantendo al cliente i prodotti delle migliori aziende agricole locali nel raggio massimo di 30 km. YouFarmer raggiunge il consumatore anche sul luogo di lavoro, attraverso un servizio B2B che innova il concetto di welfare aziendale e di attenzione al capitale umano di un’impresa.
  • Functionable (Med Tech) si avvale delle competenze ed esperienze in fisioterapia e ingegneria dei suoi founder e sviluppa Tactee®, un sistema brevettato di ausili magnetici ideati per restituire autonomia in una molteplicità di gesti quotidiani a chi è affetto da deficit funzionale di presa delle mani. Il kit è un dispositivo medico di classe A1 la cui funzione riabilitativa è validata dall’Unità Spinale Unipolare del Centro Traumatologico Ortopedico di Torino.

Le tre startup di FOUNDAMENTA#8 si sono presentate ad enti privati, business angel, private investor, family office impact funds. Presenti gli impact investor di SocialFare Seed (Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Finde S.p.A. e Fondazione Magnetto), veicolo privato di seed investment che investe nelle startup accelerate da SocialFare, ed altri interessati a sostenere la nascita, lo sviluppo e la scalabilità di imprese innovative in grado di generare valore economico dall’impatto sociale. In platea, fra gli altri: UBI Banca, Oltre Venture, LITA.co, Fondazione Denegri Social Venture, Fondazione CRC di Cuneo, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore.

L’evento si è aperto con un momento di stimolante confronto fra Oltre Venture e due startup di successo nel portfolio SocialFare: Federico Morando (Synapta) e Alessandro Ambrosio (Epicura) hanno raccontato il percorso che, a seguito del percorso di accelerazione FOUNDAMENTA, ha portato le rispettive startup allo scale-up grazie ad importanti round di investimento (430k per Synapta nel 2018 con ContrattiPubblici.org e 1M€ per Epicura nel 2019 sulla piattaforma Mamacrowd).

Il Social Impact Investor Day chiude un programma di quattro mesi di lavoro ad alta intensità in cui le startup selezionate hanno potuto accrescere le proprie competenze grazie al supporto del team SocialFare, composto da esperti in product/service design, business modelling & strategy, investment readiness, mentor e advisor di altissimo livello e nuove reti, occasioni di confronto e opportunità per sperimentare la propria offerta imprenditoriale. Il percorso ha permesso agli startupper di approcciarsi in maniera consapevole, matura e pronta al proprio mercato di riferimento e di suscitare l’interesse della platea, che ha partecipato attivamente rivolgendo numerose e puntuali domande al termine dei pitch di presentazione di ciascun progetto.

Procede intanto a pieno ritmo la selezione delle nuove startup candidate a FOUNDAMENTA#9, la prossima edizione del programma di accelerazione di SocialFare che si terrà a Torino nel periodo aprile/luglio 2020.

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